Ci si scandalizza per la foto in cui si vede un libro che brucia in un camino e si cita la suggestiva frase per cui “si inizia bruciando libri e si finisce bruciando le persone”. Non so se ve ne siete accorti, ma le persone stanno già bruciando! Fate una banalissima ricerca e vedrete quanti disperati si son dati fuoco solo in questi ultimi due anni.. Il giusto rispetto e la pietas che ogni morto merita lo impediscono, ma ci sarebbero da pubblicare e diffondere anche le foto di quei corpi straziati, in cui la pelle si stacca a brandelli e il volto non conserva più nulla di umano. Ci sarebbe da diffondere la foto di ogni ragazzo, uomo, padre di famiglia o vecchio che si è impiccato: un primo piano su quella testa innaturalmente piegata, quegli occhi sbarrati che, forse, qualche istante prima di morire, anelano improvvisamente e disperatamente all’ossigeno e alla vita. Non sono vittime senza mandanti, non è “la crisi” a ucciderli, ma le scelte politiche scientificamente portate avanti senza la volontà di affrontare e risolvere i problemi della collettività, ma solo per foraggiare i soliti centri di potere finanziario, incapaci di generare benessere e lavoro per la Nazione tutta. Chi oggi si lagna e invoca tutta la ben nota litania di fascismo, nazismo, sessismo e populismo ha in verità responsabilità gravissime verso quei morti. Non abboccate alla retorica su scritti di poco o nessun valore che finiscono fra le fiamme e conservate il vostro sdegno e la vostra pietà per quei poveri corpi straziati dal fuoco o irrigiditi dall’asfissia: ne avremo ancora tanti su cui piangere.
Federica Poddighe su FB
Archivi giornalieri: 4 febbraio 2014
Letta anti 5 stelle: ha letto “barbaria” invece di “barbarie”, per 5 volte in due minuti, … una comica !!
Il rapporto della commissione europea, che prospetta un futuro di miseria e disperazione
grazie a tutti coloro che si sono spesi per le banche, difendendo il loro progetto chiamato Ue e denigrando, silenziando, boicottando ogni dissenso o voce critica per oltre 20 anni.
LA GHIGLIOTTINA ESANGUE
http://www.tgvallesusa.it/?p=5129
Da Claudio Giorno
Dev’essere tutta colpa del nipote di Magozurlì, quel tal Carlo Conti che imperversa la sera su Rai-uno trainando l’ascolto del Tiggì più caro agli italiani con un programma – l’eredità – in cui una ghigliottina cala sul gruzzolo dei concorrenti che si sono sudati la vincita rispondendo a domande impegnative sostenendo che Hitler salì al cancellierato di germania nel 1970…Il ritorno di moda di una “invenzione” talmente micidiale che ne finì vittima persino il suo ideatore deve aver affascinato una predestinata ad alte cariche istituzionali come la presidente protempore della camera dei deputati. La butto sull’ironico perché ho letto attentamente e con rispetto una lunga e profonda discussione che alcuni “amici” si sono scambiati sul mio “profilo facebook” scatenata da un post che a mia volta avevo condiviso dal socialnetwork. Dico subito che stimo molto coloro che conosco (al di la dell’”amicizia virtuale”) e che altrettanta stima ritengo si debba accordare anche a chi non conosco personalmente ma vedo che si appassiona a ragionare – (oggi!) – di democrazia a rischio! Ma francamente non immaginavo di provocare tanta rovente discussione, raccogliendo la segnalazione di un pezzo uscito su un blog dichiaratamente caustico nei confronti di tutto ciò che pretende di essere “politicamente corretto”. Qualunque commento rischia quindi di essere inadeguato, ma se non lo si fa nell’arena virtuale – potendosi sbagliare e correggere senza aver provocato danni irreparabili – non vedo come si possa auspicare che ciò possa avvenire nelle assemblee elettive di ogni ordine e grado. In tali consessi infatti tutti, anche i migliori, devono difendere la propria squadra non fosse altro in quanto strumento per lavorare al conseguimento dei più nobili obiettivi.
