2,7 milioni di italiani senza cibo

GRAZIE PD, QUELLO CHE ODIA I POPULISTI perché “ama” il popoolo

Nessuna MANIFESTAZIONE DI SOLIDARIETA’, anzi, AVVERSIONE AL REDDITO DI CITTADINANZA, AVVERSIONE CONTRO CHI DA LORO PACCHI ALIMENTARI…
Chi non rende al business più redditizio della droga NON MERITA NIENTE QUESTO E’ L’INSEGNAMENTO DEI MORALMENTE SUPERIORI
 
 
In Italia 2.700.000 persone nel 2017 non avevano cibo.
455.000 bambini di età inferiore ai 15 anni, 200.000 anziani sopra i 65 anni,
100.000 senza fissa dimora.
Oltre a disoccupati con le intere famiglie.
 
Persone che non hanno manco 5.000 dollari per imbarcarsi su una nave di attivisti umanitari e cercare approdo in un altro Paese che li accolga e li sostenga. Febe Polluce

2,7 milioni di italiani senza cibo
Pubblicato il: 17/06/2018 10:06
Nel 2017, 2,7 milioni di persone in Italia sono state costrette a chiedere aiuto per il cibo da mangiare. E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti ‘La povertà alimentare e lo spreco in Italia’, presentato alla giornata conclusiva del Villaggio della Coldiretti ai Giardini Reali di Torino. Ad avere problemi per mangiare sono dunque – sottolinea la Coldiretti – oltre la metà dei 5 milioni di residenti che, secondo l’Istat, si trovano in una condizione di povertà assoluta.
Nel 2017 circa 2,7 milioni di persone hanno beneficiato degli aiuti alimentari – precisa la Coldiretti – attraverso l’accesso alle mense dei poveri o molto più frequentemente con pacchi alimentari che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.
Sono appena 114mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri a fronte di 2,55 milioni che invece hanno accettato l’aiuto dei pacchi di cibo sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso dall’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).
Tra le categorie più deboli degli indigenti si contano – continua la Coldiretti – 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila senza fissa dimora. Contro la povertà continua la Coldiretti – si attiva la solidarietà con molte organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti, dalla Caritas Italiana al Banco Alimentare, dalla Croce Rossa Italiana alla Comunità di Sant’Egidio. E si contano ben 10.607 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da 197 enti caritativi impegnate nel coordinamento degli enti territoriali ufficialmente riconosciute dall’Agea che si occupa della distribuzione degli aiuti.
 
Di fronte a questa situazione di difficoltà sono molti gli italiani attivi nella solidarietà a partire da Coldiretti e Campagna Amica che dal Villaggio #stocoicontadini di Torino hanno lanciato per la prima volta l’iniziativa della ‘spesa sospesa’ a favore della Caritas. Si tratta della possibilità di fare una donazione libera presso i 150 banchi del mercato per fare la spesa a favore dei più bisognosi. In pratica, si mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso – spiega la Coldiretti – frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare raccolto vengono consegnati alla Caritas che si occupa della distribuzione alle famiglie in difficoltà.
 
“In un’occasione di incontro tra campagne e città come è il Villaggio Coldiretti non potevamo non pensare a chi in questo momento vive grandi sofferenze a causa della crisi economica che ha colpito duramente soprattutto le fasce più deboli della popolazione” ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolineando che “è però necessario intervenire anche a livello strutturale per rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile di chi oggi vive sotto la soglia di povertà”.

SONO PROPRIO PIRATI NEGRIERI

VA SEQUESTRATO

17 giugno 2018
 
Le due ONG battenti bandiera olandese, #Lifeline e #Seefuchs, dietro formale richiesta italiana, non sono state riconosciute dall’Olanda.
Ma la cosa più strana è che non hanno numero IMO.
Cioè come un’auto col numero di telaio cancellato.
PIRATI…
 
Il Numero IMO (da International Maritime Organization) è una sequenza di sette numeri assegnata a ogni nave al momento della costruzione. Il numero IMO è assegnato al natante al momento della posa della chiglia dall’IHS Fairplay, ex-Lloyd’s Register.
 
