Ai clandestini ogni comfort e pure lo psicologo. Di fronte, il campo profughi degli italiani

non è razzismo non è discriminazione, è eguaglianza
 martedì, 21, luglio, 2015
«Ma noi cosa siamo per lo Stato italiano? Perché per gli altri si trova sempre una sistemazione e per noi mai?». A Casale di San Nicola, periferia nord di Roma, da 3 mesi c’è il primo campo profughi di italiani. Trenta famiglie, quindici bambini dai due mesi ai dieci anni. Anche loro fuggono da una guerra, quella economica, che ha spazzato via lavoro, casa e una dignità.
 
profughi-italiani
Per loro il Comune di Roma non ha alloggi provvisori o altre sistemazioni che consentano a questi uomini, donne e bambini, di avere un tetto sotto il quale dormire. E non un telo di plastica che, con queste temperature, diventa un forno dove gli adulti soffrono, figurarsi i bambini.
 
Quando si è sparsa la voce che l’ex scuola Socrate sarebbe stata ristrutturata per accogliere gli stranieri, queste persone, che prima erano sparse un po’ per tutta la Capitale, hanno deciso di piantare le tende di fronte al casolare. All’ingresso sventola il tricolore, per ricordare, a chiunque passi da lì, che c’è una parte d’Italia alla quale sono stati negati i diritti. Mentre c’è chi fa a gare manifestare solidarietà a profughi, clandestini o richiedenti asilo (sebbene sia molto difficile distinguerli), nessuno si preoccupa degli italiani costretti a dormire in tende di fortuna.
 
 
Le famiglie del campo hanno chiesto, ai servizi sociali, al Municipio XIV ed al Campidoglio, che la struttura di Casale San Nicola venisse concessa a loro o almeno una parte. L’edificio è dotato di bagni con docce, aria condizionata e persino un campo da basket. I tre grandi comparti, disposti a staffa di cavallo, sono predisposti per accogliere fino a 100 persone. Attualmente ci sono 20 nordafricani, forse nei prossimi giorni ne arriveranno altri. Mentre gli ospiti stranieri accompagnati con la forza fra le contestazioni e le polemiche dei residenti si lamentano perché il wi-fi non funziona bene o perché ci sono pochi computer e mancano le sigarette, nel campo profughi d’italiani si devono affrontare problemi ben più seri: non ci sono dei bagni chimici. Avevano richiesto, attraverso l’associazione «Nessuno tocchi il mio popolo» che è con loro sin dall’inizio, che venissero installati dei bagni. Nessuna risposta dal Comune. Donne e bambini sono costretti ad andare in campagna. Manca l’acqua, quindi si lavano a pezzi e vanno in autogrill per fare una doccia. Accendono il fuoco per mettere a bollire l’acqua e preparare un piatto di pasta. Non arrivano pacchi alimentari o generi di prima necessità. L’unico welfare funzionante è quello dei privati cittadini che portano loro biscotti, pasta, latte e vestiti. Ci sono stati degli abitanti dei paesi limitrofi che si sono adoperati per trovare un alloggio per alcune di queste famiglie e tutt’ora le aiutano a pagare l’affitto.
 
«Questa non è dignità- dice una donna-. Fino a ieri avevo anch’io una casa e un lavoro. Di colpo mi sono ritrovata in mezzo alla strada e ho scoperto che noi italiani non contiamo niente per questo Stato balordo. Viene prima uno straniero di me, vi pare normale?». Mentre parliamo con alcuni di loro il sole scotta, è impossibile star sotto le tende. «Di giorno alcuni vanno da parenti o amici. Specialmente chi ha bambini piccoli. Altri invece vagano per centri commerciali, dove c’è l’aria condizionata. La sera tornano a dormire in tenda. Se questo capita ai profughi, siamo tutti delle carogne, se poi invece per strada ci sono italiani, nessuno se ne importa. Questa è ipocrisia», dice un abitante del campo.
 
