​Commerciante travolta dalla crisi si getta dal ponte sull’autostrada A4

Commerciante??!! Sicuramente un evasore, quindi anche se donna, è una vittima di serie B.
 
 
Si tratta di una ragazza di Portogruaro titolare di una piccola attività
Si è lanciata sulla corsia di sorpasso dove non c’erano mezzi in transito
 
 
cavalcavia
 
PORTOGRUARO – Avrebbe potuto morire, travolta da un’automobile o da un mezzo pesante in transito, una giovane di Portogruaro (Venezia) che questa mattina, intorno alle 7, presa dalla disperazione, ha raggiunto un ponte che attraversa l’autostrada A4, nel comune di Portogruaro, e si è gettata di sotto. All’origine del tragico tentativo di togliersi la vita ci sarebbero delle difficoltà economiche legate alla recessione.
La ragazza, 28 anni, titolare di una piccola attività commerciale, è salita sulle protezioni del cavalcavia n. 399, le ha superate, e si è lasciata cadere nel vuoto, rovinando sulla corsia di sorpasso Venezia-Trieste dove, miracolosamente, in quel momento non stava transitando alcun mezzo. Soccorsa dal personale medico del 118, è stata ricoverata in gravi condizioni.
 
Sembra che qualcuno degli automobilisti in senso contrario l’abbia vista gettarsi da sola, mentre è al vaglio della Polstrada la circostanza che qualcuno l’abbia sfiorata con l’auto una volta caduta sull’A4 e poi l’abbia trascinata sul ciglio, andandosene. Deporebbero in tal senso alcune tracce di sangue trovate sull’asfalto.
 
Sabato 15 Agosto 2015, 10:18 – Ultimo aggiornamento: 11:50

Grecia: Pensioni minime ridotte di quasi 100 euro, da 486 a 392,7 euro. Tagli saranno retroattivi

grande Tsipras il ribelle anti banche anti austerità. MA DAI SIATE FELICI, GIOITE PER I GRECI CHE PER FORTUNA POTRANNO GODERSI L’EURO NO????!!!
 
 
La pensione minima versata mensilmente ai greci è stata ridotta di quasi 100 euro al mese, dagli attuali 486 euro a 392,70, e il provvedimento è retroattivo in quanto sarà considerato in vigore dal primo gennaio di quest’anno. Lo riferisce l’edizione online del quotidiano To Vima che pubblica il testo di una circolare diffusa dal viceministro della Previdenza sociale Pavlos Haikalis. La circolare in effetti attiva una disposizione di legge che era stata approvata dal Parlamento nel 2010 ma non era mai stata applicata. È questa una delle molte modifiche al sistema pensionistico che la Grecia dovrà gradualmente attuare sulla scia del terzo piano di salvataggio approvato dal Parlamento greco.
 
Fonte AnsaMed

A Roma raddoppiano i senzatetto italiani

NON è vero, tutte bugie de Il giornale che è strumentalizzatore. Renzi ha detto che gli italiani sono più ricchi, chi dice che ci sono italiani indigenti è solo perché come xenofobo vuole impedire che si aiutino i profughi
 
Sono padri separati, anziani, pensionati, imprenditori caduti in disgrazia. Nella capitale è boom di famiglie italiane che dormono in roulotte
Sonia Bedeschi – Mar, 21/07/2015 – 22:01
Nella città eterna, a Roma, aumentano i senza fissa dimora. Non sono nomadi, non sono rom. Quelli che vediamo sdraiati ai bordi della Stazione Temini o nelle roulotte non vorrebbero vivere così, alla giornata e a cielo aperto, eppure sono costretti.
 
senzatetto
Perché per molti italiani, la strada e la roulotte rappresentano l’ultima spiaggia dove poter vivere o sopravvivere.
 
Sono più che raddoppiate, nel 2014, rispetto all’anno precedente, le richieste all’Help Center della stazione Termini da parte dei “senza fissa dimora” con un sensibile aumento degli italiani in difficoltà. Più 58% è il dato con cui si è dovuto confrontare il sistema di accoglienza romano. Il 23% delle richieste provengono da italiani. I nuovi utenti sono stati 1.722 su un totale di 2.927 persone disagiate. Una persona su quattro vive per strada, o meglio nelle stazioni in condizioni di disagio completo. Sono questi i numeri choc dell’indagine presentata dall’Osservatorio Nazionale sul Disagio e sulla Solidarietà nelle stazioni italiane.
 
Sempre a Termini, dal primo gennaio 2015, sono arrivate 19.300 richieste di aiuto che hanno riguardato 2.700 persone di cui 650 italiani. A questo si aggiunge un altro fenomeno in aumento, sinonimo di impoverimento e di mancanza totale di risorse: il boom di famiglie che vivono in roulotte.
Solo a Roma si contano 48 strade con 107 alloggi su quattro ruote. Due anni fa erano circa la metà. La giornata tipo di italiani diventati senza fissa dimora si svolge così: la mattina vanno al lavoro (chi ce l’ha ancora), la sera si rintanano in roulotte a custodire quel poco di dignità e di pudore rimasto. Usano i bagni del cimitero, l’acqua delle fontane, in silenzio. Sperano di non essere riconosciuti. Alcuni hanno uno stipendio o una pensione, ma non sufficienti per pagare un posto dove vivere. Un alloggio, una casa, un tetto sopra la testa. Esistenze ai margini di una quotidianità disarmante, fra giochi per i bimbi, stendini, bomboloni di gas all’aperto, attacchi elettrici d’occorrenza. Famiglie di italiani con figli piccoli, padri e madri separati, single, esercenti, anziani, impiegati, imprenditori caduti in disgrazia. Ognuno ha la sua storia, la sua disavventura. Con un denominatore comune: senza più una casa, in strada per la crisi che morde, i problemi che ci sono puntuali e raddoppiano, lo stato inesistente, sordo. Da mesi e mesi. Centosette roulotte contate in 48 vie. Il 30% in più, a distanza di oltre due anni e mezzo.
 
