La guerra dall’Afganistan ha tracimato in Pakistan ; dalla Siria , in Turchia e Libano; dal Mali, in Algeria e B urkina Faso; dalla Somalia, in Kenia

La guerra dall’Afganistan ha tracimato in Pakistan ; dalla Siria , in Turchia e Libano; dal Mali, in Algeria e Burkina Faso; dalla Somalia, in Kenia.

Se non conoscete la storia della rana ( cinese ) nell’acqua calda, ditemelo che ve la racconto.

 In Algeria, intanto, lo scontro prosegue: oltre l’impianto di produzione propriamente detto, esiste una sorta di villaggio costruito per gli addetti. I due ” compound ” distano circa 600 metri ( stando alla cartina) e uno dei due – la fabbrica – è ancora sotto il controllo degli attaccanti.

A questo punto, trenta morti in più o meno, non fanno differenza ai fini della valutazione politica che è molto complessa. Vediamola.

 a) L’Algeria è ormai circondata da milizie e truppe potenzialmente ostili dai quattro punti cardinali, non ha mai avuto buoni rapporti col Marocco, con la Libia è in tensione per via degli aiuti dati a Gheddafi, il mare è in mano occidentale e a sud , adesso ci sono i francesi e 60 carri armati in arrivo dalla Costa d’Avorio che andranno ad aggiungersi ai 40 blindati della Forza Liocorno dell’esercito transalpino stazionati in Mali, al Sud.

 Questo significa che un eventuale attaco contro l’Algeria potrebbe venire da qualsiasi direzione e , viste le distanze ( il sito degli scontri è a 1.200 Km da Algeri) un attaccante incontrerebbe una difesa debolissima data la dispersione delle forze che sarà costretto a dislocare senza poter ipotizzare la direzione da cui verrà la minaccia.

 La Germania non può non vedere in questo dispiegamento una minaccia al suo faraonico progetto da 500 miliardi ( mi pare si chiami Solartec) di creare nel Sahara un serbatoio di energia solare ( e pulita) con cui rifornire l’Europa, rendendo obsoleta la politica e la strategia petrolifera con cui gli USA regolano gli equilibri del mondo fin dalla guerra mondiale.

 b) gli americani hanno mandato un aereo per prelevare i propri cittadini, anche se non è chiaro che ce ne siano. Gli attaccanti dicono di averne catturati 7 gli USA 3. Credo sia inutile cercare i numeri esatti. Gli alleati, spedire 3300 soldati africani con la benedizione dell’ assemblea ONU di settembre e a ottobre inviare le truppe subito dopo la stagione delle piogge . Adesso devono adattarsi all’accelerazione dei tempi.

 c) la situazione di isolamento politico del governo Boutlefika si è ulteriormente accentuata a causa della generale esecrazione per le vittime provocate e se persino il governo giapponese ha convocato l’ambasciatore algerino responsabilizzandolo per i 17 suoi cittadini. L’accusa è di non aver fatto della salvezza degli ostaggi, una priorità assoluta.

In questo campo, solo l’Italia ha le carte in regola, avendo sempre profumatamente pagato i riscatti richiesti da AQIM .

Nessuno sembra notare che gli ultimi due tentativi armati dei francesi – ultimo quello somalo – sono finiti con la morte degli ostaggi e anche quello delle SAS britanniche per liberare l’ostaggio italiano Franco Lamolinara e l’inglese Christofer Mac Manus in Nigeria, si è concluso con il rimpatrio di un paio di cadaveri.

 c) È evidente che il concentramento di ” Tecniche” , circa centocinquanta, che hanno attaccato il sud Mali non si è realizzato in un giorno ed ha certo richiesto una preparazione logistica accurata in termini di carburante, munizioni, manutenzione e viveri, senza parlare dello sforzo politico per riunire i gruppi finora indipendenti. Serve moltissimo denaro. Quello che abbiamo dato noi per il riscatto delle due italiane, non credo sia stato sufficiente. Se seguiamo i soldi, troviamo il produttore di questo film horror.

 d) a proposito di denaro, il prezzo di un barile di greggio è salito, nella sola giornata di oggi, di un dollaro e venticinque centesimi, giungendo a superare i 95 US. sul mercato di New York.