Giornalisti passano, diretti verso il centro, ignorando che, a dieci metri, c’è un pezzo d’Italia che nessuno vuol vedere. Gli invisibili di casa nostra, calpestati e umiliati da chi li dovrebbe tutelare. «Perché non rispettano delle graduatorie pure loro? – nota una donna – Io ho tre bambini, penso di avere diritto come loro ad un tetto per i miei figli». Sono mille gli interrogativi che si pongono a non c’è nessuno che dia loro una risposta. Nell’indifferenza generale c’è l’eccezione. Sono i ragazzi di «Nessuno tocchi il mio popolo»: Federico Cocco e Daniele Pizzoferrato, come altri, ogni giorno vengono a dare una mano a questi italiani, cercano di trovare una sistemazione, spesso ci riescono, grazie alla solidarietà dei romani. Solo quella. Perché qui lo Stato non esiste.
 
Francesca Pizzolante  il tempo

Italiana con 5 figli (di cui una invalida) sfrattata dalle case popolari

accoglienza e solidarietà sì, ma solo per non italiani

 martedì, 21, luglio, 2015

 Sgombero di un alloggio popolare occupato in via Belinzaghi, zona Maciachini, lunedì mattina. Una trentina di appartenenti alle forze dell’ordine sul posto. Lo sgombero ha colpito una donna con cinque figli, assegnataria di un regolare contratto ma che, ad un certo punto, ha subìto lo sfratto da parte di Aler.

La donna non riusciva più a pagare l’affitto a causa della perdita del lavoro e dell’invalidità di una delle figlie. Lo sfratto era stato eseguito, ma lei era rientrata coi figli nell’alloggio, diventando automaticamente occupante abusiva. Nel frattempo aveva avanzato una richiesta di regolarizzazione e il nucleo familiare era seguito dai servizi sociali.

Due dei figli sono maggiorenni. Per gli altri tre, secondo quanto riferito, non ci sarebbe posto in comunità.

MilanoToday

http://www.imolaoggi.it/2015/07/21/italiana-con-5-figli-di-cui-una-invalida-sfrattata-dalle-case-popolari/

Toscana: criminalità a Pietrasanta, sindaco chiede l’esercito

martedì, 21, luglio, 2015
 
Versilia vittima di furti, scippi e venditori ambulanti abusivi. E cosi’ il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, scrive al prefetto di Lucca sollecitando anche il coinvolgimento dell’esercito nella funzione di vigilanza e controllo del territorio a fianco di polizia, carabinieri e polizia municipale.
“Purtroppo – spiega Mallegni nella lettera – il fenomeno criminalita’ in Versilia e’ complesso e con varie sfaccettature, che passano dai furti in appartamento, agli scippi e all’invasione di venditori abusivi, quasi tutti extracomunitari, sulle nostre spiagge e non solo. Con le sole nostre forze non siamo in grado di contrastare questi fenomeni”. “L’esercito – conclude il sindaco di Pietrasanta – potrebbe essere un valido sostegno ai territori, utilizzando i militari per vigilare sulla nostra sicurezza”.(AGI)

EFFET BOOMERANG : RUPTURE EFFECTIVE ENTRE DAECH ET LA TURQUIE ISLAMISTE D’ERDOGAN !

Luc MICHEL pour PCN-INFO/ 2015 07 20 / Avec Sana – Libération – PCN-SPO/

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PIH - LM rupture Daech Ankara (2015 07 20) FR

La rupture entre le gouvernement islamiste turc AKP d’Erdogan et DAECH, que j’annonçais dans une de mes analyses du DEBAT PANAFRICAIN de ce dimanche 19 juillet 2015 (*) sur AFRIQUE MEDIA TV, est effective.

DAECH a mis ses menaces à exécution et frappé la Turquie, dont le gouvernement est avec les Saoudiens, les Qataris et les services secrets pakistanais (ISI), un des parrains du djihadisme.

 RUPTURE ANNONCEE ENTRE DAECH ET ANKARA

 Dans un message publié jeudi dernier sur Internet, l’organisation Etat islamique (Daech) a mis directement en garde la Turquie contre “le changement de son attitude” et promit “une nouvelle phase dans leurs relations” si Ankara lui coupait son soutien.

