Archivio mensile:aprile 2016
Le guerre geofinanziarie degli USA con i “Panama Papers”, molto più efficaci che le campagne militari
Il cuoco, l’insegnante di lingua, la disoccupata: “Noi, ragazzi di Expo, sei mesi dopo”
31 OTTOBRE 2019 = DEFAULT DELL’ITALIA (M-A-T-E-M-A-T-I-C-O…O QUASI….)
http://www.ilgrandebluff.info/2016/04/31-ottobre-2019-default-dellitalia-m-t.html
MERCOLEDÌ 20 APRILE 2016
Mi sono sniffato quasi 30 minuti di un discorso di Draghi per l’inaugurazione dell’anno accademico 2015-2016 dell’Università del Sacro Cuore…
Se vuoi “farti” anche tu …
ecco il link da sniffare...
Vi posso assicurare che è stato UTILISSIMO ed ILLUMINANTE
tutto CHIARO…anzi…CRISTALLINO…
e Draghi a suo modo è UN GRANDE.
Punto.
Per trarre informazioni utili e per fare le debite “deduzioni” non bisogna però essere dei talebani ideologizzati ed incompetenti, ma bisogna essere dei cartesiani razionali pragmatici e competenti (meglio ancora se trader od ex-trader)
Proprio mentre mi illuminavo con quel video smanettando su Facebook (azz…può essere persino utile qualche volta….) incrocio l’ultimo post dell’amico Paolo Cardenà
La stampa e buona parte della nomenclatura politica e finanziaria tedesca, in questi giorni, stanno attaccando duramente l’operato del Bce, per via dei bassi tassi di interesse e per le manovre espansive della banca centrale, peraltro recentemente irrobustite.
Insolitamente, l’unico che ha preso le difese della Bce è stato Jens Weidmann, il numero uno della Bundesbank, che ha definito “appropriata” la politica monetaria della Bce.
Il mandato di Draghi alla Bce scadrà nel 2019, il prossimo presidente sarà tedesco e, con ogni probabilità, sarà proprio Weidmann.
Scordatevi che possa comprare tonnellate di debito pubblico italiano e/o roba simile.
ed ho fatto CLICK… 2+2 = 4
Ho visto la LUCE (che già avevo intuito più volte ma che non avevo mai visto così chiaramente)
= DEFAULT DELL’ITALIA tra metà 2019 e metà 2020
data di discrimine 31 ottobre 2019 (Scadenza Mandato di Draghi)
Naturalmente intendo NON un botto epidemico ed epocale
ma un primo haircut concordato e parziale
al quale …………………………….
ne seguiranno man mano altri
FallitaGlia è too big to fail … 😉
Al minuto 21 e dintorni del video del discorso di Draghi sopra linkato
vanno collegati i seguenti due grafici su solvibilità/collaterali
Ad un NON-talebano risulta fin troppo evidente dal discorso di Draghi….
Super-Mario ha fatto di tutto e di più per dare tempo all’Italia e rimandare il suo default (bancarotta)
E’ il vero Santo Patrono degli Italopitechi come spiegavo in un mio post:
Specifico bene:
Draghi non è il salvatore dell’Italia anche perchè per FallitaGlia in realtà NON c’è salvezza
ma solo un Declino Strutturale Irreversibile, progressivo e con accelerazioni (per almeno 3 generazioni, poi si vedrà)
Draghi però è il tamponatore di FallitaGlia e di tutto un certo status quo (in primis il sistema bancario e dunque il debito pubblico…ma di conseguenza anche tutte le belle mossette inefficienti&anacronistiche dell’italopiteco medio)
Ha dato tempo e darà ancora tempo che naturalmente è stato/verrà usato MALISSIMO
come da 35 anni a questa parte….
Mentre il Mondo Cambiava
FallitaGlia continuava a farsi in cazzi suoi “fuori dal Mondo” invece di adattarsi…
E mo’ sta arrivando il conto da pagare NON perchè ci sia un qualche complotto UE-germanico-pluto-massonico-ebraico-rettiliano ma semplicemente perchè siamo un Paese di Cazzoni Snob Narcisisti che non sanno e non hanno interesse a stare al passo dunque siamo un Paese Sommergente… per 10 100 1000 ragioni complesse
Poi scegliete voi…
a me interessa il risultato MEDIO finale e cosa posso fare IO di concreto, non oggi ma ieri, per cavarmela al meglio e cadere dalla parte giusta.
