LIBYE-TUNISIE-ALGERIE: LA DESTABILISATION DU SOI-DISANT PRINTEMPS ARABE CONTINUE

 PANAFRICOM-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 07 19/

 Intervention de Luc MICHEL, dans l’émission LE DEBAT PANAFRICAIN :

PANAF-TV - LM tunisie algérie libye sur AM (2015 07 19) FR 1

 LIBYE-TUNISIE-ALGERIE:

LA DESTABILISATION DU SOI-DISANT PRINTEMPS ARABE CONTINUE Construction d’un mur de sable par la Tunisie sur sa frontière avec la Libye .Quelle lecture ?

Quelle est la situation de la Libye aujourd’hui ?

Que cachent les médias occidentaux ?

En quoi ce qui se passe en Tunisie et en Libye concerne-t-il l’Algérie ?

 Video sur le Website de PANAFRICOM-TV https://vimeo.com/135402224

 PANAF-TV - LM tunisie algérie libye sur AM (2015 07 19) FR 2

Diffusé en direct sur AFRIQUE MEDIA TV (images brutes EODE-TV),

Le 19 juillet 2015 dans l’émission ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’,

présentée par Bachir Mohamed Ladan.

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LA TOURNEE DE JOHN KERRY AU PROCHE-ORIENT ET EN ASIE ANALYSEE PAR LUC MICHEL SUR LA RADIO IRANIENNE FRANCOPHONE IRIB

EODE Press Office/ 2015 08 03/

 Luc MICHEL interviewé par le journaliste iranien Ahmad Nokhostine sur la Radio iranienne francophone IRIB ce 3 août 2015 …

 EODE PO - LM sur IRIB tournée kerry (2015 08 03)  FR

Luc MICHEL analyse dans un vaste panorama la tournée de John Kerry au Proche-Orient (Egypte et Golfe) et en Asie (pays de l’ASEAN, « l’OTAN méconnue du pacifique ») et le contexte géopolitique avec lequel elle s’inscrit :

 – entre le Bloc américano-atlantiste et la Russie,

– tensions avec Pékin en Mer de Chine,

– sommet BRICS-OCS à Oufa (Russie),

– adhésion de l’Inde, du Pakistan et de l’Iran à l’OCS (Organisation de Coopération de Shanghai, alliance géopolitique eurasiatique autour de Moscou et Pékin),

– guerre d’agression saoudienne au Yemen,

– accords de Genève sur le Nucléaire iranien,

– tension entre Washington et Tel-Aviv …

 * podcast audio sur

http://french.irib.ir/analyses/interview/item/377338-luc-michel,-g%C3%A9opoliticien-belge-des-questions-internationales

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Trento, tre arresti per oltre 40 colpi nel Nord Est

Inviato da milano1 il 4 Agosto, 2015 – 16:51
 
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Tre persone sono state arrestate oggi, e 8 risultano ancora ricercate, per oltre 40 colpi messi a segno, dal 2014 alla primavera del 2015, fra Trentino, Alto Adige, Lombardia e Veneto. Si tratta per l’esattezza di 2 rapine e 39 furti in appartamenti e esercizi pubblici. Ne sono accusate a vario titolo 11 persone, di cui tre condotte in carcere e le altre ricercate, oggetto di ordinanza cautelare per associazione per delinquere da parte della procura di Trento, a conclusione di un’indagine di polizia e carabinieri. Sono tutti albanesi, un macedone e una donna marocchina. Tra i colpi anche casseforti e bancomat.

Cantiere Tav di Chiomonte: la talpa è ferma

 http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=6035Spinta dal Bass

Cantiere Tav di Chiomonte: la talpa è ferma

Lo dicevano alcune voci provenienti dal cantiere, e lo confermavano gli occhi attenti di chi ogni giorno si reca in Clarea: l’avanzata della talpa per il cunicolo esplorativo sta subendo qualche intoppo. Ma ora lo certifica persino Telt (la società incaricata della realizzazione dell’opera): nell’ultima settimana la talpa ha scavato la bellezza di metri zero. E non è andata meglio nelle due settimane precedenti nelle quali erano stati scavati appena 4 metri. Negli ultimi 20 giorni lo scavo del cunicolo è avanzato alla media di 20 centimetri al giorno, una spanna. Secondo i proponenti l’avanzamento giornaliero doveva essere di 10 metri.

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Screen shot settimanali dal sito di Telt 

Quali le cause di questo rallentamento? Al momento si possono solo fare congetture. Alcuni parlavano di venute d’acqua che rallenterebbero i lavori. Altri di temperature al fronte di scavo ormai giunte a 35 gradi che richiedono un sistema di raffreddamento. E questa seconda ipotesi appare confermata dalla grande quantità di matasse di tubi transitati in cantiere, che appaiono adatti allo scopo. Saremmo curiosi di sapere se questo inconveniente era previsto o verrà invece presentato il conto aumentando i costi.

