IL MANIFESTO DEI BANCHIERI

Da The Politics of Common Sense (= La Politica del Buon Senso)
Quanto segue è stato tratto da “Banker’s Manifest,” Il Manifesto dei banchieri circolata privatamente esclusivamente tra i banchieri più importanti, ed è tratto da “Civil Servants” Year Book, “The Organizer” del gennaio 1934.
Tra il 1907 e il 1917 il membro del Congresso Charles A. Lindbergh, Sr. (padre del famoso trasvolatore e grande oppositore della Federal Reserve) ha illustrato al Congresso statunitense il Manifesto dei Banchieri del 1892.
Noi (I banchieri) dobbiamo procedere con cautela e prestare attenzione ad ogni nostra mossa, dato che il popolo mostra già segni di forte agitazione.
Con prudenza, dunque, riusciremo a far mostra di un’apparente sottomissione alla volontà popolare continuando allo stesso tempo a perfezionare i nostri piani fino a quando potremo dichiararlisenza temere alcuna resistenza organizzata. Lasciamo che i nostri uomini di fiducia controllino attentamente le Organizzazioni degli Stati Uniti.
Dobbiamo prendere immediatamente provvedimenti per controllare queste organizzazioni nel nostro interesse oppure distruggerle.
I nostri uomini devono partecipare all’imminente convention di Omaha il prossimo 4 Luglio 1892 e dirigerne i movimenti, altrimenti nei confronti dei nostri progetti prenderà piede un antagonismo tale da richiedere l’uso della forza per superarlo. In questo momento ciò sarebbe prematuro. Non siamo ancora pronti per una tale crisi. Il capitale deve autoproteggersi come può, tramite l’associazione (cospirazione) e la legislazione.
Dobbiamo chiamare in nostro aiuto i tribunali, esigere i debiti e precludere la facoltà di riscattare obbligazioni e mutui quanto prima.
Quando, secondo la legge, la gente comune avrà perso le proprie case, sarà più facile gestirla e governarla tramite la forte influenza di un governo imperniato sul potere centrale sotto il controllo dei finanzieri leader. Chi non possiede più una casa non discute con i propri leader.
La storia si ripete ciclicamente. I nostri capi, impegnati a costruire un imperialismo mondiale, conoscono bene questa verità. Mentre lo fanno, la gente deve essere tenuta in uno stato di antagonismo politico.
Bisogna sollecitare la questione della riforma delle tariffe doganali tramite quell’organizzazione conosciuta come Partito Democratico, e la questione della protezione con la reciprocità deve essere portata in superficie tramite il Partito Repubblicano. Dividendo in questo modo gli elettori, possiamo fare in modo che spendano le proprie energie nelle lotta su questioni prive di importanza per noi. Così, agendo nella discrezione, possiamo mettere al sicuro quanto abbiamo così ben organizzato e raggiunto con successo….OGGI É IL POTERE CHE CONQUISTA NON IL CASO …..milioni di Americani hanno perso la propria casa durante il mandato dell’attuale Presidente degli Stati Uniti. È in corso una grande corsa al potere, e chi non possiede risparmi personali né una casa è più facile da controllare. Non a caso la Commissione Pujo aveva tentato di limitare il potere delle stesse banche che oggi sono i principali beneficiari dell’attuale crisi finanziaria.
Woodrow Wilson (28° presid. degli Stati Uniti dal 1913 al 1921 del part. democratico, premio nobel per la pace nel 1921):
Sono talmente infelice. Ho inconsapevolmente portato il mio paese alla rovina. Una grande nazione industriale è controllata dal proprio sistema di credito. Il nostro sistema di credito è concentrato. Dunque, la crescita della nazione e tutte le nostre attività sono nelle mani di pochi. Siamo diventati uno dei governipeggio governati e più controllati e dominati del mondo civilizzato. Non più un governo per libera scelta, non più un governo per convinzione e per voto della maggioranza, ma un governo per scelta e costrizione di un piccolo gruppo di uomini dominanti.
Poco prima dell’approvazione del Federal Reserve Act, il membro del Congresso Charles A. Lindbergh Sr. Ha dichiarato: Questo Act (il Federal Reserve Act, 23 dicembre 1913) istituisce il trust più enorme sulla terra. Quando il Presidente firmerà la Legge, il governo invisibile del Potere della Moneta verrà legalizzato… Con questa Legge sulla banca e sulla moneta si commette il peggior reato legislativo di tutti i tempi
 La Piattaforma di Omaha: il lancio del Partito Populista
Nonostante gli storici parlino spesso di un “movimento Populista” a partire dal 1880, l’organizzazione formale del Partito Popolare o Populista risale solo al 1892. La Piattaforma di Omaha, adottata in occasione della convention per la fondazione del partito il 4 Luglio 1892, ha istituito i principi cardine del movimento Populista. Detto movimento è stato il risultato della crociata collettiva organizzata dalla Farmer’s Alliance (Alleanza degli agricoltori) nel corso degli anni ’80 del 1800. Il preambolo è stato scritto dall’avvocato, agricoltore, politico e scrittore di romanzi Ignatius Donnelly del Minnesota. I partecipanti alla convention accolsero la piattaforma con grande entusiasmo.
PIATTAFORMA DEL PARTITO POPOLARE NAZIONALE
Riuniti in occasione del 116° anniversario della Dichiarazione di Indipendenza, il Partito Popolare Americano, durante la prima convention nazionale, invocando la benedizione di Dio Onnipotente sul proprio agire, nel nome e per conto del popolo di questo Paese, stila il seguente preambolo e dichiarazione di principi:
PREAMBOLO
Le condizioni in cui ci troviamo giustificano la nostra cooperazione; ci troviamo nel cuore di una nazione sull’orlo della rovina morale, politica e materiale. La corruzione domina i seggi elettorali, la Legislatura, il Congresso, e tocca perfino i tribunali. Il popolo è demoralizzato; la maggior parte degli stati è stata costretta a isolare gli elettori nei seggi per evitare intimidazioni e abusi. I giornali sono quasi tutti sovvenzionati o imbrigliati con la museruola, l’opinione pubblica viene messa a tacere, le aziende piegate, le case coperte da ipoteche, il lavoro impoverito e la terra concentrata nelle mani dei capitalisti. Ai lavoratori è negato il diritto di organizzarsi per autotutelarsi, la manodopera impoverita importata fa scendere le paghe, un esercito permanente mercenario, non riconosciuto dalla legge, è stato istituito per abbatterli, e stanno rapidamente degenerando nelle condizioni dell’Europa. I frutti delle fatiche di milioni di persone vengono rubati senza remore per costruire fortune colossali destinate a pochi, come mai nella storia dell’umanità, e chi le possiede, a sua volta, disprezza la repubblica e mette a repentaglio la libertà. Dallo stesso grembo prolifico dell’ingiustizia di governo, crescono due grandi classi — i barboni e i milionari.
Il potere nazionale di creare moneta serve ad arricchire chi detiene titoli; con i titoli auriferi è stato consolidato un enorme debito pubblico pagabile in valuta legale, caricando ulteriormente il fardello delle persone di diversi milioni.
L’argento, da sempre accettato come moneta, è stato demonetizzato per accrescere il potere d’acquisto dell’oro e ridurre il valore di ogni forma di proprietà e del lavoro umano, e gli aggregati monetari sono ridotti di proposito per ingrassare gli usurai, mandare le aziende in bancarotta, e schiavizzare l’industria. Se non viene affrontata e ribaltata subito, questa situazione si preannuncia terribili sconvolgimenti a livello sociale, la distruzione della civiltà, o l’istituzione di un dispotismo assoluto.
Per oltre 25 anni siamo stati testimoni di come i due grandi partiti lottassero per il potere, perpetrando ingiustizie atroci nei confronti del popolo sofferente. Nessuno dei due partiti ha fatto alcuno sforzo per evitare o almeno limitare il verificarsi delle spaventose condizioni in cui ci troviamo oggi, tantomeno promettono oggi riforme sostanziali. Insieme hanno deciso di soffocare il grido di un popolo depredato con una finta lotta alle tariffe, cosicché capitalisti, corporazioni, banche nazionali, trusts, la demonetizzazione dell’argento e l’oppressione degli usurai possano passare in secondo piano. Propongono di sacrificare la nostre case, vite e i nostri figli sull’altare del dio denaro; di distruggere molti per mettere al sicuro la corruzione dei milionari.
Riuniti nell’anniversario della nascita della nazione, pieni dello spirito che la animava, che ha fondato la nostra indipendenza, cerchiamo di ricondurre il governo della Repubblica nelle mani di quella “gente semplice” che l’ha costruita. Confermiamo che i nostri obiettivi sono identici a quelli contenuti nella Costituzione Nazionale: formare un’unione migliore e stabilire la giustizia, garantire la tranquillità nazionale, provvedere alla difesa comune, promuovere il benessere generale, assicurare la benedizione della libertà per noi stessi e per i posteri.
Dichiariamo che questa Repubblica può resistere solo con un governo libero costruito sull’amore reciproco della popolazione e della nazione; che non può essere tenuta assieme con le baionette; che la Guerra civile è finita, e che ogni risentimento nato con essa deve morire con essa, e che di fatto dobbiamo essere, come lo siamo nel nome, uomini liberi fraternamente uniti.
La nostra nazione si trova in condizioni senza precedenti nella storia del mondo; la nostra produzione agricola annuale ha un valore di miliardi di dollari, che, nel giro di poche settimane o mesi, deve essere scambiata con miliardi di dollari di beni; la disponibilità attuale di moneta è assolutamente inadeguata per questo scambio; ne deriva la caduta dei prezzi, la formazione di gruppi e consorzi, l’impoverimento della classe produttiva. Se ci verrà dato potere, ci impegniamo a correggere tali mali con una legislazione saggia e ragionevole, secondo i termini della nostra piattaforma.
Riteniamo che il potere del governo — meglio dire, delle persone — debba aumentare per porre fine a oppressione, ingiustizia e povertà.

