Primi giorni di febbraio in Clarea

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SCRITTO DA: GABRIELLA TITTONEL – FEB• 07•14
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Settimane  un poco in letargo quelle appena trascorse in Clarea, con pioggia e neve, orme di animali nel bosco, con nel cantiere fango tra mucchi di terra, spazi ridotti per la circolazione, resa  più impegnativa dall’arrivo del nastro trasportatore in costruzione. Il movimento all’interno delle recinzioni è stato quello delle terre, portate nel sito aperto di stoccaggio e poi caricate su camion diretti chissà dove, ma anche visti inerpicarsi verso le grandi pale meccaniche impegnate a  sistemare la grande strada che ripida s’infila nel cantiere, cassoni e cassoni in frenetico movimento per caricare e scaricare…

Una pompa idrovora all’imbocco del tunnel pompa fuori l’acqua, preziosa per questa zona e consegnata per altre vie al torrente e poi alla Dora.

Questo mentre altri segni sono comparsi su alcune pietre e piante del bosco a fianco del sentiero che dal torrente giunge alle reti del cantiere: qui è in preparazione un nuovo intervento, si parla dello spostamento di un grande palo dell’alta tensione, quello da cui cadde Luca Abbà, perché troppo in prossimità al lungo  nastro trasportatore… un altro pezzo di bosco se ne andrà…

Ma se qualcosa scompare qualcosa di nuovo ora c’è: la casa delle Forze dell’Ordine, in uno dei tre insediamenti realizzati nella parte alta del cantiere, poco sotto  la Maddalena…. Ampie finestre, due piani, un comodo parcheggio… ed anche un’area in cui sostare all’esterno, con due comodi tavoli e panche, uguali uguali a quelli dell’ex area archeologica, quelli destinati ai visitatori di quello che era uno dei musei più interessanti di tutto l’arco alpino…

Gabriella Tittonel

7 febbraio 2014

Primi giorni di febbraio in Clareaultima modifica: 2014-02-07T13:05:16+01:00da davi-luciano
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