Boschi con auto blu e scorta: “Adesso l’Italia torna indietro”. La deputata Pd annuncia dura opposizione al governo Lega-5 Stelle

torna indietro a quando SI SALVAVANO I CITTADINI E NON LE BANCHE? O che sia terminato il business più redditizio della droga tanto UTILE ALLA MAFIA DEL CAPORALATO (SALVO POI FRIGNARE QUANDO CI SCAPPA IL MORTO?)

Franco Grilli – Mer, 06/06/2018
Torna a parlare, dopo un lungo silenzio, Maria Elena Boschi. Rimasta in seconda (ma anche terza fila) dopo le scoppole elettorali – referendum prima e politiche poi – la deputata del Partito Democratico ha annunciato che tornerà al suo impegno politico in Parlamento con enorme e rinnovato entusiasmo, annunciando battaglia al nuovo governo Conte, sostenuto dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle.
Le parole della Boschi
“Faremo opposizione civile, seria e rigorosa, com’è nel nostro Dna e nel rispetto dei ruoli, senza però fare sconti a nessuno” racconta la dem ai cronisti che l’hanno intercettata.
La Boschi ha dunque aggiunto:“Il problema è cosa attueranno e cosa no del contratto di governo. La cosa che mi preoccupa di più è che si torni indietro su tante riforme importanti in tema di diritti civili, in materia di d’integrazione e soprattutto che si siano create delle aspettative nei cittadini che verranno deluse”.

Il migrante tunisino conferma: “Ha ragione Salvini, siamo tutti ex detenuti appena usciti!” video

Tunisia convoca ambasciatore Italia, lunedì 4 giugno, giovedì 7 giugno si dimette il ministro degli interni della Tunisia. (sì sarà per il naufragio mah)

giugno 5, 2018 Redazione TG Quotidiano
Peccato siano gli stessi clandestini tunisini a confessare di essere ex detenuti ‘graziati’ e caricati sui barconi:
I detenuti tunisini pagano 1.000 euro per imbarcarsi verlo l’Italia. Lo racconta un giovane testimone che da Ventimiglia sta aspettando un passeur che lo porti in Francia. Perché sono già a Ventimiglia.
All’inviato di Matrix mostra i video del suo viaggio, poi quelli della nave inglese che l’ha salvato e portato a Messina. Alla domanda se sia vera la storia dell’indulto che ha aperto le carceri nel suo Paese permettendo a molti criminali di arrivare in Italia, risponde di sì. Almeno 2700 i detenuti scarcerati negli ultimi tre mesi in Tunisia.

Val Susa, tra gli abitanti travolti dal fango: “Frana annunciata dopo gli incendi del 2017. Regione non ha fatto nulla”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/09/val-susa-tra-gli-abitanti-travolti-dal-fango-frana-annunciata-dopo-gli-incendi-del-2017-regione-non-ha-fatto-nulla/4414253/

di  | 9 giugno 2018

“Questa non è una fatalità, è successo quattro volte in un mese”. La signora Nerina abita a Bussoleno, un piccolo comune dalla Val di Susa, ed è una delle 130 persone che ha dovuto  dormire fuori casa a causa della frana che ha colpito il paese. Un ammasso di fango e detriti che è scesa giù dalla montagna e che ha travolto più di ottanta case. “La cattiva gestione degli incendi dello scorso autunno – racconta l’ex guardia forestale Guido Belmondo – ha distrutto il suolo forestale. La cenere non fa resistenza e così l’acqua può scendere a valle trascinando con sé detriti senza trovare opposizione”. Intanto le operazioni di rimozione del fango proseguono con 70 volontari della protezione civile, 50 Aib (anti incendi boschivi) e 20 del coordinamento regionale oltre a numerosi attivisti No Tav che puntano il dito contro il presidente della Regione Sergio Chiamparino: “Ha da un mese il dossiersul suo tavolo su questa situazione – spiega Francesco Richetto, consigliere comunale a Bussoleno e storico attivista No Tav – La Regione non ha fatto nulla in questi mesi, quando si sapeva che c’era il rischio che le colate di fango travolgessero la zona, ma Chiamparino continua a distrarre le energie della Regione su opere inutili come il Tav”. L’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, che ieri ha visitato le zone colpite dalla frana, risponde così: “Il Tav non c’entra, gli interventi di manutenzione li abbiamo fatti, questo è un evento eccezionale”. Gli abitanti della zona sono di un altro parere e mentre continuano a spalare il fango per tentare di salvare le proprie case raccontano: “Guardavamo la montagna con paura purtroppo ce lo aspettavamo