Io non conosco la Boldrini se non attraverso la stima di persone che ci hanno avuto direttamente a che fare nella delicata esperienza legata alla sorte degli “ultimi” dei migranti vittima di tante tragedie consumatesi nella indifferenza quando non nell’ostilità di buona parte dell’opinione pubblica. Ma a maggior ragione chi ha alle spalle quel tipo di storia non può permettersi di “dare scandalo” quando cambia mestiere: io non so e non mi permetto di dire che meglio sarebbe stato se si fosse legata una pietra al collo piuttosto che azionare – per la prima volta in Italia – la lama di una ghigliottina. E non è possibile cavarsela dicendo che non è corso sangue e nessuna testa è caduta nella cesta. Io sto ai fatti perché mentre “la cosa” stava succedendo quello che lei ha fatto passare stroncando l’”abominevole ostruzionismo grillino” (ma anche di alcuni suoi “ex compagni” di SEL e degli eletti di Fratellid’italia) è un provvedimento incoerente come tutti i decreti che lo hanno preceduto, un pezzo del quale poteva anche aver requisiti di “necessità e urgenza”, quello relativo alla soppressione dell’IMU, giusta o sbagliata che sia, ma l’altro – il grazioso regalo alle peggio banche italiane e non (vedi Unicredit) – oltre ad essere a dir poco discutibile era sicuramente rinviabile (e proprio con lo scopo di poterne discutere fino in fondo). E’ di queste stesse ore la notizia dell’apposizione di una sorta di segreto di stato sulla richiesta di Bruxelles che il Monte dei Paschi di Siena restituisca 3 dei 4 miliardi di aiuti ottenuti dalGovernomonti…Ora mentre quel che arriva dalla Commissione UE diventa sacro e immediatamente esecutivo se si tratta di tagliare pensioni, rientrare dal deficit eccessivo o rinunciare alla italianità della mozzarella ecco che su questa “trascurabile raccomandazione” cala il più classico dei silenzi assordanti. Che le banche siano importanti (che sia fondamentale che tornino a svolgere la funzione del credito per cui si può considerare un bene da difendere anche la loro “italianità” alla faccia della globalizzazione) è fuor di dubbio. Ma quale uso sia meglio fare di sette miliardi e mezzo di riserve valutarie della Banca d’Italia deve essere materia su cui l’opposizione possa esercitare il diritto regolamentarmene disciplinato ad opporsi. Differentemente tale decisione, come quella su MPS o l’acquisto degli F35 diventano prerogativa dell’ABI o una scelta insindacabile dell’esecutivo, o materia del Comitato per la Difesa Nazionale presieduto da un post-comunista che si è fatto monarca! Cose ognuna delle quali rappresenta un delitto contro la democrazia assai più grave di turpiloquio, sessismo, e – secondo me – persino delle più volgari e vergognose minacce. Che condanno, sia chiaro, come hanno fatto anche molti eletti a 5stelle – nonostante l”’obbligo di difesa della casamadre” cui ho fatto cenno. Ma che sono il sintomo, non la causa della malattia. Come lo è il tentativo (sin qui fallito) dei forconi che magari (come qualcuno paventava) credevano di avere dalla loro poliziotti e camionisti, ma non sapevano che i primi si sono tolti il casco per ravviarsi i capelli e i secondi erano garantiti da Palenzona & Lupi che di banche, pedaggi autostradali e rimborsi delle accise sul gasolio sono da sempre “razzapadrona”. Ora io credo che se la Boldrini non perde occasione per rincarare la dose affermando (virgolettato) che quello dei parlamentari 5stelle è stato un “attacco eversivo” farebbe bene a dimettersi senza bisogno che glie lo chieda nessuno perché non può non sapere che sta seduta su una polveriera incomparabilmente più destabilizzante, i cui fuochisti sono quelli che hanno manovrato i pentiti per depistare i magistrati dallo scoprire chi sono stati se non i mandanti almeno i complici “istituzionali” dalle stragi di Capaci e via d’Amelio; perché è circondata da lobbysti che decidono indisturbati in che modo usare le risorse pubbliche per i loro affari privati e quali emolumenti attribuirsi. Allora delle due l’una: o ammetti di essere inadeguato per un ruolo imparziale e ne trai le conseguenze o sei complice di un disegno che è eversivo (quello si) di quella stessa costituzione su cui hai giurato. E siccome di spergiuri è piena la lista di attesa, meglio se a compiere (o avallare) le inevitabili nefandezze prossime venture saranno persone dal curriculum politico spregevole e riconoscibili come tali. Spiacente, ma di difensori della classe operaia che passavano da una festa all’altra della nobiltà romana ne abbiamo gia avuto uno, e non era neanche una donna, per cui chi – giustamente – lo attaccava se non altro non poteva essere tacciato di sessismo.
