Tav, informazione a senso unico. Ma per la Rai è tutto regolare

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Pubblicato Venerdì 08 Agosto 2014, ore 14,58
 

In una trasmissione radiofonica Chiamparino e Bonanni difendono l’Alta velocità e bollano come “estremista” o “terrorista” chi si oppone. Quattro ascoltatori danno loro man forte. L’azienda pubblica respinge la protesta del senatore Airola (M5s)

 Nessuna lesione del pluralismo e della correttezza dell’informazione. La Rai rispedisce al mittente le accuse del senatore del M5s Alberto Airola sulla conduzione della puntata della trasmissione radiofonica Zapping del 25 luglio scorso dov’era ospite Sergio Chiamparino e il tema era quello, a dir poco, scottante della Tav. Per il parlamentare piemontese, membro della commissione di vigilanza, «l’intervento di Chiamparino, ovviamente a sostegno dell’opera, veniva interrotto da quattro telefonate di ascoltatori, tutte in linea con quanto sostenuto in studio dal presidente della Regione. Sul tema interveniva anche il sindacalista Raffaele Bonanni, sempre in “piena armonia” con il pensiero unico di tutti i partecipanti». E già a dire del grillino ce n’era quanto bastava per chiedere conto alla Rai se riteneva di aver osservato il principio che vuole «pur nel rispetto dell’autonomia che deve sempre contraddistinguere l’attività giornalistica sia garantita, coerentemente con la sua missione di servizio pubblico, un’informazione corretta, equilibrata ed imparziale». Ma Airola nella lettera indirizzata al presidente e al direttore generale della radiotelevisione pubblica aveva aggiunto che «i due soggetti (Chiamparino e Bonanni, ndr) intervistati da un lato si prodigavano nel lodare, all’unisono, il progetto dell’alta velocità, e dall’altro censuravano il comportamento di chi, contrario al progetto, veniva additato come “estremista” o “terrorista”. Lo stesso Chiamparino identificava gli appartenenti al Movimento 5 Stelle come estremisti; tutta la discussione avveniva senza alcuna moderazione da parte del conduttore e senza alcuna voce in dissenso, neppure da parte degli ascoltatori».

Per non dire del movimento cui appartiene il senatore di Moncalieri: «chiamato in causa con termini evidentemente negativi, non veniva fornita alcuna sintesi, tradendosi il principio secondo cui, da un lato, “l’esposizione delle diverse posizioni” deve essere sempre “oggettiva, documentata, accurata ed equilibrata”, dall’altro, per la completezza e la migliore comprensione dell’argomento trattato è sempre “opportuno sintetizzare anche il punto di vista non direttamente rappresentato”», ovvero nel caso quello dei cinquestelle. Ne ha, ovviamente, pure per il conduttore di Zapping, Ruggero Po: «Sarebbe stato tenuto – scrive Airola – per la completezza e l’obiettività dell’informazione, a rappresentare le posizioni degli assenti e le ragioni dei soggetti che si sono espressi in modo critico verso la realizzazione dell’opera». Obiezioni che – insieme alla domanda su «quali iniziative si intendano assumere, pur nel rispetto dell’autonomia che contraddistingue l’attività giornalistica, al fine di garantire che, nel programma in oggetto siano prontamente ristabiliti, con riferimento al tema in oggetto» – vengono di fatto rispedite al mittente dalla Rai.

“La puntata di Zapping aveva tra gli highlights della serata il tema della Tav, in quanto si era nel pieno delle manifestazioni anti Tav di Chiomonte, disordini peraltro c’erano già stati nella notte precedente” è la premessa della risposta dei vertici Rai al senatore grillino. Al quale viene spiegato, inoltre che “il format del programma esclude dibattuti con forze di segno opposto. Il protagonista individuato è istituzionale: in quale caso il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che nell’occasione, pur definendo la Val Susa una palestra per un certo antagonismo di sinistra, non ha espresso opinioni sull’opera”. Quanto agli ascoltatori tutti favorevoli alla Tav, per la Rai non c’è trucco, né censura: “Dei quattro ascoltatori intervenuti nessuno era contrario alla Tav e le telefonate, come viene detto apertamente ogni sera, non hanno filtro e non sono selezionate per pareri”. Pure su Bonanni, Airola rimedia una smentita alle sue accuse: “Era l’ospite per il tema successivo – scrive la Rai – e come avviene abitualmente, il conduttore ha fatto interagire i due ospiti nel passaggio da un argomento all’altro e in quel frangente Bonanni ha avuto parole di sostegno all’opera in costruzione”. Insomma, tutto regolare, nessuna violazione delle regole come denunciato, invece, dal senatore grillino. Al quale non resterà che far zapping davanti alla tv, anziché ascoltarlo alla radio. Almeno quando c’è Chiamparino che parla di Tav.  

Tav, informazione a senso unico. Ma per la Rai è tutto regolareultima modifica: 2014-08-09T20:03:19+02:00da davi-luciano
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