Questo è uno della ciurma a bordo della Lifeline. Quello che ha dato del “fascista” al ministro Salvini (poi ha cancellato) . “Pirata” non è una metafora.

Curare i clandestini ci costa mezzo miliardo di euro, mentre molti italiani non possono farlo

 

giugno 16, 2018 
“Altro che 35 euro al giorno. Il costo allo Stato di ogni richiedente asilo è ben più salato. E a dirlo è la Corte dei Conti, che ha messo in luce tutte le criticità del fenomeno dell’accoglienza, calcolando che in media, tra il 2008 e il 2016, per la protezione di ogni immigrato sono stati spesi 203,95 euro al giorno. Un fiume di denaro per mantenere dei clandestini, visto che meno del 10 per cento viene riconosciuto rifugiato.
Ma oltre al danno la beffa: a farsi carico di questo esercito di bisognosi ci devono pensare le Regioni e le aziende sanitarie locali che si trovano in prima linea nell’accoglienza. Basti pensare che in Lombardia al 31 dicembre 2017 il credito accumulato per le prestazioni urgenti e comunque essenziali erogate agli stranieri non in regola è pari a 64.448.000 euro”.
A denunciarlo sono Paolo Grimoldi, Segretario regionale della Lega in Lombardia e Giovanni Malanchini, Responsabile Nazionale Enti Locali Lega Lombarda, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera relativa alla ricognizione dei crediti per le spese sanitarie degli stranieri non in regola.
Moltiplicatelo per le regioni italiane, pesandolo in base alla presenza di clandestini, e otterrete la cifra choc di oltre mezzo miliardo di euro.
“Una cifra folle che lo Stato deve agli ospedali lombardi e una storia che si ripete da anni, con rimborsi al contagocce. E’ un vergogna: mentre i nostri cittadini pagano ticket e tasse, ci sono clandestini che godono di privilegi che mandano in rosso il conto delle nostre Regioni. I cittadini lombardi – concludono – ringrazino i compagni del Pd e le loro politiche buoniste, che per anni hanno permesso agli immigrati di vivere nel paese dei balocchi”.

Ladro africano minaccia i poliziotti: “Vi taglio a pezzi e vi mangio. La legge italiana non può farmi nulla”

 

15 giugno 2018
MALCELATALadro “cannibale” della Guinea, sorpreso a rubare, minaccia i poliziotti“: La legge in Italia non può farmi nulla. Prendo una pistola e vi ammazzo. Vi taglio a pezzi e vi mangio”. Macerata, 15 giugno 2018 – “Vi taglio a pezzi e vi mangio”. È una delle frasi indirizzate ai poliziotti da parte di un 22enne della Guinea, arrestato questa notte in via Don Minzoni.
Intorno alle 3.45 un cittadino ha segnalato alla questura di aver visto un uomo di colore entrare in un negozio dopo aver sfondato a calci la porta di ingresso. La volante è arrivata sul posto in meno di un minuto e ha sorpreso il 22enne, in Italia senza fissa dimora, mentre frugava nel cassetto del negozio con una torcia in mano. Preso dagli agenti, il ragazzo ha iniziato a dimenarsi violentemente, tanto che uno dei poliziotti rimaneva ferito. Oltre a dare calci dentro la volante.
Una volta negli uffici della Questura ha cercato ancora di colpire i poliziotti con calci e sputi, e ripeteva altre minacce di morte. “La legge in Italia non può farmi nulla. Prendo una pistola e vi ammazzo. Ne ho ammazzati tanti e ammazzerò anche voi”.
Negli slip aveva nascosto tra i 100 e 150 euro, del fondo cassa del negozio. Non è riuscito a prendere gli altri oltre 1.000 euro circa nel negozio. Ha permesso di soggiorno in fase di rinnovo. Il 22enne è ora in carcere a Montacuto
con fonte Il Resto Del Carlino