Altre bestialità pronunciate dai “partigiani della costituzione”

Delazione?! Ma de che parla questa? teme un governo giustizialista……hai qualcosa da nascondere cara? Non dite così quando gli italiani devono accettare l’intromissione delle agenzie delle entrate sui cc? Tu che parli di democrazia, che sei stata nominata in un governo non eletto, DA RIDERE

VIDEO LORENZIN
Nel Paese in cui il ministro piddino Sig.ra Kienge faceva shopping con la scorta e l’auto blu, si fa ironia perchè il Presidente del Consiglio Italiano, in visita ufficiale come rappresentante di Stato, usa un volo di stato per andare in Canada.
Poteva fare come fece Napolitano da europarlamentare: prendere un volo low cost da 90 euro e farsene rimborsare 800.
Conte è davvero un parvenu della politica. Febe Polluce fb
DEL RIO :Il nostro augurio è che non faccia il pupazzo nelle mani dei partiti. Il vostro programma è pieno di promesse irrealizzabili. Un libro dei sogni che temiamo possano diventare incubi per le famiglie, le imprese e la credibilità del Paese”, ha aggiunto il capogruppo del Pd.
adnkronos.com Delrio a Conte: “Studi prima di parlare”Presidente “Conte non venga a parlare in quest’aula di cose che non conosce, sia umile. Studi, abbia umiltà di studiare, non venga qui a fare lezioni. Prima, studi lei”.
Ciro Innelli DIXIT:
7 anni di governi del PD: le piaghe bibliche
– i poveri passano da 5 a 11 milioni
– i disoccupati reali da 3 a 6 milioni
– i suicidi da 400 a 4.000
– i fallimenti aziendali da 800 a 18.000
– le chiusure di aziende da 48.000 e 145.000
– i senza tetto…..da poche unità a migliaia
– il precariato è decuplicato
– legge Fornero, ticket sanitari, carburanti, tasse scolastiche, costi bollette, credito bancario scomparso, svendita patrimonio pubblico, immigrazione senza freni, chiusura o fuga delle aziende e il debito pubblico è comunque salito da 1890 a 2300 miliardi.
La fine di Renzi e del PD, però, è iniziata dal volerla stravolgere. Quale partito ha introdotto il pareggio di bilancio? Chi ha applaudito alla violazione della Costituzione di Mattarella?
 
Delrio: “Siamo partigiani della Costituzione”…
29/05/2018
Partigiani della Costituzione
“Siamo di fronte a una crisi senza precedenti ed è il momento di avere coraggio e smascherare le  tante menzogne che girano su questa crisi di governo. Ci dobbiamo  sentire partigiani della Costituzione”. Lo dichiara Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, durante il suo intervento all’Assemblea del Gruppo.
“Il piano delle destre è l’uscita dall’euro, con la conseguenza di isolare politicamente ed economicamente l’Italia. Una follia. Noi siamo radicalmente dall’altra parte, vogliamo un’Italia forte in Europa. L’Europa è il futuro, il piano delle destre è tornare dietro di 70 anni”
“Salvini e Di Maio stanno giocando sulla pelle degli italiani. Hanno bloccato il Paese per 90 giorni, stanno facendo pagare prezzi enormi ai risparmiatori, alle famiglie, alle imprese”
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Sosteneva uno di sx che il governo Orban riduce la libertà di stampa . Noi invece siamo fortunati. Abbiamo la Stampa Unica
costituz ita e merce Ue

