AZIONE INTIMIDATORIA IN PROCURA TUBI INTASATI CON IL POLISTIROLO

http://www.lastampa.it/2014/01/13/cronaca/azione-intimidatoria-in-procura-tubi-intasati-con-il-polistirolo-n65tUIcVV9sFxdyx7kRIpK/pagina.html

Adesivi No Tav nei bagni vicini agli uffici dei pm e del gip che hanno gestito le inchieste sulle frange eversive del movimento. Indagine di Digos e carabinieri

L’adesivo No Tav ritrovato all’interno dei bagni presi di mira da presunti attivisti
PAOLA ITALIANO, MASSIMO NUMA
TORINO

Azione No Tav in procura: sono stati manomessi gli scarichi di tre bagni, provocando un allagamento dei locali. Sulle vaschette dei wc – i cui galleggianti sono stati bloccati da palline di plastica – sono stati trovati adesivi No Tav. Uno dei bagni si trova al sesto piano, dove ci sono gli uffici dei pm Padalino e Rinaudo. Gli altri due bagni sono al quarto, dive ci sono gli uffici dei Gip: uno dei bagni si trova davanti all’ufficio del gip Bompieri che ha disposto gli arresti dei 4 militanti accusati di terrorismo per i quali oggi è prevista la decisione del tribunale del Riesame. È intervenuta la Digos: trovate delle penne e un pezzo di polistirolo, forse usati per bloccare lo scarico. Stamane erano in corso alcune udienze con una serie di imputati No Tav dell’area anarchica e autonoma.

TRE BOTTIGLIE INCENDIARIE SUL PIANEROTTOLO DI CASA ESPOSITO

http://www.lastampa.it/2014/01/13/cronaca/tre-bottiglie-incendiarie-sul-pianerottolo-di-casa-esposito-dj4jRUqG42QtaxHHojxDNI/pagina.html

INTIMIDAZIONE

13/01/2014 – QUESTA MATTINA

Trovato anche un biglietto con un riferimento alla vita privata, segno che il vicepresidente della Commissione Trasporti è tenuto sotto controllo

Stefano Esposito, noto per le sue posizioni a favore dell’Alta velocità ferroviaria

 MASSIMO NUMA
TORINO
Tre bottiglie incendiarie sono state lasciate sul pianerottolo di casa del senatore Pd Stefano Esposito. Le ha trovate questa mattina a Torino lo stesso vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, noto per le sue posizioni a favore della Tav. Le bottiglie contenevano un mix di benzina e alcol, con uno stoppino imbevuto di benzina. Insieme alle bottiglie è stato lasciato un biglietto nel quale si fa riferimento a un incontro privato che Esposito ha avuto nei giorni scorsi, segno che il senatore è tenuto sotto controllo. Sono intervenute la Digos, la Finanza e i carabinieri.

Nei giorni scorsi una bottiglia incendiaria era stata lasciata davanti alla sede del circolo Pd di Rivalta, mentre lo scorso 16 dicembre era stata fatta esplodere una bomba carta davanti ala sede del partito – la stessa che ospita anche gli uffici della Cgil – a Settimo Torinese.

Immediate le reazioni: «I soliti delinquenti hanno dimostrato di aver fatto un salto di qualità – dice Raffaele Bianco, vicepresidente del Pd di Torino -: non si limitano più ad azioni dimostrative ma hanno messo in piedi una vera e propria macchina organizzata capace di seguire il Senatore Esposito. A lui, oltre ovviamente alla solidarietà, va un messaggio di incoraggiamento a continuare questa battaglia di legalità e giustizia». «Non abbassiamo la guardia e non minimizziamo di fronte ad episodi cosi gravi»dichiara Antonio Ferrentino, sindaco di Sant’Antonino di Susa, consigliere provinciale e a fianco di Esposito nelle battaglie pro Tav.

Anche il sindacato di polizia Siap esprime solidarietà al senatore del Pd Stefano Esposito dopo il ritrovamento delle tre bottiglie incendiarie davanti alla porta della sua abitazione. «È con grande preoccupazione che commentiamo l’ennesimo atto intimidatorio contro il senatore Esposito – dice Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap – Gesto che non abbiamo paura di definire terroristico perché è quello il fine che si prefigge».