“I migranti devono sbarcare tutti in Italia!”- la telefonata di Bergoglio al Presidente del Consiglio insabbiata per anni

“L’operazione Mare Nostrum sponsorizzata da papa Francesco”

L’operazione di salvataggio in mare dei migranti che cercavano di attraversare il Canale di Sicilia dalle coste libiche al territorio italiano, secondo le rivelazioni di Marco Tosatti, “avrebbe avuto uno sponsor eccezionale: Papa Francesco”
Mare Nostrum, l’operazione di salvataggio in mare dei migranti che cercavano di attraversare il Canale di Sicilia dalle coste libiche al territorio italiano, attuata dal 18 ottobre 2013 al 31 ottobre 2014, avrebbe avuto uno sponsor eccezionale: Papa Francesco.
Secondo quanto scrive il vaticanista Marco Tosatti sul suo blog, l’operazione gestita dalle forze della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare italiane, che segnò l’inizio della straordinaria ondata di migrazione dalle coste africane, e in particolare dalla Libia destabilizzata dall’aggressione anglo-franco-americana, sarebbe dovuta ad una telefonata che il Pontefice regnante (allora da soli sei mesi sulla cattedra di San Pietro) fece “all’allora presidente del Consiglio Enrico Letta per sollecitare un intervento dell’Italia. Mentre si è saputo di una telefonata successiva, quando il governo Letta era in difficoltà, del colloquio del 2013 non si era venuti a conoscenza”.
Sicuro della solidità della sua fonte (“fonti di alto livello del Ministero degli Interni”, tra i quali “un alto funzionario del dicastero, oggi in pensione”) il giornalista ha scritto sul suo blog che “l’Italia decise unilateralmente di varare l’Operazione Mare Nostrum allo scopo di raccogliere in mare quanti più migranti possibile, portarli sul territorio nazionale, far fare a tutti la domanda di asilo e trattarli, anziché come clandestini, come richiedenti asilo e, di fatto, come veri e propri profughi. La questione, oltre a comportare la violazione del diritto interno, internazionale e consuetudinario […] funse da moltiplicatore delle partenze dall’Africa, delle quali è tuttora un palese incentivo, e si tradusse in una collusione di fatto con i trafficanti di esseri umani, che da allora si arricchiscono ancor più, con cifre stimate superiori al traffico di stupefacenti”.
“C’era il Governo Letta in cattive acque. Arrivò una telefonata dal Papa”, ha confidato un alto funzionario dello Stato a Tosatti, rievocando l’origine di Mare Nostrum. “Perché, secondo lei, appena ho potuto sono andato via?”.
Le fonti del Ministero dell’Interno citate dal giornalista genovese fanno notare che anche il programma di Triton, a dispetto delle indicazioni iniziali, si è poi rivelato una forma di aiuto al traffico di esseri umani, più che un mezzo di contrasto alla tratta e di aiuto dei migranti.
Triton, in origine chiamata Frontex Plus, è stata una operazione condotta dall’agenzia europea di controllo delle frontiere (Frontex), con l’obiettivo di tenere controllate le frontiere nel mar Mediterraneo. L’operazione di salvataggio dei migranti, iniziata il primo novembre del 2014, dal primo febbraio di quest’anno è stata sostituita dall’Operazione Themis.
“Se la notizia è vera”, ha concluso Tosatti, “si tratta di una pressione straordinaria, e se vogliamo di un’interferenza eccezionale da parte della Santa Sede nei confronti dello Stato. E le cui conseguenze come sappiamo stanno continuando ancora adesso. Mentre continua, anche se adesso sostenuta anche da interessi corposi, la predicazione pro-migrazioni sempre e ovunque del Pontefice”.

Il nigeriano che ha massacrato un Carabiniere? Di nuovo libero massacra ragazza per rapinarla

nessuna indignata contro la violenza sulle donne? Silenzio?