 Jusque-là, les Turcs étaient accusés, au mieux, de « laxisme » par les Occidentaux pour le contrôle de sa frontière et le transit des djihadistes étrangers, et, au pire, de complicité passive par les analystes turcs kémalistes pour son manque de surveillance des réseaux de soutien de l’organisation en Turquie même. Mais Ankara, ces dernières semaines, a indéniablement durci sa position à l’égard de l’organisation et décidé de corriger cette image – à défaut de participer directement, au sein de la coalition internationale dont elle fait pourtant partie, à la lutte contre sa présence en Syrie et en Irak.

 DOUBLE ATTENTAT EN TURQUIE ET AU KURDISTAN

 Des menaces immédiatement suivies d’effets !

Un attentat suicide a fait au moins 30 morts lundi à midi. Il s’agit de la première attaque du groupe jihadiste sur le territoire de la Turquie. Un véritable carnage, avec au moins 30 morts: selon les autorités turques l’attentat suicide qui a secoué lundi à midi la petite ville de Suruç, à une dizaine de kilomètres de la frontière syrienne, aurait été commis par l’Etat islamique (EI). Cette opération a été menée par un kamikaze dans un jardin du centre culturel Amara à Suruç alors que de nombreux jeunes militants de l’Association des jeunes socialistes et des activistes de la cause kurde y étaient réunis.

 Peu après cette première explosion, une autre attaque à la voiture piégée a visé à quelques kilomètres de là un barrage de sécurité établi par les milices kurdes dans le sud de Kobané, la petite ville syrienne devenue le symbole de la résistance kurde l’automne dernier. Après quatre mois d’intenses combats, l’Etat islamique a dû se retirer en janvier, subissant son premier revers militaire.

 LES LIAISONS DANGEREUSES ENTRE LES ISLAMO-CONSERVATEURS DE L’AKP ET LES RESEAUX DJIHADISTES

 Le Premier ministre Ahmet Davutoglu accuse l’organisation djihadiste. Une Turquie, “accusée de  laisser passer par sa frontière sud aussi bien des armes que des hommes pour les groupes terroristes opérant en Syrie” commente Libération. Le quotidien parisien écrit aussi que “les autorités (ndla: turques) ont longtemps préféré éluder la question, considérant que la prise de contrôle d’une grande partie du nord de la Syrie par le PYD, le principal parti kurde syrien organiquement lié au PKK qui mène la lutte armée contre Ankara depuis 1984, est plus dangereuse pour la sécurité nationale (…) Une barrière avec des barbelés et des miradors s’étend le long des quelque 900 kilomètres de frontière turco-syrienne, mais elle est renforcée dans les zones kurdes. Les combattants kurdes en outre n’ont pas hésité comme ces derniers jours à Hassaké dans l’est à mener des opérations contre les jihadistes en commun avec les troupes du régime (ndla: syrien). Cela  contribue encore un peu plus à nourrir la méfiance vis-à-vis du PYD éprouvée par le gouvernement islamo-conservateur, qui  veut à tout prix le renversement d’Assad.”

 “(…) la Turquie soutient des groupes islamistes même radicaux «s’ils n’ont pas de liens avec le terrorisme, ont un enracinement local et se battent pour une Syrie pluraliste». Ankara comme le Qatar et l’Arabie saoudite aident «l’armée de la conquête» qui réunit des groupes liés aux Frères musulmans mais aussi le front al-Nusra, filiale syrienne d’al-Qaeda désormais en guerre ouverte contre l’EI”, précise encore Libé.

 COMME UN BOOMERANG …

 Le boomerang terroriste frappe ses mentors et ses complices.

Je disais précisément dimanche que “Comme le monstre du Docteur Frankenstein du célébre roman de Mary Shelley lui échappe, la créature djihadiste échappe à ses maîtres américains, atlantistes et turco-arabes” …

 Tout celà sur fond de crise politique pour les islamo-conservateurs de l’AKP. “L’AKP avait perdu la majorité absolue lors des élections législatives du 7 juin et tente depuis de former une coalition avec les ultranationalistes du MHP ou avec les sociaux-démocrates du CHP, analyse Libé (pour une fois fort lucide)  Dans le premier cas la politique syrienne du pouvoir turc resterait peu ou prou la même. Une coalition avec la gauche changerait en revanche la donne, car le CHP a depuis le début dénoncé «l’aventurisme» de la politique syrienne de Recep Tayyip Erdogan, engagé à fond contre Bachar al-Assad”.