L’Unione Europea ammonisce l’Italia: “Corruzione preoccupante, basta leggi ad personam”
Bruxelles non risparmia critiche all’Italia. Tra gli aspetti più discussi, lo “scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo”. La legge anticorruzione è un passo avanti, ma “lascia irrisolti” vari problemi
Bruxelles04 febbraio 2014Bloccare le leggi ad personam, preoccupazione per lo “scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo”, legge contro la corruzione che “lascia irrisolti” vari problemi. Nel report sulla corruzione, la Commissione europea non risparmia critiche pesanti all’Italia e ricorda che il fenomeno ci costa circa 60 miliardi all’anno, cioè intorno al 4% del Pil.
“Stop alle leggi ad personam”
Il rapporto oltre a una parte generale contiene approfondimenti su ogni Stato membro. Bruxelles suggerisce al nostro Paese di “bloccare l’adozione di leggi ad personam”, dal lodo Alfano alla ex Cirielli, dalla depenalizzazione del falso in bilancio al legittimo impedimento. Nel report Ue si rileva che “i tentativi” di darsi norme per garantire processi efficaci sono stati “più volte ostacolati” da normative di questo tipo.
“Scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive”
A preoccupare Bruxelles nel panorama italiano sono anche “i legami tra politici, criminalità organizzata e imprese, e lo scarso livello di integrità dei titolari di cariche elettive e di governo”. “Sono – continua il report – tra gli aspetti più preoccupanti, come testimonia l’alto numero di indagini per corruzione”.
Legge contro la corruzione, molti aspetti “irrisolti”
La nuova legge italiana contro la corruzione “lascia irrisolti” molti aspetti. Secondo la Commissione Ue infatti “non modifica la disciplina della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggio e non introduce reati per il voto di scambio. È urgente – afferma il report – anche mettere mano al conflitto d’interesse”.
Passi avanti ma non sufficienti
In ogni caso, dice Bruxelles, la nuova legge anticorruzione ed il successivo decreto legislativo sull’incandidabilità ed il divieto di ricoprire cariche elettive o di governo in seguito a condanne definitive segnano “un importante passo avanti”. A tal proposito la Commissione Ue segnala come la norma sia stata applicata “nel caso della decadenza da senatore di un ex premier”, cioè di Silvio Berlusconi.
Il finanziamento ai partiti
La Commissione raccomanda di rafforzare il quadro giuridico e attuativo sul finanziamento ai partiti politici. In particolare, questo dovrebbe riguardare le donazioni, il consolidamento dei conti, il coordinamento. Tra i suggerimenti ci sono anche quelli di mettere in atto adeguati poteri di controllo e di prevedere l’applicazione di sanzioni dissuasive.
Un cancro da 60 miliardi di euro l’anno
Nonostante la legge anticorruzione e “gli sforzi notevoli profusi dall’Italia” per combattere il fenomeno, l’effetto della corruzione sull’economia italiana resta pesante. Secondo la Commissione Ue, il suo valore nel nostro Paese è intorno ai 60 miliardi all’anno, pari a circa il 4% del Pil.