Nigeriano di Nuovo in Manette
giugno 17, 2018 
Arrestato di nuovo con l’accusa di lesioni e rapina. Vi ricordate di Godsent Harmony?
Parliamo del 20enne nigeriano che alcuni giorni fa aveva aggredito e ferito un carabiniere davanti all’ufficio postale di via Fosse Ardeatine a Frosinone.
La motivazione di quella violenza era stata scaturita dal fatto che non gli erano ancora stati accreditati i soldi sulla postpay. Per tale motivo aveva dato in escandescenze. A placare la sua rabbia i militari del comando provinciale. Ma quest’ultimo, incurante della divisa che indossavano si era scagliato contro di loro colpendo con un pugno un carabiniere che era finito al pronto soccorso dell’ospedale.
Questa volta, lo straniero, che sarebbe stato definito un soggetto molto pericoloso, ha rapinato e picchiato una prostituta nella capitale per strappargli dalla borsetta il denaro che aveva guadagnato.
La “passeggiatrice” però ha presentato subito denuncia ed i poliziotti del commissariato San Paolo sono riusciti ad acciuffarlo in tempi brevissimi. Processato per direttissima ancora una volta è stato rimesso in libertà.
nigeriano
Ma adesso invece di rientrare nella casa famiglia di Veroli si è reso irreperibile. Gli agenti di polizia lo avevano accompagnato e fatto salire sul treno diretto a Frosinone. Ma l’uomo è sceso alcune fermate prima. Da quel momento del profugo non si hanno più notizie.
Dalle prime indiscrezioni raccolte sembra che si stiano raccogliendo elementi per poter emettere un decreto di espulsione dal territorio nazionale.

In 8 anni spesi 42 miliardi di euro per integrare i nomadi senza risultati: 0 euro per i 5 milioni di poveri italiani

15 giugno 2018

La denuncia arriva dall’europarlamentare leghista Angelo Coccia: In soli otto anni sono stati spesi 42 miliardi di euro per combattere la povertà dei rom e per integrarli, con risultati nulli. Neanche un euro per i 5 milioni di poveri italiani alla fame.
“Per l’ennesima volta la plenaria si trova a discutere fallimentari strategie di integrazione dei rom dimostrando di essere lontana anni luce dal mondo reale. Dal 2011 ad oggi l’Europa ha stanziato 42 miliardi per la lotta alla povertà e l’integrazione dei rom senza nessun risultato”. La denuncia contro le politiche di integrazione dell’Ue è firmata da Angelo Ciocca, europarlamentare delle Lega, che nella sua rubrica “Ciocca Inform@” per Affari Italiani attacca frontalmente, senza mezzi termini.
Ciocca contro le politiche per i rom
Il leghista, in riferimento alla discussone sull’integrazione dei rom tenutasi nelle ultime ore a Strasburgo, affonda il colpo deciso, menando fendenti: “Alcune proposte, approvate a ottobre, come l’assunzione di rom tra i membri delle forze di polizia e in amministrazioni pubbliche sembrano fantascienza. Il primo passo per l’integrazione, in un Paese civile, dovrebbe essere il rispetto delle regole. Ad oggi nel nostro Paese, dopo 8 anni di ‘Strategie europee’ pagate dai cittadini italiani, il numero di baraccopoli rom abusive è triplicato“.
E la chiosa conclusiva tira la stoccata finale all’Unione: “Questa Europa parla di integrazione ma discrimina 5 milioni di poveri italiani che oltre a pagare le loro bollette devono provvedere anche a luce e acqua di chi non ha nessuna intenzione di integrarsi; vorrei ricordare al Presidente della Commissione Juncker che il Lussemburgo, suo Paese natale, è l’unico in Europa che dichiara di non avere rom e di attuare politiche per tenerli fuori dai confini“.