 Luc MICHEL

 (*) Voir les dernières minutes de :

EODE-TV/ GEOPOLITIQUE DU MOYEN-ORIENT : L’EMERGENCE DE L’IRAN COMME GRANDE PUISSANCE REGIONALE/LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV

Sur https://vimeo.com/133859986

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GEOPOLITIQUE DU MOYEN-ORIENT : L’EMERGENCE DE L’IRAN COMME GRANDE PUISSANCE REGIONALE / LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV

EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 07 19/ 

EODE-TV - EXPERTS lm EMERGENCXE DE L'IRAN (2015 07 19) FR (1)

 Intervention de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE, dans l’émission LE DEBAT PANAFRICAIN :

 L’EVENEMENT GEOPOLITIQUE DE L’ETE, et même de cette année, c’est, après des années de négociations, la signature des accords de Genève sur le Nucléaire civil iranien et la fin des sanctions occidentales et onusiennes. L’Iran est consacré grande puissance régionale. Quelle analyse, quelles conséquences ?

EODE-TV - EXPERTS lm EMERGENCXE DE L'IRAN (2015 07 19) FR (2)

Video sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/133859986

LM.NET - EN BREF qui menace la paix (2015 07 18) FR

Filmé en Duplex à Bruxelles par EODE-TV (images brutes),

Diffusé en direct sur AFRIQUE MEDIA TV,

Le 19 juillet 2015 dans l’émission ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’,

présentée par Alain Michel Yetna.

 EODE-TV / EODE Press Office /

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QUI MENACE LA PAIX AU PROCHE-ORIENT ? LE NUCLEAIRE IRANIEN OU L’ARME NUCLEAIRE CLANDESTINE ISRAELIENNE ?

Luc MICHEL/ En Bref / Avec Der Spiegel/ 2015 07 18/

LM.NET - EN BREF qui menace la paix (2015 07 18) FR

Les U-Boote israéliens « Dolphin-Klasse » nucléarisés, armements NATO – cruise US-British et U-Boot allemands – « améliorés » par Tsahal en armes d’apocalypse ! C’est „l’Opération secrète Samson“ ! Où comment l’OTAN arme directement Israël en armes de destruction massive. Ce sont les mêmes, Washington, Bruxelles et Berlin, qui accusent sans fin les Iraniens de menacer la Paix et Israël !

 « Israël déploie des têtes nucléaires sur des sous-marins allemands », révèle en juin 2012 Der Spiegel ! « Israël étudie par ailleurs la possibilité d’en commander trois de plus », toujours selon Der Spiegel. « Israël est en train d’équiper des sous-marins fournis par l’Allemagne avec des missiles de croisière à têtes nucléaires », affirme l’hebdomadaire allemand Der Spiegel …

 * Lire mon analyse (juin 2012) sur ELAC & ALAC WEBSITE :

PCN-SPO / FOCUS / LE VERITABLE ETAT-VOYOU DU PROCHE ORIENT : ISRAËL DEPLOIE DES TETES NUCLEAIRES SUR DES U-BOOTE ALLEMANDS !

Sur http://www.elac-committees.org/2012/06/07/pcn-spo-focus-le-veritable-etat-voyou-du-proche-orient-israel-deploie-des-tetes-nucleaires-sur-des-u-boote-allemands/

 LM

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SECRET 1933 FILM SHOWS EDWARD VIII TEACHING NAZI SALUTE TO QUEEN (THE SUN)

PCN-SPO/ 2015 07 18 / With The Sun – PCN-TV/

 See the video on : https://vimeo.com/133839734

 PCN-TV - Nazi queen Elisabeth Sun (2015 07 18) FR

* Going further, Read :

PCN-INFO/ PUTIN OR HITLER ? SHORT MEMORY OF PRINCE CHARLES ON THE WINDSOR NAZI SYMPATHIES…

On http://www.lucmichel.net/2014/05/23/pcn-info-putin-or-hitler-short-memory-of-prince-charles-on-the-windsor-nazi-sympathies/