Perché soluzioni collettive in Italia non esistono più e da tempo sia nell’euro che fuori dall’euro O meglio…le soluzioni ci sarebbero anche
vedi il mio post di fantasy: LA MIA RICETTA PER FAR RIPARTIRE L’ITA(G)LIA….
ma nessuno le vuole percorrere/ne ha l’interesse almeno fino al DEFAULT che man mano eliminerà il VERO TAPPO DI FALLITAGLIA = 60% e fischia di clientes che ancora campano di uno Stato Fallito
Ma vediamo di fare una breve profezia in 10 punti o giù di lì (che tanto piacciono i decaloghi…) 1. 2018 = l’Italia non sarà ripartita manco per il pesce e se anche sarà ripartita lo sarà troppo poco rispetto alle palle al piede abissali
2. Il mandato di “Draghi il tamponatore” sarà sempre più vicino alla scadenza (=31 ottobre 2019) e dunque sempre più debole
3. sarebbe da fare un bel trading system su questo scenario, con variabile temporale = man mano si avvicina scadenza Draghi ed eventuale subentro di Weidmann…indovinate cosa farà il trading system 😉 Pensate che ci abbia pensato solo IO…uhhh giààà….
(abbiamo già avuto assaggio con attacco pre-Atlante che ha partorito solo tampone di breve e non avrebbe potuto essere altrimenti)
4. In buona sostanza questo trading system già esiste
ed il Mercato già sconta da tempo il DEFAULT CONTROLLATO di FallitaGlia
Questo grafico “sul campo del trading” conferma i grafici macro-economici di cui sopra
5. Se la scadenza del Mandato di Draghi sarà al 31 ottobre 2019
il Mercato come sempre anticiperà ed attaccherà già almeno 6 mesi prima
A meno che nel frattempo FallitaGlia non abbia iniziato a crescere del 3% all’anno….uhhh giàààà…contateci… 😉
6. Weidmann non è affatto un talebano crucco ma persona intelligente e pragmatica, oltre ad essere l’unico Banchiere Centrale di scuola vagamente austriaca del globo e non neo-turbo-keynesiano-stampa-che-ti-passa che la Big Bubble ti pompa tutto…
Il Default dell’Italia dunque si configurerà come una serie di haircut parziali e progressivi, ben studiati e concordati, con l’appoggio della BCE e del sostegno liquidità dell’ELA (se non sapete cos’é Vedi qui: “ELA”: chi era costui?…Alla faccia della mitica “Vittoria della Democrazia” con il (fanta)Referendum Ellenico…)
7. Naturalmente a FallitaGlia verranno chieste delle contropartite molto cospicue
=
– patrimoniale una tantum (i crucchi sanno che siamo ancora ricchi e ragionano da crucchi = se hai i soldi caccia la grana per coprire il tuo fallimento ed il tuo declino, io al massimo ti accompagno in modo da evitare crash sistemico)
– prelievo forzoso (che beccherà tutti gli italopitechi che ancora tengono tutto in Italia/in UE)
– reintroduzione IMU prima casa
– aumento Imu e tasse sulla casa (sta tornando sul tavolo la riforma del catasto)
– pesante tassa di successione
– ulteriore aumento IVA
– taglio secco e pesantissimo delle Pensioni sostituendole con assegno forfettario di vecchiaia
– taglio secco servizi pubblici, in primis la sanità pubblica etc etc
8. Per accompagnare il processo “fallimentare” dell’elefante nella cristalleriaFallitaGlia… Weidmann, essendo tedesco, sarà il presidente ideale della BCE per far passare infine l’EUROBOND…
ma solo alle condizioni di cui sopra e come paracadute che eviti effetto domino e non come assegno in bianco per parare il culo a FallitaGlia (i tedeschi non si fidano di NOI…e fanno bene!…)
9. questo tra parentesi ma anche fuori parentesi …. eviterà la dissoluzione dell’euro (non sperateci dunque…ma anche FOSSE…checché ve ne dicano i Pifferai Magici….sarebbe comunque un MACELLO…)
10. I vari default parziali e controllati di FallitaGlia taglieranno le gambe ad una marea di Italopitechi Inconsapevoli che oggi fanno gli splendidi su Facebook su trivelle e mari cristallini…che comprano BTP Italia, che pensano che la salvezza e la sicurezza sia in Poste Italiane e nelle Banche Italiane più sicure di altre…. 😉
Quando infine verrà invertita la vera palla al piede mortale di FallitaGlia = 60% di italopitechi che ancora vivono di stato fallito
allora gli Italiani Sapiens potranno almeno tentare di tornare a fare la differenza
e far ripartire il Paese = bene inteso …roba per pochi che il boom economico anni 50-60 e suo effetto trascinamento fino agli anni 80-90 è un unicum nella storia italiana e tale rimarrà
Non a caso si chiama MIRACOLO economico…ed i miracoli non si fanno tutti i secoli…
11. si acuirà dunque questa tendenza
12. volete dare la colpa a qualcuno…iniziate da VOI STESSI e poi metteteci la Merkel….ma solo al fondo della lista… che sono processi in atto da decenni e NON ABBIAMO FATTO UN CAZZO per cavalcare il Trend (globale) ma ce lo stiamo prendendo tutto in faccia, continuando a vivere in un altro Mondo (feudale&corporativo) ed a nutrirci di ideologie ed irrealismo fuori tempo massimo… di cose che già non esistono più e che matematicamente non sono/saranno più sostenibili
Piacerebbe anche a me a+b+c…ma non è possibile mi spiace…
Ci sarebbe molto altro da dire ma mi fermo qui….
