Lite al casello, in otto lo picchiano a sangue

Arancia meccanica consentita a certi gruppi etnici, ma non è razzismo, è eguaglianza moderna. Chissà se un notav avesse toccato un carabiniere, c’era già da immaginarsi i titoli sui giornali, ma questa notizia rimarrà solo sul secolo xix,  se la vittima fosse stata straniera o nomade allora era grave il fatto, ma “fortunatamente” non è il caso. “Lite” titola il secolo xix, non tentato omicidio. Si consiglia subito fiaccolata contro il razzismo verso i nomadi ed in loro solidarietà.
 
Al casello di bolzaneto 07 gennaio 2016
Tommaso Fregatti
Genova – Prima la lite per una banale precedenza al casello autostradale. Poi la violenza: calci, pugni e spintoni. Otto contro due. Con uno dei contendenti, un pensionato di 63 anni, che finisce in ospedale in gravi condizioni. Quindi l’arrivo dei carabinieri, l’inseguimento delle auto degli aggressori in fuga fino al campo nomadi di Bolzaneto e le pattuglie dei militari assediate da un centinaio di persone e costrette a rinunciare all’intervento.
 
È la cronaca della serata di follia vissuta mercoledì a Bolzaneto in Valpolcevera. Botte e soprusi sui cui indagano i carabinieri del nucleo radiomobile, che stanno cercando di ricostruire quanto accaduto. Non è un’impresa semplice, mentre le condizioni del ferito restano critiche.
 
A. P., pensionato, è ricoverato in terapia intensiva. Ha avuto un’emorragia cerebrale. È in prognosi riservata. Saranno decisive, secondo i medici, le prossime ore. Ferito in maniera più lieve anche il genero, R. N., 28 anni, che era con lui al momento dell’aggressione: ha riportato la rottura del setto nasale e guarirà in una ventina di giorni.
Lite al casello, in otto lo picchiano a sangueultima modifica: 2016-01-08T20:53:16+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo