Archivi giornalieri: 18 agosto 2015
Tasse, arriva la Local Tax: cosa succede con l’abolizione della tassa sulla prima casa
Italiano senza casa morto in auto. L’urlo sul web: “Governo e Vescovi aiutano solo gli immigrat
FALSI PROFUGHI: “SIAMO QUI PER FARE SOLDI”
Brescia, uno dei killer in tv dopo il delitto: «Questa zona è uno schifo»
L’uomo, di nazionalità pakistana, era apparso davanti alle telecamere, lamentandosi del degrado del quartiere | agr – Corriere TV
18 agosto 2015
Terremoto, Unione Europea chiede restituzione sgravi. Rabbia tra imprese Aquilane
Nemmeno la breve pausa di ferragosto ha allentato la rabbia delle imprese aquilane e dell’area del cratere sismico sulla decisione di Bruxelles di chiedere la restituzione degli sgravi fiscali nonostante una legge dello Stato, la finanziaria del 2012, abbia fissato la restituzione al 40% in dieci anni. Ad essere colpite dal provvedimento sono tutte quelle aziende, si calcola circa 120. che non rientrano nel regolamento ‘de minimis’ che esclude i piccoli importi di aiuto fino a 200 ila euro. Una parte delle aziende aquilane beneficiarie di sgravi fiscali dopo il terremoto del 6 aprile 2009 non ha subito alcun danno, per questo dovrà risarcire al governo le riduzione di imposte e dei contributi previdenziali obbligatori ottenuti senza averne diritto. Nei prossimi giorni si capirà meglio la strategia che Regione, forze politiche e organizzazioni sindacali intendono avviare per resistere alla decisione di Bruxelles. Per il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, «è vergognosa e inaccettabile la questione della restituzione delle tasse da parte di imprese aquilane, richiesto dalla Ue che ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia accusandola di aver creato condizioni di concorrenza sleale». Il Vice Presidente della Regione, Gianni Lolli, parla di «follia» la restituzione delle tasse sospese e ridotte a seguito del sisma del 2009 e «per questa ragione – spiega – resisteremo con tutti i mezzi». Poi fa capire che si rende necessario acquisire nelle prossime ore e nei prossimi giorni tutta la documentazione necessarie per esaminare cosa sia accaduto anche nella trattativa tra Governo italiano e Commissione europea mentre alcune associazioni di categoria già pensano alla costituzione di un fronte comune per «prepararsi insieme ad una nuova grande sfida».
Fonte Adnkronos
L’arcivescovo di Monreale difende i principi dell’accoglienza: “L’unica maniera umana di accoglierli è integrarli sul territorio”
ARRICCHISCE ECCOME ECONOMICAMENTE, IL TRAFFICO DI UMANI RENDE PIU’ CHE LA DROGA E CHI CONTESTA è STRUMENTALE DICE LA BOLDRINI, VIVA MAFIA CAPITALE VATICANO E CHE GLI ITALIANI INDIGENTI MUOIANO SUICIDA CHI SE NE FREGA, SOLIDARIETA’ MODERNA
Il monsignore come la Boldrini: “Gli immigrati ci arricchiscono economicamente e culturalmente”
Sergio Rame – Mar, 18/08/2015 – 10:25
“L’immigrato è un essere umano da accogliere e contribuisce ad arricchirci economicamente, culturalmente e religiosamente”.
Monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, parte da questa convinzione per difendere i principi dell’accoglienza e accusare il governo Renzi di far poco e male per le decine di migliaia di clandestini che sbarcano sulle coste italiane. “Mancano politiche di accoglienza e integrazione – spiega in una intervista alla Stampa – l’unica maniera umana di accoglierli è integrarli sul territorio, attraverso strutture piccole, a misura d’uomo”.
“Nei centri in cui vengono ammassati migliaia di profughi è impossibile andare incontro ai bisogni di ciascuno”, dice monsignor Pennisi invitando il governo a garantire a ogni disperato che sbarca in Italia “un percorso personalizzato con borse lavoro, tirocini formativi, corsi di italiano e ricongiungimenti familiari”. “Se ognuno fa qualcosa – dice – allora possiamo fare molto”. E chiede di cambiare il regolamento di Dublino, estendere ai profughi la copertura assicurativa dei lavori socialmente utili e affidare alle famiglie italiane i minori non accompagnati. “Non sfruttamento di manodopera, ma impiego a favore della collettività – continua – i profughi vogliono lavorare ma le norme lo impediscono”. Eppure, osserva ancora Pennisi, “basta l’ordinanza di un sindaco per consentire ai profughi di lavorare”.
