LE VOSTRE MISURE NON CI FERMERANNO, a sarà düra!

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Questo articolo è stato scritto da  il 01 lug 2015 in Editoriali

Ieri 29/6 a Nicola, un compagno del KSA di Torino, è stato notificato l’obbligo di dimora con firma e rientro a casa in determinate fasce orarie.
La misura cautelare è stata presa a seguito di indagini riguardanti fatti avvenuti in Val di Susa nel settembre 2014 , per cui c’erano già state delle perquisizioni che avevano interessato due ragazzi, tra cui quest’ultimo del nostro collettivo. Queste si erano concluse con un nulla di fatto, in quanto la polizia non aveva trovato niente di quello che cercava.
A Torino questo tipo di misure ormai sono all’ordine del giorno, infatti magistratura e forze dell’ordine portano avanti da anni, senza sosta, il tentativo di spegnere il movimento NO-TAV colpendo chi, in prima persona, ha lottato e partecipato alle mobilitazioni e alle scadenze che questo si dava.
Lo Stato attraverso queste limitazioni alla libertà personale cerca di vendicarsi della sua totale inefficienza in una valle, che da sempre ha lottato a testa alta contro chi invece non ha fatto che portare distruzione e militarizzazione; capiamo infatti che stare in un territorio dove non si è voluti da tutta la popolazione non è molto divertente.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà-complicità al nostro compagno con la consapevolezza che non saranno queste forme di repressione a spegnere i movimenti, e che ci saranno sempre persone che, come lui, avranno il coraggio e la voglia, di lottare contro chi da anni non fa che speculare sulle nostre vite, progettando e strutturando una società precaria e di sfruttamento.

Perché la libertà è una cosa seria e come tale va trattata. Perché tutti insieme siamo imbattibili, perché fermarci è veramente impossibile!

Nicola libero, liber* tutt*!

Kollettivo Studenti Autorganizzati Torino

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TAV, L’OSSERVATORIO INVITA IN RIUNIONE A METÀ LUGLIO I SINDACI NO TAV. I LAVORI A SUSA SOLO DAL 2024 E NUOVA STAZIONE A BUTTIGLIERA

GIOVEDÌ, 2 LUGLIO 2015

BY  – PUBLISHED: 07/02/2015 

Dopo mesi di assenza torna a farsi sentire l’Osservatorio della Torino-Lione, che ora ha come nuovo commissario Paolo Foietta al posto di Mario Virano. Due le notizie emerse nel primo incontro di ieri in prefettura. 1) A metà luglio si terrà una nuova assemblea a cui saranno invitati tutti i sindaci della Val Susa, compresi quelli No Tav. E secondo indiscrezioni dovrebbe partecipare all’incontro anche il ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio. 2) I futuri lavori per lo scavo del tunnel di Base, previsti dal 2017, partiranno molto probabilmente da Chiomonte, al cantiere della Maddalena, posticipando i cantieri di Susa solo dal 2024. Il nuovo commissario Foietta ha tenuto ieri una prima riunione in Prefettura, in cui ha annunciato che proporrà di anticipare i lavori per la costruzione della nuova stazione di Buttigliera Alta, che si aggiungerà a quelle già esistenti sulla linea Torino – Susa – Bardonecchia. 


Buttigliera Alta è interessata direttamente dal progetto SFM, la realizzazione della stazione ferroviaria andrebbe nella zona agricola nella zona Ovest di Ferriera. L’area di interesse è in colore blu nella cartina. Si tratta di un progetto di grandi dimensioni che vede una vasta porzione di territorio interessata.I numeri sono notevoli: si parla, per il parcheggio previsto, di 700-800 posti auto e 60 posti bus.

Le altre nuove stazioni ferroviarie che l’Osservatorio propone di realizzare saranno quella al centro commerciale Le Gru a Grugliasco e all’ospedale San Luigi di Orbassano. In progetto anche il nuovo scalo merci di Orbassano, che i promotori della Tav ritengono strategico. “Entro settembre dobbiamo definire i criteri di progettazione – ha detto Foietta – Orbassano potrebbe essere l’unico scalo passante sul corridoio del mediterraneo”.

Domenica le bandiere notav sono anche entrate nel cantiere, quello inviolabile.

post — 2 luglio 2015 at 09:04

no tav 28 6 2015 marcia Chiomonte 077Domenica pomeriggio, mentre sul ponte davanti alla centrale di Chiomonte cadevano i betafens (messi a difesa della recinzione del cantiere) una quindicina di notav, armati di bandiere, arrivavano in via dell’Avanà all’altezza del b&b. I 15 scout sono arrivati indisturbati passando tra le vigne dopo aver guadato la Dora. Questa è l’ulteriore riprova che il cantiere non è inviolabile. Neppure quando è presidiato con eccezionali misure di sicurezza (vedi elicottero in volo sopra la centrale). Dopo aver sventolato le bandiere per 10 minuti i nostri se ne sono andati, facendo in senso inverso lo stesso percorso dell’andata.

nel cantiere