Sia come sia, sarebbe il caso di fare due calcoli sull’andamento dello scavo per il cunicolo esplorativo. La talpa ha iniziato a scavare nel Novembre 2013 dopo circa 200 metri di scavo in tradizionale. Ha quindi scavato in 21 mesi circa 3300 metri. Dato che lo scavo dovrà essere di 7500 metri ne mancano ancora 4000. Continuando così lo scavo terminerà fra 26 mesi, nell’autunno del 2017.

Fino a poco tempo fa i proponenti andavano ripetendo e spergiurando ai quattro venti che lo scavo sarebbe terminato a dicembre 2015. Dopo essere stati sbugiardati dai no tav documenti alla mano, non hanno più fatto cenno al termine dei lavori. Il direttore di Telt Mario Virano parlava di 10 metri al giorno di scavo, a conti fatti la media è a malapena di 5. Il ritardo del tunnel geognostico non ha come conseguenza solo la possibile perdita dei finanziamenti europei, ma anche uno slittamento dei lavori per il tunnel di base. Scrive infatti il Dipe“il cronoprogramma dovrebbe essere reso coerente con il cronoprogramma del Cunicolo esplorativo de La Maddalena al fine di sciogliere la condizione posta nel punto 6 del parere della CTVIA (verifica degli esiti del progetto del Cunicolo medesimo)”. E il punto 6 del parere della Commissione Tecnica per la Verifica dell’Impatto Ambientale dice che la compatibilità del progetto per la tratta transfrontaliera della Torino-Lione è condizionata agli “esiti del progetto del Cunicolo Esplorativo de La Maddalena, opera propedeutica alla realizzazione del tunnel di base”.

Bloccato il sondaggio per il Megaelettrodott

post3 agosto 2015 at 17:41

trivella

Interrotto stamattina da alcune decine di attivisti No Tav uno dei sondaggi da tempo annunciati che Terna S.p.A deve fare per l’ennesimo progetto devastatore che riguarda la val di Susa: il megaelettrodotto a 320.000 Volt- Grand’Ile – Moncenisio – Piossasco.

Grande opera, questa, inacettabile per il nostro territorio che dovrebbe veicolare corrente dalle centrali nucleari francesi al più vasto territorio e soprattutto inutile poichè non rappresenta un reale bisogno di questo paese e va nella direzione contraria all’implementazione delle energie rinnovabili.

Verso le 10 infatti una decina di operai si è presentata al Vernetto di Chianocco, svincolo autostradale che ha ospitato tante proteste del movimento No Tav.

E’ bastata la presenza e la sollecitazione dei valsusini presenti per convincere gli operai a lasciare la zona e caricare la trivella.

luna nuova trivella cavidotto 04-08-2015

Luna Nuova del 04/AGO/2015

OBAMA VS AIPAC. QUI DIRIGE VRAIMENT LA POLITIQUE DES USA AU PROCHE-ORIENT ?

# EODE-TV/ GEOPOLITIQUE /  LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV

 EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 08 02/

 Intervention de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE,

dans l’émission LE DEBAT PANAFRICAIN :

 EODE-TV - EXPERTS lm OBAMA VS AIPAC (2015 08 02)  FR (1)

OBAMA VERSUS AIPAC.

QUI DIRIGE VRAIMENT LA POLITIQUE DES USA AU PROCHE-ORIENT ?

LA MAISON BLANCHE OU LE PUISSANT LOBBY PRO-ISRAELIEN ???

Accord nucleaire iranien : Le lobby pro-israélien AIPAC contre-attaque avec violence aux USA. Malgré la libération de l’espion israélien aux USA, Jonathan Pollard, geste d’Obama envers Israel …

 Video sur le Website d’EODE-TV  https://vimeo.com/135313278

EODE-TV - EXPERTS lm OBAMA VS AIPAC (2015 08 02)  FR (2)

Filmé en Duplex à Bruxelles par EODE-TV (images brutes),

Diffusé en direct sur AFRIQUE MEDIA TV,

Le 2 août 2015 dans l’émission ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’,

présentée par Bachir Mohamed Ladan.

 * Aller plus loin, voir l’émission de Luc MICHEL,

Coproduction Luc MICHEL – EODE-TV – AFRIQUE MEDIA :

LE GRAND JEU GEOPOLITIQUE.