Crisi – Nel diciassettesimo secolo la speculazione era un crimine. Gli speculatori erano impiccati

che incivili, ma come si fa a negare il sacro diritto umano dei banchieri e speculatori di affamare milioni di persone……..vedi il martire Soros o Kodorkowsky

Rovesciamo gli speculatori!

.di Chris Hedges
 
Il denaro, come lamentava Karl Marx, svolge il ruolo principale nel decidere il corso della storia. Quando gli speculatori sono stati in grado di concentrare la ricchezza nelle proprie mani hanno, in tutta la storia, castrato governi, trasformato la stampa in un branco di lecchini e cortigiani, corrotto tribunali e svuotato le istituzioni pubbliche, università comprese, per giustificare il loro saccheggio e la loro avidità. Gli speculatori odierni hanno creato meccanismi finanziari grotteschi, da tassi d’interesse usurari su prestiti a frodi contabilità legalizzate, per precipitare le masse in forme paralizzanti di schiavitù del debito. Si appropriano di somme sconcertanti dai fondi pubblici, come gli 85 miliardi di titoli e obbligazioni garantiti da mutui, molti dei quali tossici, che scaricano ogni mese sulla Federal Reserve in cambio di contanti.  E quando il pubblico tenta di finanziare progetti di opere pubbliche ricavano miliardi di dollari grazie a tassi d’interesse enormemente inflazionati.
 
Gli speculatori presso megabanche e società d’investimenti come la Goldman Sachs non sono, in senso stretto, capitalisti. Non fanno soldi mediante mezzi di produzione. Piuttosto essi ignorano o riscrivono le leggi – apparentemente poste in essere per proteggere i vulnerabili dai potenti – per derubare tutti, compresi i loro azionisti. Sono parassiti. Si nutrono della carcassa del capitalismo industriale. Non producono nulla. Non fanno nulla. Si limitano a manipolare denaro. La speculazione era un crimine nel diciassettesimo secolo. Gli speculatori erano impiccati.
 
Possiamo riestorcere il controllo della nostra economia, e infine del nostro sistema politico, agli speculatori delle imprese soltanto costruendo movimenti locali che decentrino il potere economico mediante la creazione di centinaia di banche statali, regionali e cittadine di proprietà statale.
 
La creazione di banche cittadine, regionali e statali, come la banca pubblica statale del North Dakota, consente ai territori di investire il denaro in progetti comunitari anziché metterli nelle mani degli speculatori. Evita che le imposte sulle proprietà e sulle vendite, assieme alle buste paga dei dipendenti pubblici e i fondi pensione, finiscano nelle tasche di speculatori come Jamie DimonLloyd Blankfein. Il denaro, invece di congestionare i conti bancari dei pochi, è usato come leva per finanziare scuole, ripristinare infrastrutture, sostenere sistemi di trasporti di massa e sviluppare l’autosufficienza energetica.
 
Il Public Banking Institute, fondato da Ellen Brown, autrice di “Web of Debt: The Shocking Truth About Our Money System and How We Can Break Free” [Rete del debito: la sconvolgente verità a proposito del nostro sistema monetario e come possiamo sfuggirne],Marc Armstrong e altri attivisti di base stanno tentando di costruire un sistema di banche pubbliche. Stati come il Vermont e Washington e città come Filadelfia, Washington D.C., San Francisco e Reading (Pennsylvania) hanno avviato iniziative bancarie pubbliche. Le banche pubbliche restituiscono il potere economico e, per estensione, il potere politico ai cittadini. E poiché sono locali, sono possibili. Questa e altre rivolte di base, compresa l’agricoltura sostenibile, saranno i fuochi di arbusti che, se avranno successo, incendieranno il rovesciamento dello stato in mano alle grandi società.
 
“Il dibattito sul controllo pubblico o privato del sistema monetario va avanti da centinaia di anni”, ci ha detto Armstrong, direttore esecutivo del Public Banking Institute, quando lo abbiamo raggiunto al telefono. “La Rivoluzione Americana aveva tutto a che vedere con chi controllava il nostro destino economico. L’offerta di denaro è centrale per quel controllo. Il North Dakota ha dimostrato che uno stato può utilizzare una banca pubblica per promuovere gli interessi economici della sua gente. Il North Dakota finanzia le proprie infrastrutture e i propri progetti d’investimento. Fornisce i finanziamenti per i prestiti commerciali in tutto lo stato. Sviluppa le aree della sua economia cui vuol dare priorità, aree che spesso non sono finanziate dalle banche private.”
 
“Quando una banca pubblica come la banca del North Dakota finanzia progetti infrastrutturali i costi degli interessi che [diversamente] rappresenterebbero il 50 per cento o più del progetto, in essenza scendono a zero, poiché, tanto per cominciare, gli interessi sono restituiti alle stesse persone che sono proprietarie della banca e hanno pagato gli interessi”, ha detto Armstrong, che in precedenza ha lavorato per la IBM Finance. “[Normalmente gli statunitensi] mettono sotto il microscopio i costi della manodopera, ma … non mettono sotto il microscopio i costi per interessi. Il North Dakota può offrire prestiti commerciali a tassi che arrivano all’un per cento. Si paragoni questo con le banche di Wall Street che praticano il 14 o 15 per cento. Possiamo utilizzare il credito bancario, lo strumento che le banche di Wall Street utilizzano per accumulare ricchezza e potere, per essere noi a conquistare potere”. E poiché il credito, osserva Armstrong, è la fonte del 97 per cento dell’offerta di denaro della nazione, tale potere sarebbe enorme.
 
La Banca del North Dakota, la visione dei socialisti di un secolo fa, è in attività da novant’anni. Offre ai coltivatori e alle aziende dello stato bassi interessi sui prestiti. Dopo che le inondazioni distrussero gran parte di Grand Forks nel 1997 la banca offrì una moratoria di sei mesi del pagamento dei mutui e concesse prestiti a basso interesse alla comunità per ricostruire, un forte contrasto con il crudo sfruttamento che ha contrassegnato l’arrivo dei banchieri e degli speculatori di Wall Street nelle aree della Costa del Golfo colpite dall’uragano Katrina. Le banche pubbliche negli Stati Uniti, come le banche pubbliche in Germania, finanziano cose come l’energia solare perché sono un bene per le comunità piuttosto che esserlo per i portafogli degli speculatori.
 
Le banche pubbliche, inoltre, ci proteggono dalle forme peggiori del capitalismo predatorio. I giornalisti Trey Bundy e Shane Shifflett hanno descritto lo scorso gennaio sul San Francisco Chronicle come funziona una delle numerose truffe di Wall Street. Quando, nel 2009, il Distretto Scolastico Unificato della Napa Valley, in California, ha avuto necessità di fondi per costruire una scuola superiore ad American Canyon, ha sottoscritto un prestito di 22 milioni di dollari con inizio del rimborso dopo 21 anni. “Nel 2049, quando il debito sarà ripagato”, ha segnalato il giornale, “i 22 milioni di prestito saranno costati ai contribuenti 154 milioni di dollari, sette volte l’importo ricevuto”. E Napa, ha scritto il giornale, è solo uno dei 1.350 distretti scolastici ed enti governativi della nazione che sono ricorsi a questa forma di indebitamento, chiamata titoli di apprezzamento del capitale, per finanziare grossi progetti. I titoli di apprezzamento del capitale si traducono in miliardi di debiti per il pubblico e in centinaia di milioni di dollari per gli speculatori, hanno segnalato i giornalisti. E questo genere di truffa ha una rilevanza enorme sull’intera società.
 
“Le scuole pubbliche della California hanno ricevuto 9 miliardi di dollari di prestiti negli ultimi sette anni”, ha affermato Armstrong, che viene dalla California. “In venticinque o trent’anni gli interessi dovuti su tali 9 miliardi saranno pari a 27 miliardi di dollari. Questo è soltanto un esempio dell’enorme crisi causata alla società dalle grandi banche. Alle banche d’investimento di Wall Street non dovrebbe essere permesso di gestire finanze pubbliche, attività che è diventata semplicemente un altro dei modi in cui Wall Street monetizza e sottrae la ricchezza della nostra nazione.”
 
La potenziale manna dal cielo derivante alle comunità dalla creazione di banche pubbliche è enorme. In uno studio preparato in Vermont a sostegno della creazione di una banca pubblica, è stato stimato che una banca pubblica potrebbe concedere finanziamenti pari al 66 per cento dei fondi statali in deposito, cioè 236,2 milioni di dollari di credito per lo sviluppo economico dello stato. Ciò amplierebbe di 236,2 milioni di dollari l’offerta totale di credito disponibile agli organismi statali di finanziamento. Inoltre il credito sarebbe a basso costo per lo stato, perché le banche pubbliche non devono indebitarsi collocando obbligazioni. Le banche pubbliche concedono prestiti basati sui depositi. Gli interessi sui prestiti e i depositi ritornano allo stato. In sostanza, lo stato presta denaro a sé stesso.  La disponibilità di 236,2 milioni di nuovi prestiti, stima lo studio, creerebbe 2.535 nuovi posti di lavoro, 192 milioni di dollari di valore aggiunto (prodotto lordo dello stato) e un aumento di 342 milioni di dollari della produzione nello stato. “Se utilizzati per finanziare spese statali in conto capitale, i finanziamenti attraverso una banca pubblica potrebbero far risparmiare quasi 100 milioni di costi per interessi sulla spesa in conto capitale del[l’anno fiscale] 2012-13, grazie al fatto che la maggior parte dei pagamenti di interessi non lascerebbero più lo stato”, afferma il rapporto.
 