 KING EDWARD : SYMPATHY FOR THE DEVIL …

 Footage from the early 1930s, published by the Sun newspaper, shows Elizabeth raising her right arm straight in salute to the camera. Buckingham Palace has criticised the Sun newspaper for publishing footage of the Queen giving the Nazi salute as a child. The palace said that the paper had exploited footage that appeared to have come from the monarch’s personal archives. The Sun ran an image from the grainy footage from the early 1930s of a young Elizabeth playing with her sister Margaret on its front page on Saturday. The two children are accompanied by their uncle Edward – then Prince of Wales – and their mother in the gardens of Balmoral. The footage shows Elizabeth, at the apparent instigation of both her uncle and her mother, raising her right arm straight in salute to the camera. A palace spokesman said: “It is disappointing that film, shot eight decades ago and apparently from her majesty’s personal family archive, has been obtained and exploited in this manner.”

 The film lasts about 17 seconds and shows Elizabeth playing with a dog on the lawn in the gardens of Balmoral, the Sun claims, before she raises an arm to wave to the camera with Margaret. The Queen Mother then makes a Nazi salute and, after glancing towards her mother, Elizabeth mimics the gesture. The Queen Mother repeats the salute, joined by Edward, and Margaret raises her left hand before the two children continue dancing and playing on the grass. Edward, it said, “was already a fan of Hitler – and remained so as late as 1970, long after the Holocaust’s horrors were laid bare”.

 Edward, who later became King Edward VIII and abdicated to marry American socialite Wallis Simpson, faced numerous accusations of being a Nazi sympathiser. The couple were photographed meeting Hitler in Munich in October 1937, less than two years before the second world war broke out.

 PCN-SPO

BOKO HARAM. QUELLE GUERRE CONTRE LE TERRORISME EN AFRIQUE ?/ LUC MICHEL SUR AFRIQUE MEDIA TV

EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 07 19/

 Intervention de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE,

dans l’émission LE DEBAT PANAFRICAIN :

EODE-TV - EXPERTS lm QUELLE GUERRE AU TERRORISME EN AFRIQUE (2015 07 19)  FR (1)

Il parle de la montée en puissance de Boko Haram, de son allégeance au Califat de DAECH, et de la sous-estimation permanente du djihadisme africain par la plupart des analystes africains.

EODE-TV - EXPERTS lm QUELLE GUERRE AU TERRORISME EN AFRIQUE (2015 07 19)  FR (2)

Il dénonce la soi-disant « guerre au terrorisme » des USA et du Bloc occidental, ceux-ci ayant besoin du prétexte du terrorisme pour leur politique d’agression et de recolonisation au Proche-Orient et en Afrique.

Il analyse la guerre, bien réelle et vitale celle-là, du bloc des pays africains formés par le Tchad, le Cameroun et la Guinée Equatoriale, et bientôt sans doute le Niger.

EODE-TV - EXPERTS lm QUELLE GUERRE AU TERRORISME EN AFRIQUE (2015 07 19)  FR (3)

Il dénonce le sabotage de ce combat africains par le leadership nigérian, état client des USA.
Il cite le livre de Samuel Laurent : L’ETAT ISLAMIQUE (au Seuil).

 EODE-TV - EXPERTS lm QUELLE GUERRE AU TERRORISME EN AFRIQUE (2015 07 19)  FR (4)

Enfin il annonce (voir dernières minutes) la rupture entre DAECH et le régime islamo-conservateur turc. La rupture entre le gouvernement islamiste turc AKP d’Erdogan et DAECH est désormais effective. DAECH ayant mis ses menaces à exécution ce 20 juillet et frappé la Turquie, dont le gouvernement est avec les Saoudiens, les Qataris et les services secrets pakistanais (ISI), un des parrains du djihadisme …

 Video sur le Website d’EODE-TV  https://vimeo.com/133865305

 Filmé en Duplex à Bruxelles par EODE-TV (images brutes),

Diffusé en direct sur AFRIQUE MEDIA TV,

Le 19 juillet 2015 dans l’émission ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’,

présentée par Alain Michel Yetna.

 EODE-TV / EODE Press Office /

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