“L’immigrato è un essere umano da accogliere e contribuisce ad arricchirci economicamente, culturalmente e religiosamente – insiste l’arcivescovo di Monreale nell’intervista alla Stampa – non è un fenomeno straordinario e temporaneo, dobbiamo farci i conti ogni giorno”. E invoca maggiore buon senso e meno misure emergenziali: “Dobbiamo guardarci dal cinismo di chi pensa di approfittare delle sventure altrui per fare affari”. A speculare sono “immobiliaristi, cooperative legate a personaggi politici, fornitori di servizi, alberghi che ospitano immigrati. Hanno vantaggi economici, senza preoccuparsi della qualità della vita degli immigrati”, prosegue il monsignore. “In megastrutture come il Cara di Mineo è impossibile l’integrazione – conclude – invece ci sono famiglie disposte ad accogliere i minori non accompagnati dando loro assistenza sanitaria e inserimento scolastico e sociale”.
Disoccupato “va a fare il barbone”. Trovato morto dopo 20 giorni
nessun monsignore ha una parola? Perché non è stato accolto e sfamato dallo stato? Cos’era un diversamente povero? E’ morto per colpa di uno stato RAZZISTA
Lavorava il ferro. Ed era bravo. Due anni fa la mazzata della crisi. E quella condizione da disoccupato che non è riuscito a scrollarsi di dosso. A fine luglio la decisione di abbandonare la casa della famiglia del fratello e di mettersi a fare la vita di strada. «Nessuno ti manda via. Quel poco che c’è lo dividiamo, non ti preoccupare. E ricordati che puoi tornare quando vuoi» è stato il saluto dei parenti. Ieri la tragica scoperta, Sandro Mattiazzi, detto “Puci” nato e cresciuto a Chioggia, 51 anni compiuti lo scorso 9 giugno è stato trovato cadavere all’interno di un edificio abbandonato nei pressi della stazione ferroviaria, l’ex dormitorio. Una sorta di rifugio dei disperati, punto di ritrovo di senzatetto, clandestini, tossicodipendenti. A dare l’allarme verso le due del pomeriggio un ciclista che segnalava un odore nauseabondo provenire proprio da quel fabbricato.
La macabra conferma quando i vigili del distaccamento cittadino sono entrati: hanno dovuto abbattere uno degli ingressi murati allo scopo di impedire l’intrusione di estranei, e indossare le bombole di ossigeno. Impossibile respirare in quell’ambiente chiuso, senza aria e senza luce, ammorbato dal fetore di morte. L’ipotesi iniziale è che si trattasse di un extracomunitario, di un clandestino. Difficile pensare che il disagio sociale e la povertà possano uccidere un italiano, di più uno del posto, un chioggiotto.(…)
Leggi tutto su ilgazzettino
Da http://www.crisitaly.org/disoccupato-va-a-fare-il-barbone-trovato-morto-dopo-20-giorni/
ESCLAVES DE MAISON : LE GOUVERNEMENT CAMEROUNAIS A ETE FELICITE POUR LA SANCTION CONTRE AFRIQUE MEDIA !
MK pour PANAFRICOM / Avec Presse Cameroun/ 2015 08 08/
https://www.facebook.com/panafricom
https://vimeo.com/panafricomtv
Camerounais, Africains si vous saviez !
Les Peter Essoka et cie ne sont que la partie immergée de l’iceberg de la sujétion néocoloniale.
Réunis en forum le ce 13 Aout dernier à Abidjan, les « Associations camerounaises opérant en Côte d’Ivoire » ont « revisité les liens d’amitié qui lient les deux pays frères » (sic) et surtout « la propagande organisée par certains médias camerounais contre les autorités ivoiriennes qui souille les bonnes relations qui existent entre le Cameroun et le Côte d’Ivoire » (resic).
Dans leur déclaration finale publiée à la suite du forum, la « Fédération des associations camerounaises de la Côte d’Ivoire » ont « condamné la propagande mensongère que certains medias camerounais mènent contre le gouvernement d’Ouattara » : « Les médias et leaders d’opinion camerounais qui s’adonnent, à l’instar d’Afrique Media (…) à la promotion du mépris, de la haine et du mensonge contre les autorités légitimes et légales de Côte d’Ivoire doivent être combattus avec la dernière énergie », indique la déclaration.
La fédération s’est réjouie « de la prise de conscience progressive de cette nuisance par les autorités camerounaises » qui a permis la suspension temporaire de la chaîne Afrique Média.
La propagande faite contre les autorités ivoiriennes est « une menace directe organisée » par Afrique Média « contre la sécurité et la sérénité des Camerounais vivant en Côte d’Ivoire (…) Cette propagande qui crée la haine, met la vie des camerounais en danger sur le sol ivoirien ».
La Fédération invite encore « les medias concernés ainsi que les hommes politiques qui les accompagnent à s’attarder sur l’actualité camerounaise comme la corruption, l’insécurité grandissante, … et laisser les affaires de la Côte d’Ivoire aux ivoiriens ».
