Sicilia fra droni e parabole satellitari. L’Halloween dei defunti passati, senza curarci di quelli futuri

Qualcuno in Sicilia si prepara a festeggiare l’arrivo dell’autunno e la tradizionale “festa dei morti”, all’ombra di droni e zucche di Halloween. E’ così che, messe da parte le tradizioni siciliane, la Proloco di una cittadina del catanese ha deciso di organizzare una gita “fuori porta” presso la base Nato di Sigonella.

di Daniela Giuffrida

La Sicilia è risaputo, è terra di grandi contraddizioni, terra magica abitata da gente generosa e orgogliosa in cui gli amministratori della cosa pubblica non sempre amministrano come dovrebbero, dove presidenti di regione finiscono inquisiti o nelle patrie galere, per collusioni con la mafia e dove, ogni tanto, anche qualche consiglio comunale viene “sciolto” per gli stessi motivi. Terra in cui un presidente di regione può svegliarsi una mattina e concedere una revoca a delle autorizzazioni e svegliarsi la mattina dopo, pronto a revocare la stessa. Terra in cui può capitare che ci si svegli un mattino e ci si trovi davanti alla porta di casa una parabola americana dal diametro di 18 metri, pronta ad “abbronzarti” come si deve, oppure un elettrodotto nuovo di zecca al posto del pino che tenevi in giardino o la ciminiera di una raffineria al posto della canna fumaria del camino.

In una terra siffatta, può anche accadere che una Proloco, ente che, per “costituzione fisica” dovrebbe occuparsi di sviluppo del turismo nel proprio territorio, decida di organizzare una “Gita turistica” all’interno di una base militare.

Non è insolito per la base di Sigonella aprire le proprie porte a visitatori esterni, gli americani infatti curano i rapporti sociali con il mondo esterno alla base. Ricordiamo come lo scorso anno, consentirono l’ingresso di 40 rappresentanti della stampa locale e nazionale, nel tentativo di rassicurare la popolazione sulla mancanza di rischi legati alle parabole del Muos di Niscemi. Proprio a Sigonella, si tenne una gran bella conferenza stampa, preparatoria ad una “visita-burla”all’interno della Base NRTF-8 di Niscemi. Ancora qualche mese dopo, invitarono alcuni “prediletti” rappresentanti della stampa nazionale e isolana alle basi MUOS in Virginia e alle Hawaii e poi fu la volta degli alunni delle scuole siciliane con particolare riguardo agli studenti del Liceo Scientifico di Niscemi, invitati a trascorrere ben 15 giorni a Washington e tutto a carico di mamma America.

I militari americani, dunque, sono generosi e disponibili, puliscono le spiagge siciliane, riordinano qualche discarica, sturano qualche lavandino… aprono ai civili siciliani le porte della base, regolarmente, ogni 4 Luglio per festeggiare il “loro” Ringraziamento, per il “nostro”… aspettiamo tempi migliori.

Una gita “fuoriporta”alla base militare, dunque, organizzata per il prossimo 25 ottobre dalla Proloco di Giarre, cittadina sulla costa ionica in provincia di Catania, ha preso a “girare” sulla vetrina di Facebook, suscitando lo sdegno di qualche siciliano ma, come di solito avviene, nessuna reazione. L’unico ad esprimere una reazione forte e decisa è stato Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare, esperto di fusione termonucleare controllata, smantellamento degli impianti nucleari, effetti delle radiazioni sull’uomo e sull’ambiente, scorie radioattive, uranio impoverito, sicurezza industriale, impatto ambientale e cambiamenti climatici, noto in Sicilia e ovunque soprattutto per i suoi studi sull’elettromagnetismo e sulle ricadute dei loro effetti sulla salute dell’uomo, noto ovunque ma evidentemente non a Giarre.

 “Egregi signori – scrive Massimo Zucchetti – Con riguardo alla vostra iniziativa del 25 ottobre di cui allego manifestino, sono con la presente a manifestarvi il mio dissenso di cittadino italiano, di padre e di pacifista per la vostra iniziativa.