Il senatore statunitense del Vermont Bernie Sanders e il deputato statunitense Peter DeFazio, dell’Oregon, hanno sollecitato una banca nazionale per le infrastrutture. Il Servizio Postale – che dal 1911 al 1967 offriva al pubblico servizi elementari di depositi e di conti correnti – con i suoi uffici in quasi ogni comunità, dispone dell’infrastruttura fisica per mettere in moto una banca pubblica nazionale. I depositi sarebbero investiti in titoli governativi. Tali titoli sarebbero utilizzati per finanziare progetti infrastrutturali. E la proposta non richiederebbe di raccogliere entrate fiscali. Il piano, che io dubito i lobbisti delle banche e i loro lacchè al Congresso permetteranno mai, in aggiunta a salvare lo stesso Servizio Postale, offrirebbe accesso ai servizi bancaria a ciascuna delle famiglie su quattro che non ne dispone.
 
Da Washington non ci salverà nessuno. Dovremo salvarci da soli. Dovremo trasformare le nostre comunità, città e stati in luoghi in cui il consenso dei governati non sia più una barzelletta. Dovremo riprenderci il potere, che in uno stato in mano alle società è il potere finanziario, dalla venale classe degli speculatori che ci tiene in ostaggio. In aperta sfida dovremo costruire le nostre proprie istituzioni indipendenti. Ovviamente gli speculatori contrattaccheranno. E giocheranno sporco; conoscono le conseguenze di questa rivolta. Le banche pubbliche non hanno a che fare soltanto con l’economia. Hanno a che fare con la libertà.
  
Fonte: Z Net Italy
 
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Le notizie allarmistiche si susseguono

FONTE

Gli scienziati hanno previsto che il 2014 sarà l’inizio di una nuova era: la terra andrà incontro a una serie di variazioni eterogenee nelle quali le temperature globali fluttueranno verso un clima pericolosamente freddo. La mini Era Glaciale dovrebbe essere la notizia che sconvolgerà il secolo, eppure è stata data in maniera silenziosa sia dagli scienziati del clima che dai fisici solari. Non una parola è stata detta dai principali media, che hanno continuato a vendere la storia del Riscaldamento Globale, che è diventata inconsistente man mano che si è scivolati in temperature più fredde.  La mini Era Glaciale, probabilmente durerà da 60 a 80 anni. A dirlo,  Victor Manuel Velasco Herrera, geofisico alla University of Mexico, che ha dichiarato: “Tra 5 anni la Terra entrerà in una Mini Era Glaciale che durerà 60-80 anni e potrebbe essere causata da un calo dell’attività solare”.

Il geofisico, inoltre, critica l’Organo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite (IPCC) perché la posizione che hanno preso sul riscaldamento globale “è sbagliata siccome basata su modelli matematici e scenari che non includono, per esempio, l’attività solare”.

Anche lo scienziato inglese James Lovelock è d’accordo e spiega come i gas serra abbiano aiutato a fermare l’inizio di un’era glaciale. Le analisi del manto nevoso,  fatte dal NOAA statunitense (National Oceanic and Atmospheric Administration), ancora, hanno chiaramente dimostrato che si può individuare un lieve avanzamento dell’area fredda e non di certo il suo arretramento.
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LIBERA ME T2

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Frédéric Bertocchini

Michel Espinosa

Ed. DCL

TEM posts - BD Libera Me (2014 01 08) (1)

Une BD sur l’Action directe. Qui mêle IRA, FLNC corse et même la Jamahiriya de Kadhafi …

Sur fond historique véritable, Frédéric Bertocchini et Miceal O’Griafa, scénaristes corses et irlandais, nous entraînent au cœur des mouvements révolutionnaires du début des années 80. Un thriller politique décoiffant, mené tambour battant sur deux îles révoltées.

En Corse, Liam est désormais père de famille. Cette fois, le jeune irlandais a un véritable problème de conscience. Lorsque son ami Jacques se blesse grièvement au cours d’une opération commando manquée, l’Irlandais veut faire marche arrière. Mais quitter le FLNC n’est pas une chose facile.

Quant à François-Marie, le contexte irlandais l’étouffe. Certes, on lui fait confiance. C’est lui qu’on envoie jusqu’en Lybie, auprès de Kadhafi – qui fut, on l’a oublié, engagé dans le soutien à tous les peuples en lutte, à commencer par l’ANC de Mandela contre l’Apartheid -, pour armer le bras de l’IRA. Mais il n’est pas Irlandais pour autant. Ses convictions sont appréciées mais son intégrité peut devenir gênante. Car dans la clandestinité, il y a la théorie, et la pratique.

Le second épisode de ce thriller politique place les militants face à leur conscience. Jusqu’où iront-ils pour défendre leurs idéaux ?

Lorsque de jeunes militants de l’IRA et du FLNC décident d’aller au bout de leurs idées, cela n’est pas sans causer des déchirures et des brisures. Ce second épisode, rythmé et décoiffant, voit nos héros franchir un nouveau palier dans l’escalade de la violence.

EDITEUR : DCL

COLLECTION : Les grands récits

TEM posts - BD Libera Me (2014 01 08) (2) TEM posts - BD Libera Me (2014 01 08) (3)

ISBN : 978-2-35416-068-5

EAN : 9782354160685

FORMAT : Album

TEM / 8 janvier 2014 /

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LUC MICHEL ANALYSE LA CRISE EN UKRAINE (3)

SUITE/ 3e Partie de l’interview de Luc MICHEL sur

RADIO CAMEROUN – CAMEROON VOICE /

Emission SANS DETOUR « Ukraine la guerre des blocs … »

le 22 décembre 2013 avec Luc MICHEL /

EODE-TV (Diffusion) / 2013 12 22 / Logo UKRAINE v face LM  pr RADIO CAMEROUN (clip 3)

Partie 3

https://vimeo.com/83635614

https://www.facebook.com/photo.php?v=621766904537322&set=vb.208632022517481&type=2&theater

L’introduction de ‘Radio Cameroun’ :

Depuis quelques semaines se joue en Ukraine un bras fer de leadership entre la Russie et l’Union Européenne soutenue par son allié de toujours les États-Unis. Les autorités du pays souhaitent garder une relation très privilégiée de proximité avec la Russie. Tandis que l’opposition voit l’avenir du pays se dessiner au sein de l’Europe. Le pays est désormais paralysé. Les supporters des deux camps s’affrontent par coup de manifestations et contre-manifestations dans la capitale Kiev.

Devant une telle situation de blocage plusieurs questions méritent d’être posées.

L’Ukraine a t-elle les moyens de se passer la Russie ?

La Russie peut-elle laisser filer aussi facilement un pays stratégique dans le maintien de son influence dans la région ?

Jusqu’où peut aller l’Union Européenne dans son soutien à l’opposition ?