la sostanza è chiara almeno per chi vuol vedere
Non vi sto dicendo COSA SIA GIUSTO e COSA SIA SBAGLIATO ma solo cosa MOLTO PROBABILMENTE ACCADRA’ Punto Regolatevi pragmaticamente di conseguenza
Anche se va detto La mia previsione è a circa 4 anni dunque è verosimile ragionevole e molto probabile ma non è detto che possa avverarsi del tutto….
Le variabili in gioco sono troppe e non prevedibili appieno
Tutto lo scenario da me prefigurato potrebbe anche ANTICIPARE su vari elementi di rottura oppure ritardare
Difficile a dirsi
Ma lo SCENARIO del Default Parziale e controllato di FallitaGlia entro il 2020 rimane il più probabile
Tenetene conto nelle vs. scelte a 5 anni di scenario.
Ed adesso un breve prontuario di cosa significhi in CONCRETO la BANCAROTTA
IL DEFAULT di FallitaGlia perchè molti faticano a capire persino il concetto di DEFAULT e le sue implicazioni pratiche 1. sfoltimento massiccio dei propri risparmi in qualunque forma (se detenuti solo in FallitaGlia) (e/o di quelli dei vs. genitori/suoceri che oggi detengono la maggioranza della ricchezza italiana e che vi trascinano nel loro vortice italopiteco/anacronistico…ma ne riparleremo a fondo…è un tema FONDAMENTALE)
Oggi ne avete già un assaggio progressivo/TANGIBILE tra Banca Marche, Banca Etruria Lazio, Pop. Vicenza, Veneto Banca etc etc
Un sacco di gente sta già perdendo anche il 90% dei risparmi…ma sssttt… che non essendo roba da mass media …. la maggioranza di voi nemmeno se ne sta accorgendo… Moltiplicate per 10x e capirete cosa succederà nel 2020 e dintorni….
2. sfoltimento massiccio dei dipendenti pubblici/para-pubblici e dei loro stipendi (anche gli ultimi “”privilegiati”” verranno colpiti dopo che la parte “produttiva” del Paese che da anni li manteneva…viene distrutta progressivamente con tutti che gli sputano pure in faccia…)
3. sfoltimento massiccio delle Pensioni (possibile anche un blocco provvisorio) = assegno forfettario di mantenimento anziani e niente più (come sta accadendo in Grecia e non solo – segui link e leggi al fondo)
4. contingentamento dei prelievi/bancomat/bonifici bancari etc (volete eliminare il contate pezzi di idioti italopitechi? Fatelo dopo il 2020 almeno…vi conviene pezzi di idioti inconsapevoli…)
5. crisi generale del sistema bancario (tecnicamente fallito considerando che è imbottito di titoli di stato fallitaGliani) + controllo/blocco della circolazione dei capitali
6. aumento esponenziale della disoccupazione (la disoccupazione giovanile circa al 40% è un leading indicator, lo volete capire o no??!)
7. Anche&SOPRATTUTTO i cretinetti pauperisti sfigati radical chic del tanto io sto in affitto e non ho nulla in banca = non ho nulla da perdere
lo prenderanno nel culo AL CUBO…e faranno la FAME, letteralmente… perchè mangiare l’Iphone foraggiato dal Papà non è affatto facile…anche con aglio&olio&peperoncino…
8. blocco della sanità pubblica dei pronto soccorso dei medicinali sovvenzionati etc etc
9. ulteriore crollo del primario asset italiano = quasi tutti hanno solo “casette” e solo in FallitaGlia fino a sovraesposizioni dell’80% del proprio patrimonio = illiquidabilità per svendite a stecca&per disperazione sul mercato … e dunque non contate su quei soldi lì… nemmeno per comprarvi il tonno in scatola….
