Vauro: “Il governo è vomito e bile. Salvini imbecille”

per queste ingiurie, calunnie ed offese METTANO SOTTO gli avvocati. QUESTA non è critica o espressione di opinione, questa è infamia


Il vignettista ne ha per tutti ospite di Radio Cusano Campus e non risparmia gli insulti

vauro

04/06/2018 –
Vauro Senesi è un fiume in piena contro il governo Lega-Movimento 5 Stelle: ospite di Ecg, su Radio Cusano Campus, ha dato vita a un vera e propria invettiva show, ricca di insulti, contro Luigi Di Maio e, soprattutto, Matteo Salvini.
Durante la chiacchierata ai microfoni di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, il vignettista ha dichiarato:“Per il momento sento la prosecuzione di una campagna elettorale becera e volgare, che però è diventata più pericolosa. Perché chi dichiara che è finita la pacchia o che le Ong sono vicescafisti non è più un imbecille da un palco ma è un imbecille dallo scranno del ministero degli interni. Non a caso proprio ieri in Calabria è stato ucciso un migrante, sono partite delle fucilate”. Con ovvio riferimento al leader del Carroccio.

Vauro contro tutti

Il vulcanico toscano ha poi puntato il dito anche contro il capo politico pentastellato: “Il governo gialloverde ha un abbinamento di colori che già fa un po’ schifo, ricorda un po’ vomito e bile. Da una parte c’è Salvini, dall’altra c’è un signore che in una piazza dice ‘Ora lo Stato siamo noi’. Io penso che sia uno strafalcione degno dell’uso del congiuntivo che di solito questo signore fa, ma quando ho sentito queste parole un brivido mi è corso lungo la schiena. Una cosa è lo stato, una cosa è il governo”.

E continua sugli stessi toni: “Altrimenti avremmo un regime totalitario. C’è la metafora del poliziotto buono e del poliziotto cattivo, in questo governo c’è il poliziotto cattivo e il poliziotto scemo. Il reddito di cittadinanza, rischia di diventare un reddito di sudditanza. La flat tax è un clamoroso regalo ai ricchi. Entriamo nel merito di queste critiche”.

Finita qui? Macché. Vauro picchia duro: Questo è un governo truffa. Questa maggioranza non esiste. I Cinque Stelle si sono presentati alle elezioni in contrapposizione alla Lega e al centrodestra. Chi ha votato Cinque Stelle non credo volesse Salvini al ministero degli interni. Non credo volesse questo governo tutto spostato a destra”.

Infine, la chiosa contro il neo ministro della Famiglia del governo Conte: “Quando Fontana vomita la sua omofobia, Salvini fa finta di non sapere che un governo deve avere anche un dovere etico, morale, di educazione. Fontana ha posizioni filonaziste.

Di Maio: «Via quorum da referendum, non comanda chi va al mare. Ora taglio dei vitalizi subito» – Il Sole 24 Ore

bonino

PIU’ CHE D’ACCORDO (CON DI MAIO non con la lobbista in foto)


«Toglieremo il quorum dal voto per il referendum. Non possiamo subire i condizionamenti dei partiti che quando non vogliono un referendum invitano i cittadini ad andar al mare. Nessuno deve essere in condizione di decidere se votare o andare al mare». La notizia arriva dal vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, a Marina di Ragusa, in Sicilia, per la campagna elettorale delle amministrative. «Togliere il quorum al referendum – ha aggiunto – è uno strumento indispensabile per i cittadini, per cui quando volete cambiare le cose in Italia non dovete andare per forza a pregare un politico. Potete farlo da soli col vostro voto».
Via subito i vitalizi
«Via i vitalizi. La delibera è già pronta ed è sul tavolo del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico», ha riferito il vicepremier. Al comizio a sostegno della candidatura di Antonio Tringali a sindaco della città ha confermato la strategia sui tagli alla politica già imboccata da tempo. «Lo abbiamo promesso in campagna elettorale e lo faremo subito togliendo i privilegi agli ex parlamentari – ha aggiunto il vice premier – Poi loro facciano tutti i ricorsi che vogliono ma il provvedimento verrà fatto e Fico ci lavora già da due mesi».
 
