28/10/2014
«Se non si considera il contesto e il fatto che in Valsusa ci fu una militarizzazione, non si può capire quel che avvenne nell’estate 2011»: l’avvocato Claudio Novaro ha così introdotto la sua arringa al maxi processo No Tav che vede imputate 53 persone per gli scontri del 27 giugno e del 3 luglio 2011. Per tutti, la procura di Torino ha chiesto condanne per un totale di circa 190 anni di carcere. All’aula bunker del carcere delle Vallette Novaro ripercorre con l’ausilio di filmati i fatti del 27 giugno. «Dietro quelle giornate – ha detto il legale – c’è un conflitto sociale degradato dalla procura a problema di ordine pubblico. La Libera Repubblica della Maddalena – ha aggiunto – non era un’organizzazione militare, ma un laboratorio politico importante».