Saracena, “l’acqua pubblica costa troppo poco”. Authority punisce il Comune

DA ACQUA COME DIRITTO AD ACQUA PER RICCHI.
Fortuna che è stato fatto un referendum, COMPLIMENTI ALLA DEMOCRAZIA CHE SAREBBE TANTO SEMPRE SOTTO ATTACCO “FASCISTA”
domenica, 19, luglio, 2015sindaco-saracena
L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha multato Saracena per il costo dell’acqua applicato ai propri cittadini. Secondo il governo infatti, il costo dell’acqua del comune in provincia di Cosenza è troppo basso e così l’Authority ha chiesto al sindaco Mario Albino Gagliardi di adeguare il prezzo alle tariffe nazionali facendolo quintuplicare.
 
 
Grazie al fatto che il paese alle pendici del parco del Pollino gestisce direttamente l’intero ciclo delle acque non affidandolo alla Sorical (e quindi alla Regione Calabria), la bolletta del servizio idrico oscillava da 26 centesimi per le fasce basse fino a un massimo di 90 centesimi per gli esercizi commerciali. Ma, stando alla delibera dell’Autorità, il sindaco Gagliardi dovrebbe applicare la tariffa di 1 euro e 40 centesimi. “Noi riteniamo che sull’acqua – spiega il primo cittadino – Nessuno ci debba guadagnare. Dicono che non siamo coerenti con il tariffario. Invece di premiare, il governo Italiano infraziona un piccolo comune che gestisce bene le risorse idriche, ha realizzato un modello che dovrebbe essere esportato negli altri comuni italiani e fa pagare l’acqua il giusto, non poco. Facciamo pagare solo i costi che l’ente affronta”.
 
“Se io avessi fatto pagare l’acqua 600 euro a famiglia all’anno piuttosto che 170 euro non sarei stato punito. – conclude Gagliardi – È la buona amministrazione di questo stronzo di Renzi” di Lucio Musolino
 
Inventano la bufala dell’acqua che scarseggia (ovvero fingere la rarificazione di un bene per specularci sopra) per aumentarne il prezzo e se un sindaco dimostra che l’acqua non è oro blu, ma è acqua e costa poco, lo puniscono.

Russia: dopo accordo con l’Iran gli Usa rinuncino allo scudo missilistico in Europa

martedì, 14, luglio, 2015
 
putin
Obama e altri sciroccati hanno sempre affermato che lo scudo spaziale che gli USA (NATO) vogliono piazzare in Europa è orientato a contrastare l’Iran. Quindi, dopo l’accordo di oggi, non è piu’ necessario, anzi sarebbe addirittura inutile.
 
MOSCA – Raggiunto l’accordo sul nucleare iraniano, ora la Russia si aspetta che gli Stati Uniti rinuncino a creare uno scudo di difesa missilistica in Europa.
A dirlo è il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov, il quale spiega che lo scudo antimissile era stato in teoria concepito contro “Stati canaglia” come Iran e Corea del Nord. Putin, intanto, dopo la firma dell’accordo parla di “un grosso sospiro di sollievo” per il mondo intero.

Torino, allarme dell’Arpa: morti 140 anziani per il caldo

che cosa pensa di fare la regione guidata dai giusti amici dei più deboli??
O gli anziani non sono tali ma solo un costo per l’Inps per cui come piace tanto agli eugenetisti, è bene che muoiano?
Di fronte a 140 morti NESSUNO IN PIAZZA CHE CHIEDE LE DIMISSIONI?
Cota l’han fatto dimettere per molto meno
 Secondo i dati dell’Agenzia per l’ambiente c’è stato un aumento della mortalità del 29 per cento tra gli over 65. Anche il 118 registra una crescita degli interventi a causa dell’afa
di CARLOTTA ROCCI
17 luglio 2015
 
anziani
Allerta caldo per anziani (ansa)
 
Record delle temperature a luglio e anche, purtroppo,  del numero di decessi collegati al caldo. In 22 giorni, da fine giugno alla prima quindicina di luglio sono state 140 le morti di over 65 causate dall’afa e dal caldo. Gli anziani, soprattutto con problemi di salute cronici, sono i soggetti più a rischio ma con una colonnina di mercurio che sfiora i  40 gradi, a volte non bastano nemmeno le precauzioni.
 