Reddito e pensione di cittadinanza al più presto
«Faremo dei provvedimenti per aiutare i cittadini che sono in povertà e pertanto non possiamo prescindere dal reddito di cittadinanza e dalla pensione di cittadinanza. Saranno i due provvedimenti che porterò al più presto all’esame del Parlamento», ha sottolineato il vicepremier.
 
Di Maio, soldi per provvedimenti? Li prendiamo a tavoli Ue
«Vogliamo far tante cose, dal reddito di cittadinanza all’abolizione della legge Fornero e i soldi per far questi provvedimenti li prenderemo andando ai tavoli europei. Ce li prenderemo lì perché abbiamo gli uomini per essere trattati alla pari con gli altri Paesi europei», ha detto il vice premier. «Abbiamo messo su una bella squadra – ha aggiunto Di Maio – e il nostro governo non è il frutto di una spartizione di poltrone ma di un contratto che soddisferà le esigenze dei cittadini».
M5S e Lega divisi alle amministrative
 
M5S e Lega sono uniti al governo, ma divisi alle amministrative. «Abbiamo fatto un contratto di governo con la Lega perché su molti punti programmatici siamo d’accordo ma siamo due forze politiche diverse. Non a caso andiamo divisi alle amministrative, ognuno ha il proprio candidato», ha precisato Di Maio. «Se Ragusa continuerà ad avere un sindaco pentastellato stavolta ha la possibilità di avere un filo diretto col Governo centrale – ha aggiunto – È questo sarà un vantaggio per la comunità ragusana».
Conte saprà rappresentare l’Italia al G7 in Canada
«Nella squadra di governo non abbiamo deciso di giocare al ribasso. Abbiamo scelto un presidente del consiglio e un ministro dell’Economia che sui tavoli europei ci rappresenteranno adeguatamente e devono essere trattati con dignità. Il presidente del consiglio è del Sud, è un pugliese, è l’esempio del cittadino che si fa strada da solo», ha detto il vicepremier. «Lo avevamo scelto per la nostra squadra di governo – ha aggiunto Di Maio – ed è uno che sta dalla parte dei cittadini. E al prossimo G7 in Canada saprà rappresentare l’Italia».
 
Sì allo spoil system: cambierò i vertici dei ministeri
 
«Cambierò i vertici dei miei ministeri. È giusto che ci sia lo spoil system perché dopo 5 anni si creano delle incrostazioni. Magari qualcuno in qualche casella del ministero resterà ma il cambiamento parte anche dalla macchina burocratica», ha annunciato il capo politico del M5S. «C’è una grande voglia di far bene – ha aggiunto – e dopo il rinnovamento nella squadra di governo anche la macchina burocratica va adeguata».
Primo governo dal ’94 senza indagati
 
Luigi Di Maio ha detto che dal 1994 a oggi è la «prima volta» che un governo si insedia «senza un ministro indagato o condannato. Con noi è stato possibile. Non è stato facile ma alla fine siamo riusciti a far partire questo governo», ha spiegato alla platea.
 
«Abbiamo fatto una bella squadra per il governo – ha aggiunto – e abbiamo scelto ministri di alto spessore. Come il ministro Tria all’Economia o come Alfonso Bonafede alla Giustizia. Qualcuno ci dava degli illusi, ci deridevano perché dicevano che non saremmo andati mai al governo. Ora ci siamo e vogliamo restituire il potere ai cittadini. Non vogliamo sfruttare il governo per esercitare un potere spicciolo».

Non accetto

Il nocciolo di tutte le discussioni e pareri intorno al governo nuovo è sempre il dogma della non possibilità di uscire dall’Euro. Oggi, domani o anche solo ipoteticamente.