Pour apporter des éléments de réponse à ces interrogations ‘Sans Détour’ reçoit :

Mikhail Egerov, journaliste au Service français de ‘La Voix de la Russie’,

et Luc Michel qui dirige le Think Thank EODE – Eurasian Observatory for Democracy and Elections – et fin connaisseur de l’Europe de l’Est et de la Russie.

Qui répondent aux questions de Jolibeau Koubé.

EODE-TV & EODE Press Office

Avvelenamento di massa: Aspartame

http://sapereeundovere.it/avvelenamento-di-massa-aspartame/

Sapere è un Dovere

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 L’aspartame è un edulcorante, dolcificante ed esaltatore di sapidità artificiale. 

L’aspartame non è stato approvato per l’utilizzo negli alimenti fino al 1981. Per oltre otto anni la FDA (Food and Drug Administration – Amministrazione degli Alimenti e dei Medicinali) ha rifiutato di approvare l’uso dell’aspartame a causa delle convulsioni e dei tumori al cervello che questa sostanza ha provocato negli animali da laboratorio. L’FDA ha continuato a rifiutare di approvarlo fino a che il presidente Reagan non prendesse la carica (era molto amico della G. D. Searle – adesso Monsanto) e licenziasse il commissario della FDA che aveva negato l’approvazione dell’aspartame.

L’aspartame causa danni “lenti e silenziosi” in tutte quelle persone che sono così sfortunate da non avere reazioni immediate e che non hanno quindi un motivo per evitarlo. Potrebbero volerci una, cinque, dieci, quarant’anni, ma alla lunga si manifesteranno gravi problemi (alcuni reversibili e altri no) per tutte quelle persone che ne fanno uso abituale.

Per ritornare sull’argomento metanolo ricordiamo che il suo contenuto nell’aspartame è almeno al 10%.

Il metanolo è un veleno mortale. Alcune persone ricorderanno che il metanolo causò la morte e la cecità di molti consumatori di vino qualche anno fa. Il metanolo viene liberato gradualmente nel piccolo intestino quando il gruppo metilico dell’aspartame incontra l’enzima chimotripsina.

L’assorbimento di metanolo nel corpo è accelerato considerevolmente quando viene ingerito metanolo libero. Il metanolo libero si forma nell’aspartame quando viene riscaldato oltre i 30° C. Questo avviene quando un prodotto contenente aspartame viene immagazzinato e conservato impropriamente o quando viene riscaldato (per esempio, come componente di un qualsiasi prodotto alimentare).

All’interno del corpo il metanolo si trasforma in acido formico ed in formaldeide. La formaldeide è una neurotossina mortale. Una valutazione dell’EPA (Enviromental Protection Agency – Agenzia per la protezione ambientale – USA) sul metanolo dichiara che il metanolo “viene considerato un veleno ad accumulo, grazie al bassissimo tasso di escrezione una volta assorbito. Nel corpo, il metanolo viene ossidato in formaldeide ed in acido formico; entrambi questi metaboliti sono tossici.” I ricercatori dell’EPA raccomandano un limite massimo di consumo di 7,8 mg al giorno. Un litro di bevanda dolcificata con aspartame contiene circa 56 mg di metanolo. I consumatori abituali di prodotti contenenti aspartame consumano fino a 250 mg di metanolo al giorno, 32 volte il limite massimo suggerito dall’ EPA.  I problemi da avvelenamento di metanolo maggiormente conosciuti sono i problemi relativi alla vista. La formaldeide è un agente cancerogeno ben conosciuto e causa danni alla retina, interferisce con la riproduzione del DNA e causa difetti di nascita. Come precisato dal Dott Woodrow C. Monte, direttore del laboratorio di Scienza degli Alimenti e della Nutrizione dell’Università di Stato dell’Arizona, “non ci sono studi effettuati sugli umani o sui mammiferi per valutare possibili effetti mutageni, teratogenici, o cancerogeni causati dall’assunzione cronica dell’alcool metilico. “

E’ stato precisato che i succhi di frutta e le bevande alcoliche contengono piccole quantità di metanolo. E’ importante però ricordare che il metanolo contenuto nei prodotti naturali non compare mai da solo. In ogni caso, l’etanolo è presente, solitamente in quantità superiore a quella del metanolo. L’etanolo è un antidoto naturale per la tossicità del metanolo negli esseri umani. Le truppe americane durante la guerra del golfo furono dissetate con grandi quantità di bevande dolcificate con aspartame che erano state riscaldate oltre i 30° C dal sole dell’Arabia Saudita. Molti di loro tornarono a casa con numerosi disturbi simili a quelli riscontrati nelle persone avvelenate chimicamente dalla formaldeide. Il metanolo libero nelle bevande può essere stato uno dei fattori che hanno contribuito alla manifestazione di questi disturbi. Altri prodotti della scomposizione dell’aspartame come la dichetopiperazina (DKP), possono essere stati un’altro fattore scatenante. In un atto del 1993 che può essere descritto soltanto come “incosciente”, l’FDA approvò l’aspartame come ingrediente in numerosi prodotti alimentari che possono venire riscaldati al di sopra dei 30° C.

Cosa ancora più grave, il 27 giugno 1996, senza un pubblico avviso, l’FDA ha rimosso tutte le limitazioni riguardanti l’impiego dell’aspartame permettendo così il suo utilizzo in tutto, compresi gli alimenti che vengono riscaldati o cotti.

La verità circa la tossicità dell’aspartame è molto lontana e diversa da quello che la NutraSweet Company divulga e vuole far credere al pubblico. Nel febbraio del 1994, il DHHS (Department of Health and Human Services – dipartimento della salute e dei servizi umani) degli Stati Uniti ha reso pubblico l’elenco degli effetti collaterali segnalati alla FDA (DHHS 1994).

L’aspartame ha rappresentato più del 75% di tutti gli effetti collaterali segnalati all’ARMS (Adverse Reaction Monitoring System – Sistema di Controllo degli Effetti Collaterali) della FDA.