e che sono più eguali degli altri? Siamo tutti schedati perché loro dovrebbero e

televideo

e che sono più eguali degli altri? Siamo tutti schedati perché loro dovrebbero essere esenti? Cosa devono nascondere se le case se le sono guadagnate onestamente? Chissà se dichiarano nella denuncia dei redditi i vari tesoretti che le FFOO ogni tanto ritrovano occultati nei CAMPI, si parla di MILIONI di euro mentre risultavano indigenti per il fisco. Altri esempi: Il sindaco di Asti chiede i nomi dei rom con il “tesoretto” 2016 —   Maxi operazione al campo rom: trovati 27 milioni di euro in contanti gennaio 2018 — Il tesoretto dei poveri rom: 40 milioni e tanti altri esempi di eguaglianza, integrazione e legalità.
Se sono leciti, perché occultarli? E siccome sono tanto onesti, le inchieste sui Casamonica sono solo frutto di magistrati fascisti, i legami con la banda della Magliana?
Una delle tante inchieste 
Venuti dall’Abruzzo negli anni ’60, hanno conquistato la Capitale grazie all’usura, allo spaccio e alla violenza. Amanti del lusso, l’ultimo raid un mese fa quando hanno pestato il gestore di un bar e una donna disabile
 
da Repubblica:
Se lo fai con gli altri il censimento è censimento.. Se lo fai coi Rom è Rastellamento?
IL CENSIMENTO CHE NON SI FARÀ MAI: QUELLO DELLE CASE SVALIGIATE DAI “NOMADI”! cit Enrico Galoppini
Eh beh se i bimbi vengono mandati a scuola poi non “lavorano”
ECCOLO IL “RASTRELLAMENTO”
In programma Governo superare campi rom
E obbligo frequenza scuola minori pena allontanamento famiglia
(ANSA) – ROMA, 18 GIU – La “chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive umanitarie; il contrasto ai roghi tossici e l’obbligo di frequenza scolastica dei minori pena l’allontanamento dalla famiglia o la perdita della responsabilità potestà genitoriale”, sono messi nero su bianco nel contratto di Governo firmato da M5S e Lega.
    Nel documento si sottolinea che “il dilagare dei campi nomadi negli ultimi anni, l’aumento esponenziale di reati commessi dai loro abitanti e le pessime condizioni igienico-sanitarie a cui sono sottoposti, ha reso tale fenomeno un grave problema sociale, con manifestazioni esasperate soprattutto nelle periferie urbane coinvolte”.
    Ad oggi, secondo M5S e Lega circa 40mila rom vivono nei campi nomadi ed il 60% sono minori. “In ogni caso – viene rilevato – proponiamo di intervenire per il pieno superamento dei campi rom in coerenza con l’ordinamento dell’Unione Europea”.

FLASH INFO/ GUERRE DU FOOTBALL A LA FIFA. POUTINE INVITE BLATTER A LA WORLCUP 2018 A MOSCOU (GEOPOLITIQUE DU FOOTBALL)

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Info Géopolitique/ Geopolitical Flash News/

2018 06 18/ #006-2018

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Que s’est-il passé à la FIFA en 2015 et depuis ?

Qui avait intérêt à mettre à nu le fonctionnement vicié de la FIFA, mais aussi lancer des attaques sans fondement (notamment contre le Français Platini) ?

L’instigateur se trouvait à Washington et agissait aussi en Suisse. Et la bataille géopolitique entre les Etats-Unis et la Russie, qui se transformait en « nouvelle Guerre froide 2.0 »,  était entrain d’envahir le domaine sportif ! le choc USA-Russie était le véritable enjeu dans cette affaire et Washington ciblait déjà le coupe du monde

2018 en Russie …

La guerre continue à la FIFA. Et malgré les attaques de Londres et de Washington, et de leur lobbies atlantistes (notamment au Parlement europén), la Worlcup a bien démarré en Russie. Il y a quelques jours, Platini (allié de Poutine et de Blatter à la FIFA) était blanchi, inaugurant une nouvelle bataile judiciaire. Et voici Poutine qui invite Blatter à Moscou pour la Coupe du monde, défi à leurs ennemis occidentaux !

