E la protesta viaggia attraverso il web
L’episodio, confermato dalle foto scattate da un passante, al commissariato Città Studi a Milano
La replica degli agenti: “L’avevamo sequestrata due giorni prima ed è rimasta appesa per poco”
di ANDREA MONTANARI e MASSIMO PISA
A una prima richiesta informale di spiegazioni sull’accaduto da parte di alcuni abitanti della zona, dal commissariato avrebbero risposto che si è trattato solo di un atto goliardico e che la bandiera è stata subito rimossa. Precisazione che però non è bastata a placare le proteste che si sono subito levate via Internet. Le foto con la croce celtica, stanno facendo il giro del web suscitando l’indignazione dei milanesi (e non) per il fatto che il simbolo fascista sia stato appeso in un ufficio pubblico. E in particolare nel commissariato di zona della polizia. “Ma tengo a precisare – fa sapere il vicequestore aggiunto Maurizio Cusano, dirigente di Città Studi – che quella è una bandiera che avevamo sequestrato, insieme con una mazza con la scritta ‘Forza nuova’, ed è rimasta provvisoriamente su quella parete del nostro ufficio politico. Poi è stata riposta, come da prassi, insieme con tutti i reperti. Quei simboli, come altri, sono totalmente estranei alla nostra ideologia”. La questura di Milano ha comunque disposto accertamenti sulla vicenda.
(03 maggio 2011)