Queste sono le reazioni e gli effetti collaterali: 

  • – attacchi d'ansia
  • – artrite
  • – asma
  • – reazioni asmatiche
  • – rigonfiamento, edema (ritenzione dei liquidi)
  • – problemi riguardanti il livello dello zucchero presente nel sangue (Ipoglicemia o Iperglicemia)
  • – cancro al cervello (studi animali effettuati prima dell'approvazione)
  • – difficoltà respiratorie
  • – bruciore degli occhi e della gola
  • – bruciore nell'urinare
  • – difficoltà del pensiero logico
  • – dolore alla cassa toracica
  • – tosse cronica
  • – affaticamento cronico
  • – stato confusionale
  • – morte
  • – depressione
  • – diarrea
  • – capogiri
  • – eccessiva sete o fame
  • – affaticamento
  • – distorsione della realtà
  • – arrossamento del viso
  • – perdita dei capelli (calvizie) oppure assottigliamento dei capelli
  • – mal di testa/emicrania, capogiri
  • – perdita della capacità uditiva
  • – palpitazioni
  • – orticaria
  • – ipertensione (pressione alta)
  • – impotenza e altri problemi sessuali
  • – scarsa concentrazione
  • – predisposizione alle infezioni
  • – insonnia
  • – irritabilità
  • – pruriti
  • – dolore delle giunture
  • – laringite
  • – annebbiamento del pensiero
  • – accentuato cambio della personalità
  • – perdita della memoria
  • – problemi e cambio del ciclo mestruale
  • – spasmi muscolari
  • – nausea e vomito
  • – formicolio e intorpidimento delle estremità
  • – reazioni allergiche e simili
  • – attacchi di panico
  • – fobie
  • – riduzione della memoria
  • – aumento del battito cardiaco
  • – reazioni cutanee
  • – convulsioni
  • – difficoltà di pronuncia
  • – dolori nel deglutire
  • – tachicardia
  • – tremori
  • – Tinnitus
  • – Vertigini
  • – perdita della vista
  • – aumento di peso

L'aspartame peggiora o imita i sintomi delle seguenti malattie:

  • – Fibromialgia
  • – Artrite
  • – Sclerosi multipla
  • – Morbo di Parkinson
  • – Lupus
  • – Sensibilizzazione verso molti agenti chimici
  • – Diabete e complicazioni diabetiche
  • – Epilessia
  • – Morbo di Alzheimer
  • – Difetti di nascita
  • – Sindrome da affaticamento cronico
  • – Linfoma
  • – Malattia di Lyme
  • – Problemi di concentrazione
  • – Attacchi di panico
  • – Depressione e altri problemi psicologici

Come accade tutto questo: Il metanolo, derivato dall’aspartame, viene liberato nell’intestino tenue quando il gruppo metilico dell’aspartame incontra l’enzima chimotripsina. Il metanolo libero comincia a formarsi quando un qualsiasi prodotto liquido che contiene aspartame viene portato ad una temperatura superiore ai 30° C… questo avviene naturalmente anche all’interno del corpo umano.

Il metanolo viene quindi convertito in formaldeide. La formaldeide dà luogo alla formazione di acido formico, il veleno delle formiche. L’ acido formico è tossico e viene usato come attivatore degli sverniciatori per i rivestimenti all’uretano ed a resina epossidica.

La fenilalanina e l’acido aspartico costituiscono il 90% dell’aspartame e questi aminoacidi, se assunti con l’alimentazione, vengono usati normalmente dal nostro organismo per la sintesi del protoplasma. Ma quando non sono accompagnati dagli altri amminoacidi che normalmente ingeriamo in un normale pasto di contenuto proteico [ne usiamo circa 20], diventano neurotossine.

Questo è il motivo per la quale troviamo, sull’etichetta dei prodotti EQUAL e su altri prodotti che contengono aspartame, l’avvertenza riguardante la Fenilchetonuria (PKU). Il 2% della popolazione soffre di questo disturbo che comporta una estrema sensibilità a questa sostanza, a meno che non derivi dall’alimentazione. Questo provoca problemi al cervello e diversi difetti di nascita! Alla fine, la fenilalanina si trasforma in DKP (dichetopiperazina), una sostanza che provoca il tumore del cervello.

L'articolo originale e ulteriori approfondimenti si possono trovare qui www.disinformazione.it

TRATTO DA ambientebio.it

Gallino: «Un colpo di stato è in atto in Italia e in Europa»

http://ilmanifesto.it/gallino-un-colpo-di-stato-e-in-atto-in-italia-e-in-europa/

manifesto

Intervista. Duro il giudizio sulla legge di stabilità: «Una pioggerella»

«Le misure della legge di sta­bi­lità, per quanto sem­brino sor­rette da buone inten­zioni, in una pro­spet­tiva mini­ma­mente di sini­stra hanno il grave di difetto di con­ti­nuare a essere più che mai prov­ve­di­menti a piog­gia, men­tre il paese è in emer­genza con 10 milioni tra disoc­cu­pati, pre­cari, sco­rag­giati, vale a dire il 40 per cento della forza lavoro attiva — afferma Luciano Gal­lino, autore di Il colpo di Stato di ban­che e governi(Einaudi) — Con que­sti spic­cioli but­tati qua e là il risul­tato sarà quasi inesistente».

Cosa ne pensa di quello che il governo chiama «red­dito minimo» men­tre in realtà è una social card?

Invece di inve­sti­menti da 10 o 20 miliardi nel campo del lavoro o sul dis­se­sto idro­geo­lo­gico si fa una cosina che non ser­virà nem­meno come espe­ri­mento. In Fran­cia dove è stato spe­ri­men­tato il «red­dito di soli­da­rietà attiva», l’esperimento riguar­dava un milione di per­sone con un impe­gno finan­zia­rio enor­me­nemte supe­riore ai 40 milioni di euro all’anno stan­ziati in Ita­lia. Con que­ste mode­stis­sime risorse non inci­derà sulla povertà. Aggiungo che non sono favo­re­vole al red­dito minimo. Penso che se ci sono le risorse sareb­bero più utili da spen­dere per creare posti ad alta inten­sità di lavoro, e soprat­tutto niente grandi opere. Il red­dito minimo è un inter­vento di por­tata non diret­ta­mente para­go­na­bile a inter­venti diretti sull’occupazione, ma avrebbe qual­che giu­sti­fi­ca­zione se fosse una moda­lità per supe­rare la con­ge­rie della cassa inte­gra­zione in deroga, dei soste­gni alla fami­glie in povertà, dell’Aspi. Si potrebbe met­tere ordine inte­grando tutto nella sola voce del soste­gno al red­dito per chi non ha occupazione.

Quello in corso in Ita­lia, e in Europa, sarebbe per lei un colpo di stato. In cosa consiste?

Si può par­lare di colpo di stato quando una parte dello stato stesso si attri­bui­sce poteri che non gli spet­tano per svuo­tare il pro­cesso demo­cra­tico. Oggi deci­sioni di fon­da­men­tale impor­tanza ven­gono prese da gruppi ristretti: il diret­to­rio com­po­sto dalla Com­mis­sione Ue, la Bce, l’Fmi. I par­la­menti sono svuo­tati e hanno dele­gato le deci­sioni ai governi. I governi li hanno pas­sati al diret­to­rio. Se que­sta non è la fine della demo­cra­zia, è crta­mente una ferita grave. Pen­siamo al patto fiscale, un enorme impe­gno eco­no­mico e sociale con una valenza poli­tica rile­van­tis­sima di cui nes­suno pra­ti­ca­mente ha discusso. I par­la­menti hanno sbat­tuto i tac­chi e hanno votato alla cieca per­chè ce lo chie­deva l’Europa. Non esi­stono alter­na­tive, ci è stato detto. Que­sta espres­sione è un corol­la­rio del colpo di stato in atto.