Un aumento di mortalità rispetto alla media del 29% per le fasce a rischio. Lo dicono i dati della sorveglianza attiva condotta dall’Arpa Piemonte. “In questi giorni le morti sono aumentate rispetto alla media che ci si attenderebbe per il periodo –  spiega Renata Pelosini, dell’Arpa – Un dato netto lo avremo solo alla fine del periodo di caldo”.
Almeno fino al 25 luglio non è previsto un cambiamento radicale delle condizioni meteo: “E’ possibile che il prossimo dato che avremo, relativo alle ultime settimane sia ancora superiore”, commenta Perosini.
 
Difficile fare un paragone con l’anno scorso. Il luglio 2014 era stato “freddo”  e “piovoso” in confronto alla canicola continua di questi giorni che non dà tregua nemmeno di notte. Per trovare un luglio simile a questo per temperature e problematiche legate al caldo bisogna tornare indietro al 2006 o meglio ancora al 2003 quando i morti in Italia erano stati 20mila, 600 solo a Torino.
 
Scene da una città ostaggio del caldo Anche il 118 ha visto crescere del 10-15 percento il numero di interventi: “Soprattutto codici verdi dovuti a malori o a svenimenti causati dal caldo”, spiegano dalla centrale.
 
Non sono solo l’età e un quadro clinico già compromesso a esporre a rischi maggiori gli anziani: spesso anche la solitudine gioca un ruolo fondamentale. Anziani soli e in difficoltà non sanno a chi chiedere aiuto.  Anche per questo il Comune ha potenziato i servizi creando una task force di volontari che offre aiuto a domicilio.
 
E il caldo non è un rischio solo per la salute: le alte temperature aumentano la produzione di ozono. Tutto il Piemonte è ad un livello di allerta 2 su una scala di tre livelli. A Verbania nei giorni scorsi è stato superato il limite orario d’allerta fissato a 300 microgrammi per metro cubo.
 
Comincia a destare qualche preoccupazione anche il livello dei fiumi, sempre più bassi a causa della siccità.

Sappe: Ospitare i profughi nelle carceri dismesse

ma come, per i carcerati si diceva che non c’era posto, allarme sovraffollamento ed ora si scopre che son state dismesse dalla corte dei conti???!!!
 sabato, 18, luglio, 2015
profughi
Utilizzare le carceri ex mandamentali, impropriamente definite ‘fantasma’, per dare ospitalità ai migranti. E’ la proposta che fa al governo il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Sappe. “Abbiamo in Italia decine e decine di Case ex mandamentali, dismesse da tempo per essere reimpiegate in nuove carceri che poi di fatto sono rimaste inutilizzate. Perché non impiegarle per l’ospitalità dei migranti, visto che sono comunque strutture pubbliche già soggette ad interventi economici?“, si domanda il segretario generale del Sappe, Donato Capece.”Sono un po’ in tutta Italia. Sicilia, Calabria, Basilicata, Lazio, Molise, Sardegne, Pugliaà.”, aggiunge.
 
“Bisognerebbe vedere quali sono quelle che allo stato sono idonee a un immediato utilizzo e quelle che invece necessitano di pochi lavori di adattamento. Impiegare queste strutture, di cui per altro si occupò tempo fa persino la Corte dei Conti sull’ingiustificata dismissione, potrebbe essere una idonea e dignitosa collocazione, oltreché una soluzione ai problemi spesso anche di ordine pubblico che si creano nei quartieri e nelle cittadine ogni qualvolta si individua un sito dove ospitarli”.

Tgv e gestione dell’emergenza: tutto da rifare!