“Il programma non è compatibile con la permanenza nell’Euro”…
pd1
“la moneta complementare minerebbe alla base l’eurozona”
“tutto molto bello ma non si può fare senza violare i parametri Ue”
Si può essere d’accordo o meno, ma io, da semplice cittadino populista e ignorante quale sono, continuo a non capire ed accettare che un popolo, che non sia sotto dittatura, non sia libero di poter decidere se volerci stare o meno. Anche solo ipoteticamente. Anche fantasiosamente con 90% dei consensi.
Continuo a non accettare che si possa dire al popolo italiano di crepare di fame, di stagnare nella disoccupazione, di farsi invadere e impoverire, di svendere (ai partner europei, tra l’altro) asset, industrie, terre, immobili o strutture, anche la propria madre se serve, ma non si può dire che il bene dei suoi cittadini, almeno la dignità e la sopravvivenza, venga prima della UE e dei mercati.
E ancora, cosa che mi atterrisce più di tutte, che si usi un debito, diventato di fatto impagabile e moltiplicato proprio dai meccanismi finanziari e monetari indotti con l’adesione all’euro e la cessione della sovranità monetaria, per strangolare e tenere al cappio le nazioni “aderenti” con parametri, lacci e lacciuoli ; ma, non si possa dire no alle folli spese senza ritorno (se non in negativo, come per esempio l’immigrazione selvaggia) che la stessa UE ci impone (anche in termini di costo opportunità, tra sanzioni e harakiri internazionali, o costi sociali incalcolabili), né tantomeno trovare soluzioni economiche proprie per farvi fronte.
Tutto gira intorno a questo assurdo che non si vuole affrontare e nemmeno permettere di dire chiaramente.
Il governo deve agire anche su questo cambio di prospettiva, se solo lontanamente vuole realizzare i progetti più arditi e non le briciole elettorali. Aprire porte e buttare giù muri psicologici, che muri non sarebbero per popoli liberi.
Questo è il mio auspicio vero. Che sia l’inizio di un cammino, non il capriccio di un momento. Avanti!
Janos Dex fb

Il “giornalista” Riotta non sa che il giornalista “dissidente” ucciso E’ VIVO E FA CONFERENZE?

Putin dopo aver eletto Trump ha eletto il nostro governo, preparatevi che tireranno fuori anche sta fregnaccia

Arianna Editrice
“Putin manipola le elezioni negli Stati Uniti e in Europa”, grida da anni in coro il circo mediatico, però nessuno ha mai visto uno straccio di prova in tal senso. Solo insinuazioni suffragate dal nulla, ma la chiamano informazione. “Putin fa uccidere i giornalisti che gli fanno opposizione”, però quegli stessi giornalisti dati per morti li ritroviamo poi belli tranquilli in vacanza a prendersi la tintarella. Ma intanto la notizia è stata lanciata e gli spettatori se la bevono come una vera notizia. Quindi, riassumendo, il problema delle fake news è che i padroni del vapore e le loro presstitute hanno una gran fifa di perdere il monopolio della diffusione di fregnacce un tanto al chilo. Da qui la campagna isterica per bloccare qualsiasi altro potenziale concorrente.
Paolo Sensini
riotta

Chiusura dei porti e razzismo

chiusura porti

La “Barbara” chiusura dei porti alle navi Delle Ong viene applicata da Malta,dal “Salvatore dell’UE “Macron , dal governo di sinistra portoghese e oggi dalla “speranza socialista” Sanchez , premier spagnolo. Con il totale silenzio di Onu, intello’ e Bruxelles..
Insomma ,la chiusura dei porti fa annegare i migranti solo se applicata dal “govevno fasciusta ” italiano…..
Altrimenti niente presidio antirazzista e indignazione mediatica.
#Hipocrisia portami via
Abbiamo il nuovo governo! Dal Prof. Savona alla ministra Trenta, dai “migranti” agli attacchi di Oettinger, Juncker e Soros
05 Giugno 2018 08:47
 
Riceviamo dal compagno Vincenzo Brandi e pubblichiamo come contributo alla discussione sugli sviluppi della situazione politica italiana.
 