Il governo Letta è l’espressione di que­sto colpo di stato?

Lo è fino al midollo. Per­chè tutti i suoi com­po­nenti rap­pre­sen­tano l’ideologia neo­li­be­rale per la quale l’essenziale è la deci­sione, che sia rapida effi­ciente ed eco­no­mi­ca­mente razionale.

Crede che Letta e Napo­li­tano avver­tano la dif­fi­coltà di man­te­nere il piano dell’austerità?

Direi che prima se ne ren­dono conto, meglio sarà per tutti.

Ma è rea­li­stica la loro inten­zione di ammor­bi­dire l’austerità?

Non lo è, un pò di piog­ge­rella su un grande pascolo non fa cre­scere i bao­bab o le sequoie. Gli alberi biso­gna pian­tarli, non innaf­fiare il prato aspet­tando che dopo tre o quat­tro decenni cre­scano da soli.

Uno degli effetti del colpo di stato è stato l’introduzione del pareg­gio di bilan­cio nella costi­tu­zione italiana?

È avve­nuto in tutti i paesi mem­bri dell’Unione Euro­pea dopo la deci­sione del con­si­glio euro­peo sotto la spinta del diret­to­rio. Biso­gna asso­lu­ta­mente rien­trare dal debito in 20 anni, ripor­tan­dolo al 60%. Que­sto valore è inven­tato. Poteva essere il 50% o il 70%. Il dogma poi è diven­tato sacro. Que­sta deci­sione impone all’Italia di tro­vare 50 miliardi di euro ogni anno, per i pros­simi venti. Signi­fica l’impossibilità asso­luta di farvi fronte. Qua­lora fosse rea­liz­zato que­sto piano sarà impo­sta una mise­ria rispetto alla quale quella della guerra del 40–45 sarà poca. Que­sta deci­sione doveva essere discussa, sot­to­po­sta a un refe­ren­dum, per ren­dere edotti i cit­ta­dini di cosa significava.

A cosa è ispi­rato il pro­getto poli­tico di chi dirige que­sto colpo di stato?

La mag­gior parte dei nostri gover­nanti ha assor­bito l’ideologia neo­li­be­rale per cui i cit­ta­dini non devono pro­nun­ciarsi, per­chè danno fasti­dio, si met­tono a discu­tere di cose che non capi­scono, inter­ven­gono su deci­sioni che riguar­dano la loro vita, ma se si pren­dono alla spic­cia è meglio, senza inter­fe­renze. La demo­cra­zia è un intral­cio quando si devono pren­dere deci­sioni eco­no­mi­che e finan­zia­rie in modo veloce. Angela Mer­kel al suo par­la­mento ha detto che viviamo in un sistema demo­cra­tico e quindi è cor­retto che il par­la­mento esa­mini le leggi a con­di­zioni che si arrivi a deci­sioni con­formi al mer­cato. La diret­trice dell’Fmi Chri­stine Lagarde sostiene la stessa cosa. Quello che que­ste due signore auspi­cano è già avve­nuto. I par­la­menti non deci­dono nulla.

Quello che trat­teg­gia sem­bra un moloch politico-finanziario pra­ti­ca­mente inat­tac­ca­bile. In che modo si può costruire un potere alternativo?

Me lo chie­dono sem­pre, ma le alter­na­tive ci sono e gli dedico 35 pagine del libro. La riforma essen­ziale è quella del sistema finan­zia­rio per affron­tare la pos­si­bi­lità di una nuova crisi che può esplo­dere nel giro di pochi anni. Que­sto sistema è lon­ta­nis­simo dalle esi­genze delle eco­no­mie reali e dalla pro­du­zione di beni utili per la comu­nità. In Europa si discute di que­sto dal 2008 senza com­bi­nare nulla, salvo pub­bli­care nume­rosi rap­porti o studi. La riforma dell’architettura finan­zia­ria della Ue è fon­da­men­tale, come anche l’intervento sui trat­tati euro­pei. Siamo arri­vati al para­dosso che si pos­sono cam­biare le costi­tu­zioni in due ore, men­tre il trat­tato di Maa­stri­cht viene rite­nuto immo­di­fi­ca­bile. Que­sto trat­tato ha limiti gra­vis­simi, asso­mi­glia allo sta­tuto di una cor­po­ra­tion, men­tre sarebbe molto bello che la piena occu­pa­zione com­pa­risse non una sola volta come oggi, ma come il suo scopo cen­trale. Biso­gna inol­tre modi­fi­care lo sta­tuto della Bce. Davanti a 26 milioni di disoc­cu­pati e 126 milioni a rischio di povertà per­se­gue la sta­bi­lità dei prezzi, men­tre dovrebbe rego­lare il cre­dito e l’attività finan­zia­ria, pre­stare a enti pub­blici a comin­ciare dagli Stati. Una facoltà che hanno tutte le ban­che cen­trali, tranne la Bce.

E se accadesse davvero? L’incredibile manoscritto ritrovato in Valsusa

http://www.tgvallesusa.it/?p=4688

SCRITTO DA: GABRIELLA TITTONEL – GEN• 08•14

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“… Se tu il vorrai, potrai per quel sentiero / giungere al loco che darà recetto / al peggior spregio de lo mondo intero. / Si va parando il sito maledetto / in cui si puniranno un dì coloro / che perderan passione ed intelletto. / Tu del saper che lo disir dell’oro / presto conquisterà l’umani affanni / tanto da ruinar senno e decoro: /  una bieca masnada di tiranni / non curerà se per la sua mercede / a la terra imporrà nefasti danni…..”

Così recita il canto trentesimo terzo bis, contenuto in un incredibile manoscritto nel quale il sommo poeta Dante afferma di scorgere, attraverso una fessura, diavoli  all’opera per allestire una nuova zona  dell’inferno, il cerchio nono, dove saranno sistemati i traditori della natura e della specie.

Un manoscritto che si vorrebbe ritrovato in Valle di Susa, alla Sacra di san Michele, e scritto nel corso di un viaggio che Dante avrebbe fatto nel nostro territorio. Un manoscritto poi ritrovato ai nostri giorni e particolarmente illuminante su una situazione che in Valle si sta vivendo, quella della vicenda legata all’alta velocità ferroviaria.