10. fallimento a catena della maggioranza delle banche italiane (imbottite di Btp etc) = svanirà la maggioranza dei vs. risparmi sui quali oggi fate ancora conto ed avrete contingentamento delle vs. disponibilità immediate
11. possibile fallimento delle Poste Italiane e fate voi le considerazioni del caso
12. Fallimenti a catena delle aziende, con blocco pagamenti, fatture, cash flow etc
13. (con sarcasmo) Blocco delle piattaforme dell’Adriatico perchè non ci sono più i soldi per gestirle = FIGATAAAAAAAAAAAA = chi ha perso il referendum alla fine lo vincerà PRENDENDOSELO PERO’ NEL CULO AL CUBO… ficoooooooo ‘u mare cristallino e tutti magrissimi…e non per la dieta…. 😉
14. tensioni sociali e moti di piazza? No…non credo proprio…massa italopitechi al massimo farà un tentativo di forzare il muro del Brennero perchè la colpa è tutta dei crucchi e degli austriaci ma a suon di idranti di acqua gelata se ne tornerà a parlare di calcio&figa…
Oppure insieme a Pifferai come il Bagnai si troverà in piazza con gli economisti ex-comunisti a fare un atto dimostrativo del tipo = stampare lire a go-go con una bella stampante laser… ed accanto sul rogo bruciare euro…quei pochi rimasti…
Insomma NO HOPE FOR THIS ITALY
Chi può se ne vada il prima possibile
e poi ne riparliamo tra almeno 30 anni
che i giovani di oggi sono ancora più rincoglioniti e lobotomizzati viziati di noi 40-50enni…
P.S. io sto lavorando in modo massiccio e pragmatico per salvare almeno mia Figlia …e voi?
Non c’è una soluzione PERFETTA E COMODA
MA SI PUO’ CERCARE DI MITIGARE AL MASSIMO GLI EFFETTI DEL DEFAULT
SI PUO’ CERCARE DI NON FARE CAXXATE ESTREME ED AUTOLESIONISTE…
TUTTO QUI
NIENTE DI PIU’ E NIENTE DI MENO
Vedi Forchielli 1&2...
Alberto Forchielli
AFFERMAZIONI DAL MIO INTERVENTO DI STAMATTINA A RADIO 24
sul mio libro appena pubblicato: Trova lavoro subito! (all’estero)
Credo sia il momento di passare dal “dateci il lavoro” al “ora mi vado a prendere il lavoro dov’è”.
Basta ascoltare le palle dei politici che addirittura truccano i dati sulla disoccupazione giovanile!!
L’unica soluzione è scrollarsi di dosso il sistema Italia che non riesce a sopravvivere in un mondo globale e auto-globalizzarsi.
Molti in Italia sono ancora qui a cercare di trattenere i nostri migliori talenti facendoli sentire in colpa: “dovresti restare e combattere”.
Sarebbe meglio se ci si informasse prima su che professione intraprendere e su cosa studiare in funzione di un obiettiva di vita e lavoro preciso.
I ragazzi molto spesso sono chiamati a prendere decisioni sul loro futuro quando sono troppo giovani, tocca alla famiglia prenderle.
Qual è tipico errore dell’italiano che cerca lavoro all’estero e che tu hai riscontrato? “Non studiare o studiare le cose sbagliate e poi cercare di arrangiarsi”.
Avere risparmi adesso in Italia non si sa dove metterli, meglio capitalizzarli su una vera professionalità per i propri figli.
Compra una casa a tuo figlio, magari nella tua stessa città e gli metti un ceppo al piede, se investi nella sua cultura, negli studi, nella formazione continua gli apri orizzonti, mentali e professionali.
Quali lingue sono fondamentali? Inglese, triste doverlo ancora ripetere. Poi Francese e Tedesco. Non vi dico lo spagnolo perché da italiani è relativamente semplice impararlo.
Se è impossibile trovare lavoro bisogna fare gli imprenditori e investire in Cambogia, Vietnam, Panama, Costa Rica, Birmania, Africa (ma non conosco bene i paesi).
STEMCH: Science, Technology, Engineering, Mathematics, Coding e Healthcare sono alla base della crescita socio/economica mondiale.
Sul coding stime dicono che nella sola Unione Europea nei prossimi 20 anni ci sarà una mancanza strutturale di quasi 1 mln di lavoratori.
