Brescia, gridano ‘Allah Akbar’ al picchetto di protesta: 20 pakistani finiscono in questura

Repubblica il quotidiano delle cooperative, “dimentica” di scrivere le ragioni dei dipendenti tra l’altro stranieri, non trova scandaloso l’imposizione del dimezzamento dello stipendio, per repubblica tutto amore e solidarietà per lo straniero è IRRITANTE  evidentemente quando le amate “risorse” esigono quanto spetta loro di diritto. 
Repubblica non trova scandaloso finire schedati per aver urlato Allah è grande, a quanto pare il quotidiano tolleranza e diritti trova corretto schedare delle persone per reato di opinione religiosa, o era solo un pretesto per punire chi osa oltraggiare il business dello sfruttamento?????
 
Il gruppo è stato portato via per essere identificato. Era composto da dipendenti di una cooperativa in lotta contro le condizioni di lavoro considerate discriminatorie
08 gennaio 2016
Attimi di tensione a Desenzano del Garda, in provincia di Brescia, durante lo sgombero condotto dalla polizia a un picchetto di protesta. E’ successo davanti al magazzino del supermercato Penny Market, chiuso da alcuni giorni per lo sciopero di un gruppo di dipendenti di una cooperativa che lavora per conto del supermercato.
Un pakistano davanti agli agenti della Digos che stavano facendo alzare i manifestanti ha gridato “Allah Akbar”, facendo scatenare la reazione di altri 20 connazionali che hanno replicato urlando “Allah Akbar”. Il gruppo è stato individuato e portato in questura per gli accertamenti.
 
DESENZANO DEL GARDA
Brescia, polizia sgombera picchetto, dipendenti urlano «Allah Akbar»
I dipendenti della Servizi Associati, coop che opera per conto di Penny Market, sono in sciopero da quattro giorni. Cinque pakistani sono stati portati in Questura
di Redazione Online
Un dipendente si è sentito male durante lo sgombero (Foto Radio Onda d’Urto)
 
«Sciopero, sciopero». Ma anche «Allah Akbar», ripetuto più volte. Attimi di tensione a Desenzano del Garda durante lo sgombero eseguito venerdì mattina dalla Polizia di un picchetto di protesta davanti al magazzino del supermercato Penny Market, chiuso da quattro giorni per lo sciopero di un gruppo di dipendenti di una cooperativa che lavora per conto del supermercato. Nei momenti concitati dello sgombero, dopo i consueti cori un pakistano ha gridato «Allah Akbar» davanti agli agenti della Digos che stavano facendo alzare i manifestanti. E’ scattata la pronta reazione di altri 20 connazionali che hanno replicato urlando «Allah Akbar». Nei momenti successivi gli agenti hanno completato lo sgombero del picchetto. Cinque componenti del gruppo che stava facendo resistenza passiva sono stati individuati e portati in Questura per gli accertamenti. Sostenuti dagli antagonisti che hanno recentemente occupato l’ex ristorante della spiaggia d’Oro trasformandolo nel «Centro Sociale Zanzanù», i facchini si sono diretti al commissariato di Desenzano per protestare contro i fermi. Tutti i dipendenti trattenuti sono stati rilasciati prima dell’ora di pranzo, tre sarebbero stati feriti in modo lieve.
 
I motivi dello sciopero
45 in tutto i lavoratori in sciopero nel magazzino del supermercato che serve 57 punti vendita in tutto il nord Italia. «Molti operai lavorano con contratti più bassi del loro livello professionale. Questo permette di pagarli 400 euro in meno», ha spiegato Alessandro Zadra, sindacalista Si.Cobas. Subentrando a settembre a un’altra cooperativa, la Servizi Associati di Perugia ha preso in gestione il servizio di distribuzione di Penny Market e avrebbe ridotto lo stipendio scatenando il malcontento dei dipendenti. «Lavorano 195 ore al mese, c’è chi arriva a 220. E’ un lavoro usurante ma la coop accusa che la produttività sia bassa», continua Zadra. Il 7 gennaio la prefettura di Brescia aveva intimato ai dipendenti di sciogliere il picchetto che impediva l’ingresso al magazzino nell’attesa di un tavolo di trattativa. I dipendenti hanno proseguito lo sciopero fino allo sgombero di venerdì mattina.
8 gennaio 2016 | 10:38
Brescia, gridano ‘Allah Akbar’ al picchetto di protesta: 20 pakistani finiscono in questuraultima modifica: 2016-01-08T20:55:29+01:00da davi-luciano
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