pedofilo al congresso

pedofilo

ANCHE LA PEDOFILIA DEVE ESSERE CONSIDERATA UN DIRITTO CIVILE SIMBOLO DI PROGRESSO?
Nell’America dei finti scandali sessuali, in cui si travisa, elevandola a torto subito, l’antica scorciatoia con cui molte donne si procurano vantaggi immeritati, un tizio che ha candidamente affermato di voler far sesso con la figlia di 3 anni può candidarsi per il congresso. Portando come punto forte del suo “programma politico” proprio la liberalizzazione della pedofilia. Se vi sembra solo una fake new assurda o una trovata elettorale grottesca siete ingenui e state sottovalutando il meccanismo di “normalizzazione” della pedofilia che procede a tappe forzate. Non solo negli Usa.
Febe Polluce fb

E adesso lasciamoli lavorare

Oggi Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio del neonato governo M5S – Lega ha pronunciato il proprio discorso, propedeutico alla richiesta della fiducia al Senato ed alla Camera per il nuovo esecutivo.

A differenza dei suoi predecessori tutti, votati o non votati dai cittadini, non ha parlato dei mercati, della finanza o dello spread. Non ha chiesto sacrifici nel nome dell’euro, non ha fatto l’elenco delle cose che ci chiede l’Europa e non si è prodotto in giri di parole autoreferenziali volti a mascherare la richiesta di lacrime e sangue.
Per la prima volta da svariati decenni un Premier in procinto d’intraprendere la propria avventura, ha parlato dei bisogni della gente, dei poveri, dei disoccupati, dei pensionati, di milioni di operai, impiegati e piccoli imprenditori stritolati dal “progresso” di un fisco più equo, di lotta al business dell’immigrazione selvaggia (quello più redditizio della droga), di potenziamento della legittima difesa, di un ripensamento radicale del capitalismo.
Per la prima volta il fulcro dell’intero discorso sono stati l’Italia e gli italiani, non i mercati, la UE, la finanza internazionale, i parametri di Maastricht e le volontà dell’eurozona.
Per la prima volta i cittadini sono stati trattati come tali e non redarguiti, rimproverati, intimoriti, minacciati di sventure progressive, qualora non avessero chinato il capo di fronte a quello che l’Europa ed il progresso chiedevano loro.
A prescindere da quali siano i propri orientamenti politici, tutti gli italiani in buona fede, che non siano collusi con chi ha creato ad arte il disastro del Paese e svenduto la nostra sovranità, non possono che essere rimasti soddisfatti dalle parole pronunciate da Giuseppe Conte.
Sicuramente si tratta solamente di parole, la cui valenza risulta pressoché nulla se ad esse non seguiranno i fatti. E produrre i fatti risulterà molto più complicato di quanto non lo sia esercitare dei propositi. Soprattutto in una situazione dove il neonato governo vedrà schierati contro di sè tutti i poteri forti nazionali e transnazionali. Ma finché il governo avrà dalla propria parte il sostegno della maggioranza del popolo, sono dell’ipinione che niente e nessuno riuscirà a scalfirlo.
Questo naturalmente lo sanno anche tutti coloro che già si stanno prodigando per evitare che gli italiani si permettano di alzare la testa e tentano in qualsiasi modo di orientare in senso contrario l’opinione pubblica.
Mai come oggi occorre “calma e gesso” e serve un fronte unito. Nonostante le aspettative di tutti siano elevate non pretendiamo miracoli immediati, non polemizziamo su ogni dichiarazione che non ci soddisfa pienamente, non lasciamoci strumentalizzare da chi ci vuole deboli e divisi.
Lasciamoli lavorare, restando pronti a cogliere quel poco di buono che può arrivare, senza dimenticare che ci sono voluti 30 anni per ascoltare un Premier che mettesse al centro del proprio discorso l’Italia e gli italiani, ma basterebbe un attimo per ritrovarci con un nuovo Monti che ci chiede lacrime e sangue per salvare l’euro e la UE, nonostante entrambe siano ormai finite da un pezzo.
giugno 05, 2018