Essere Italiani nel mondo oggi come ci percepiscono? Ci vogliono tutti bene e gli Italiani hanno grande capacità di adattamento.
Come giustamente dice Alberto Forchielli
…. ho il sospetto che le riforme strutturali siano chimere impossibili da realizzare gradualmente a causa di posizioni di rendita che non mollano i privilegi acquisiti, rendendo vani gli sforzi di chi vuole cambiare l’assetto socio-economico in maniera importante.
Allora varrebbe la pena di cominciare a credere che soltanto grandi traumi esogeni potranno modificare lo status quo in società ossificate.
Perciò, anziché temere le varie deflazioni o crisi finanziarie, sarebbe più saggio cercare di cavalcarle per sfruttare positivamente la loro forza distruttrice, perché solo così potremo finalmente rompere schemi obsoleti ricreando situazioni in cui innovazione e produttività possano liberamente crescere……
Dunque prima invertiremo QUESTO
(e con il Default si darà una bella accelerata) prima avremo un RESET della MELMA ITALOPITECA ESISTENTE e MAGGIORITARIA (almeno per ora) Moltissimi verranno erasati e si estingueranno ma si creeranno anche molte NUOVE OCCASIONI per chi ci sa fare e per chi ha talento Sarà possibile un Nuovo BOOM dopo aver rotto lo schema zombie esistente e deleterio?
Non lo so… ma almeno saremo nelle condizioni di poterci PROVARE oggi invece nemmeno quello….
AVETE ANCORA 3-4 ANNI massimo di cazzeggio radical chic….#TICTACTICTAC
GIOCATEVELI AL MEGLIO!
Good Luck!
(almeno a chi vuol vedere….che non sarà facile comunque cavarsela)
Augurare Good Luck! a chi non vuol vedere
invece è del tutto inutile…
. .
————————————-
Vergognati Mattarella! Indegno inchino alla Trilateral Commission al Quirinale: è alto tradimento.
aprile 16, 2016 posted by Avv. Marco Mori
Vergogna ed infamia. Questo sintetizza il mio giudizio su Mattarella che, a questo punto, riesce nell’impresa di risultare, ancor più di Napolitano, un vile servitore della finanza internazionale.
Nessun rispetto per questo indegno traditore della Repubblica italiana e nessuna paura di subire un processo per vilipendio. È Sergio Mattarella il traditore, è lui che vilipende la Nazione. Io rivendico solo il diritto di urlare la mia richiesta di immediata messa in stato d’accusa.
Ascoltate attentamente questo video, in ogni sua parte. Io ne sono rimasto sconvolto:
Si omaggia David Rockfeller e quella sua creatura che prende il nome di commissione trilaterale, i cui membri sono stati accolti al Quirinale con tutti gli onori, benché siano esclusivamente privati che non hanno alcun merito specifico, risultando solo dediti alla speculazione fiananziaria e all’attività parassitaria.
La trilaterale è un’associazione a delinquere che riunisce i più influenti esponenti della finanza del Nord America, Asia, Oceania ed Europa, con lo scopo dichiarato di imporre una governance mondiale basata su un’elité di tecnocrati, che dovranno dire ai popoli quello che dovranno fare nei prossimi anni, al fine di mantenerli sempre subordinati al loro potere finanziario.
La trilaterale venne fondata il 23 giugno 1973, appunto per iniziativa di David Rockfeller, presidente della Chase Manhattan Bank e di altri dirigenti tra cui Kissinger e Brzezinsky.
Presieduta da Mario Monti, subito prima di diventare Presidente del Consiglio italiano, ed oggi dall’ex governatore di BCE Trichet, ovvero colui che scrisse la famosa lettera 4 agosto 2011 con cui l’Italia fu sostanzialmente commissariata con l’imposizione di una precisa agenda politica sotto la minaccia dello spread.
Cioè Mattarella ha ricevuto con tutti gli onori in Quirinale chi ha tramato contro un Governo in carica di uno Stato sovrano.
Tra i membri italiani della trilaterale spicca anche il Ministro Federica Guidi, da poco finito al centro dello scandalo Total e dimessasi, nonché Monica Maggioni, guarda caso messa subito al timone della Rai.
Questo tanto per dire quali sono gli interessi di questi porci, perché i membri della trilaterale sono esclusivamente questo, e che mi querelino pure! Non me ne frega assolutamente nulla, la storia mi renderà onore per queste affermazioni. Anche se un giorno sarò ucciso per quanto dico so per certo che tra un secolo non esisterà la via Mario Monti, ma esisterà la via Marco Mori, e tanto mi basta per continuare a difendere la democrazia.
