ancora su compensazioni

da repubblica “i fondi per la Valsusa ridotti di 80 mln, poi delrio li rimette”

TAV, riduzione compensazioni, M5S

 e lastampa rabbia dei sindaci dialoganti (preacco e olivier) con ferrentins e foietta in compagnia
TAV, taglio compensazioni, M5S
secondo espocoso “keep calm and sabotav” ha preso piede anche nei ministeri
TAV, Esposito su sabotatori

Tagliate le compensazioni e i si tav piangono

Spinta dal Bass

Tagliate le compensazioni e i si tav piangono

Il Cipe ha tagliato di 80 milioni le compensazioni per il Tav in Valle. Dai 112,5 milioni di euro previsti nel progetto definitivo ai 32,1 sanciti dalla delibera Cipe 19/15. Un taglio di 80,4 milioni di euro. Ora i si tav iniziano a sbraitare e piagnucolare, Esposito in testa, lamentandosi per il taglio. Ma è una farsa.

Da mesi si sapeva di questo taglio. Da mesi circolano documenti che attestano la riduzione delle compensazioni. Il taglio era previsto nella Relazione Istruttoria spedita dal Ministero delle Infrastrutture a firma di Ercole Incalza il 31/12/2014 come sappiamo dalla risposta del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato datata 19 febbraio 2015, dove leggiamo: “vi è inoltre una riduzione di 80,4 milioni di euro degli importi a disposizione per le opere di compensazione socio-territoriale (valutate inizialmente in 112,5 ml Euro)”.

Sono notizie di sei mesi fa! Che Esposito e i si tav facciano finta di cadere dal pero rientra nel gioco delle parti.

Un gioco delle parti che non ci riguarda. Le compensazioni sono un boccone avvelenato. Barattare una rotonda, la messa in sicurezza di una scuola, il restauro di un teatro o il mantenimento di un ospedale con la costruzione del Tav è profondamente sbagliato. La sicurezza, la scuola, la sanità e la cultura sono diritti, soltanto una logica perversa e tempi bui possono farceli considerare merce di scambio. Chi scende su questo piano compie un errore madornale. Chi lo propone dovrebbe vergognarsi. Chi piange per il taglio delle compensazioni ci fa solo ridere.

Tav, taglio alle compensazioni: stanziati solo 32 milioni su 112

da QUOTIDIANO.NET

Ma Delrio assicura: “Saranno garantiti tutti i fondi”. L’ira dei sindaci

Roma, 8 agosto 2015 – SARANNO «erogate tutte» le risorse previste per le opere di compensazione della Torino-Lione. Lo ha assicurato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, spegnendo sul nascere le polemiche. Nella delibera con cui il Cipe ha approvato il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità sono indicati infatti solo 32 milioni dei 112,5 previsti. Ma, ha assicurato Delrio, «i fondi mancanti verranno attribuiti con le future approvazioni progettuali». A lanciare l’allarme, parlando di «fatto gravissimo e inaccettabile, politicamente e giuridicamente» è il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, ilsenatore Pd Stefano Esposito.

«I veri nemici della Tav – la sua dura presa di posizione – non si trovano tra le file del movimento No Tav, ma negli uffici ministeriali e nell’ottusità di taluni dirigenti e funzionari. E trova dimostrazione in questa irresponsabile e grave decisione che compromette il lavoro fatto negli ultimi anni dall’Osservatorio sulla Torino-Lione, dalle istituzioni locali, Fassino e Chiamparino, dai parlamentari, per sconfiggere il fanatismo delle frange antagoniste e per far comprendere all’opinione pubblica non solo valsusina l’importanza strategica di questa infrastruttura e l’inconsistenza delle tesi ad essa contrarie». Inevitabile la reazione dei sindaci valsusini. «Le promesse si stanno rivelando per quel che sono» ha detto il sindaco No Tav di Susa Plano.