CRONISTA DE LA STAMPA PEDINATO PER ANNI: IN UN VIDEO GLI SPOSTAMENTI

http://www.lastampa.it/2014/01/13/cronaca/cronista-la-stampa-pedinato-per-anni-in-un-video-online-tutti-gli-spostamenti-bGm7gLesYnyQI0vOHaS2oL/pagina.html

Seguita anche la moglie, pubblicato l’indirizzo di casa, il numero di cellulare e le targhe delle automobili
Un frammento del video: Massimo Numa pedinato e ripreso mentre porta a passeggio il cane
  TORINO

Oltre tre anni di «indagini». Pedinamenti, inseguimenti in auto, appostamenti. Ore di registrazioni – secondo gli inquirenti – sintetizzate in un video di circa 4 minuti, inviato alle 16,22 dell’8 gennaio a una serie di indirizzi mail di alcuni media nazionali e sulla casella elettronica personale di Massimo Numa, il giornalista de «La Stampa» preso di mira (ora sotto scorta). Secondo la Digos di Torino (le indagini sono coordinate dai pm Padalino e Rinaudo del pool Anti-terrorismo), l’«istruttoria» – condotta da elementi di frange estremiste-eversiva collegate al movimento No Tav – poteva essere la premessa di un agguato. Gli inquirenti rimarcano anche il peso intimidatorio, esteso nei confronti della famiglia, con lo scopo evidente di impedire alle persone prese di mira di proseguire nel loro lavoro.

 Le prime immagini risalgono al settembre 2011, subito dopo gli scontri in Valsusa del giugno e luglio, le ultime la notte del 5 gennaio, quando sono stati gettati fuochi d’artificio e bombe-carta nel giardino dell’abitazione del cronista, seguito e video-ripreso durante le passeggiate con il cane. Le auto sono state seguite, anche quando alla guida c’era un familiare, nel percorso dalla redazione a casa. Il video mostra il cancello dell’abitazione, i numeri civici, i numeri di targa, il cellulare del giornalista.Video postato sul motore di ricerca Vimeo e poi diffuso dal network Indymedia.

Confermati gli arresti per quattro attivisti No Tav

http://www.osservatoriorepressione.info/?p=4805

notav

Con l’inquietante coincidenza del moltissimo presunto “avvertimento molotoffaro” al sen. Esposito, la procura di Torino ha confermato l’arresto per i quattro attivisti No Tav arrestati il 9 dicembre per un danneggiamento al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte (Torino) avvenuto il 14 maggio 2013.

Il tribunale del riesame di Torino ha preso questa decisione, confermando anche l’allucinante ipotesi di reato formulata dai pm. Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto e Niccolò Blasi restano pertanto in carcere con l’assurda accusa di ” attentato con finalità terroristiche”.

da contropiano
Data la gravità delle accuse si prospetta un processo lungo e costoso (in termini di spese per perizie e spese vive processuali), perciò per far fonte a queste spese ed al mantenimento in carcere, è stato aperto un apposito conto corrente.

Intestazione: FRANCESCA CAMICIOTTOLI

IBAN: IT27A0316901600CC0010722513

BIC/SWIFT: INGDITM1

Per non cedere neanche un passo di fronte alle minacce e alle intimidazioni anzi continuare ad affermare il nostro NO al Tav, NO a tutte le opere e a tutti coloro che vogliono devastare e distruggere i luoghi che abitiamo e le nostre vite.

I compagni e le compagne di Claudio, Chiara, Mattia e Nicco.

Tav. Rettighieri (Ltf) ascoltato dalla VIII Commissione del Senato

http://www.tgvallesusa.it/?p=4771

SCRITTO DA: CONTRIBUTI – GEN• 12•14
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di Oriano De Paoli

Roma. Il direttore generale di Ltf Marco Rettighieri, è stato ascoltato in questi giorni dall’VIII Commissione del Senato.

Presenti il presidente Altero Matteoli, il vicepresidente Stefano Esposito, il segretario Marco Scibona e gli altri membri della commissione, Rettighieri ha presentato il progetto della tratta transfrontaliera e lo stato di avanzamento dei lavori del cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte per l’alta velocità Torino-Lione, si legge sul sito di Trasporti-Italia.

