Muos, la Cassazione conferma sequestro del sistema radar Usa

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Rigettato il ricorso presentato dall’avvocatura dello Stato per conto del ministero della Difesa. Legambiente: «Grande soddisfazione, ma la battaglia continua»

di Redazione online

Il sistema radar Usa

Il sistema radar Usa

CALTANISSETTA – Nuovo capitolo della vicenda Muos, il contestato impianto satellitare Usa realizzato nella riserva del Sughereto di Niscemi, in provincia di Caltanissetta. La struttura resterà sotto sequestro perché la Cassazione ha rigettato il ricorso dell’avvocatura dello Stato per conto del ministero della Difesa. Rimane dunque vigente l’ordinanza emessa il 1 aprile del 2015 dal Gip di Caltagirone, confermata poi dal Tribunale per il Riesame di Catania, su richiesta del procuratore Giuseppe Verzera, che ha bloccato la prosecuzione dei lavori per la realizzazione dell’impianto di Telecomunicazione nella base americana. La Cassazione ha anche condannato il ministero della Difesa al pagamento della spese processuali. Il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, competente per territorio su Niscemi, ritiene che il sistema di comunicazione del dipartimento della Difesa Usa, Mobile user objective system, o Muos, è sottoposto ai vincoli di rispetto ambientali perché realizzato in un’aerea protetta con inedificabilità assoluta. Tesi condivisa dal Gip Salvatore Ettore Cavallaro, che il 1 aprile del 2015 ha disposto il sequestro della struttura. Il provvedimento, che era stato eseguito dal nucleo di polizia giudiziaria della Polizia municipale e dai carabinieri della Procura, era stato confermato il 27 aprile del 2015 dal Tribunale del riesame di Catania, presieduto da Maria Grazia Vagliasindi.

La vicenda giudiziaria

Un primo sequestro del Muos era stato adottato nell’ottobre del 2012 su richiesta dell’allora procuratore Francesco Paolo Giordano che aveva ritenuto illegittime le autorizzazioni concesse dalla Regione Siciliana, ma era stato poi annullato dal Tribunale del riesame di Catania che invece valutava validi gli atti del governo dell’isola. Ma nel febbraio 2015, il Tar di Palermo, accogliendo il ricorso del Comune di Niscemi, ha annullato tutte le autorizzazioni delle Regione, imponendo il blocco dei lavori. Su questo fronte è ancora pendente un ricorso al Consiglio di giustizia amministrativo di Palermo. Ma per la Procura di Caltagirone è stata la svolta giudiziaria: non si è posto più il problema sulla legittimità delle autorizzazioni, perché non esistono più e quindi, per l’accusa, il «Muos è abusivo».

Legambiente: grande soddisfazione

Legambiente Sicilia esprime «grande soddisfazione per la decisione della Cassazione e ribadisce che «il sistema satellitare di comunicazioni militari realizzato a Niscemi è e rimarrà assolutamente abusivo». «Da anni lo diciamo: il Muos è abusivo – dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia – è stato costruito in un’area protetta, la Sughereta, con inedificabilità’ assoluta. La Cassazione ha finalmente messo un punto fermo. Ancora una volta, però, resta forte l’amarezza di una politica inadeguata e miope che non riesce a salvaguardare né la salute dei siciliani né il suo territorio». Intanto, come ricorda Legambiente nella nota, è in corso la verifica sulla pericolosità delle emissioni dell’impianto per la salute ambiente e traffico aereo disposta da Consiglio di giustizia amministrativa. La prossima udienza è fissata per il 3 febbraio.

Orlando

Commenta la sentenza anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: «Un nuovo importante passo è stato compiuto, da un lato, per affermare il diritto dei cittadini e degli enti locali a partecipare ed essere attori delle scelte che li riguardano e, dall’altro, per affermare la vocazione pacifica della Sicilia, la cui posizione strategica deve essere spunto per promuovere azioni di pace e dialogo e non per nuove strutture e interventi militari».

Movimento 5 Stelle: interrogazione in Senato

«Il Muos è illegittimo – tuona Vincenzo Santangelo del Movimento 5 stelle – L’impianto satellitare previsto a Niscemi non può essere installato su un territorio tutelato da vincoli ambientali, e la sentenza della Cassazione conferma ciò che diciamo da tempo: questo progetto non può andare avanti. Non solo per l’ambiente ma anche per la salute: non è stata accertata la sua pericolosità per la popolazione». «Solo pochi giorni fa – aggiunge – abbiamo presentato una interrogazione in Senato a firma dei siciliani Bertorotta, Santangelo, Catalfo e Giarrusso con la quale abbiamo chiesto conto anche dell’impossibilità di effettuare i test previsti dalla legge. Ho ribadito la necessità di insistere e continueremo su questa strada finché non venga rispettato l’articolo 32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute dei siciliani».

25 gennaio 2016 | 10:33
Muos, la Cassazione conferma sequestro del sistema radar Usaultima modifica: 2016-01-26T21:03:39+01:00da davi-luciano
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