Dopo il colpo di scena del blocco operato dal Presidente Mattarella sul primo tentativo di Governo 5Stelle-Lega, blocco certamente arbitrario e forzato, non giustificato da alcuna regola costituzionale come lucidamente analizzato in un articolo dell’amico “Piotr”(1);
 
dopo che il 5Stelle Di Maio ha minacciato di mettere sotto accusa il Presidente;
 
dopo che entrambi i contendenti hanno fatto un passo indietro ed il Prof. Savona (presunto euro-scettico, che era stato la pietra dello scandalo durante il tentativo precedente) è stato spostato dal Ministero dell’Economia a quello dei Rapporti con l’Europa (se non è zuppa è pan bagnato!);
 
dopo la ridicola sceneggiata del tentativo di formare un Governo a guida Cottarelli (noto esperto di “spending review” e tagliatore di fondi);
 
finalmente abbiamo un governo che porta nella stanza dei bottoni donne ed uomini nuovi.
 
Di fronte alla nascita di questo Governo (sostenuto – bisogna ricordarlo – da una maggioranza di candidati eletti) c’è nel campo dell’ex-sinistra e di gruppi che ancora si autodefiniscono di sinistra una reazione di paura diffusa (vera o strumentale) per una ripresa della destra e del fascismo. Assolutamente strumentali e ridicole appaiono – però – le manifestazioni a favore della Costituzione del PD, proprio quel PD di Renzi che fino a qualche mese fa voleva cambiare la Costituzione, tentativo sonoramente bocciato dagli Italiani nel referendum del 4 dicembre 2016.
In realtà la formazione del nuovo Governo rispecchia, se pur in modo ambiguo, la volontà di cambiamento di gran parte degli Italiani (operai, disoccupati, piccola media borghesia impoverita dalla crisi), volontà che l’ex-sinistra divenuta conservatrice, filo-UE e filo-NATO, non ha saputo interpretare, mentre gruppetti di “estrema sinistra” hanno ripetuto slogan privi di analisi lucide.
Significativi sono stati gli attacchi a Savona per le sue critiche passate all’Euro ed alle soffocanti regole europee, attacchi incredibilmente sostenuti da burocrati europei come Oettinger e Juncker (“I mercati insegneranno agli Italiani come votare” e “Italiani lavorate invece di lamentarvi”). Altre critiche sono quelle rivolte alla nuova Ministra della Difesa Elisabetta Trenta per aver partecipato (udite che scandalo!) ad un master a Mosca dove erano presenti “esponenti russi favorevoli a Putin”.
La stessa neo-Ministra ha rilasciato (altro scandalo!) dichiarazioni sulla Libia in cui ha difeso la posizione dei “laici” rappresentati dal Parlamento di Tobruk e dal generale Haftar, e quella dell’Egitto che li appoggia, auspicando un’alleanza con i “laici” di Tripoli, con esclusione dei “Fratelli Musulmani” e dei miliziani jihadisti.
Anche le critiche rivolte alla Legge Fornero e al Jobs Act da parte di esponenti del nuovo Governo non sono da sottovalutare. Decisamente di destra è invece la “flat tax” che si oppone al principio dell’imposta progressiva, anche se bisognerà vedere come sarà applicata in concreto.
Infine un grande equivoco della “sinistra” è quello del problema dei “migranti” su cui sarebbe necessaria una grossa e franca discussione senza pregiudizi. Se a “sinistra” il problema è visto come essenzialmente “umanitario” e di “anti-razzismo” sulla base anche dell’ossessiva propaganda in questo senso delle ben finanziate ONG “sorosiane” che si dedicano al salvataggio dei “migranti”, da un altro punto di vista il fenomeno può essere visto come il nuovo gigantesco “commercio degli schiavi” teso a fornire carne fresca al capitalismo occidentale ed abbassare i diritti ed i salari dei lavoratori della metropoli. Significativa l’intervista che ho personalmente fatto ad una neo-deputata libanese progressista (pubblicata dall’Antidiplomatico), che denunciava l’incoraggiamento ai profughi a lasciare la Siria, avviandoli verso un avvenire incerto, come un attacco diretto alla stabilità di quel paese. Lo stesso discorso può essere fatto per la Libia ed altri paesi africani distrutti e depauperati della loro stessa popolazione – che avrebbe potuto trovare soluzioni di vita migliori nel proprio paese se quei paesi fossero lasciati liberi di progredire ed espandersi economicamente – e dei profughi dall’Europa dell’Est devastata da guerre e neo-capitalismo. Su questo ed altri problemi le forze che si definiscono di “sinistra” dovrebbero ragionare più lucidamente, ad evitare che le soluzioni siano indicate dai partiti populisti con relativi e conseguenti successi elettorali.
Se c’è un pericolo nell’azione del nuovo governo non è tanto in un intento di tipo autoritario, razzista e fascista, quanto piuttosto – dopo tante dichiarazioni roboanti sul “cambiamento” – nell’adagiarsi opportunistico nella difesa di poltrone e situazioni di potere, raggiungendo compromessi su Euro, UE, USA, NATO, sull’esempio dei precedenti governi, da D’Alema a Monti, da Berlusconi a Renzi e Gentiloni.
 
