Letta e il caso Electrolux

Mentre alla riunione dei ministri dell’Industria Ue a villa Madama Letta afferma che “La riduzione del costo del lavoro è un punto essenziale e vogliamo continuare su questa strada» poco dopo interviene sulla vertenza Electrolux dove spiega che dopo il tavolo al ministero in cui Zanonato ha definito «non convincente» la proposta dell’azienda, ribadisce che «non accettiamo di alzare bandiera bianca e ci sarà il massimo impegno del governo perché queste produzioni si possano e si debbano fare in Italia».
Come sempre Letta sembra essere leggermente con le idee confuse e soprattutto molto poco coerente. Infatti se dovessimo prendere alla parola Letta che afferma che la riduzione del costo del lavoro è un punto essenziale, allora non dovremmo avere nulla da ridire su alcune delle posizioni della Electrolux, che non ha annunciato l’intenzione di rivedere o ritirare il piano, anzi ha ribadito di voler «andare avanti tranquillamente con l’analisi e la riduzione del costo del lavoro». In tutto questo a 24 ore dal termine del vertice convocato dal ministro Zanonato dove erano presenti l’amministratore delegato di Electrolux Italia, Ernesto Ferrario, i sindacati metalmeccanici, e i governatori delle quattro Regioni interessate le uniche due certezze sono che il piano presentato dall’azienda «non convince» e che tra qualche giorno si comincerà a negoziare.  Attendendo che Letta si chiarisca le idee sul costo del lavoro speriamo che l’ Electrolux ceda sul suo piano che prevede tra l’altro 600 esuberi in caso di orario mantenuto a 8 ore e 250 a sei ore e che il governo riesca a “salvaguardare l’integrità dell’azienda”, cioè di tenere in piedi tutti e quattro gli stabilimenti.
Guerriero del Risveglio
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Letta e il caso Electroluxultima modifica: 2014-02-04T09:51:30+01:00da davi-luciano
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