* Sur la lutte des USA contre la Russie au sein de la FIFA :

Ecouter le podcast sur EODE-TV/ RADIO CAMEROUN :

LUC MICHEL. FIFAGATE A QUI PROFITE LE SCANDALE ?

sur https://vimeo.com/130627045

# MONDIAL-2018:

« BLATTER ASSISTERA A PORTUGAL-MAROC ET RENCONTRERA POUTINE » (AFP, CE 18 JUIN 2016).

« Sepp Blatter, le président suspendu de la Fifa, assistera au match Portugal-Maroc mercredi au stade Loujniki de Moscou et rencontrera également le président russe Vladimir Poutine, a-t-on appris lundi auprès de son porte-parole. Sepp Blatter, 82 ans, a été suspendu en février 2016 par la justice interne de la Fifa de toute activité liée au football et ce pour une durée de 6 ans, à la suite d’un paiement controversé de 1,8 million d’euros à Michel Platini. Contraint à la démission, M. Blatter a été remplacé à la tête de la Fifa par Gianni Infantino.

Malgré sa suspension, M. Blatter a indiqué à plusieurs reprises qu’il répondrait favorablement à l’invitation de Vladimir Poutine de se rendre en Russie pour le Mondial. L’ex-patron du football mondial prend l’avion mardi pour la Russie et assistera mercredi au match du groupe B entre le Maroc et le Portugal, au stade Loujniki de Moscou.

Le même jour il rencontrera le président russe Vladimir Poutine, a précisé M. Renggli. M. Blatter assistera ensuite à la rencontre entre le Costa Rica et le Brésil (groupe E), vendredi à St-Pétersbourg, avant de rentrer en Suisse. »

# ALLER PLUS LOIN

AVEC NOTRE DOSSIER « RUSSIE-GEOPOLITIQUE DU FOOTBALL » SUR ‘LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY’ …

* LA WORLDCUP 2018 DE FOOTBALL EN RUSSIE :

FOOTBALL, SOFT POWER ET RUSSOPHOBIE (GEOPOLITIQUE DU SPORT ET SOFT POWER III)

sur http://www.lucmichel.net/2018/06/13/luc-michels-geopolitical-daily-la-worldcup-2018-de-football-en-russie-football-soft-power-et-russophobie-geopolitique-du-sport-et-soft-power-iii/

* LES JO D’HIVER 2018 ET LE MONDIAL 2018 DE FOOTBALL ARENES DE LA CONFRONTATION USA-RUSSIE

sur http://www.lucmichel.net/2017/12/05/luc-michels-geopolitical-daily-geopolitique-du-sport-et-soft-power-ii-les-jo-dhiver-2018-et-le-mondial-2018-de-football-arenes-de-la-confrontation-usa-russie/

* GEOPOLITIQUE DU SPORT ET SOFT POWER :

POUTINE ACCUSE LES ETATS-UNIS D’ŒUVRER EN SOUS-MAIN POUR EMPECHER LA RUSSIE D’ETRE PRESENTE AUX JEUX OLYMPIQUES D’HIVER 2018, A PYEONGCHANG.

sur http://www.lucmichel.net/2017/10/24/luc-michels-geopolitical-daily-geopolitique-du-sport-et-soft-power-poutine-accuse-les-etats-unis-doeuvrer-en-sous-main-pour-empecher-la-russie-detre-presente-aux-jeux-o/

(Infos géopolitiques en bref /

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

PAGE SPECIALE Luc MICHEL’s Geopolitical Daily https://www.facebook.com/LucMICHELgeopoliticalDaily/

________________

* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

WEBSITE http://www.lucmichel.net/

PAGE OFFICIELLE III – GEOPOLITIQUE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel.3.Geopolitique/

TWITTER https://twitter.com/LucMichelPCN

* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

No TAV – Comunicato Stampa 18 giugno 2018 : No alla Lyon-Turin, Per respirare

PresidioEuropa

Movimento No TAV

Comunicato Stampa

18 giugno 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=15442

No alla Lyon – Turin

… per respirare …

Le valli alpine hanno bisogno oggi del trasferimento modale verso la ferrovia

Cinque associazioni francesi hanno emesso oggi 18 giugno 2018 un comunicato che illustra la loro posizione contro la nuova linea ferroviaria Torino-Lione.

