Nel linguaggio dei fiori assume un significato insolitamente negativo, infatti rappresenta l’odio.
Tra gli antichi egizi e i greci, il basilico conservò una simbologia legata alla morte, ritenuto di buon auspicio per l’aldilà e usato, quindi, per le imbalsamature. I cinesi e gli arabi ne conoscevano le proprietà medicinali, e i crociati ne riempivano le navi per cacciare insetti e cattivi odori.
Tra gli antichi Greci e Romani, il basilico non era preso in buona considerazione: simbolo diabolico, di sfortuna e di odio, Plinio il Vecchio attribuisce alla pianta capacità di generare stati di torpore e pazzia; secondo Crisippo poteva essere dannoso per lo stomaco e per il fegato. Gli antichi romani lo associarono alla figura mitologica del Basilisco, una creatura a forma di serpente in grado di uccidere con lo sguardo.
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ODIO PER I NO TAV
MORTE DELLA VALLLE
SFORTUNA PER LA LISTA
TORPORE DELLA CAPACITA’ DI CAPIRE
PAZZIA DI VOLER FARE COSE INUTILI E DEVASTANTI
CON UNO SGUARDO UCCIDERE E ANNIENTARE LA VITA DELLA VALLE E DEI SUOI ABITANTI