Il triste caso dei cani del Moncenisio

SOS Gaia ha intrapreso una azione per salvare i cani dell’allevamento cani da slitta e sleddog del Moncenisio.
Si tratta di circa 80 cani, anche se è impossibile stabilire il numero con precisione perché molti di loro sono detenuti in gabbie inaccessibili al pubblico.

Dopo varie segnalazioni allarmanti che definivano il posto un lager, sabato 5 gennaio un gruppo di volontari è andato a fare un sopralluogo per verificare di persona la situazione, che si è rivelata più grave di quanto non ci si aspettasse.
I cani si trovano in uno spiazzo completamente ricoperto di neve e ghiaccio, sono prevalentemente cani a pelo corto (pertanto non hanno neanche pelo lungo, folto e sottopelo invernale), sono di una magrezza impressionante, alcuni presentano anche evidenti zoppie. Sono legati ad un palo con una catena fissa, alcuni hanno un riparo fatiscente, spesso completamente ricoperto dalla neve e comunque non adatto ad una temperatura che, a quella altezza, può arrivare anche a -20°/-30°.
I cani si muovono intorno al palo, unica possibilità di movimento che hanno, così la catena si accorcia e talvolta non possono più neanche raggiungere il fatiscente riparo e rimangono all’aperto nel gelo invernale.
È tristissimo vedere questi poveri cani accartocciati su se stessi cercando di ripararsi dal freddo, sopra un terreno ghiacciato spazzato continuamente da un vento gelido, senza la possibilità di muoversi o di tentare di arrivare a quegli pseudo-ripari fatiscenti, per via della catena troppo corta, e del resto i ripari sono sepolti dalla neve.
Questa situazione va avanti da parecchi anni. Nonostante le numerose proteste degli animalisti, i richiami da parte delle autorità cittadine e delle associazioni animaliste e le indagini in corso, l’attività di questa azienda va avanti come se niente fosse, senza prendere provvedimenti che possano rendere un po’ più confortevole la vita di questi cani.
 Ci si chiede come possano esserci persone che tranquillamente vanno in quel sito a passare i week-end, a contatto con la natura e convinti di praticare uno sport (se sport si può chiamare farsi trainare sulla slitta da cani costretti con la forza a farlo), incuranti della scena drammatica che si svolge attorno a loro, con lo scenario di cani incatenati denutriti e infreddoliti. Il sito web del proprietario dell’attività presenta una situazione idilliaca che non corrisponde per nulla alla realtà.
I volontari di SOS Gaia hanno provveduto a fare foto e filmati per documentare la situazione, ma non è stata impresa semplice perché il proprietario dei cani e dell’azienda, nonostante i volontari fossero fuori dalla sua recinzione, li ha subito aggrediti verbalmente con minacce pesanti e insulti irrepetibili, per poi passare all’aggressione fisica con lancio di pietre, quindi è uscito dalla sua proprietà per venire a strattonare gli operatori che stavano documentando lo stato dei cani.
Non si voleva che l’azione di SOS Gaia finisse in una rissa, poiché l’unico obiettivo era salvaguardare i cani, quindi non c’è stata reazione da parte dei volontari, lasciando che della cosa se ne occupassero le autorità competenti.
SOS Gaia, tramite il suo responsabile, ha fatto un esposto alla Questura di Torino denunciando lo stato dei cani, corredandolo di materiale fotografico e filmati.
Ci auguriamo che questa situazione venga presa in seria considerazione dalle autorità competenti, onde evitare che i cani passino un altro inverno in queste condizioni, mettendo a grave rischio la loro sopravvivenza oltre che essere sottoposti ad una sofferenza e un disagio inaccettabili.

17 gennaio 2013

http://www.sos-gaia.org/2013/01/il-triste-caso-dei-cani-del-moncenisio/

 

Il triste caso dei cani del Moncenisioultima modifica: 2013-01-17T23:16:00+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Il triste caso dei cani del Moncenisio

I commenti sono chiusi.