Il Direttore generale ha sottolineato come i lavori si siano sempre svolti all’insegna delle prescrizioni di legge e dei doveri nei confronti dello Stato e dei cittadini. “I lavori in Val di Susa per la realizzazione della galleria della Maddalena che collegherà l’Italia con la Francia procedono secondo i tempi stabiliti e nel rispetto dei vincoli ambientali”. Ha dichiarato Rettighieri che ha confermato il budget a disposizione di 8 mld di euro ai quali si vanno ad aggiungere oltre 3 mld messi a disposizione dall’Europa, come riporta Rai Parlamento.

Maurizio Rossi, del gruppo parlamentare Per l’Italia, ricorda però che “non si può continuare a trascurare le necessità del territorio, il trasporto pubblico locale, e altri collegamenti, come quello della Liguria, estremamente importanti tra Italia e Francia, che continuano addirittura a correre su un binario solo dal dopoguerra”.

Mentre Marco Scibona (M5S) riparla del Trattato che farà dipendere i lavori in Val di Susa dalla legislazione francese: “Se venisse notificato questo accordo, la legislatura competente per quanto riguarda la realizzazione dell’opera, ma anche la gestione successiva, la fiscalità e tutta la parte contrattualistica dell’opera stessa è in capo alla legislazione francese”. I lavori in commissione riprenderanno questa settimana.

Oriano De Paoli 11.01.14

Bloccano furgoni Esercito denunciati trenta No Tav

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/01/12/news/bloccano_furgoni_esercito_denunciati_trenta_no_tav-75759451/

Fermati tre mezzi che stavano rientrando dal cambio turno alla caserma Ceccaroni di Rivoli. I manifestanti con bandiere e uno striscione con la scritta “Valsusa libera. No militari e polizia. No Tav. No Mafia”

di CARLOTTA ROCCI

Bloccano furgoni Esercito denunciati trenta No Tav

Una trentina di No Tav questo pomeriggio ha bloccato tre mezzi dell’esercito che stavano rientrando dal cambio turno alla caserma Ceccaroni di Rivoli, sede del primo reggimento di manovra degli alpini della Taurinense.

Muniti di bandiere e di uno striscione con la scritta “Valsusa libera. No militari e polizia. No Tav. No Mafia”, i manifestanti hanno impedito per qualche minuto ai mezzi di entrare nella caserma ma sono stati allontanati dai carabinieri e dalla polizia.

La Digos li ha identificati quasi tutti. I No Tav saranno denununciati per blocco stradale e violenza privata.
Non è la prima volta che i No Tav organizzano manifestazioni di protesta e volantinaggio davanti alla caserma. Prima di Natale avevano cercato di bloccare l’ingresso del controviale davanti alla Ceccaroni con una catena e uno striscione.

LUC MICHEL ANALYSE LA CRISE EN UKRAINE (4)

Avec en final une question sur MANDELA …

RADIO CAMEROUN – CAMEROON VOICE /

Emission SANS DETOUR « Ukraine la guerre des blocs … »

le 22 décembre 2013 avec Luc MICHEL /

EODE-TV (Diffusion) / 2013 12 22 /

Partie 4

https://vimeo.com/83992545

https://www.facebook.com/photo.php?v=624095130971166

Logo UKRAINE v face LM  pr RADIO CAMEROUN (clip 4)

L’introduction de ‘Radio Cameroun’ :

Depuis quelques semaines se joue en Ukraine un bras fer de leadership entre la Russie et l’Union Européenne soutenue par son allié de toujours les États-Unis. Les autorités du pays souhaitent garder une relation très privilégiée de proximité avec la Russie. Tandis que l’opposition voit l’avenir du pays se dessiner au sein de l’Europe. Le pays est désormais paralysé. Les supporters des deux camps s’affrontent par coup de manifestations et contre-manifestations dans la capitale Kiev.

Devant une telle situation de blocage plusieurs questions méritent d’être posées.

L’Ukraine a t-elle les moyens de se passer la Russie ?

La Russie peut-elle laisser filer aussi facilement un pays stratégique dans le maintien de son influence dans la région ?

Jusqu’où peut aller l’Union Européenne dans son soutien à l’opposition ?

Pour apporter des éléments de réponse à ces interrogations ‘Sans Détour’ reçoit :

Mikhail Egerov, journaliste au Service français de ‘La Voix de la Russie’,

et Luc Michel qui dirige le Think Thank EODE – Eurasian Observatory for Democracy and Elections – et fin connaisseur de l’Europe de l’Est et de la Russie.

