La Commissione: oneri cosi’ alti possono essere spia di malaffare
BRUXELLES
GRANDI OPERE. Anzi, grandissime. Sì, perché in Italia il costo di realizzazione è esponenzialmente superiore a quello di opere equivalenti in altri paesi europei. Basta un dato per capirne la ragione: solo caso delle grandi opere pubbliche la corruzione in Italia è stimata al 40% del valore totale dell’appalto. È quanto indica la prima relazione sulla corruzione della Commissione Ue in Europa.
Il report segnala che le grandi opere di costruzione, come la ricostruzione post-sisma a l’Aquila, per l’Expo Milano 2015 o per la futura linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione sono viste, nella sfera pubblica, «quali particolarmente esposte al rischio di distrazione di fondi pubblici e infiltrazioni criminali».
Inoltre si evidenzia un caso emblematico, quello dell’alta velocità: in Italia è costata 47,3 milioni di euro al chilometro nel tratto Roma-Napoli, 74 milioni di euro tra Torino e Novara, 79,5 milioni di euro tra Novara e Milano e 96,4 milioni di euro tra Bologna e Firenze, contro gli appena 10,2 milioni di euro al chilometro della Parigi-Lione, i 9,8 milioni di euro della Madrid-Siviglia e i 9,3 milioni di euro della Tokyo-Osaka.
«In totale il costo medio dell’alta velocità in Italia è stimato a 61 milioni di euro al chilometro. Queste differenze di costo, di per sè poco probanti – osserva Bruxelles – possono rivelarsi però una spia, da verificare alla luce di altri indicatori, di un’eventuale cattiva gestione o di irregolarità delle gare per gli appalti pubblici».
PER QUESTO la Commissione raccomanda di «rendere più trasparenti gli appalti pubblici, prima e dopo l’aggiudicazione, come richiesto dalle raccomandazioni rivolte all’Italia a luglio 2013 nel quadro del semestre europeo». Questo obiettivo «potrebbe essere raggiunto ponendo l’obbligo per tutte le strutture amministrative di pubblicare online i conti e i bilanci annuali, assieme alla ripartizione dei costi per i contratti pubblici di opere, forniture e servizi, in linea con la normativa anticorruzione. Oltre a considerare di conferire alla Corte dei conti il potere di effettuare controlli senza preavviso»
notizie tratte da La Nazione