Infine, apprendo che proprio nel momento in cui avvio alle stampe questo articolo il noto finanziere intrigante e sionista George Soros, grande finanziatore di “rivoluzioni colorate” e manovratore di ONG finto-umanitarie, ha attaccato violentemente al convegno sull’economia di Trento direttamente Salvini, accusato di ricevere finanziamenti da Putin. L’incredibile intervento a gamba tesa del finanziere golpista, falso “liberal” umanitario, conferma che i giochi in Italia e nel mondo sono molto più complessi di quanto l’ex “ingenua sinistra” vorrebbe farci credere.

Critiche oggettive?

un pennivendolo de IL MATTINO pare sia stato licenziato perché critico con il nuovo governo. Il caso è stato usato per trasmettere l’idea di una dittatura sul pensiero. Se così fosse, COME MAI I PENNIVENDOLI DE IL CORRIERE, REPUBBLICA, LA STAMPA ETC ETC sono ancora lì a scrivere CORBELLERIE, INFAMIE, INGIURIE, CALUNNIE??

Ora, i parlamentari si sono insediati, ma questo GOVERNO ancora deve prendere la fiducia (al momento della pubblicazione di questo articolo), ossia, ANCORA non è stato deliberato nulla, un decreto, una legge, non è stata avanzata una proposta di legge, MI CHIEDO:
QUANTE SONO OGGETTIVE, OBIETTIVE E FONDATE le critiche di questi scribacchini???
Solo per la totale mancanza di serietà, professionalità e sapienza CHE DOVREBBERO essere licenziati.
Sarà il la di una rivoluzione colorata dato che SOROS è tanto tanto preoccupato (in Ungheria cominciò così)?
depressione post

 

 

 

Il nuovo governo giallo-verde ha già mandato in tilt i radical chic

salamida

la feccia corrotta, indagata e mafiosa si indigna ed i pennivendoli la difendono
Oltre a democraticamente intimare lo scioglimento della Lega e del M5S come vuole miss Boldrini, c’è chi auspica una “rieducazione” stile lavaggio del cervello orwelliano, sempre democraticamente s’intende
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In questi giorni stiamo assistendo contro il nuovo governo, a un fenomeno già visto nel recente passato (Brexit, vittoria di Trump, sconfitta del sì al referendum costituzionale, etc.) ma mai con questa intensità. Si tratta di quello che, in termini popolari, viene definito “rosicamento.”
Tutti i giornali, le TV, di sinistra, berlusconiani, e terze (es. Sky, La 7 etc.)  nonché gli opinionisti (con qualche, rarissima eccezione) e gli intellettuali organici, stanno conducendo un attacco contro il Governo appena formato, con toni e modi che definire isterici sarebbe un eufemismo.
giornali
Se Beppe Severgnini, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, si dice preoccupato dall’inesperienza di Conte, l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, accusa il governo di essere pervaso di idee retrograde e maschiliste. Il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky  strilla che “vogliono uno Stato forte con i deboli”, mentre il giornalista Zucconi e il piddino Orfini non usano mezzi termini: si tratta di fascismo e hanno il sostegno dei neonazisti.
 
Di vittoria neonazista parla anche Asia Argento, attrice ormai sul viale del tramonto, che da qualche tempo cerca di riconquistare la ribalta facendosi portavoce del movimento ultrafemminista Metoo. Asia Argento, cogliendo al volo l’occasione fornitale dal tweet con cui Marine Le Pen si congratula con Salvini.
 
“E’ una vittoria neonazista e il tuo entusiasmo per la sconfitta della democrazia italiana si limita a confermarlo”.
 
Matteo Orfini proprio non si dà pace, e si lagna che il primo atto ufficiale di Salvini sia stato quello di definire le ong “vicescafisti.”
 
Orfini poi si prodiga in ringraziamenti nei confronti dei volontari.
 
Ugo Gümpel, giornalista tedesco ormai in pianta stabile nel nostro Paese, sulla sua pagina Facebook, si dilunga in una sequela di improperi e di accuse nei confronti di Salvini, reo di aver messo il dito nella piaga (una delle tante) e cioè che Riace, da sempre indicato quale modello di integrazione e di economia produttiva legata al lavoro dei clandestini, è in bancarotta, e lo è perché in realtà non è affatto un modello positivo, ma si regge esclusivamente sulle donazioni in denaro provenienti da Roma e da Bruxelles. In altre parole, Riace, senza quei soldi (e in verità perfino con quelli) non è in grado nemmeno di evitare il default.
 
Gümpel non ci vede più, e accusa Salvini di volgarità, di violenza e, pur ammettendo che quel modello non è produttivo, si ostina a dire che la strada intrapresa è quella giusta.
 
Gennaro Migliore, ex sotto segretario alla Giustizia, dal canto suo, evoca un clima da pogrom, da caccia alle streghe, ai danni di gay, clandestini e perfino dei vaccini. E, ovviamente, parla del nuovo governo come di sodale dei peggiori fascismi d’Europa.
 
Mauro Calabresi, direttore de La Repubblica, accusa i nuovi membri del Governo di essere “arroganti, reazionari, incendiari e inesperti” mentre Calenda li bolla come “sovranisti anarcoidi”, Scalfari parla di “catastrofe”, Maurizio Martina, reggente del Pd parla di “sovranisti di destra” ed Elsa Fornero proclama che “Salvini è uno squadrista, e non avrà mai il mio rispetto.”
 
Saviano, dal canto suo, ironizza sul fatto che i 5 Stelle avevano detto, in precedenza, che non si sarebbero mai alleati con la Lega.
 
Gianni Riotta poi si inventa niente meno che nelle redazioni dei gionali ci sarebbe paua di parlare contro il nuovo Governo. Questo, nonostante tutti i giornali siano schierati contro di esso.
 
Laura Boldrini in un intervento pubblico parla di arretramento rispetto alla democrazia, e paventa l’espulsione dal nostro Paese della cultura progressista. Una perdita incredibile, insomma, in un Paese in cui i progressisti pensano solo a salvare le banche e a fare gli scafisti.
 
Manca infatti in tutti costoro un’analisi della sconfitta, che fose non arriverà mai. Preferiscono tutti loro, invece, continuare con la solita, stantia, retorica resistenziale fuori tempo massimo: si parla di fascismo, si evocano i monti, la resistenza, si paventano massacri, la fine della democrazia (la cui essenza è che il potere è nelle mani del popolo, che decide a maggioranza, ma loro ovviamente hanno un diverso concetto di democrazia) e forse anche l’arrivo dell’uomo nero, ma nessuno fa autocritica.
 
Nessuno di costoro può o vuole ammettere che se milioni di poveri hanno votato 5 Stelle o addirittura Lega, ciò è dovuto al fatto che la sinistra li ha abbandonati, preferendo occuparsi dei ceti medioalti, delle banche, delle multinazionali, delle minoranze risicate, e dei loro bisogni e perfino capricci, senza contare la sottomissione nei confronti di un Paese, la Germania, che non si fa problemi a mostrare il suo disprezzo per l’Italia.
 