Qui répondent aux questions de Jolibeau Koubé.

EODE-TV & EODE Press Office

COMPRENDRE CE QUI SE PASSE EN FRANCE (2) : LA ‘FRENCH-AMERICAN FOUNDATION’ MATRICE DE LA COLLABORATION FRANCAISE

Luc MICHEL pour PCN-Info / avec Agoravox – PCN-SPO – lucmichel.net / 2014 01 11 /

http://www.scoop.it/t/pcn-spo

www.lucmichel.net

PIH - LM comprendre ce qui se passe en France 2 (2014  01 11)  FR (1)

« La Maison Blanche a affirmé aujourd’hui que l’alliance entre les Etats-Unis et la France restait “aussi forte” qu’auparavant après la victoire du socialiste François Hollande la veille sur le président sortant Nicolas Sarkozy. Evoquant les relations entre Paris et Washington, le porte-parole du président américain Barack Obama, Jay Carney, a affirmé que “cette alliance est aussi forte aujourd’hui qu’elle l’était la semaine dernière”… »

– Le Figaro (7 mai 2012)

PIH - LM comprendre ce qui se passe en France 2 (2014  01 11)  FR (4)

« Le Quai d’Orsay est une maison pro-arabe, sûrement bourrée d’Arabes déguisés et dans laquelle le dernier snobisme était d’être arabisant et de parler arabe ! »

– Nicole Guedj, présidente UMP de la Fondation France Israël (sept. 2011)

La ‘French-American Foundation – France’ est la matrice de la collaboration française avec l’Axe américano-sioniste. C’est la principale organisation en France qui se consacre à « renforcer les liens entre la France et les États-Unis ».  Depuis 2005, son action se double de celle de la ‘Fondation France-Israël’.

« Depuis sa création en 1976, elle se consacre à encourager un dialogue actif entre les deux nations. L’objectif de cette fondation est d’œuvrer à une meilleure compréhension mutuelle entre les deux pays et à la recherche de solutions partagées (…) En 1975, plusieurs personnalités politiques, universitaires et économiques décidèrent de créer un environnement d’échanges et de débats afin d’approfondir la relation entre la France et les États-Unis. La naissance de la French-American Foundation fut officialisée en 1976 à Washington par les présidents Valéry Giscard d’Estaing et Gerald Ford, lors des célébrations du bicentenaire de la Déclaration d’indépendance américaine. »

 L’OUTIL DE VASSALISATION DES ELITES FRANÇAISES :

LE PROGRAMME ‘YOUNG LEADERS’

L’outil de vassalisation des élites française est l’organisation de « séminaires pour des jeunes dirigeants (Young Leaders) français et américains issus de la politique, de la finance, de la presse »,  « à fort potentiel de leadership et appelés à jouer un rôle important dans leur pays et dans les relations franco-américaines ».

« Young Leaders » a été lancé en 1981. « Il s’agissait de la première grande initiative transatlantique visant à renforcer les liens entre les deux pays en encourageant la rencontre et l’échange entre futurs leaders français et américains (…) Plus de 30 ans après, il continue de jouer un rôle-clé dans le développement des liens transatlantiques, rassemblant aujourd’hui plus de 400 dirigeants issus du monde de la haute fonction publique, de l’entreprise, des médias, de l’armée et de la recherche ».

Parmi les Young Leaders de précédentes sélections : François Hollande, Président de la République …

 PARMI LES PERSONNALITES FRANÇAISES AYANT PARTICIPE AU PROGRAMME « YOUNG LEADERS » :

Henri de Castries (1994, président du directoire du groupe Axa)

Emmanuel Chain (1999, journaliste)

Jérôme Clément (1982, président d’ARTE)

Laurent Cohen-Tanugi (1996, ancien vice-président de Sanofi-Synthélabo)

Annick Cojean (2000, journaliste au Monde)

Jean-Marie Colombani (1983, fondateur de Slate et ancien directeur du Monde)

Matthieu Croissandeau (2002, rédacteur en chef adjoint du Nouvel Observateur)

Jean-Louis Gergorin (1994)

Nicolas Gaume (1999, PDG de Mimesis Republic et président du Syndicat national du jeu vidéo)

Bernard Guetta (1981, journaliste à France Inter)

François Hollande (1996, président de la République française)