Educare una popolazione alla guerra e alla morte (questo c’è in quella base) è contrario alla morale. Rabbrividisco al pensiero di bambini che festeggiano Halloween in una base militare.

Questa non è cultura, è diseducazione, ed è anche basso servilismo verso l’occupante. Credo poi che le vicine popolazioni di Niscemi saranno commosse dalla vostra grande solidarietà “nomuos”

Con nessuna stima, Massimo Zucchetti.”

Immediata la risposta della Segreteria della Pro Loco, ma questa sua solerzia è costata loro una grossolana “gaffe”.

“Gent.le Sig. Zucchetti – scrive e firma la Segreteria della Proloco – crediamo che le sue accuse siano eccessive e irricevibili. Dire che questa associazione educa i propri tesserati alla guerra e alla morte solo perchè organizziamo una gita, tra l’altro richiestissima, per visitare una manifestazione bella e partecipata, è semplicemente assurdo. Il basso servilismo verso l’occupante…Questa sarà  sicuramente una delle sue contorture più gettonate, il prezzemolo della sua retorica da falso moralista, quelle quattro parola che stanno un po’ ovunque . Abbiamo la netta impressione che lei non sappia nemmeno di cosa sta parlando, ma nonostante ciò si erge a maestro di una morale che è evidetemente frutto di una mente offuscata e confusa. Sentiamo comunque di non dover dare alcuna spiegazione a
nessuno se non ai nostri associati, ne tantomeno a lei che si permette di giudicare l’operato di questa associazione senza un briciolo di cognizione di causa.
Certi che in futuro lei vorrà  astenersi dal condividere con noi i suoi lucidissimi pensieri, le porgiamo cordiali saluti.
La segreteria.”

La cosa sinceramente farebbe sorridere se non ci fosse da rabbrividire.  Attribuire a Massimo Zucchetti, ordinario presso il Dipartimento di Energia del Politecnico di Torino e Research affiliate e Visiting scientist presso il MIT di Boston (US) nonché Visiting Professor presso la UCLA (University of California at Los Angeles, USA), con un Curriculum Vitae da far accapponare la pelle, una “mente offuscata e confusa”, accusarlo di falso moralismo e di essere privo di cognizione di causa, sinceramente ci fa sorridere da una parte e ci fa vergognare profondamente dall’altra.

Sarebbe bastato informarsi su un qualsiasi motore di ricerca per rendersi conto di chi fosse il loro interlocutore e sicuramente quella “Segreteria” non sarebbe ricorsa a quella terminologia insulsa e assolutamente fuori luogo, oltre che priva di gusto e di creanza.

Ecco, questi sono i fatti che a nostro avviso, non meriterebbero commenti se a prevalere non fosse la rabbia nel vedere tanta arroganza e tanto poca umiltà in gente che dovrebbe curare gli interessi del nostro territorio.

Ora, tralasciando le cattive maniere e l’ampollosità gratuita del linguaggio della scrivente segreteria, tralasciando l’ignoranza sul C.V. di Zucchetti e sul suo impegno profuso gratuitamente in questi anni a favore della lotta contro il MUOS, noi consideriamo intollerabile la disconoscenza di quelli che sono i legami fra Sigonella e la base NRTF-8 di Niscemi. E’ davvero vergognoso che a soli 120 Km da Niscemi ci siano siciliani che disconoscono cosa stia accadendo e cosa accadrà in quel paesino del nisseno, sotto i pulsanti e i comandi manovrati dai militari di Sigonella.

Questi “siciliani” che occupano precise posizioni all’interno di un Ente come una Proloco dovrebbero occuparsi di “sviluppo e promozione culturale e turistica  del territorio” e non di gite turistiche all’interno di una “base militare”dove di culturale e turistico non c’è proprio nulla e poco ci importa se, come la stessa Proloco risponde sulla propria pagina ad un loro iscritto infuriato che protesta in malo modo, “non si va visitare la base… ma solo zona ricreativa…. per bambini…. dove c’è una fiera artigianale e gastronomia….” .