Oggi non ci sono davvero altri termini se non “porci” per chiamare chi, come Carlo Secchi, membro appunto della Trilaterale, osava così rispondere su “il fatto quotidiano” (nel 2014) alle domande di un giornalista:
“Il vostro concetto di mondo?
La nostra visione per un sistema che rispetta il rigore finanziario, il libero mercato, ma non resta immobile, che riduce le tasse, rivede il fisco e aiuta i cittadini (n.d.a. – bontà loro… Vogliono comandare ed imporre il loro modello sociale, ma ci lasceranno vivere)Anche Letta e Guidi hanno partecipato a questo progetto.
Durante la stagione di Monti, aprile 2012, disse: “Il modello italiano saranno le grandi coalizioni”. Ci ha azzeccato?
Non mi sembrava un pronostico complicato. E sono convinto che vedremo ancora governi di larghe intese, seppur politici, che vanno oltre i numeri di maggioranza che esprimono gli elettori.
Non è molto democratico.
Il pianeta ha bisogno di riforme e le riforme si fanno insieme (n.d.a. – insieme tra tecnocrati, ma alle spalle del popolo!)
Ha ascoltato il discorso di Matteo Renzi?
Buone intenzioni, adesso ci deve portare le prove (n.d.a. – odio Renzi, ma certamente non dovrebbe rispondere a questi individui!).
Avverte il conflitto d’interessi di Federica Guidi?
Mica possiamo mandare al governo i monaci che fanno voti di povertà? Deve stare attenta, deve studiare, ma ce la può fare benissimo(n.d.a. – profetico qui).
Lo sforamento del Patto di bilancio, il famigerato 3 per cento, è possibile?
Per chiedere una deroga e soprattutto per ottenere una risposta affermativa, l’Italia deve sistemare i conti e preparare un piano di tagli, altrimenti è pura demagogia. L’Europa non potrebbe mai accettare. Ora i ministri devono tacere e lavorare. Chi ha un po’ di potere deve stare zitto prima di fare (n.d.a. – tacere, obbedire e lavorare…)
E per finire la vera chicca:
Quanto conta la Trilateral?
Non determiniamo gli eventi, ma li possiamo condizionare (n.d.a. – una confessione in piena regola sulla vergognosa interferenza del potere economico sulla democrazia).
Inaccettabile. Tutto questo è inaccetabile. La negazione della sovranità e dell’indipendenza nazionale, lo stupro della Costituzione e del suo modello sociale ed economico.
Ecco quindi che accogliere simili criminali al Quirinale con ogni onore è un alto tradimento che macchia definitivamente la persona di Sergio Mattarella, da oggi nemico giurato della Repubblica e della democrazia.
La trilaterale ormai ha abbandonato le teorie del complotto per uscire allo scoperto rivendicando il suo dominio sull’Italia e sul mondo con un gesto simbolico di evidente valore. L’Italia si è arresa ed è pronta agli Stati Uniti d’Europa in totale spregio del dettato costituzionale e del codice penale. È pronta ad essere guidata da elité tecnocratiche. I popoli non si possono più autodeterminare e la democrazia tramonta.
Dobbiamo fermarli, non c’è più tempo. Altrimenti tutto questo si concluderà con fiumi di sangue innocente.
Avv. Marco Mori – blog scenarieconomici – Alternativa per l’Italia – autore de “Il tramonto della democrazia – analisi giuridica della genesi di una dittatura europea” disponile su ibs – clicca qui.
Obama tra “Brexit” e TTIP
Un nuovo “regalo” ai cittadini europei da parte degli oligarchi della UE per favorire le lobby delle corporations USA
Germania, oltre 30 mila in piazza contro Ttip prima dell’ arrivo di Obama
Codice appalti, resta il massimo ribasso. E sul 95% delle gare l’Anac non potrà metter becco
22 aprile 2016 FQ :
Renzi aveva parlato di una riforma “che chiude le strade alla corruzione”, ma per tutti i lavori che valgono meno di 1 milioni nulla cambierà.
In più gli esperti dell’Autorità entreranno nelle commissioni incaricate di scegliere l’offerta più vantaggiosa solo nel 5% dei casi. In tutti gli altri i commissari saranno scelti dalla stessa stazione appaltante.