E, dato che non c’è stata una tale autocritica nemmeno in passato, nonostante fossero numerosi i segnali d’allarme, anche all’estero, nulla lascia presagire che ci sarà in futuro. Quindi passeremo i prossimi anni con i piagnistei isterici di sinistre, preti, grossi industriali, banchieri, opinionisti, intellettuali un tanto al chilo, giornalisti mainstream… un prezzo tutto sommato accettabile.
 
Massimiliano Greco

Bottino da 50mila euro per la banda dei sinti: ecco come fregavano le anziane vittime

TRE PERSONE SONO STATE ARRESTATE: AVEVANO COLPITO ANCHE A VERCELLI

I colpi, avvenuti a Domodossola, Biella e Vercelli, hanno ‘’reso’’ alla banda un bottino di 50 mila euro. I presunti autori, tre italiani di etnia ‘’Sinti’, sono ora in carcere perché i carabinieri del comando provincia di Verbania li hanno arrestati al termine di un’indagine durata alcuni mesi. E’ il risultato dell’operazione ’’Sedici’’, dal nome dell’auto usata dai tre, una Fiat Sedici, appunto.
Si tratta di persone residenti nell’Astigiano: C.G. di 34 anni, l’autista della Fiat, di L.E. una ragazza di 23 anni e di suo padre D.D. di 47 anni , residenti della provincia di Asti. Da dove si spostavano per compiere furti in più regioni.
Sono stati identificati partendo dalle immagini di un loro ‘colpo’ commesso il 19 ottobre 2017 a Domodossola, dove s’erano introdotti nell’alloggio di un’anziana. L’indagine dei carabinieri, coordinati dal capitano Stefano Covolo, è partita dalle immagini della zona dove avevano compiuto il furto. Le telecamere di un privata avevano ripreso alcune auto in transito: una di queste era la Fiat dei presunti ladri. Con un lavoro certosino i militari sono risaliti ad altre immagini che riprendevano la stessa auto a Vercelli (sempre nell’ottobre 2017) e Biella (a dicembre),dove altre due donne anziane erano state derubate.
Il trucco usato era sempre lo stesso. L’uomo e sua figlia si introducevano negli appartamenti adducendo delle scuse. ‘’Agganciavano’’ le vittime in strada e poi salivano da loro, la ragazza spacciandosi per dipendente dell’acquedotto e il padre per un commissario o un carabiniere, tanto da presentare anche un tesserino falso dell’Arma.
La refurtiva non è stata  ritrovata ma i tre sono ora in carcere per furto aggravato in concorso.
venerdì 01 giugno 2018, 16:31

Oltraggio al popolo italiano a Cagliari: 100 milioni ai profughi, tagliati fondi ai disabili

 

Mattinata di tensione a Pirri, municipio di Cagliari, città che ospita centinaia di profughi in hotel. Un centinaio di persone infuriate si sono presentate nel palazzetto della Municipalità per protestare contro i tagli dei fondi ai beneficiari della legge 20, quella sui disabili psichici. Alcune assistenti sociali, intimorite dalla furia della folla, si sono barricate negli uffici. Sul posto è intervenuta la polizia municipale. Solo verso le 13 è stata ristabilita la calma.
“Ci hanno spiegato che una persona non può percepire più di 500 euro complessivamente”, spiega Federica Delogu, “e così mia madre che percepiva 176 euro al mese ora ne prende 46. Ma come può curarsi con questi spiccioli. Oltretutto siccome nei mesi scorsi ha percepito 176 euro per compensare la somma che con la nuova legge non ha percepito indebitamente deve aspettare almeno tra due mesi 46 euro. Sono andata in via Sauro e lì mi hanno detto che dobbiamo lottare per i nostri diritti. Oggi ero tentata di salire sul tetto e protestare. Quello che stanno facendo lo devono sapere tutti”.