– See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Unione-Europea-Italia-Corruzione-preoccupante-bloccare-leggi-ad-personam-2cc5fc28-654b-41fa-bed4-be9880c3cd9d.html#sthash.D9i8b5U3.dpuf
Wall Street risucchia al ribasso l’Europa. Pesante Piazza Affari
sarà colpa della Germania anche questa
NEWS ALERT: YOOX, WORLD DUTY FREE
Sul mercato domestico scansano le vendite solo Yoox e Snam. Forti ribassi per i titoli dl settore bancario. Crollo verticale per World Duty Free.
DAVIDE PANTALEO 3 FEBBRAIO
Fallito il tentativo di recupero compiuto nella seconda metà della mattinata, le Borse europee sono tornate a perdere posizioni sulla scia delle vendite che stanno interessando Wall Street. A circa un’ora dall’apertura degli scambi i tre indici principali in America viaggiano tutti in calo di circa un punto percentuale, per nulla aiutati dalle indicazioni arrivate dal fronte macro. Le spese per costruzioni a dicembre hanno evidenziato una variazione positiva positiva dello 0,1%, in netta frenata rispetto al rialzo dello 0,8% precedente, mentre le stime erano per un progresso dello 0,2%. A deludere è stato anche l’indice ISM manifatturiero che a gennaio è sceso a 51,3 punti dai 56,5 di dicembre e rispetto ai 56 punti messi in conto dalla comunità finanziaria.
Sulla scia delle vendite di Wall Street, le Borse europee si spingono sempre più in basso e mentre il Ftse100 contiene le perdite allo 0,58%, non riescono a fare altrettanto il Dax30 e il Cac40 che calano rispettivamente dell‘1,14% e dell‘1,18%.
A pagare il conto più salato è Piazza Affari che vede il Ftse Mib a ridosso dei 19.000 punti, con una flessione del 2,04%.
Solo una blue chips è capace di scansare le vendite e si tratta di Yoox che sale dello 0,43%, mentre Snam mostra un frazionale calo dello 0,04% e Atlantia e Gtech limitano le perdite al di sotto di mezzo punto percentuale.
Sempre più in basso Wolrd Duty Free che lascia sul parterre oltre il 6,5% pagando pegno alla bocciatura di Citigroup. Vendite sui titoli del settore bancario tra i quali ad avere la peggio sono Banco Popolare e Banca Popolare dell’Emilia Romagna che accusano una flessione rispettivamente del 5,65% e del 4,85%. Male Unicredit e Mediobanca che arretrano del 3,67% e del 2,79%, mentre Ubi Banca e Intesa Sanpaolo scendono del 2,31% e dell‘1,79%.Sotto pressione i protagonisti del lusso con la sola eccezione di Yoox citata prima: Ferragamo perde il 3,7%, mentre Tod’s cala del 3,31% e Luxottica contiene le perdite a poco meno di un punto percentuale.
Nel mirino dei ribassisti Fiat che scende del 3% in attesa dei dati relativi alle immatricolazioni di auto in Italia con riferimento al mese di gennaio che saranno diffusi dopo la chiusura di Piazza Affari dal Ministero dei trasporti. –
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Ma gli eversori sono loro!
I segreti di Corrado il moralizzatore
Di Giampaolo Rossi, il 3 febbraio 2014 –
Corrado Augias, giornalista e saggista, Grande Ufficiale e Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, è un uomo di grande morale ma anche di grandi segreti; sarà forse per questo che la sua produzione letteraria è segnata ossessivamente da questa parola. “I segreti d’Italia” , pubblicato nel 2012, ha seguito di pochi mesi una collana editoriale da lui curata dal titolo “I segreti della musica”, che seguiva di due anni un libro dal titolo “I segreti del Vaticano”, che seguiva, nell’ordine, “I segreti di Roma”, quelli di “Londra” quelli di “New York” e quelli di “di Parigi”.
Augias sembra avere una certa dimestichezza con i segreti, ma anche con i servizi segreti.