Cicconi, direttore dell’Istituto per la trasparenza degli appalti: “Scoperta tutta la gestione esecutiva, dove si annida la corruzione”
di Stefano De Agostini
Cambiare tutto per non cambiare niente. Il nuovo Codice appalti è stato presentato dallo stesso premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa del 15 aprile come una riforma “che chiude le strade alla corruzione“. L’asso nella manica del capo governo doveva essere, anche questa volta, l’Autorità nazionale anticorruzione di Raffaele Cantone. Ma l’Anac, nella battaglia per garantire la trasparenza negli affidamenti di lavori pubblici, avrà le armi spuntate: i suoi esperti vigileranno solo su una piccola parte degli appalti, appena il 5%, come fa notare Sergio Rizzo sul Corriere della Sera. Una nuova falla nella legge, dunque, dopo quelle segnalate nei giorni scorsi dai sindacati: nel testo definitivo sono saltate le norme sulla tutela del posto di lavoro nel cambio di impresa appaltatrice e sulla trasparenza nelle gare.
A questo quadro si aggiunge la sostanziale sopravvivenza delle gare al massimo ribasso, che negli annunci del governo dovevano andare in soffitta con il nuovo codice. “Basta gare al massimo ribasso”, aveva dichiarato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio il 3 marzo dopo il Consiglio dei ministri che aveva approvato il testo in via preliminare. Eppure, l’articolo 95 delinea uno scenario diverso. Il testo prevede che si possa ancora usare il criterio del minor prezzo per i lavori di importo fino a un milione di euro, ancora una la volta la maggioranza dei casi: circa 8 su 10.
Ma la vera norma-beffa relativa ai poteri dell’Anac si trova all’articolo 77 della nuova legge. Nelle procedure di appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la valutazione sulla proposta migliore è affidata a una commissione giudicatrice composta da esperti del settore. Per garantire la massima trasparenza in questo processo, i commissari saranno estratti a sorte da un apposito elenco preparato dall’Anac. Ma questa regola vale solo per le gare con importi che superano le soglie comunitarie, vale a dire i 5,2 milioni di euro. Se non si supera questa cifra, o se gli appalti “non presentano particolare complessità“, liberi tutti: “La stazione appaltante può nominare componenti interni alla stazione appaltante, nel rispetto del principio di rotazione“. Insomma, i commissari saranno scelti dallo stesso ente che assegna l’appalto.
Tutto in famiglia. Risultato: il 95 per cento degli appalti verrà assegnato esattamente come prima.
Non a caso, lo stesso Raffaele Cantone in audizione in parlamento aveva avvertito sui rischi insiti nella norma: “Tale previsione sembra non essere del tutto rispettosa del criterio di delega che, nell’obiettivo della garanzia della massima trasparenza nelle nomine dei commissari non distingue, per la nomina dei commissari, tra appalti di valore superiore ed inferiore alle soglie. Inoltre il riferimento troppo generico agli appalti di “non particolare complessità” sembra consentire una ulteriore troppo ampia possibilità di derogare al principio”.
E i problemi sorgono non solo in fase di affidamento dell’appalto, ma soprattutto nella gestione esecutiva dei lavori.
“La corruzione e le infiltrazioni mafiose si annidano non tanto nell’affidamento degli appalti, ma nella gestione esecutiva del contratto – spiega ailfattoquotidiano.it Ivan Cicconi, direttore di Itaca, Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale – E in questo senso il codice lascia scoperto questo buco enorme”.
Ma Cicconi sottolinea anche un ulteriore aspetto delicato del nuovo testo legislativo. “Il buco di questo codice è che attribuisce un ruolo straordinario all’Anac, ma non c’è una riga su durata, composizione, modalità di nomina dell’autorità. Oggi il presidente è Raffaele Cantone, una persona per bene, ma se domani cambia il governo, il nuovo presidente del Consiglio potrà nominare un nuovo presidente senza alcun vincolo. Domani potrebbe essere nominato un delinquente alla guida dell’Anac”.
Codice appalti, saltano norme su tutela del lavoro e trasparenza. “Il governo ignora i dipendenti”
21 aprile 2016 FQ :
Nel testo definitivo è saltata l’obbligatorietà della clausola sociale, che impegna l’impresa subentrante a mantenere gli addetti al loro posto.