Dal centro alla periferia. Sono quelli che chiamano “invisibili”, o che almeno vorrebbero essere tali, ma così facendo danno ancora più nell’occhio di chi una casa c’è l’ha. Un fenomeno in espansione che a Roma, purtroppo sta diventato la normalità. Dall’Eur all’Aventino, da Ostiense al Fleming, dalla Cassia a San Lorenzo, dalla Garbatella fino ad Ostia. D’altronde, sono oltre 400.000 le famiglie dello Stivale che hanno perso la casa negli ultimi cinque anni. I numeri, che toccano vari aspetti, confermano il dilagare dell’emergenza romana.
 
Vigilanza ancora latente sulle condizioni igieniche di un’area da tempo terra di nessuno. Dormono col sottofondo del traffico su Lungotevere Aventino; in via del Commercio ora c’è un mega telone vicino alla roulotte «allargata» del disabile che vi dimora; a viale dell’Industria, a pochi metri dal Palazzo dei Congressi, si lavano in bacinelle attorno a una discarica. Gianni e la sua famiglia, invece, sfrattati, per un mese ospiti di una tenda sotto gli alberi del Parco Papacci in via di Grottarossa, una roulotte sono riuscita ad averla grazie alla mobilitazione social del quartiere. Cifre recenti parlano di +21% dei pasti nelle mense comunali, un impoverimento che colpisce chi, fino a pochi mesi fa, si sentiva garantito dal proprio tenore di vita. A conferma pure i dati sul fronte sanitario: l’Urbe è una delle grandi aree con il maggiore incremento di disagio economico che conduce all’impossibilità di acquistare medicinali.

Il Renzi questa mattina a Strasburgo, nella sua solita aula vuota, ha detto che le famiglie …italiane si stanno arricchendo

se lo dice renzi è vero. E’ un politically correct tanto antirazzista visto quanti soldi da a mafia capitale, gli italiani devono stare bene per forza. I banchetti del Pd non li rovescia nessuno, Renzi deve essere proprio apprezzato. “IO qui non posso entrare” con la sua foto NON SI VEDE DA ALCUNA PARTE
 
Non potevo crederci quando l’ho ascoltato, forse mi sono sbagliato?
 
Il Renzi questa mattina a Strasburgo, nella sua solita aula vuota, ha detto che le famiglie …italiane si stanno arricchendo! L’ha detto davvero.
Vi tralascio la solita citazione da quinta elementare (questa volta è toccato a Dante Alighieri) e mi soffermo sul discorso di chiusura.
Per Renzi le famiglie italiane, la mia e la vostra quindi, stanno accumulando soldi su soldi in banca. E’ un paradosso dice.
Cita i capitali Private Banking Italiani, uno dei più alti al mondo.
E’ vero, peccato che si intendano in questo caso i capitali sui conti correnti da 500.000 Euro in su.
In Italia il 10% delle famiglie più ricche possiede circa le metà delle ricchezza di tutta Italia, mentre almeno 1/4 delle famiglie sono indebitate e il loro reddito è sceso di quasi dieci punti.
La famiglia Marchionne, grazie a Renzi, sicuramente si sarà arricchita lo scorso anno. E la vostra?
 

Il cuoco si rifiuta di servire un altro piatto di pasta, migranti lo accoltellan

il modello da seguire, la kultura che arricchisce. Ah ma non sono episodi realmente accaduti, tutte cattiverie degli xenofobi, come i coniugi assassinati dai pakistani. Se fosse successo l’inverso, i difensori di mafia capitale erano in piazza tutti i giorni.
L’episodio è avvenuto nel centro di accoglienza Pampuri di Brescia. I tre nigeriani sono stati allontanati dalla struttura
 
cuoco
Pasta servita ad alcuni profughi nell’ambito di un servizio di assistenza ai migranti
Brescia, 17 agosto 2015 – Tre nigeriani richiedenti asilo sono stati allontanati dalla struttura di accoglienza Pampuri di Brescia. Il provvedimento della Prefettura bresciana è motivato dall’aggressione che i tre uomini hanno compiuto sul cuoco della struttura.
I tre pretendevano che il cuoco versasse loro un secondo piatto di pasta e davanti al rifiuto lo hanno colpito con un coltello ferendolo. «Le regole dell’accoglienza prevedono che chi aspira ad ottenere lo status di rifugiato rispetti i principi della convivenza», ha detto il prefetto di Brescia Valerio Valenti, che ha poi aggiunto: «Chi agisce con violenza è fuori dai nostri centri. Chi sbaglia paga».