Le valli alpine soffrono di un grave inquinamento atmosferico, ma le capacità ferroviarie esistenti attraverso le Alpi tra la Francia e l’Italia sono sottoutilizzate.

La lobby pro Torino-Lione continua a promuovere il progetto di una nuova connessione ferroviaria tra Torino e Lione, il cui costo totale è stimato in 26 miliardi di euro e la sua realizzazione prevista entro 30 anni, mentre la ferrovia esistente, già rinnovata, ha grandi riserve di capacità e può essere usata immediatamente per il trasporto delle merci.

Il Consiglio per l’Orientamento delle Infrastrutture ha osservato, nella sua relazione di febbraio 2018 relativa alle linee di accesso al tunnel di base, che “non è stata dimostrata l’urgenza di avviare la realizzazione di queste tratte ferroviarie le cui caratteristiche socio-economiche sono a questo stadio chiaramente sfavorevoli”. Questa affermazione rafforza le conclusioni delle Alte Amministrazioni dello Stato francese (Consiglio Generale delle Strade e dei Ponti dal 1998, l’Ispezione generale delle finanze dal 2003 e la Corte dei conti dal 2009).

Inoltre, la realizzazione di una nuova linea di accesso al tunnel di base sul lato italiano è stata abbandonata dall’Italia nel novembre 2017 che ha scelto di adeguare la linea esistente.

In Francia, aggiungere una nuova infrastruttura alla linea esistente, che sboccherebbe sul nodo di Lione aggraverebbe una situazione già molto fragile.

Contrariamente alle conclusioni del Consiglio di Orientamento delle Infrastrutture, i rappresentanti eletti nella Regione Auvergne Rhône-Alpes hanno tuttavia affermato il desiderio che la Legge di Orientamento delle Mobilità confermi la realizzazione delle linee di accesso al tunnel di base nonostante i forti vincoli, argomentando in particolare con le presunte qualità ambientali del progetto.

Le Associazioni impegnate nella protezione dell’ambiente, e per il miglioramento della qualità dell’aria delle nostre valli, affermano invece che la creazione di una nuova linea ferroviaria non è rilevante oggi e non risponde all’urgenza di salute pubblica corrente.

Lanciare il grande progetto Torino-Lione sarebbe oggi un errore politico, economico e ambientale.

Per quanto riguarda la sezione transfrontaliera e il tunnel di base, la Ministra dei trasporti francese Elisabeth Borne ha confermato, il 31 marzo 2018 al Senato francese, la mancanza di fondi, ha confermato che i 23 km di gallerie finora perforate sono “lavori di ricognizione” e che i lavori definitivi non sono ancora iniziati.

È urgente fermare i lavori e scommettere su soluzioni ferroviarie credibili e orientate allo spostamento modale sulle linee esistenti.

Nell’ambito del “Rilancio del trasporto merci via ferrovia” annunciato dal Primo Ministro il 16 aprile scorso, chiediamo un migliore utilizzo della linea esistente per l’attraversamento delle Alpi, rinnovata nel 2012 ma utilizzata solo al 20% della sua capacità.

Tre milioni di tonnellate di merci transitano ogni anno per ferrovia, mentre la capacità della linea esistente è di 15 milioni di tonnellate all’anno.

È quindi possibile e desiderabile per la qualità dell’aria delle valli alpine fare un uso migliore di questo potenziale senza ulteriori ritardi. La Valle dell’Arve è una delle 12 aree per le quali la Francia sarà perseguita dalla Corte di giustizia europea per avere superato le norme europee per il biossido di azoto, un inquinante emesso per il 70% dal trasporto stradale nella valle di accesso al tunnel del Monte Bianco.

Associazioni firmatarie

FRAPNA – Gli Amici della Terra – Vivere e Agire in Maurienne – ARSMB – Inspire

Contatto Stampa Chantal Milliex +33 6 47 36 02 71 – Philippe Delhomme +33 6 87 36 15 93