Troppo debole, secondo le sigle sindacali, anche la stretta sui subappalti, che pure è stata fortemente caldeggiata da Raffaele Cantone
“Da parte del governo nessuna attenzione nei confronti dei lavoratori”. Addetti alle pulizie, operatori di call center, dipendenti delle mense: i sindacati sono sul piede di guerra dopo la pubblicazione del Codice appalti in gazzetta ufficiale. Nel testo definitivo è saltata l’obbligatorietà della clausola sociale, cioè la tutela del posto di lavoro dei dipendenti nel passaggio dell’appalto da un’impresa all’altra. Troppo debole, secondo le sigle sindacali, anche la stretta sui subappalti, che pure è stata fortemente caldeggiata da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Al quadro si aggiunge un altro ritocco in zona Cesarini con la marcia indietro del governo sul tema della trasparenza: resta la procedura negoziata senza bando nelle gare con importi al di sotto di un milione di euro, mentre nella bozza precedente si voleva abbassare la soglia a 500mila euro.
“Una vera sorpresa in negativo – commenta Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl – che dimostra purtroppo come questo esecutivo non abbia alcuna attenzione per i lavoratori”. L’inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, dunque, sarà solo facoltativo. Nella bozza di Codice appalti entrata in Consiglio dei ministri la scorsa settimana, invece, si stabiliva che per “gli affidamenti dei contratti di concessione e di appalto (…) i bandi di gara, gli avvisi e gli inviti inseriscono, nel rispetto dei principi dell’Unione europea, specifiche clausole sociali”.
Nella versione definitiva del testo, il verbo “inseriscono” ha fatto posto a un più blando “possono inserire“. La clausola sociale dovrebbe garantire che, al cambio di titolare dell’appalto, i lavoratori dell’impresa uscente siano assorbiti dalla subentrante.
Secondo la Uil, questa norma “riaprirà la strada alle gare al massimo ribasso“. Soprattutto nel settore dei call center, che conta 80mila addetti in Italia, sindacati e imprese lamentano da tempo come chi vinca queste gare sono società che offrono importi al di sotto del costo del lavoro, con ricadute anche sulla qualità del servizio offerto.
Sulla questione è intervenuto anche Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, che aveva approvato il testo prevedendo la clausola sociale obbligatoria.
Il giorno prima della pubblicazione, quando circolavano le voci sulla modifica della norma, il deputato Pd parlava già di un “fatto grave”: “Scrivere che si “possono inserire” non dà alcuna garanzia per il lavoro, la sua tutela e la sua qualità, e crea situazioni di concorrenza sleale tra imprese. Il parlamento ha delegato il governo a definire i decreti legislativi sulla base di precisi criteri: dovrebbe essere superfluo ricordare che il ruolo delle commissioni parlamentari non è quello di semplici passacarte“, conclude.
L’altro punto caldo riguarda la trasparenza. Nel testo, fa notareFranco Martini, segretario confederale Cgil, “si prevede l’obbligatorietà dell’indicazione in sede di offerta della terna dei subappaltatori solo per gli appalti sopra soglia comunitaria, quando è noto a tutti che l’80% dei contratti riguarda appalti al di sotto del milione di euro”. E questa circostanza, come sottolinea Tiziana Bocchi, segretaria confederale Uil, “lascia ampia discrezionalità incontrollata degli affidamenti”.
Non a caso, anche Raffaele Cantone aveva sottolineato l’importanza di una stretta sui subappalti, pur non entrando nel merito delle soglie. Ascoltato in audizione dalla commissione Ambiente, il magistrato aveva puntato il dito contro “il sistema del subappalto, un altro degli strumenti che viene utilizzato nella contrattazione corruttiva per assicurare qualcosa”.
E in merito all’obbligo di indicare la terna di subappaltatori, aveva spiegato: “Può essere un limite ma può avere una funzione di moralizzazione. Una terna per imprese di grosse dimensioni non credo rappresenti una impossibilità, imprese che operano sistematicamente in certe zone sanno chi sono gli imprenditori di riferimento e forse indicarli prima può forse evitare il rischio di accordi collusivi dopo, e anche il rischio di imporre all’impresa l’accordo collusivo”.
Infine, c’è stato un altro dietrofront dell’ultimo minuto sul piano della trasparenza. L’obbligo di procedura ordinaria scatterà a un milione di euro e non a 500mila euro, come si leggeva nella bozza entrata in Consiglio dei ministri venerdì scorso. E così, il governo dice addio alla stretta prevista in un primo momento: per gli importi fino a un milione di euro, la stazione appaltante può affidare l’intervento con una procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando.
Nel dettaglio, per gli affidamenti tra i 40mila e sotto i 150mila euro con procedura negoziata, bisognerà consultare almeno cinque operatori economici. Per gli importi tra 150mila e sotto il milione (e non 500mila euro) la consultazione dovrà interessare almeno 10 operatori.