AU CŒUR DE LA GEOPOLITIQUE MONDIALE: LES USA, LE NUCLEAIRE IRANIEN ET LE LOBBY ISRAELIEN

Sur https://vimeo.com/123575078

 EODE-TV / EODE Press Office /

 Photos : Captures d’écran de CNN en mars dernier. Le soutien aux thèses de l’AIPAC et du Likud sur les grands médias américains. Ou la grande solitude d’Obama …

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AU CŒUR DE LA FRANCAFRIQUE : L’EMPIRE DES BOLLORE COTE FRANCE ET COTE AFRIQUE

Luc MICHEL & Pierre Claver NKODO pour PANAFRICOM/ 2015 08 03/

Avec PANAFRICOM-TV – AFRIQUE MEDIA – NHM Magazine/

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* Voir sur PANAFRICOM-TV

l’intervention de Luc MICHEL dans l’émission « Le Mérite Panafricain » :

L’EMPIRE FRANCO-AFRICAIN DES BOLLORE/ LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV (31 JUILLET 2015)

Sur https://vimeo.com/135315840

PANAF - LM & PN empire bollore (2015 08 03) FR

* Lire l’article de Pierre Claver NKODO, éditeur de NOUVEAUX HORIZONS MAGAZINE (Cameroun) et Secrétaire régional de PANAFRICOM pour le Cameroun :

VINCENT BOLLORE OU QUAND UN HOMME REPRESENTE EN LUI TOUT SEUL UN SYSTEME PERVERS

 Du transport ferroviaire (Camrail) au bois (Sepbc), en passant par la sous-traitance du réseau ferroviaire (Nasmo, Scin, Soccarremar), les terminaux à containers des ports, sans oublier les plantations industrielles (près de 40 000 hectares de palmiers à huile). Bolloré rafle tout au Cameroun et sème pleurs et grincements de dents.

 Il faut dire que s’il y en a qui fait enfler le ressentiment anti français au Cameroun en particulier et en Afrique en général. Et s’il en est qui incarne cette politique hexagonale perverse de perpétuation sans états d’âme d’un système de relation franco africaine -les spécialistes parleraient de « françafrique »- basée sur l’exploitation financière à outrance par la France et la mainmise sans contrepartie de ladite France sur les ressources naturelles de l’Afrique, c’est encore lui. Lui, c’est Vincent Bolloré magnat français dont la voracité par l’entremise de la multinationale éponyme se passe de commentaire, et donc on disait -et beaucoup plus à raison qu’à tord- aux époques où Jacques René CHIRAC, puis Pal Nicolas SARKOZY de Nagy Bocsa, étaient présidents de la république «  bleu-blanc-rouge », qu’il avait le pouvoir de faire et de défaire  des chefs d’Etats en Afrique.

Dans un reportage diffusé sur une chaîne de radiodiffusion française France Inter en 2009, notre défunt confrère, Pius NJAWE, relevait que le groupe Bolloré « C’est une sorte d’Etat dans l’Etat…une parfaite illustration de la FrançAfrique ! ». C’est cet homme-là qui, la pusillanimité, la veulerie et l’hypocrisie des peuples africains, de leurs élites et/ou de certains de leurs dirigeants aidant, passe pour un acteur incontournable dans le tissu économique comme dans la vie politique de notre continent en général et du Cameroun en particulier lorsque l’on a souvenance que des élus du peuple se rendent volontairement complices intéressés de ce négrier des temps modernes au détriment des populations dont ils sont censés défendre les intérêts. Comme le qualifia son compatriote le journaliste Thomas DELTOMBE,  suite à sa razzia sur les entreprises africaines dictée par les institutions de Bretton Woods dans le seul but de ramener les économies africaines à l’âge de la pierre taillée en confisquant au passage leurs outils de production grâce à un bail de longue durée pouvant être renouvelé à vie avec l’appui des complicité endogènes et autres agents dormant corrompus.

Une bonne partie du patrimoine économique camerounais désormais sous contrôle par l’enseigne Corporate BOLLORE Africa Logistics participe dès lors au maintien de la France parmi les nations développées à côté des autres membres de la prédation mondiale et avec leur bénédiction tacite par la création d’emploi, le renflouement des caisses du trésor français et l’ingérence permanente dans le jeu politique local par le biais des opérations de barbouzerie et de mécénat visant à enfermer au premier degré l’opinion dans l’illusion d’un partenariat équilibré à visage humain.

Tout comme les cosaques russes du 17e siècle qui vivaient de vol et de rapine, Vincent Bolloré est le symbole du crime non violent, incarne le  néocolonialisme à outrance et cristallise à raison les ressentiments anti-français en Afrique.

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Festa Rossa 2015

In allegato, in provincia di Pistoia, a Casciana Terme Lari, sabato 8 agosto alle 18.00, nell’ambito della “Festa Rossa”, il giornalista e analista geopolitico Manlio Dinucci e il giornalista e documentarista Fulvio Grimaldi parleranno della Nato, della sua storia, della sua natura aggressiva, dei suoi crimini, dei suoi progetti e di come tutto questo si riverbera, non solo sul destino di popoli da macellare, ma sulla stessa società italiana, sia attraverso l’assoggettamento dello Stato a interessi e volontà esterne e prevaricatrici che ci danneggiano dal punto di vista sociale, economico, politico, sia attraverso gli effetti letali che la presenza di Nato, Usa e basi militari sparse su tutto il territorio nazionale, esercita sulla salute del territorio e dei suoi abitanti.
A sostengo della campagna No guerra No Nato”.
no guerra