«Come si può legare il destino di un territorio alla disponibilità o meno di fondi legati alla realizzazione di un’opera devastante?», è l’interrogativo del senatore Marco Scibona e della consigliera regionale piemontese Francesca Frediani dell’M5S. «Un brutto segno e un segnale negativo», dice invece l’azzurro Osvaldo Napoli, «ora i NoTav potranno dire che hanno ragione e che quanto detto sinora non corrisponde a verità».

«Gli impegni vanno rispettati», sottolinea invece il sindaco di Torino Piero Fassino, spiegando che lo «stanziamento di 32 milioni deve essere inteso come quota dell’intero finanziamento di 112,5 milioni». Nel pomeriggio, il ministro Delrio ha telefonato al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, rassicurato del fatto che «non c’è alcuna volontà politica di ridurre le compensazioni per la Val di Susa».

Ma l’assessore ai Trasporti della Regione, Francesco Balocco, parla di «decisione sorprendente dopo le ampie rassicurazioni fornite a più livelli. Non possiamo accettare una decisione che avrebbe pesanti ripercussioni sul territorio, ma siamo fiduciosi che il governo possa rivedere questa posizione».

TORINO. E’ POLEMICA SULLE COMPENSAZIONI TAV. NON CI SONO I SOLDI

da lavoce

http://12alle12.it/torino-e-polemica-sulle-compensazioni-tav-non-ci-sono-i-soldi-162478

Saranno “erogate tutte” le risorse previste per le opere di compensazione della Torino-Lione. Lo ha assicurato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, spegnendo sul nascere le polemiche. Nella delibera con cui il Cipe ha approvato il progetto definitivo della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale, sono indicati infatti soltanto 32 milioni dei 112,5 previsti. Ma, ha assicurato Delrio, “i fondi mancanti verranno attribuiti con le future approvazioni progettuali”.

A lanciare l’allarme, parlando di “un fatto gravissimo e inaccettabile, politicamente e giuridicamente”, era stato il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, il parlamentare Pd Stefano Esposito. “I veri nemici della Tav – è stata la sua dura presa di posizione – non si trovano tra le file del movimento No Tav, ma negli uffici ministeriali e nell’ottusità di taluni dirigenti e funzionari. E trova dimostrazione in questa irresponsabile e grave decisione, che compromette il lavoro fatto negli ultimi anni dall’Osservatorio sulla Torino-Lione, dalle istituzioni locali, Fassino e Chiamparino, dai parlamentari, per sconfiggere il fanatismo delle frange antagoniste e per far comprendere all’opinione pubblica non solo valsusina l’importanza strategica di questa infrastruttura e l’inconsistenza delle tesi ad essa contrarie”.
Inevitabile la reazione dei sindaci della Valsusa. “Le promesse si stanno rivelando per quelle che sono”, ha sostenuto il sindaco No Tav di Susa, Sandro Plano, augurandosi “che non vengano messi in discussione interventi chiave per il territorio”. Più morbida la posizione del sindaco di Venaus, Nilo Durbiano, anche lui contrario al supertreno: “Questa notizia può essere l’occasione per tornare a sedersi attorno a un tavolo a discutere l’utilità dell’opera”. “Come si può legare il destino di un territorio alla disponibilità o meno di fondi legati alla realizzazione di un’opera devastante?”, è l’interrogativo del senatore Marco Scibona e della consigliera regionale piemontese Francesca Frediani del Movimento 5 Stelle.
“Gli impegni vanno rispettati”, ha ricordato il sindaco Fassino, sottolineando che lo “stanziamento di 32 milioni deve essere inteso come quota dell’intero finanziamento di 112,5 milioni”. A confermare la tesi è arrivata, nel pomeriggio, la telefonata del ministro Delrio al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, rassicurato del fatto che “non c’è alcuna volontà politica di ridurre le compensazioni per la Val di Susa”. “Le dichiarazioni del ministro Delrio lasciano intendere che lo stanziamento previsto dal Cipe è una prima quota – ha confermato il direttore generale di Telt, la società incaricata di realizzare e di gestire l’opera – che lo stesso Cipe provvederà ad integrare con successive delibere”.