E’ LA MOGLIE DI BINI SMAGHI (BCE, Société Génerale ecc..). Ed altre rivelazioni

questa è la gente che avrebbe la pretesa di dare lezioni all’Incompetente governo M5S-Lega. La moglie di un altro conflitto d’interessi ambulante, dato che questo governo intende disciplinare seriamente il conflitto di interessi tra le altre cose che infastidiscono i parassiti della finanza…

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giugno 2018                                                                                                Questa Veronica De Romanis, che si presenta come economista bocconiana  e renziana, l’altro giorno ha aggredito  il  senatorre Alberto Bagnai in dibattitto ad Agorà, sostenendo che con Mario Monti il debito era diminuito.

Bagnai avendo risposto che in  realtà era aumentato, la De  Romanis lo ha zittito con arroganza, sostenuta da pari arroganza della conduttrice  (“Non interrompa!”) Naturalmente aveva ragione Bagnai. L’austerità faaumentare il debito pubblico (impedendo il rilancio dell’economia), quindi la ricetta applicate da Monti e dalle”sinistre” da otto anni,  è radicalmente sbagliata.

Due giorni dopo  la signora  –   si corregge con un paio di tweet:

@VeroDeRomanis

Mi scuso per errore fatto oggi a @agorarai . Il debito sotto Monti aumentato al 129%. L’aumento è proseguito con Renzi-Gentiloni al 131,8% nonostante QE e fine recessione. Italia, però, oggi paese che cresce meno. A dimostrazione che ricetta più deficit-più crescita non funziona

Veronica De Romanis‏ @VeroDeRomanis

pensavo aver detto “aumentato” e invece ho detto “diminuito”, ….l’ho capito rivendendo il video. @agorarai se legge il mio libro, ci sono tutti i dati.

 

Dove ha imparato l’economia  la signora Veronica? A letto, in  legittimo connubio col marito,  che è nientemeno che  Lorenzo Bini Smaghi,  già nel comitato esecutivo della Banca centrale europea,  palesemente per diritto divino   ,
presidente della SNAM,  membro del Consiglio d’amministrazione di Morgan Stanley,  presidente  del consiglio d’amministrazione della Société Générale. Ovviamente miliardario.
Come molte donne innamorate che assumono le idee dell’amante o del marito, esse sono convinte di aver imparato tramite coito.  E’ una leggenda femminile che è  difficile da sfatare, ma l’organo per assorbire la  conoscenza non è “quello”  fra le loro gambe. Sta  alquanto più in alto.
Autrice dello spassoso volumettoL’austerità fa crescere“, la signora economista  ha come villetta di campagna questa:
 
Frutto e dimostrazione di quella austerità che fa crescere. Secondo le teorie economiche di Veronica Bini Smaghi.
Altra rivelazione:
 
Marco  Travaglio, nel suo odierno editoriale su Il  Fatto, ha stilato l’elenco degli insulti e calunnie che i media e i politici di opposizione hanno scaricato sul governo: : Corruttori, Fancazzisti, Il nulla, La forca, Cretini, Eversori, Incubo, Spavento, Dittatori, Visigoti, Bari, Pirla, Falliti, Solo macerie, Terrore, Massacro, Spavento, Pcus, Robespierre, Tra Mussolini e Stalin, Peggio del peggio, Aguzzini, Fine della democrazia, Kgb e Stasi, Statalisti, Comunisti, Anarchici, Estremo oltraggio, Marcio, Arroganti, Attila & C., Contro i giovani, Violenza, Neurodeliri, Tutti matti, Apocalisse, I pagliacci, Spergiuri…..
Questo stanno preparando, desiderando,  provocando e sperando nella guerra civile.