 Valsusa Notizie

VALSUSA NOTIZIE

Voci dalla Val Susa

Inserito il 22 luglio 2015
di Leonardo Capella  22 luglio 2015

L’episodio dell’incidente del Tgv del 20 luglio con la ricostruzione che leggiamo sui media  tralascia alcune considerazioni che ha nostro avviso meritano spazio. Questa la nostra ricostruzione.

Analizzando la dinamica e ricostruendo i fatti rileviamo che il guasto ai pantografi ha probabilmente sezionato la linea tra Meana e Bussoleno, lasciando fermo il treno in galleria. 

I soccorsi ovvero la motrice diesel è dovuta partire da Torino con tempistiche che superano le due ore, grazie ai tagli non vi è disponibilità ne da Bussoleno ne da Modane. Una volta accoppiata la nuova motrice il convoglio è potuto ripartire ma qui giunge il nuovo problema, probabilmente a causa della concitazione la totale sicurezza delle manovre non è stata garantita. Nella discesa la frenata del solo locomotore di soccorso non è sufficiente a frenare l’enorme massa trainata che evidentemente manca del sistema frenante, con tutta probabilità non agganciato correttamente.

Solo dopo essere transitato a elevata velocità nella stazione di Bussoleno, sulla tratta a più modesta pendenza di Bruzolo il convoglio riesce a fermarsi. Qui arrivano i soccorsi,  personale della ferrovie e Forze dell’Ordine. Un incidente di estrema gravità è stato scongiurato, ovvero il deragliamento per eccesso di velocità, ipotizziamo perché il macchinista del Tgv sia stato in grado di riattivare l’impianto frenante una volta raggiunta la stazione di Bussoleno.

L’incidente ha causato non solo l’ovvio disagio dei passeggeri del Tgv, ma anche di tutti i pendolari. La linea a due binari è stata inspiegabilmente interdetta alla circolazione, nonostante si sarebbe potuto procedere “a vista” nel tratto di interferenza con il treno fermo.

Preoccupa la gestione dell’emergenza che di fatto non è stata efficace, pur in un a situazione prevedibile e all’interno delle normali casistiche di incidentalità. Inadeguata è stata anche la procedura di ripristino e mantenimento della percorribilità ferroviaria in fascia pendolare.

ZAD-NDDL – s’ils reviennent, on résistera plus fort encore !

https://paris-luttes.info/zad-nddl-s-ils-reviennent-on-3612

Publié le 20 juillet 2015 | Mis à jour le 23 juillet

Appels à la résistance suite à l’annonce par les autorités de la reprise des travaux de l’aéroport de notre dame des landes dans la région Nantaise.

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— -Appel à tous les comités et personnes solidaires
Depuis la zad de Notre dame des landes, réactions en cas d’opération policière, d’expulsion ou de démarrage de chantiers de l’aéroport.

Des comités de toute la région se sont réunis à plusieurs reprises au cours des deux dernières années pour planifier les réactions en cas de nouvelle attaque sur la zad ou démarrage des travaux. Alors que 17 recours contre l’aéroport viennent d’être rejetés, le premier ministre renouvelle ses menaces d’intervention. Celles-ci ne seront pas forcément suivies d’effet. Le gouvernement préfèrera peut-être tenir ses engagements passés et attendre sagement le résultat des procédures d’appel. Cependant, nous estimons nécessaire que chacun-e soit en mesure de parer à toute éventualité. Nous souhaitons donc rappeler les propositions élaborées à ce sujet en intercomités.

A chacun-e de s’organiser pour pouvoir les adapter localement le moment venu. C’est la mise en commun de ces différents types d’actions, à plusieurs échelles géographique, qui nous permettra de les faire renoncer de nouveau.

Partout :

- Appel à remettre à jour les chaînes téléphoniques et mails dans tous les comités. Si des signes d’opérations policières massive apparaissent et sont confirmés, un appel commun à réagir émanera de COPAIN, de l’ACIPA et d’occupant-e-s de la zad

Sur la zad et juste autour :

- Appel à venir résister sur la zone même et à en faire en sorte que la zad ne se retrouve pas enclavée et encerclée. Faire en sorte que les déplacements et check-points policiers soient perturbés et que les soutiens et ravitaillements circulent.