Sarebbe bene che ci si informasse su come la US Navy di stanza a Sigonella userà la base di Niscemi, La U.S. Naval Computer and Telecommunication Station Sicily che sta a Sigonella controlla già la stazione radio di contrada Ulmo dove si trovano le 44 antenne per le comunicazioni radio HF, VLF ed ELF a lunga portata e dal 2017 attraverso le parabole del Muos di Niscemi, potrà guidare quei droni “Predator” che dovrebbero sostituire i “Global Hawk”, ovvero quegli aerei senza pilota che permetteranno agli Stati Uniti di poter controllare tutti i mezzi da guerra 2terra-aria-acqua”, controllare i loro nemici, e spedire missili per decimare chi sta loro antipatico, rendendo la Sicilia e la sua gente complice di omicidi travestiti da “missioni di pace”.

La cosa che ci disorienta è la consapevolezza di come tanto scrivere di Muos, tanto lottare e tanto manifestare da parte dei Movimenti No Muos non sia stato sufficiente a sensibilizzare la gente siciliana, visto che l’unica reazione “vera” riusciamo ad averla solo da un docente universitario torinese, che ha deciso di amare questa terra come fosse la sua. Personalmente, riteniamo assurdo che basti allontanarsi di soli 120 km da Niscemi, per ignorare la gravità della situazione e si riesca a gioire di spazi e occasioni offerte da quegli stessi Americani che da quasi 70 anni stanno facendo il bello e cattivo tempo su una Sicilia, terra di nessuno e portaerei del Mediterraneo.

D.G. 15.10.14

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Vertice Europeo dei Ministri del Lavoro: contestazioni e manifestazioni.

Nei prossimi giorni il vertice dei ministri del Lavoro europei. Si riducono i diritti di chi lavora e si aumentano le disparità sociali mentre cresce la disoccupazione e si accentua la recessione.

di Davide Amerio

Suona come una vera e propria beffa questo vertice dopo la recente approvazione del Job Act e i continui tentativi di abolire l’art. 18. Che i ministri europei si riuniscano in pompa magna per parlare di lavoro mentre la politica europea volge tutti gli sforzi possibili nel ridurre i diritti dei lavoratori e comprimere i salari ha davvero dell’incredibile.

Non c’è pudore. Sarà interessante conoscere gli esiti di questo vertice, se saprà dare delle risposte ai guasti e agli errori commessi dall’Europa. Siamo in piena recessione, deflazione, crisi. L’italia frana lentamente, in ogni senso; siamo sommersi da fiumi di parole sull’austerity, sui sacrifici, sulla spending review. Tagli al sistema sociale, alla scuola, alla sanità, a tutte le conquiste democratiche e sociali con la falsa premessa di contribuire a una ‘ripresa’ che non giunge mai.
Le ricette imposte dall’Europa sono fallimentari, così come fallimentare è questo governo di slogan e promesse che non possiede uno straccio di progetto economico e industriale, un’idea di futuro, di società, ma vivacchia accontentandosi di rispettare i parametri imposti da burocrati e consentendo al sottobosco corrotto e colluso della politica di fare impunemente i propri affari privati a danno della collettività.

Comunque questo vertice non passerà inosservato. In diverse città italiane movimenti politici di ogni genere si stanno mobilitando per manifestare. Studenti, precari, disoccupati, senza casa, No Tav, No Triv, No Tap, No Expo, No Muos, No Tav Terzo Valico, la lista è lunga come lo è quella di coloro che si sentono ogni giorno sempre più oppressi da un sistema iniquo e ingiusto. Gli avvenimenti tragici degli ultimi giorni con le ennesime esondazioni sono figli di una politica insensata nella gestione del territorio che indirizza le risorse economiche verso grandi opere costose, inutili e che arricchiscono attività malavitose.

Se questo summit ha un merito è quello di far trovare d’accordo quanti contestano lo sperpero del denaro pubblico, la firma di deleghe in bianco sulle spalle dei cittadini e la continua erosione della democrazia attraverso riforme istituzionali che non producono alcun beneficio economico ma solamente mirano a escludere i cittadini dalla propria prerogativa di decidere e scegliere democraticamente.

Venerdì e Sabato si svolgeranno assemblee e manifestazioni contro quello che viene definito un “vertice farsa dei ministri del lavoro dell’Unione Europea” ma vi saranno contemporaneamente altre manifestazioni in alte città contro il razzismo e lo sperpero del denaro pubblico.

Venerdì 17 ottobre

Pza Castello alle ore 17 – Torino

Cso di Porta Vittoria c/o Salone B.Buozzi ore 18 – Milano (Confronto pubbico sul Lavoro promosso dal Comitato di Lotta per il Lavoro di Milano e provincia)

Sabato 18 ottobre

Palazzo Nuovo ore 14:30 – Torino (manifestazione Contro il vertice dei Ministri )

P.le Resasco Staglieno ore 15:00 – Genova (manifestazione #nonsiamoangeli – Io non rischio, lotto)

Lgo Cairoli ore 15:00 – Milano (manifestazione Milano meticcia, Antirazzista e Antifascista)

D.A. 16.10.14

Terra dei Fuochi. Centinaia di roghi al mese e situazione fuori controllo

“Il territorio della cosiddetta terra dei fuochi è completamente fuori il controllo delle forze dell’ordine e di ogni istituzione preposta. È sufficiente consultare il portale www.laterradeifuochi.it o la sua pagina Facebook utilizzata dai residenti, per trovarsi di fronte a un quadro apocalittico.

di Angelo Ferillo*

I territori a nord di Napoli e a sud di Caserta sono tempestati da centinaia di incendi illegali di rifiuti speciali al mese. Decine le segnalazioni e testimonianze dei residenti. Richieste di intervento alle forze di polizia non evase. Vigili del Fuoco in carenza di organico non sempre tempestivi nel rispondere alle centinaia di chiamate soprattutto notturne. Denunce fatte da anni e depositate nelle Procure che non intervengono a dovere su ogni livello di responsabilità. Assenza di Intelligence nelle operazioni di contrasto finora messe in campo. Insomma istituzioni come dilettanti allo sbaraglio. Dai magistrati ai prefetti fino agli amministratori locali (Regione e Comuni) e governativi. Questo il quadro drammatico della situazione a ben 8 mesi dal Decreto, e dopo che si sono spesi in prima persona ben 8 ministri della Repubblica degli ultimi 3 governi (Monti, Letta, Renzi), 2 primi ministri (Letta e Renzi) e ultimo tra tutti, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.

I ministri coinvolti in ordine sono stati Cancellieri, Clini e Balduzzi del Governo Monti, poi Lorenzin, De Girolamo, Orlando, Alfano del Governo Letta, e ancora Orlando, Galletti e Alfano sotto il Governo Renzi.

Ricordiamo inoltre che sono passati quasi due anni dalla nomina di un commissario ad acta incaricato dal Ministero dell’Interno (vice prefetto Donato Cafagna) e 4 mesi dall’invio di 100 uomini dell’Esercito Italiano.

Recentemente la Prefettura ha diffuso dati confortanti parlando di una diminuzione degli incendi di rifiuti speciali, ma essi non corrispondono assolutamente alla realtà. Malgrado tutto questo, l’avvelenamento da roghi di rifiuti speciali continua come se non peggio di prima”.

*Presidente Associazione “La terra dei fuochi”

US tanks arrive in Latvia to ward off ‘perceived’ Russian threat (VIDEO)

http://rt.com/news/196504-tanks-nato-latvia-deployed/

RT logo

Published time: October 16, 2014 14:30

U.S. soldiers deployed in Latvia sit in an Abrams tank during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)

U.S. soldiers deployed in Latvia sit in an Abrams tank during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)

US tanks have arrived in Latvia as NATO flexes its muscles in an apparent show of strength towards Moscow. The machines are being deployed across the Baltic States and Poland over the next two weeks and will be used for training exercises.

The 1st Cavalry Division, based at Fort Hood in Texas, was deployed in Adazi, not far from the Latvian capital of Riga. 150 soldiers used five M1A2 Abrams tanks, as well as 11 Bradley Fighting Vehicles in a training demonstration.

The commander of the 1st Brigade of the 1st Cavalry Division, John Di Giambattista said, “This is more than just a training mission. This is more than just a trip across the Atlantic; this is more than a multinational training exercise. This is how we demonstrate our nations’ commitment to reassure our NATO allies,” Reuters reports

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Latvians, as well as their Baltic neighbors and Poland have welcomed the deployment of the troops and tanks as a deterrent to the perceived threat of Russia. This is one of the largest placements of US military forces into part of the former Soviet Union.

Martins Liberts, who is the Commander of the Latvian Infantry Brigade, said that it was good for his country’s army to work with up to date military equipment.

“To be honest, since independence, we have not had the chance to work with tanks as allies, but we will do that now. It will be a unique experience,” he said, according to Reuters.

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The Abrams M1A2 is an upgrade of the Abram M1A1, which was used in combat during the 1991 Gulf War. The Abrams are armed with a M256A1 120mm smooth bore cannon, while they also feature one M240 7.62mm machine gun.The combat force consists of around 700 troops and 20 tanks.

“The purpose is to be a very visible demonstration of commitment to our allies. We may take slightly longer to deploy than lighter forces, but there’s nothing like a tank if you really want to achieve effect,”said Captain John Farmer, public affairs officer for Ironhorse, as the 1st Cavalry Division is otherwise known in early October, before the deployment was made.

U.S, soldiers deployed in Latvia with the 1st Cavalry Division 1st Brigade Combat team, attend a rotation ceremony at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)U.S, soldiers deployed in Latvia with the 1st Cavalry Division 1st Brigade Combat team, attend a rotation ceremony at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)

The 1st Cavalry Division will replace a number of lightly armed US paratroopers, who were deployed in March, following a referendum in Crimea, where local residents elected to cede from Ukraine and saw the peninsula becoming part of Russia.

The 1st Cavalry Division has a long history, having been formed in 1921. Since then the division fought in the Second World War, as well as subsequently in Korea and Vietnam. In the 21st Century, the unit has been involved in tours to Iraq and Afghanistan. The division has also hit the big screen, having appeared in the American Vietnam War epic, Apocalypse Now.

U.S. soldiers deployed in Latvia perform during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)U.S. soldiers deployed in Latvia perform during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)

These are not the first tanks to have been deployed in Europe since the end of the Cold War. In January this year, 29 Abrams M1A2 tanks were sent to Germany to replace older versions of the same military vehicles.

The Abrams tanks will join 33 M2A3 Bradley infantry fighting vehicles as well as numerous other heavy support vehicles that will be positioned at Grafenwohr, which is around 220 kilometers north of Munich and used for training exercises.

U.S. soldiers deployed in Latvia perform during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)U.S. soldiers deployed in Latvia perform during a drill at Adazi military base October 14, 2014. (Reuters/Ints Kalnins)

The deployment of the 1st Cavalry Division in Latvia is a direct result of an agreement for creating a rapid reaction force in Eastern Europe, following the NATO summit in the UK in September.

“This is a demonstration of our solidarity and resolve,” said former NATO Secretary General Anders Fogh Rasmussen at the summit in Cardiff in early September. “Should you even think of attacking one ally, you will be facing the whole alliance,” the former Danish Prime Minister added.

The Baltic States have been among the most vocal advocates of NATO strengthening in the region, but the organization is bound by a 1997 agreement with Russia, which bars it from placing permanent bases in Lithuania, Latvia or Estonia. This can be circumvented by staging constant rotations of “exercises” that can in practice amount to the same thing.

Sciopero dei Cobas della Logistica Giovedì 16 Ottobre 2014

Giovedì i Cobas promuovono uno sciopero articolato nelle 24 ore nel settore della Logistica per difendere i diritti dei lavoratori messi a rischio da accordi sindacali e Job Act

di Redazione 

Giornata calda giovedì 16 ottobre 2014 per gli operatori nell’ambito della Logistica. I COBAS(SiCoba, Cobas lavoro privato, ADL) del settore Logistica hanno promosso, come annunciato nell’assemblea nazionale del 21 settembre scorso, uno sciopero definito “propedeutico” allo sciopero generale che si terrà il 14 novembre prossimo.

Le rivendicazioni riguardano la perdita progressiva delle conquiste sindacali ad opera dei recenti accordi stabiliti tra i sindacati confederali (CGIL, CISL, UIL) e le aziende del settore. I nuovi accordi e le conseguenze delle nuove norme del Job Act comprimono pesantemente i diritti dei lavoratori vanificando le conquiste conseguite negli ultimi anni di lotta sindacale.

I sindacati chiedono un incontro con le Associazioni padronali per discutere i contenuti della piattaforma proposta dai sindacati. In caso di rifiuto a considerare le richieste i lavoratori ricorrano allo sciopero “conflittuale” già programmato per il mese di novembre.

Lo sciopero sarà articolato nell’arco delle 24 ore con possibili manifestazioni davanti alle Prefetture.

Alle manifestazioni si uniranno anche i Movimenti per il diritto all’abitare.

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Tav, dossier Francia-Italia per fondi Ue

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/10/15/tav-dossier-francia-italia-per-fondi-ue_d0f2db3a-866b-4315-973e-7569b4dfad25.html

Lo annuncia il responsabile dei Trasporti Vidalies

(ANSA) – PARIGI, 15 OTT – Francia e Italia intendono depositare un dossier comune affinché il progetto dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione venga riconosciuto come “grande progetto europeo” e goda così di sovvenzioni europee: è quanto ha annunciato oggi il segretario di Stato ai Trasporti della Francia, Alain Vidalies. L’Ue deve finanziare il 40% degli 8,5 miliardi che costerà la costruzione del tunnel transalpino di 57 km, vale a dire 3,4 miliardi. L’Italia sborserà 2,9 miliardi, la Francia 2,2 miliardi.

Torino con Kobane che resiste

http://piemonte.puscii.nl/articolo/21458/torino-con-kobane-che-resiste

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La Torino solidale è scesa in piazza ieri sera, martedì 14 ottobre, per far sentire il proprio grido di rabbia e di amore per i resistenti di Kobane.

Centinaia di compagni e compagne insieme a tanti giovani, donne, bambini, della comunità curda di Torino hanno risposto all’appello lanciato dalle diverse anime del movimento antagonista torinese per un presidio di solidarietà, presto trasformatosi in un corteo di almeno cinquecento persone che hanno attraversato il centro della città.

Come sta accadendo in tante città del mondo, le persone e le realtà che lottano sui territori stanno riconoscendo nei combattenti di Kobane i propri fratelli e sorelle, a cui è urgente far sentire che non sono soli. L’esperienza di autogoverno in corso in Rojava – oggi sotto attacco frontale – è parte della lotta di noi tutti, in quanto concreta alternativa rivoluzionaria alla balcanizzazione e al saccheggio del Medio Oriente.

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Contro la meschinità degli interessi capitalistici alleati col più bieco odio settario, si è sollevata la resistenza di un popolo che non arretra. E nonostante le catastrofiche previsioni, la disparità di armamento, l’isolamento internazionale, nonostante tutto trami per la sua caduta…

Kobane è ancora in piedi.Strada per strada, casa per casa, fino all’ultimo uomo e all’ultima donna… Kobane resiste!

È il cuore del Kurdistan ribelle ad aver fatto di Kobane una nuova Stalingrado, il suo coraggio ha trasformato una preannunciata tragedia in un luminoso simbolo di resistenza e di riscossa.

Non è più sola Kobane, questa battaglia l’ha già vinta, qualsiasi cosa succederà.

E grazie al suo coraggio, oggi, ci sentiamo meno soli anche noi. Grazie Kobane.

Viva la solidarietà internazionale! Viva la resistenza del Rojava!

Biji berxwedana gel!

 This entry was written by infoaut.org, posted on 15 ottobre 2014 at 10:22

Opuscolo del movimento No Tav: “Quella notte c’eravamo tutti”

di Leonardo Capella

Il movimento No Tav ha pubblicato un opuscolo di solidarietà e sostegno ai quattro attivisti, Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, accusati di terrorismo dalla Procura di Torino. Il processo che si sta avviando alle fasi conclusive è stato descritto all’opinione pubblica dai media Mainstream con le sole parole dell’accusa.  

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Il Movimento ha deciso con questo opuscolo di raccontare un altra versione dei fatti, come troviamo all’interno del volumetto che verrà distribuito capillarmente in Val di Susa e diffuso in tutta Italia: “Con questo opuscolo vogliamo raccontare anche noi questa storia, ma a moda nostra. Perché questa è la nostra lotta e loro sono i nostri ragazzi”.

L.C. 10.10.14

Tav Bologna: ennesimo errore di Rfi, ora sottopassaggio è troppo basso

http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2014/10/tav-bologna-ennesimo-errore-di-rfi-ora-sottopassaggio-e-troppo-basso.html

Ancora un altro scandalo nell’Alta velocità bolognese, un’altra brutta storia all’italiana fatta di sprechi e incompetenze. E’ la vicenda del sottopassaggio ferroviario di via Carracci a Bologna, che ora si scopre essere 30 cm più basso del dovuto. Questo errore clamoroso comporta gravi conseguenze, in primis quella di non permettere il passaggio dei mezzi di soccorso come le autobotti dei Vigili del Fuoco, con le inevitabili conseguenze sulle azioni di soccorso. Tra le soluzioni proposte da Rete Ferroviaria Italiana ci sarebbe quella di acquistare nuovi e più piccoli mezzi di pronto intervento dei Vigili del Fuoco, ovvero un ulteriore spreco di mezzi e soprattutto di denaro pubblico. Questa soluzione proposta da RFI rivela la totale inadeguatezza di questa società e, di riflesso, del governo stesso. RFI smetta di occuparsi di Alta Velocità e di progettazione, perché ormai è chiaro che non ne è assolutamente in grado. 
Marco Scibona, Movimento 5 Stelle Senato 

LUC MICHEL SUR LA RADIO IRANIENNE IRIB : DAECH ET LA CRISE SYRO-IRAKIENNE

PCN-SPO avec IRIB/

2014 10 15 /

 Interview de Luc MICHEL sur la Radio iranienne IRIB :

PCN-SPO - LM sur IRIB daech et la crise syro-irakienne (2014 10 15) FR

DAESCH, LA CRISE SYRO-IRAKIENNE ET LES RESPONSABILITES SAOUDIENNE, TURQUE ET AMERICAINE

Thèmes abordés :

La géopolitique d’Erdogan/ les rêves néo-ottomans de la « Grande-Turquie »/ la crise de DAESCH et les responsabilités de l’Axe anti-Damas/ Damas cible véritable de la Coalition pro-occidentale/ le djihadisme et ses parrains américains, turcs et saoudiens/ les réseaux djihadistes et leurs complicités dans l’UE et le NATO/ la géopolitique de l’Arabie Saoudite / la crise du Barhein et le cécité occidentale/ le défi géopolitique posé par l’Iran/

 A écouter sur le site de l’IRIB :

http://french.irib.ir/analyses/interview/item/344809-luc-michel,-grand-spécialiste-de-la-géopolitique

 Extrait :

« Luc Michel, grand spécialiste de la géopolitique

Entretien avec M.Luc Michel, grand spécialiste de la géopolitique: “Rhétorique anti-iranienne du régime saoudien”.

PCN-SPO

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