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Questa la storia narrata nel libro edito dalle Edizioni Tabor “Dante Alighieri – Inferno – Canto XXXIII bis – L’INCREDIBILE MANOSCRITTO RITROVATO IN VALSUSA”, un libro che sta suscitando vivo interesse e che ha visto una sua particolarissima presentazione da parte dell’Associazione ArTeMuDa, di Renato Sibille e Roberto Micali, nei panni di Pancrazio e di Orso,

attori che hanno narrato con toni estremamente piacevoli e coinvolgenti di questa fantasiosa vicenda, nata dalla mente vivida ed eclettica dell’avvocato Filippo Mollea.

Gabriella_37_Filippo Mollea

Nel libro situazioni e personaggi si svelano tra i versi, consegnando ai lettori momenti di sana allegria ma anche di attenta revisione di quanto sta accadendo per ora nella valletta della Clarea, fra Chiomonte e Giaglione, ma che potrebbe tra breve coinvolgere zone ad alta densità di popolazione e con gravi problematiche ambientali da risolvere.

Gabriella_37_Daniele Pepino

Su questa volontà di costruire la grande ed inutile opera ferroviaria il novello Dante prevede futuri castighi nel nono girone dell’inferno: “….Si puniran quei che per l’irte calli – / mi disse il Duca, – di tra i lecci e i pini / violenza impiegheranno in quelle valli; / difenderai gli illeciti confini / posti per fare luogo ai distruttori / cacciando di lor terra i valsusini; / per simular l’inizio dei lavori / vigne e terreni occuperanno armati / fingendo scavi di finti trafori…”

Queste alcune delle punizioni che rimandano all’antico affresco che a Giaglione, alla borgata di Santo Stefano narra delle virtù e dei vizi, quasi un presagio di come l’umana specie continui a sentire il fascino del male, un tempo circoscritto alla vita quotidiana dell’uomo ed ora  diventato consapevolezza che altrettanti gravi peccati siano quelli che si perpetrano ai danni dell’ambiente.

Giustamente soddisfatto è il Direttore della Casa Editrice Tabor, il giovane Daniele Pepino, promotore a Ramat della Libera Biblioteca delle Alpi Tabor – Valle di Susa. Una biblioteca che rappresenta un prezioso spazio di conoscenza, approfondimento per gli abitanti della zona e non solo e che vede in bella vista anche i primi tre libri della novella casa editrice: con il libro del manoscritto di Dante, vi sono infatti “Fra Dolcino e Margherita – Tra messianesimo egualitario e resistenza Montanara” di Tavo Burat e “Escartoun” – La Federazione delle libertà –Itinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali – di Walter Ferrari e Daniele Pepino.

Il primo libro guarda ad una civiltà alpina non rassegnata a estinguersi, decisa a resistere all’omologazione di un falso progresso  che altro non è che la prosecuzione del colonialismo di cui è vittima la montagna da parte dei poteri economici metropolitani, mentre il secondo guarda ala vicenda degli escartoun, popolazioni che con il trattato di Utrecht del 1713 vedono la loro identità divisa e smembrata.

Gabriella Tittonel 08.01.14

Terremoto L’Aquila, quattro arresti per tangenti. Indagato il vicesindaco

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/08/terremoto-laquila-quattro-arresti-per-tangenti-indagato-il-vicesindaco/834991/

Alcuni imprenditori, secondo gli investigatori, si sono aggiudicati i lavori della ricostruzione corrompendo funzionari pubblici. I reati contestati sono millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica ed appropriazione indebita. “Mi sento profondamente tradito”, è stato il commento del sindaco Cialente

Terremoto L’Aquila, quattro arresti per tangenti. Indagato il vicesindaco

Millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica ed appropriazione indebita. Sono queste le accuse che hanno portato la polizia de L’Aquila all’arresto di quattro persone nell’ambito di un’indagine sulla ricostruzione del post terremoto in Abruzzo. Nell’inchiesta risultano indagate otto persone, tra cui il vicesindaco del capoluogo abruzzese Roberto Riga, all’epoca dei fatti assessore all’urbanistica. ”Mi sento profondamente tradito“, è stato il primo commento del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ai microfoni di Rai News 24. “Chiedo alla magistratura di andare fino in fondo. Qualsiasi ombra non solo sulla ricostruzione ma anche sulle prime messe in sicurezza getta un’ombra enorme su una città già martoriata”.

Dalle indagini, effettuate anche con l’aiuto delle intercettazioni, è emersa l’esistenza di un sistema di tangenti radicato nel tempo e nel territorio: secondo l’ipotesi degli investigatori, alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione post terremoto fornivano denaro e moduli abitativi provvisori a funzionari pubblici, in cambio di appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009. L’entità delle tangenti contestate è di 500mila euro, mentre è stata accertata l’appropriazione indebita, attraverso la contraffazione della documentazione contabile, da parte di alcuni indagati, della somma di 1 milione 268 mila euro, relativa al pagamento di alcuni lavori. Sono state eseguite numerose perquisizioni, anche in uffici pubblici, ed i reati commessi nel capoluogo abruzzese si riferiscono al periodo compreso tra settembre 2009 e luglio 2011.

Tra le quattro persone finite agli arresti domiciliari, compare anche Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni Duemila, all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città. Altro personaggio di spicco finito in manette è Vladimiro Placidi, 57, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila.

Bono (M5S): Fermate il Terzo Valico

http://www.tgvallesusa.it/?p=4653

SCRITTO DA: CONTRIBUTI – GEN• 08•14

di Oriano De Paoli

davide_bono-132-k83H-U101029132521737iE-330x185@LaStampa.it

Davide Bono, esponente regionale del Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione in relazione i lavori del Terzo Valico a Voltaggio, chiedendo di bloccare le operazioni di scavo.

Bono dichiara che “lo svolgimento di nuove operazioni di scavo è stato autorizzato dal ministero dell’Ambiente lo scorso agosto, prima che venisse verificata l’ottemperanza del progetto esecutivo del Terzo Valico, ma poi subordinato all’approvazione del protocollo sull’amianto, che a oggi non risulta ancora essere stato concluso”. Protocollo, volto a normare la tutela di cittadini e lavoratori per il rischio amianto, e che doveva essere reso noto il 14 dicembre a Carrosio. Presentazione rinviata. Bono chiede alla giunta Cota “se il materiale di scavo accumulato provenga dalla galleria” e se sia “derivante da nuovi scavi”. Nel qual caso, la giunta “intervenga per richiedere il blocco immediato delle attività di scavo, la messa in sicurezza del materiale e l’adozione delle opportune azioni per la violazione delle procedure”.