 e) sul blog di Maurizio Barbero ( mercatoliberonews.blogspot.com ) vediamo un decreto presentato al Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2012 all’art 1 commando 17 e leggiamo “È autorizzata, a decorrere dal 1º gennaio 2013 e fino al 30 settembre 2013, la spesa di euro 1.900.524 per la partecipazione di personale militare alla missione dell’Unione europea denominata EUCAP Sahel Niger, di cui alla decisione 2012/392/PESC del Consiglio del 16 luglio 2012 ” questo significa che persino gli italiani questa volta sono stati messi al corrente con grande anticipo e hanno versato l’obolo e – contrariamente a quanto dichiarato dal governo al Parlamento – invieranno 24 militari.

 f) gli argomenti della propaganda occidentale sono gli stessi , stucchevoli, pistolotti sul terrorismo, ula democrazia, la libertà che ci furono ammanniti per la guerra di Libia. Il nostro sottosegretario Staffan De Mistura ha persino dichiarato che ” non si può lasciare a Al Kaida un territorio grande come la Francia” dimenticando di dire che quel territorio ha scarsi 3 milioni di abitanti e che i TOUAREG non sono gli islamisti che si dice. Tra i TOUAREG, ad esempio, sono le donne a scegliere gli uomini e la rarefazione sul territorio impedisce il controllo sociale tipico attrezzo di ogni controllo religioso.

 g) altro elemento inspiegabile è che erano in corso e stavano avendo un esito positivo i negoziati di pace tra il Mali ( reduce da un colpo di stato) e i secessionisti del Nord rappresentati dal capo carismatico dei touareg stava conducendo nel vicino Burkina Faso a Ouagadougou ( la capitale) un negoziato che sembrava finalmente sbloccato, parlando di autonomia dei Touareg e di dissociazione rispetto ai movimenti estremisti di AQIM e MUJAO. La riunione successiva e forse decisiva era prevista per il 10 gennaio. Il giorno dell’attacco.

 h) un risultato certamente raggiunto è che , per fare la guerra a Al Kaida, bisogna allearsi col governo golpista del Mali e quindi riconoscerlo ufficialmente e mentre prima si parlava di pace, adesso il negoziato è accantonato.

 È successo come la scorsa settimana coi Kurdi: i turchi si erano decisi a trattare con – ricordate?- Abdullah Ocalan , l’ergastolano rimasto capo carismatico del PKK e in loro mani. I negoziati proseguivano bene, quando la scorsa settimana a Parigi qualcuno ha ucciso tre donne appartenenti al movimento creando un sicuro rallentamento a causa dei sospetti che hanno avvelenato l’atmosfera.

Decisamente, qualcuno non vuole la pace, in nessun posto.

 Jeremy Keenan, vedere su wikipedia , studioso inglese della marteria da anni, sostiene che dietro queste manovre dei Touareg ci sono gli Algerini ( alleati tradizionali dei nomadi in funzione antimarocco) d’accordo con la CIA. Mi pare azzardato e sono alla ricerca di una spiegazione migliore.

Va trovato qualcuno al corrente di entrambi i negoziati ( Burkina Faso e Turchia) , scontento degli attuali equilibri e ricco tanto da pagare per una guerra.

 A proposito di Burkina Faso, anche da qui la radio di oggi ha dato notizia che è iniziata la caccia al Touareg.

In Libano , a Tripoli, hanno annaffiato di pallottole l’auto del ministro per la gioventù ( Faisal Karamé nipote del più famoso Rashid , numerose volte primo ministro sunnita negli anni 53/70.)

Il ministro ne è uscito illeso, ma ha deciso di non comprare più biglietti della lotteria, avendo esaurito la scorta di fortuna. Il clan Karamé è filo siriano e ha rifiutato di fare commenti su mandanti ed esecutori. Nelle scorse settimane ci sono stati due attentati a due importanti deputati Cristiani Geagea e Harb. Il governo annunzia un ampio rimpasto che sa di crisi. In Libano, le consultazioni si fanno all’arma bianca.

La guerra dall’Afganistan ha tracimato in Pakistan ; dalla Siria , in Turchia e Libano; dal Mali, in Algeria e B urkina Faso; dalla Somalia, in Keniaultima modifica: 2013-01-21T14:56:00+01:00da davi-luciano
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