Soros parla a Trento, ma la piazza della città è vuota

questo “filantropo” tanto dedito al bene del mondo, deve scontare una pena in Malaysia per speculazione finanziaria, come quella che fece contro la lira per “spingere” l’Italia ad entrare nel’euro, ah certo per il suo bene s’intende

George Soros è intervenuto durante il festival dell’economia di Trento. La piazza principale della città non è sembrata molto interessata. Pochi cittadini hanno scelto di ascoltare le parole del magnate attraverso il maxischermo posizionato sotto il celebre Duomo. La fotografia che spiega la “narrativa populista”
Il magnate George Soros ha parlato ieri durante la kermesse trentina sull’economia.
Un partecipazione inaspettata, cui sono seguite le polemiche sui presunti rapporti tra la Russia di Vladimir Putin e la Lega di Matteo Salvini. “Di quale Europa abbiamo bisogno” si sono chiesti i relatori.
L’evento si è tenuto nel Teatro Sociale di Trento, ma a parte le persone che hanno scelto di recarsi nel luogo indicato, l’intervento dell’attivista ungherese naturalizzato americano non sembra aver riscosso troppo successo. La foto pubblicata sul pagina social di Giuliano Guzzo, sociologo e scrittore trentino, mostra una piazza del Duomo deserta, un maxischermo posizionato dinanzi alla fontana e qualche sparuto spettatore, in lontananza, intento nell’ascoltare il discorso del fondatore della Open Society Foundations.
“Sono molto preoccupato – ha dichiarato Sorosper l’influenza della Russia sull’Europa in generale e sul nuovo governo italiano – tuona – non so se Salvini è stato finanziato da Mosca, ma l’opinione pubblica avrebbe il diritto di sapere”. La replica del neoministro dell’Interno non è tardata ad arrivare:”Non ho mai ricevuto una lira, un euro o un rublo dalla Russia, ritengo Putin uno degli uomini di Stato migliori e mi vergogno del fatto che in Italia venga invitato a parlare uno speculatore senza scrupoli come Soros”, ha risposto Matteo Salvini.
Lo scenario trentino mostrato dalla fotografia rispetta la cosiddetta “narrativa populista”: gli ideologi e gli attivisti neoliberal, sostengono i sovranisti, sono ormai slegati dalla realtà e parlano tra di loro, all’interno di spazi intellettuali occupati dall’establishment, senza che l’opinione pubblica se ne interessi più di tanto. Il “sentimento comune” del popolo guarderebbe da tutt’altra parte.
Ha scritto Cristopher Lasch nel suo “La rivolta delle élite – il tradimento della democrazia”: “la loro lealtà – se il termine non è anacronistico in questo contesto – è di tipo internazionale, più che regionale, nazionale o locale. I loro esponenti hanno molte più cose in comune con le loro controparti di Bruxelles o di Hong Kong che con le masse di americani non ancora allacciati alla rete della comunicazione globale”. Sostituendo “americani” con “trentini” si potrebbe ottenere una buona didascalia della fotografia in questione.
Il filantropo si è soffermato sulle possibili conseguenze derivanti dall’azone della presidenza del Tycoon:”Credo Trump sia una minaccia per l’America e il mondo perché non conosce e non capisce i principi dell’economia”, ha sottolineato. E ancora:”Trump sta facendo molto di più perché sta distruggendo un sistema. Il fatto che lui non capisca i principi basilari e si sia liberato dei consulenti che gli avrebbero impedito terribili errori e il fatto che abbia solo consulenti compiacenti rappresenta una situazione pericolosa. Sta facendo un sacco di danni agli Stati Uniti e al resto del mondo ed effettivamente l’Europa sarà la principale vittima di questi tentativi”. Come i lettori ricorderanno, George Soros è stato uno dei sostenitori di Hillary Clinton.
Argomentazioni che sembrerebbero aver lasciato i frequentatori della piazza di Trento del tutto indifferenti.
– Lun, 04/06/2018 fonte