Università Torino: per due anni niente tasse per i profughi

intanto gli anziani possono crepare, non sono risorse per mafia capitale loro. Sono un costo per l’Inps bene che muoiano a quanto pare visto che le istituzioni tanto solidali del Piemonte lascia che la carneficina avvenga.
 martedì, 14, luglio, 2015
All’Università di Torino i profughi saranno esonerati dal pagamento delle tasse universitarie per due anni mentre le studentesse in gravidanza o neo mamme pagheranno la metà. Sono alcune novità dell’Ateneo torinese per l’anno accademico 2015/2016.
L’offerta formativa presenta 149 corsi di studio, di cui 65 corsi di laurea e 84 corsi di laurea magistrale e a ciclo unico. Un’attenzione particolare all’internazionalizzazione. L’Ateneo ha stabilito rapporti di collaborazione e accordi con oltre 500 università straniere, offre 23 corsi di laurea binazionali e circa 70 tesi di dottorato in cotutela.
Per il prossimo anno accademico si aggiungono ai corsi totalmente erogati in lingua inglese già esistenti quelli in “Stochastics and data science” e “Cellular and molecular biology – Biologia cellulare e molecolare”. adnkronos

Furti negli appartamenti: Bologna è in testa alla classifica, +32,3%

è o non una delle città più accoglienti?!?
 lunedì, 20, luglio, 2015
Dal 2014 a Bologna i furti negli appartamenti sono cresciuti del 32,3%, l’incremento maggiore in tutta Italia. A comunicarlo è Confabitare, l’associazione dei proprietari immobiliari, che ha pubblicato un’analisi sul tema. Bologna è al top della classifica sui furti d’appartamento, prima di Milano (dove l’incremento è stato del 31%), Torino (28,2%) e Roma (27,3%), come si legge dal sito de Il Sole 24 Ore.
 
Il fenomeno è più diffuso nelle grandi città e nello specifico la media nazionale è di un furto ogni due minuti. Un trend in aumento dove però Bologna guadagna il triste primato. Così Confabitare ha stilato un decalogo di consigli che, se attuati, possono contribuire a ridurre il rischio di essere l’ennesima vittima dei topi d’appartamento, in particolare d’estate quando tra vacanze e villeggiature, le nostre case rimangono vuote per più tempo rispetto al resto dell’anno:
 
Innanzitutto, durante l’assenza non lasciare mai in casa oggetti di valore, gioielli e, ovviamente denaro contante: qualora il quantitativo di preziosi fosse ingente, si consiglia il noleggio di una cassetta di sicurezza messa a disposizione da una banca.
Potrebbe risultare molto utile fotografare gli oggetti di valore che potrebbero essere oggetto di furto: ciò potrebbe servire ai fini di una eventuale ricerca e auspicabile recupero della refurtiva.
Ricordiamoci di chiudere bene la porta di ingresso e tutti gli altri possibili accessi, in particolare le finestre, i cortili interni e le terrazze attivando, qualora fossero presenti, i sistemi di antifurto elettronico.
Facebook e Twitter possono risultare un’arma a doppio taglio e spargere ai quattro venti la notizia della propria villeggiatura potrebbe avere brutti risvolti: mai comunicare ad estranei il periodo di assenza da casa, assicurarsi sempre che i propri figli non divulghino tale informazione attraverso chat e social network.
I preparativi delle vacanze potrebbero essere ottima occasione per intrattenere rapporti con chi ci abita accanto: buona idea sensibilizzare i propri vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso, non esitare a chiamare il 113 o il 112
Può essere utile lasciare le chiavi di casa ad una persona di fiducia che effettui visite regolari all’interno dell’abitazione.
Un vecchio espediente utilizzato dai topi d’appartamento è quello di telefonare al numero fisso dell’abitazione presa di mira e verificare la risposta: quindi, mai lasciare messaggi registrati sulla segreteria telefonica fornendo informazioni sul periodo di assenza.
Se l’assenza è breve, conviene lasciare qualche luce accesa, la radio o il televisore in funzione, simulando così la presenza di qualcuno in casa.
Non fare accumulare posta nella cassetta delle lettere perché è indicatore di lunga assenza. Chiedete ai vicini o al portiere di ritirarla
Se tornando a casa si trova la porta aperta o chiusa dall’interno, non entrare perché potrebbe scatenare la reazione istintiva del ladro che viene colto sul fatto e non si sa mai cosa potrebbe succedere. Meglio non rischiare e chiamare subito il 113 o il 112.
 