Erik Izraelewicz (1994, directeur du Monde)

Laurent Joffrin (1994, PDG de Libération)

Jean-Noël Jeanneney (1983, président de la Bibliothèque nationale de France)

Alain Juppé (1981, maire de Bordeaux)

Sylvie Kauffmann (1998, journaliste au Monde)

Yves de Kerdrel (2005, éditorialiste au Figaro)

Anne Lauvergeon (1996, ancienne présidente d’AREVA)

François Léotard (1981, ancien ministre de la Défense)

Bruno Le Roux (1998, président du groupe PS à l’Assemblée nationale)

Alain Minc (1981, conseiller politique, économiste, essayiste et dirigeant d’entreprise)

Arnaud Montebourg (2000, ministre du Redressement productif)

Aquilino Morelle (1998, conseiller politique au cabinet du président de la République François Hollande)

Pierre Moscovici (1996, ministre de l’Économie et des Finances)

Olivier Nora (1995, président des Éditions Fayard)

Christine Ockrent (1983, journaliste)

Denis Olivennes (1996, président d’Europe 1)

Valérie Pécresse (2002, ancienne ministre de l’Éducation nationale)

Alain Richard (1981, ancien ministre de la Défense)

Jacques Toubon (1983, député UMP)

Marisol Touraine (1998, ministre des Affaires sociales et de la Santé)

Najat Vallaud-Belkacem (2006, ministre des Droits des femmes)

 … SANS OUBLIER LA ‘FONDATION FRANCE-ISRAEL’

PIH - LM comprendre ce qui se passe en France 2 (2014  01 11)  FR (2)

Il faut encore ajouter à tout celà la création de la Fondation France-Israël, version israélo-sioniste de la ‘French-American Foundation’.

Qui travaille de la même façon les élites françaises en faveur d’Israël et des intérêts sionistes. Et qui s’est notamment chargé, avec sa présidente UMP et le ministre Fabius, de purger le Quai d’Orsay de ses diplomates pro-arabes, issus de la ‘grande politique arabe’ initiée par le général de Gaulle …

La Fondation France-Israel, créée en 2005 et basée sur Paris, est « une organisation bi-étatique à but non lucratif visant à favoriser le rapprochement entre ces deux pays. Français et Israéliens ne se connaissent pas assez. L’objectif de la fondation est donc de construire de nouveaux liens, plus forts, c’est-à-dire de véritables synergies entre les deux nations, dans tous les domaines de la vie : artistique, culturelle, économique, technologique et universitaire. Il s’agit également de développer des idées et des projets ensemble, et, de ce fait, aider à la transformation des préjugés culturels en visant une meilleure compréhension entre les deux sociétés civiles ».

Cette démarche s’inscrit dans le prolongement des visites de 2008 par les Présidents Nicolas Sarkozy et Shimon Pérès, respectivement en Israël et en France. Nicole Guedj est actuellement la présidente de l’association et « reste déterminée à mettre en place de nouvelles initiatives d’amitié franco-israélienne dans divers domaines tels l’économie, la culture, les sciences et l’éducation ».

 DESARABISER LE QUAI D’ORSAY !

PIH - LM comprendre ce qui se passe en France 2 (2014  01 11)  FR (3)

Les positions de Nicole Guedj doivent être précisées. En septembre 2011, la Fondation France Israël organisait un dîner-débat au sein du Ministère des Affaires étrangères sur le thème « France- Israël : quelles sont vos relations ? ».

De nombreuses personnalités ont répondu présent : l’écrivain Marek Halter, le journaliste Ivan Levai, la politologue atlantiste Nicole Bacharan (membre du conseil d’administration de RFI), Frédéric Encel (ancien membre du groupuscule extrémiste du Bétar reconverti en  géopolitologue). En maîtresse de cérémonie  : Nicole Guedj, ex-secrétaire d’Etat dans le gouvernement Raffarin, membre du bureau politique de l’UMP et conseillère municipale à Paris. Co-fondatrice de l’Union des patrons juifs de France, avocate au barreau de Paris …