Qualche anno fa, Antonio Selvatici, scrupoloso giornalista d’inchiesta italiano, rese pubbliche una serie d’informazioni ricavate dagli archivi della StB, la vecchia polizia segreta cecoslovacca, che contenevano un dossier interamente dedicato ad un loro informatore italiano: tale Corrado Augias, nome in codice “Donat”. I documenti, raccolti in un fascicolo di 135 pagine, si riferivano a rapporti, verbali d’incontri, schede, che abbracciavano un periodo di quattro anni a partire dal 1963, quando Augias era un giovane funzionario Rai con frequentazioni importanti. La polemica che ne seguì spinse in campo una buona fetta dell’”Intelligencija” progressista in sua difesa: tra quelli che ci misero più impegno, l’insuperabile Furio Colombo, il quale portò allo stremo il suo sforzo immaginando che quelle rivelazioni fossero in realtà frutto di un accordo tra Berlusconi e Putin teso a produrre dossier taroccati per colpire uno alla volta i nemici del Cavaliere; infatti si iniziava dalla A, come Augias, per arrivare alla Z (forse come Zorro). Nonostante minacce di querele e denunce, mai però presentate da parte di Augias, la questione è stata seppellita sotto uno strano silenzio, tipico di un paese che continua ad avere un rapporto acrobatico con la verità storica, soprattutto quando questa tocca uomini o ambienti della sinistra.
Augias alla fine fu costretto ad ammettere i suoi rapporti con i cecoslovacchi (che in epoca di guerra fredda non erano proprio nostri alleati), definendoli però “blande frequentazioni”.
A noi interessa capire perché un uomo che ha un rapporto così contorto con la propria verità, continui a dare lezioni di moralismo in tv e sui giornali.
In questi anni Augias, con il suo stile british e intellettualmente pacato, è stato uno dei più feroci fustigatori del berlusconismo visto come una sorta di bestia immonda minacciante la purezza dell’Italia antropologicamente superiore di cui lui fa parte.
Da qualche tempo il suo obiettivo sono i grillini: qualche giorno fa, in tv dalla Bignardi, li ha attaccati definendo “squadrismo inconsapevole” quello che hanno fatto in Parlamento e ammonendo sul rischio dell’ennesimo pericolo di ritorno del fascismo.
Ieri, dalle colonne di Repubblica, ha rincarato la dose con tanto di spiegazione psicanalitica del grillismo caratterizzato da un “sessismo arcaico nutrito da pulsioni mai sopite” arrivando a definire niente di meno che “una violenza senza precedenti nel mondo civilizzato” le offese che la presidente della Camera Boldrini ha ricevuto sul blog di Beppe Grillo.
Non saremo noi ad incrinare le certezze di Augias parlando ad esempio degli auguri di morte che un suo collega di Repubblica inviò a Berlusconi su twitter qualche mese fa, o del sessismo arcaico degli articoli di Michele Serra (altro suo collega di Repubblica) e degli altri intellettuali illuminati, dedicati in questi anni alle donne politiche di centrodestra.
Il punto è un altro: succede spesso che i grandi moralizzatori dei comportamenti altrui siano quelli che evitano accuratamente il giudizio sui propri; e così, Augias preferisce parlare di Berlusconi o di quei “quasi fascisti” dei grillini, piuttosto che dei segreti suoi; per esempio quelli che riguardano un certo agente Donat.
Boldrini: “La democrazia in Italia è in pericolo”… VEDIAMO PERCHE’
- – Perché il governo è succube delle banche?
- – Perché molti politici sono riconducibili al Bilderberg, gruppo di potere che secondo Imposimato è legato addirittura alle “stragi di Stato” ? [1]
- – Perché i vertici delle 3 principali istituzioni sono legati alla massoneria? [2]
- – Perché i nostri politici sono complici della Germania, che viola i trattati a nostro discapito? [3]
- – Perché la Presidente della Camera ha utilizzato ILLEGALMENTE la “ghigliottina”, NON PREVISTA alla Camera ma solo al Senato? [4]
- – Perché sta per entrare in vigore il Fiscal Compact, ovvero il FUNERALE dell’Italia?[5]
- [1] http://www.nocensura.com/2013/04/imposimato-la-zanzara-dietro-strategia.html
- [2] http://www.nocensura.com/2014/01/magaldi-le-tre-piu-alte-cariche-dello.html
- [3] http://www.nocensura.com/2014/01/la-germania-ovvero-i-padroni-deuropa.html
- [4] https://www.facebook.com/photo.php?fbid=703160246401738&set=pb.118635091520926.-2207520000.1391369991.&type=3&theater
- [5] http://www.nocensura.com/2013/07/euro-europa-bce-fiscal-compact-il.html
BOLDRINI VERGOGNA! di Claudio Romanini
Questa redazione si associa alla richiesta dei Cinque Stelle per le dimissioni della Presidentessa della Camera dei Deputati.