bolognatoday.it

Roma, Marino alla cittadina che lo contesta: “Connetta i due neuroni che ha”

se fosse stato Berlusconi sarebbero state già indette manifestazioni delle donne quelle moralmente superiori. I maschi del Pd possono insultare a piacimento invece. Eguaglianza fai da te. D’altronde per MARINO coinvolto nell’inchiesta MAFIA CAPITALE nessuno è andato ad urlare dimettiti come per Cota in Piemonte. C’è chi può e chi no, contestare un piddino è un attacco fascista
 marino
Politica
 
“La città fa schifo” così, in sintesi, una donna ha attaccato il sindaco della Capitale, sottolineando il disagio per una città in preda al degrado. Il primo cittadino però reagisce in malo modo ai rilievi della signora.
 
di F. Q. | 19 luglio 2015
 
Una donna che protesta per la sporcizia e una risposta non troppo garbata. Tanto basta per sollevare il polverone mediatico attorno al sindaco di Roma, Ignazio Marino, autore di una risposta stizzita all’indirizzo di una cittadina romana: “Provi a connettere i due neuroni che ha e a farli funzionare”. Il contesto è quello della cerimonia del settantaduesimo bombardamento di San Lorenzo, ovviamente lo scambio di battute non è sfuggito ai cronisti e la scena è stata anche ripresa dalle telecamere del Corriere della Sera.it. La donna aveva avvicinato il primo cittadino della Capitale, dicendogli: “la città è sporca, ed è una buffonata che lei venga qui stamattina dopo che hanno spazzato perché sapevano del suo arrivo. Venga domani”, sentenziando poi: “Questa città fa schifo”.
 
La risposta ruvida di Marino è diventata presto argomento di dibattito. Il primo ad intervenire, via twitter, è stato Francesco Storace: “Il Sindaco di Roma dovrebbe avere più rispetto per chi lo contesta. Indossare la fascia tricolore significa dover rispondere anche delle critiche. Dire a una signora che deve “connettere i due neuroni” è un insulto detto da un cafone. Per di più, a una donna. Per di più con i capelli bianchi”. Che poi gli dà del “cafone ipocrita”, invitandolo a lasciare la carica: “Và a casa che è meglio”. Una tirata d’orecchie a Marino arriva anche dal Pd: “Sindaco, quella fascia obbliga al rispetto di tutti i cittadini”, è stato infatti il commento di Patrizia Prestipino, membro della direzione nazionale del Pd ed ex presidente di municipio a Roma.
 
Al coro delle polemiche si sono aggiunti anche altri esponenti politici, a partire da Daniela Santanché, che dopo avergli dato del “cafone” incalza: “come si permette di offendere in modo indegno una donna che giustamente l’ha contestato perché Roma è sporca? Piuttosto che invitare la signora a connettere due neuroni, Marino faccia un bel ‘mea culpà, chieda scusa e prenda atto del fallimento del suo mandato”. Poi rigira il dito nella piaga: “Quanto alla sporcizia, Marino ha già dimenticato le foto con i maiali che mettevano il muso tra i cassonetti delle strade di alcune periferie romane? Connetta i due neuroni, magari si ricorderà”. Altra tirata d’orecchie arriva da Fabrizio Cicchitto: “Marino ha dato prova  di essere un esperto di maleducazione” e poi conclude: “Roma e i romani meritano ben altro, non un sindaco isterico che non accetta critiche e che non è capace di risolvere un problema che sia uno”.
 