Lors du débat, Nicole Guedj, a tenu « à affirmer vigoureusement son point de vue », en réponse à une remarque du journaliste Ivan Levai, inspiré par le concept – fréquemment débattu dans les milieux pro-israéliens – de la « politique arabe de la France », alors agonisante. Aux yeux de ses détracteurs, « le Quai d’Orsay serait un bastion systématiquement pro-palestinien et anti-israélien, voire anti-américain ». Alors qu’elle anima pourtant sa soirée dans les salons du ministère, Nicole Guedj n’hésita pas ainsi à faire connaître sa conviction intime – curieusement passée sous silence par les journalistes alors présent – selon laquelle l’institution serait une « maison pro-arabe, sûrement bourrée d’Arabes déguisés et dans laquelle le dernier snobisme était d’être arabisant et de parler arabe ! »…

Il fallait donc « désarabiser » le Quai d’Orsay. En 3 ans d’aventures militaires et néocoloniales, de Tripoli à Damas, la chose semble accomplie.

 VOUS COMPRENEZ MAINTENANT ?

Tout est sans doute maintenant plus clair. Nul besoin de la théorie du complot – incapacitante et qui détourne de l’action politique – ou des élucubrations antisémites pour disséquer la nature du Régime français. Il suffit d’analyser les rapports de domination impérialiste en France et ses outils de vassalisation.

Vous comprenez-mieux maintenant comment s’exerce la domination des USA en France ? Comment l’Axe américano-sioniste domine médias, affaires et monde politique ?

Comment, renforcé encore par divers lobbies, fondations et réseaux – dont le lobby israélo-sioniste, le CRIF, ou encore les réseaux atlantistes ou neocons en France (revue de BHL ‘La Règle du jeu’, etc) -, il impose à la France une politique au service de l’étranger et contraire à ses intérêts fondamentaux et à ceux de la Grande-Europe ?

Vous savez aussi pourquoi Paris avec Sarkozy et Hollande s’est détourné de la véritable politique de la France, celle de l’Axe Paris-Moscou, celle du général de Gaulle. Avec son « Europe de l’Altantique à l’Oural », sa « Grande politique arabe », son opposition à l’OTAN et au « parti américain » (dixit de gaulle lui-même).

Et bien entendu la situation est la même partout en Europe. Ce qui existe en France existe à Bruxelles, Rome, Berlin ou Madrid. Ou encore au sein du Parlement européen ou de l’OSCE …

Luc MICHEL

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http://www.lucmichel.net/2014/01/11/pcn-info-comprendre-ce-qui-se-passe-en-france-2-la-french-american-foundation-matrice-de-la-collaboration-francaise/

2014 Balle Spaziali: Letta e il calo delle tasse

Saccomanni e la ripresa economica Cottarelli e la Spending Review (I SOGNI SON DESIDERI)
consiglio di andare a leggere questo articolo al link originale dato che è corredato di numerosi grafici significativi
http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/2014-balle-spaziali-letta-e-il-calo-delle-tasse-saccomanni-e-la-ripresa-economica-cottarelli-e-la-spending-review-i-sogni-son-desideri.html

Casa, aumentano le tasse. Per le imprese la Tasi costerà 1 miliardo

12 gennaio 2014
 
 
tares
di CARLO CAGLIANI
 
Anziché vergognarsi per aver nuovamente aumentato le tasse sulla casa – fingendo di aver abolito l’Imu – il governo invia ai giornali comunicati stampa in cui sollecita a non mancare gli appuntamenti con le scadenze.
 
Il ministero dell’Economia, in una nota, ricorda le scadenze per i pagamenti della Iuc, della mini Imu e della Tares. In particolare, per l’imposta unica comunale (Iuc) che si compone dell’Imu, della Tari e della Tasi i termini di versamento sono per l’Imu: il 16 giugno e il 16 dicembre; per la Tari e la Tasi almeno due rate a scadenza semestrale i cui termini sono stabiliti da ciascun comune in maniera anche differenziata fra i due tributi. A proposito di Tasi, secondo uno studio della CGIA, l’introduzione del nuovo tributo sui servizi indivisibili costerà al mondo delle imprese almeno un miliardo di euro
 
Per la cosiddetta ”mini Imu”, vale a dire l’eventuale parte residuale della seconda rata dell’Imu 2013 a carico del contribuente, il prossimo 24 gennaio; invece per la maggiorazione standard della Tares il prossimo 24 gennaio, a meno che il versamento non sia stato gia’ effettuato entro il 2013.
 
E’ prevista – scrive la nota ministeriale – la possibilità del pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno.  E se invece la gente cominciasse a disobbedire?