«Mentre Grillo si adopera per abbassare i livelli di adrenalina dei suoi deputati, Boldrini getta benzina sul fuoco. Quello del M5s, dice, “è un attacco eversivo contro le istituzioni che deve essere respinto da tutte le forze democratiche. Alla Camera c’è gente che lavora seriamente per cambiare le cose dal di dentro, e questo non può essere distrutto”. Il M5S, aggiunge la presidente della Camera, “non sa utilizzare gli strumenti democratici, messi a disposizione dell’opposizione dalla Costituzione. Devono imparare.”
Vediamo invece cosa ha da imparare la Boldrini.
1) “Gli strumenti democratici messi a disposizione dell’opposizione dalla Costituzione”: per la Costituzione, il decreto su Bankitalia non doveva nemmeno esistere, non essendo né necessario né urgente. E tantomeno poteva essere abbinato al decreto sull’Imu, trattandosi di materie totalmente eterogenee. L’ostruzionismo ha una antica e per certi versi gloriosa tradizione parlamentare, la “ghigliottina” no. Neanche esiste nel regolamento della Camera, quella della Boldrini è stata una decisione senza precedenti. La Boldrini, come presidente della Camera, dovrebbe protestare contro l’uso sistematico della decretazione d’urgenta da parte del governo, anziché fargli da sponda anche in situazioni indifendibili. Il M5S cosa dovrebbe studiare, la Costituzione e i regolamenti o le innovazioni del Boldrini-pensiero?
2) “Alla Camera c’è gente che lavora seriamente per cambiare le cose dal di dentro”: certo, c’è il M5S, che ha voluto e imposto la discussione su un decreto così importante e che si voleva far passare alla chetichella. Dall’altra, c’è un Parlamento su cui è calato un accordo Renzi-Berlusconi accompagnato da un minaccioso “prendere o lasciare”.
La Corte Costituzionale aveva bocciato il Porcellum per due motivi: l’impossibilità per i cittadini di scegliere i propri rappresentanti, e l’eccessivo peso dato al premio di maggioranza rispetto al principio rappresentativo. E cosa si ritrova il Parlamento ora? Una proposta che non prevede preferenze e che stravolge il principio rappresentativo ancor più pesantemente della legge precedente.
Di nuovo, la Boldrini si mostra supina di fronte alle richieste che le giungono “dall’alto”: ha avallato l’approvazione-lampo con cui la commissione Affari costituzionali ha mandato il provvedimento in aula, nonostante la Costituzione escluda il ricorso a procedure d’urgenza in materia elettorale; e sicuramente avallerà il sopruso della controriforma Renzi-Berlusconi ai danni del principio rappresentativo sancito dalla Costituzione.
3) “ un attacco eversivo contro le istituzioni”: che dire, su questa enormità? forse solo che la Boldrini ha un ego smisuratamente gonfiato, tanto da confondere la difesa della propria immagine con quella delle istituzioni. E’ chiaro che la sua storia è avvenuta fuori dalla politica, è una brava funzionaria, e vorrebbe ricevere solo complimenti per la solerzia con cui assolve ai compiti affidatigli “dall’alto”; non ha capito che come presidente della Camera deve tutelare innanzitutto le prerogative e la libertà di dibattito di tutti i deputati, anche e soprattutto contro il governo.
Insomma, è della stessa pasta di Napolitano. Sono, e si sentono, governatori della colonia-Italia. Per loro quella del M5S è solo una “rivolta di indigeni” da domare».
http://sollevazione.blogspot.it/2014/02/boldrini-vergogna-di-claudio-romanini.html