AVEC DE PAREILS SOUTIENS LE REGIME BIYA N’A PLUS BESOIN D’ENNEMIS !
On notera encore que ces gens soutiennent le gouvernement camerounais comme la corde soutient le pendu et qu’en fait ce « soutien » (qui contraste avec celui de Afrique Media contre la déstabilisation occidentale du régime) repose sur la critique françafricaine (voir par exemple ‘Le Monde Afrique’, financé par la fondation OSIWA de Soros) du régime de Paul Biya : « Les médias et hommes politiques camerounais qui font de la Côte d’Ivoire leur fonds de commerce devraient prioritairement se focaliser sur les problèmes propres du Cameroun qui sont la corruption généralisée, l’insécurité grandissante, la pauvreté du grand nombre, les incertitudes de la jeunesse » écrivent-ils sans fard …
UN SOUTIEN IDIOT A UN REGIME OUATTARA FINISSANT
En fait de soutien au président Biya, il s’agit d’une des nombreuses manœuvres inspirées par Paris pour « sauver le soldat Outtara ».
Petit-nationalistes incapables d’appréhender globalement la politique africaine (comme si impérialisme américain, finance mondiale et Françafrique étaient des réalités locales …) et de comprendre qu’AFRIQUE MEDIA est une télévision internationale et panafricaine et nullement une chaîne camerounaise, qu’elle est donc partout chez elle, les esclaves de maison de cette Fédération compradore semblent inconscients de la réalité politique ivoirienne : en effet comme l’analysait récemment Luc MICHEL, précisément sur les antennes de la TV panafricaine, « la question politique centrale en Côte d’Ivoire ce n’est plus la prochaine présidentielle, la constitutionnalité de la candidature de Ouattara et encore moins sa réélection. C’est la question de la Transition. Et cette question oppose le président sortant et ses anciens alliés, au premier plan desquels Guillaume Soro ».
MK / PANAFRICOM
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JE SUIS AFRIQUE MEDIA/ LUC MICHEL : UN MOT AUX SUPPORTERS D’AFRIQUE MEDIA TV
Comités AFRIQUE MEDIA/ 2015 08 16/
Avec le Blog ‘JE SUIS AFRIQUE MEDIA’
http://www.scoop.it/t/je-suis-afrique-media
http://www.scoop.it/t/afrique-media-tv
Ils disent AFRIQUE MEDIA « mort née » (sic). Mais ces media-bonimenteurs sans vergogne oublient de dire que la chaîne panafricaine n’a pas cessé d’émettre une seule minute. Et que le signal éteint à Douala a immédiatement repris, phénix médiatique, de Ndjamena.
Ils voulaient nous faire taire, mais LE DEBAT PANAFRICAIN, la cible principale, était au rendez-vous en direct ce dimanche. Et avec mon ami Bachir Mohamed Ladan, qu’ils voulaient baillonner, aux commandes.
Certes, il y a eu des soucis, son de mauvaise qualité, perte de streaming. Et surtout aucun appel téléphonique possible. Et encore moins de duplex video. Je n’ai moi même pas pu intervenir comme annoncé, rendu muet par la technique, mais le cœur y était.
Certains d’entre vous ne se rendent pas compte de la prouesse technique qu’a été le transport du matériel et des techniciens et leur installation en quelques dizaines d’heures. La technique suivra. Evidemment !
Mais nous avons senti le souffle du boulet. AFRIQUE MEDIA vit et nous devons rester mobilisés pour que notre Télévision, devenue encore plus panafricaine, de plus en plus internationale, continue à vivre et à parler au nom des sans voix, au nom de l’Afrique continent, au nom de la Cause des Peuples libres.
Merci aux présidents Obiang Gnuema Mbassogo (Guinée Equatoriale) et Idriss Deby Itno (Tchad). Et aussi merci au Président Wladimir Poutine. L’Axe Eurasie-Afrique, notre futur géopolitique, dont je vous parlais pour la première fois sur AFRIQUE MEDIA en avril 2014, est déjà une réalité médiatique Malabo-Ndjamena-Moscou.
Mais nous devons rester vigilants. L’ennemi est puissant et ses complicités africaines si nombreuses, chaque jour découvre le visage de ces traîtres. Et la tentative de tuer AFRIQUE MEDIA a fait tomber tant de masques !
Il faut donc nous organiser pour défendre AFRIQUE MEDIA TV et développer son impact. Ce sera le rôle des COMITES AFRIQUE MEDIA, organisés en Réseau international, et dont j’ai lancé l’organisation en Eurasie et en Afrique. Je reviendrai vers vous dans quelques jours pour vous en parler, le temps de sortir de ces jours difficiles.
AFRIQUE MEDIA a besoin de vous et moi je compte sur vous …
Luc MICHEL
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‘JE SUIS AFRIQUE MEDIA’
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(administré par Bachir Mohamed Ladan et Luc Michel)
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