Sindacalisti intercettati: «Crepino gli italiani così possiamo far lavorare gli immigrati».

e poi sono gli italiani choosy. A proposito, sono elementi venuti fuori da un’inchiesta, quindi nessun allarme fake news, riscontri ci sono anche altrove. Googlate per togliervi ogni dubbio. Ma non è razzismo e non è BUSINESS no, guai. Toh e spunta Del Rio

Un ex rappresentante svela le manovre per imbarcare sulle navi italiane solo extracomunitari. Le sigle, che incassano su ogni uomo imbarcato, manovrano per favorire gli immigrati e alcuni di loro sono stati ‘intercettati’: «Crepino i napoletani».
Inizia così l’inchiesta de La Verità. E non si può non pensare alla denuncia di Onorato, il grande capo di Moby Lines:
La sinistra vuole sostituire gli italiani. E facendolo incassano.
«Crepino i campani così possiamo far lavorare gli extracomunitari». La frase suonava più o meno così e sarebbe stata pronunciata da un importante dirigente sindacale del settore marittimo.
Nel mondo marittimo lavorano sempre più cittadini stranieri e rappresentano ormai la stragrande maggioranza degli equipaggi delle navi che battono bandiera tricolore.
Tendenza che gli esperti fanno iniziare all’alba degli anni 2000 quando una flotta di traghetti genovese, la Gnv, ottenne di poter imbarcare cittadini stranieri per mettere a posto i propri bilanci, visto che i lavoratori extra Unione europea costano circa un quarto degli altri. E Vox ne aveva parlato, denunciando anche le strane connessioni con il PD:
Tutto questo avvenne sotto gli occhi dei sindacati, che comunque hanno ottenuto di incassare dai proprietari delle navi una quota annuale per ogni marinaio imbarcato (dai 190 ai 270 euro) a prescindere dalla loro nazionalità e dall’iscrizione al sindacato. Una marchetta per comprare il silenzio di Cgil, Cisl e Uil. Va ricordato che l’ingaggio di stranieri può avvenire solo dopo che i sindacati hanno firmato una deroga che attesti la mancanza di personale italiano disponibile. Ma sembra che questa certificazione venga concessa dalle associazioni di categoria: dietro pagamento.
Per questo, Beniamino Leone ed è l’ex segretario del settore trasporti della potente Fit Cisl, a dicembre si è dimesso dai ruoli dirigenziali per quello che ha visto in questi anni e che il 21 maggio ha scritto una lettera al Consiglio generale nazionale del suo sindacato, in cui svela i motivi del suo addio: «Sono orgoglioso e onorato di aver potuto rappresentare e difendere per anni il popolo marittimo, la mia gente (Leone è originario della zona di Torre del Greco, come la maggior parte dei marinai italiani, ndr), che ha sempre affrontato questo duro lavoro con professionalità, coraggio e dignità».
«Donne e uomini del mare contro cui qualcuno anni fa, credo sia stato nel 2009, senza vergogna mi disse che sarebbe stato opportuno un intervento del Vesuvio per farli scomparire in modo da poter imbarcare extracomunitari e così magari guadagnarci».
A pronunciare quelle parole sarebbe stato un sindacalista che è finito alla sbarra per appropriazione indebita nel famoso processo ai vertici della Uil in cui venivano contestate crociere e gioielli a spese del sindacato.
«Ma l’eminenza grigia è un altro soggetto», ha raccontato Leone a chi lo ha incontrato in questi giorni. Il suo bersaglio è il capitano R. D., membro italiano nel sindacato internazionale dei trasporti (Itf), che nel 2010 avrebbe fatto sottoscrivere a un complice una lettera di denuncia contro lo stesso Leone. A confessarlo è stato lo stesso autore del j’accuse in una dichiarazione autografa: «Mi fu chiesto in modo coercitivo di firmare una lettera precedentemente scritta ad hoc dal signor R. D. da inviare all’allora segretario generale nazionale (…) con la quale si accusava l’allora segretario nazionale Fit Cisl Beniamino Leone di usare procedure poco democratiche e addirittura intimidatorie nei nostri confronti».
