Le donne Sì Tav in piazza: «Noi madamin e la rivoluzione gentile»

https://torino.corriere.it/politica/18_novembre_05/donne-si-tav-piazza-noi-madamin-rivoluzione-gentile-9a79fd92-e0d1-11e8-b7b1-47f8050d055b.shtml?fbclid=IwAR3JXHF3pdxzv8e67l6OgGsYmDPXEAlH3ZdDQeNoDmiDOzmnkRFnVdAtWiY

L’ideatrice della protesta Giovanna Giordano Peretti: «M5S ha paura di noi»

Le donne Sì Tav in piazza: «Noi madamin e la rivoluzione gentile»Giovanna Giordano Peretti
 

Giovanna Giordano Peretti, è lei che sta organizzando la mobilitazione del «Sì»? «Non faccio altro da giorni, sto davanti al computer a moderare il nostro gruppo su Facebook. Ormai siamo oltre le 30 mila adesioni. Senza contare quelle raccolte da Mino Giachino: altre 40 mila».

È faticoso? 
«Mi sono presa un bel badò, va. Ma sono contenta». 

È pronta a dare battaglia? 
«Sono nata così: battagliera. Ma lo dico a bassa voce, altrimenti mio fratello mi guarda scuotendo la testa». 

Quindi è abituata alle manifestazioni? Quante ne ha organizzate sinora? 
«Mai una in vita mia». 

E ci è mai andata? 
«Ci sono andata qualche volta ai tempi del ginnasio. Già al liceo ho smesso. L’ultima volta avrò avuto 15 anni. Ora ne ho 61, faccia un po’ lei…». 

Lei si sente promotrice di un «clima di odio e violenza» e di una «marcia politica dai significati sinistri»? Ride. Poi si fa seria: «No». Eppure di tutto questo la ha accusata la capogruppo del M5S, Valentina Sganga. 
«Non mi sento una pericolosa rivoluzionaria». 

E che cosa? 
«Una madamin tre volte nonna che lavora da 40 anni». 

E allora perché chi è al governo della città agita spettri del passato: addirittura gli Anni di Piombo? 
«Beh, lo fanno perché hanno molto paura. Quando con le mie amiche madamin abbiamo creato su Facebook il gruppo “Sì, Torino va avanti”, io sono rimasta senza parole». 

Dal seguito ottenuto in meno di una settimana? 
«No, non tanto dal numero di adesioni, ma dal livello degli interventi». 

Violenti? 
«Ma no. Basta leggerli, hanno tutti toni pacati. I violenti li abbiamo bannati. Ci sono le signore che dicono: mi raccomando, portiamo in piazza le buste della spazzatura per lasciare tutto più pulito di come l’abbiamo trovato».

Tutto qui? 
«Uno studente mi ha scritto se si potrebbe posticipare il sit-in al pomeriggio: non sarebbe bello manifestare per il “sì” marinando la scuola». 

Nessun livore? 
«La parte del livore è minoritaria. Quanto al terrore: non lo vedo proprio, se non in chi cerca di gettarcelo addosso».

E cosa anima la protesta? 
«L’orgoglio dei bogianen, quello di chi si sente come i soldati sull’Assietta e dice: vogliamo tornare a essere i più bravi, quelli che hanno fatto le Olimpiadi di Torino 2006». 

E quindi? 
«E quindi abbiamo bisogno di una guida della città che sia all’altezza, non di una sindaca che dice “no” a tutto. Infatti noi lo facciamo nel nome del “sì”: alla Tav, certo, ma anche al futuro. Con voce ferma e garbata, per una rivoluzione gentile». Dalla giunta Appendino è arrivato l’invito a «mettere da parte le critiche».

Voi andrete avanti? 
«Ma certo».

Quindi tutto confermato? 
«Per dire “sì” al rilancio di Torino: appuntamento sabato mattina in piazza Castello».

Le donne Sì Tav in piazza: «Noi madamin e la rivoluzione gentile»ultima modifica: 2018-11-08T20:50:46+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo