da lavoce
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A lanciare l’allarme, parlando di “un fatto gravissimo e inaccettabile, politicamente e giuridicamente”, era stato il vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, il parlamentare Pd Stefano Esposito. “I veri nemici della Tav – è stata la sua dura presa di posizione – non si trovano tra le file del movimento No Tav, ma negli uffici ministeriali e nell’ottusità di taluni dirigenti e funzionari. E trova dimostrazione in questa irresponsabile e grave decisione, che compromette il lavoro fatto negli ultimi anni dall’Osservatorio sulla Torino-Lione, dalle istituzioni locali, Fassino e Chiamparino, dai parlamentari, per sconfiggere il fanatismo delle frange antagoniste e per far comprendere all’opinione pubblica non solo valsusina l’importanza strategica di questa infrastruttura e l’inconsistenza delle tesi ad essa contrarie”.
Inevitabile la reazione dei sindaci della Valsusa. “Le promesse si stanno rivelando per quelle che sono”, ha sostenuto il sindaco No Tav di Susa, Sandro Plano, augurandosi “che non vengano messi in discussione interventi chiave per il territorio”. Più morbida la posizione del sindaco di Venaus, Nilo Durbiano, anche lui contrario al supertreno: “Questa notizia può essere l’occasione per tornare a sedersi attorno a un tavolo a discutere l’utilità dell’opera”. “Come si può legare il destino di un territorio alla disponibilità o meno di fondi legati alla realizzazione di un’opera devastante?”, è l’interrogativo del senatore Marco Scibona e della consigliera regionale piemontese Francesca Frediani del Movimento 5 Stelle.
“Gli impegni vanno rispettati”, ha ricordato il sindaco Fassino, sottolineando che lo “stanziamento di 32 milioni deve essere inteso come quota dell’intero finanziamento di 112,5 milioni”. A confermare la tesi è arrivata, nel pomeriggio, la telefonata del ministro Delrio al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, rassicurato del fatto che “non c’è alcuna volontà politica di ridurre le compensazioni per la Val di Susa”. “Le dichiarazioni del ministro Delrio lasciano intendere che lo stanziamento previsto dal Cipe è una prima quota – ha confermato il direttore generale di Telt, la società incaricata di realizzare e di gestire l’opera – che lo stesso Cipe provvederà ad integrare con successive delibere”.