Nella sua missiva l’ex segretario della Fit ricorda di aver denunciato inutilmente «la criticità di certe procedure amministrative e attività politiche definite internazionali».
E così la «sua gente» è costretta, «senza alcun sostegno sindacale», ad affrontare una «crisi occupazionale intollerabile» viste le ingenti risorse che la legge 30 del 1998 ha messo a disposizione degli armatori, che da 20 anni usufruiscono di consistenti sgravi fiscali.
Una normativa che non ha fermato la corsa all’assunzione di stranieri: «Su circa 50.000 marittimi, non più di un quinto sono italiani» ha calcolato Leone.
L’ex segretario, che oggi è tornato a fare il dirigente nella sua vecchia azienda, una delle poche compagnie di navigazione che ritiene in regola, mette all’indice le buste paga dei lavoratori di alcune flotte, in particolare napoletane. «Su traghetti e navi da crociera i dipendenti possono sgobbare anche 16-17 ore al giorno in cambio di stipendi da fame, inferiori ai 1.000 euro». A rendere meno magra la retribuzione mensile dei lupi di mare sarebbero alcune indennità che vengono forfetizzate nel monte stipendio e permettono di rispettare il salario minimo indicato dalla Ilo, un’agenzia dell’Onu.
Ma perché i sindacati accetterebbero questo sistema, che trasforma i marinai «nei nuovi schiavi del terzo millennio» (definizione di Leone), gestiti da società di reclutamento equipaggi che assomigliano tanto al sistema del caporalato? Sembra che la colpa sia come sempre dei soldi.
«Su 25.000 marittimi iscritti alla Cisl, 20.000 sono stranieri e dei 5.000 italiani quelli veri non sono più di 1.000», si è sfogato Leone con una delle nostre fonti.
[…]Nella Cisl sanno bene a che cosa si riferisca Leone che di questo argomento ha già discusso con i suoi vecchi superiori. In passato il sindacalista, carte alla mano, ha individuato l’esistenza di due conti correnti «fantasma» su cui, a suo parere, sarebbero transitati «soldi in nero».
Voi capite quanti interessi vanno a farsi benedire con il governo populista e perché non deve nascere.

‘CLANDESTINO EROE’, GIORNALISTA ACCUSA: “TUTTO ORGANIZZATO DA ONG ACCOGLIENZA”

che caso, al giornalista francese che ha evidenziato tutte le incongruenze non è seguita risposta, INOLTRE MANCO UNA PAROLA in italiano. Al link alla fonte, foto ed intervista al giornalista francese in lingua originale.

Il caso di Mamoudou Gassama, il clandestino africano eletto ad eroe di Parigi dai media globali, si tinge sempre più di giallo. Come scrivemmo alcuni giorni fa, ci sono molte cose che non tornano: si nota dalle immagini
Se la fretta con cui è stato reso ‘cittadino francese’ può ascriversi nella fame di autorità e media per il ‘buon migrante’, meno spiegabili sono le immagini.
A farsi portavoce di questi dubbi è stato il giornalista francese André Bercoff. Che ha messo in evidenza una serie di incongruenze presenti nel video. Non gli è stata data alcuna risposta. E il protagonista della vicenda è apparso piuttosto imbarazzato.
La prima domanda che chiunque abbia guardato il video si pone è perché non venga tirato su prima. E sempre più voci si levano a chiedere se non fosse tutto preparato dalle ong che si occupano di ‘accoglienza’ a Parigi.