di F. Q. | 19 luglio 2015

Il PM con l’elmetto, il TGV rotto e gli incredibili NOTAVULK

RINAUDO E GLI INCREDIBILI NOTAVULK

 Tgv, la Procura indaga per sabotaggio

Il reato ipotizzato è «disastro causato da danneggiamento». Perizia sul pantografo che ha tranciato i cavi dell’alta tensione

http://www.lastampa.it/2015/07/23/cronaca/tgv-la-procura-indaga-per-sabotaggio-ti4zxpmlgNDGqxeqHIsiPM/pagina.html

 

Tgv bloccato in Val Susa: “E’ stato un sabotaggio”

Un lancio di sassi ha danneggiato il pantografo. La procura di Torino ha aperto un fascicolo per il reato di disastro ferroviario conseguente a danneggiamento. E le ferrovie francesi rimborsano il doppio del biglietto.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/07/22/news/tgv_bloccato_in_val_susa_e_stato_un_sabotaggio_un_lancioo_di_sassi_che_ha_danneggiato_il_pantografo-119588114/

 

Treno «Tgv» bloccato in Valsusa Non si esclude l’ipotesi sabotaggio

Passeggeri bloccati per ore sotto il sole, soccorsi dal 118. La tesi è che qualcuno abbia scagliato delle pietre contro il Tgv. Il pantografo del treno risulta danneggiato
http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_21/treno-tgv-bloccato-valsusa-non-si-esclude-l-ipotesi-sabotaggio-387b15c0-2fa1-11e5-882b-b3496f35c4c0.shtml?refresh_ce-cp

 

TGV BLOCCATO IN VALSUSA: NON È LA PRIMA VOLTA. UN MESE FA IN FRANCIA C’È STATO LO STESSO GUASTO AL PANTOGRAFO (SENZA IPOTESI DI SABOTAGGIO)

C’è una strana coincidenza nella vicenda del Tgv francese bloccato in Val Susa lunedì pomeriggio. Appena un mese fa, un altro Tgv ha avuto lo stesso problema al pantografo. Il fatto è avvenuto venerdì 19 giugno nel primo pomeriggio, intorno 13, quando un treno Tgv che viaggiava in direzione Nimes – Montpellier si è bloccato all’improvviso. Stessi problemi avvenuti in Valsusa: senza acqua e corrente per ore, con viaggiatori inferociti. Lo stesso tipo di guasto, con il danneggiamento al pantografo, eppure in quel caso non è stato ipotizzato il sabotaggio e la procura francese non ha aperto inchiesta, perché la stessa Sncf ha riconosciuto che può succedere. A Montepellier tutto il traffico è rimasto bloccato per ore, fino alle 17.
http://www.valsusaoggi.it/tgv-bloccato-in-valsusa-non-e-la-prima-volta-un-mese-fa-in-francia-ce-stato-lo-stesso-guasto-al-pantografo-senza-ipotesi-di-sabotaggio/

 Bisogna proprio essere un PM con l’elmetto in guerra perenne contro i NO TAV per non rendersi conto del ridicolo dell’accusa che stanno montando per intasare, ancora una volta, gli uffici del tribunale di Torino. Bisogna davvero essere incarogniti contro i NO TAV per non rendersi conto del ridicolo di pensare che qualcuno, almeno cinquecento metri prima di dove il treno si è fermato, riuscisse con un lancio di pietre a colpire il pantografo di un TGV in corsa. Forse neanche l’incredibile Ulk sarebbe capace di una cosa simile. Ma noi abbiamo i PM con l’elmetto in guerra costante contro i NOTAVULK. E magari avremo anche, poi, qualche imbecille di antagonista della tastiera che penserà bene di rivendicare il fatto. Ma, tant’è, i NOTAVULK sono il nemico numero 1 della nazione.

Mala tempora currunt sed peiora parantur diceva il vecchio Cicerone. Ma i NOTAVULK sono duri e sanno resistere a tutto, fino alla vittoria!