ITALIANO vive in auto da 4 anni, perché il vescovo non lo accoglie?

il mondo della società civile ripudia l’aiuto a chi è italiano. MA NON E’ RAZZISMO. Accogliere un italiano NON RENDE 35 EURO A MAFIA CAPITALE
giovedì, 10, settembre, 2015
 
Quattro lunghi anni passati in auto, trovando solo per brevi occasioni ospitalità in qualche centro per anziani.
È la triste storia di Giovanni, 46 enne italiano di Avezzano, in Abruzzo. Qualche tempo fa è rimasto senza lavoro e senza casa. Così, si è dovuto accontentare della sua vecchia Volksvagen con le gomme bucate. Orami diventata la sua casa.
 
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La storia stride, troppo, con le immagini dell’accoglienza che l’Italia riserva ai tanti profughi che arrivano in Europa. Per Giovanni non si è mosso nessuno. Non si è mosso il comune, non si è preoccupato il Vescovo. “Insieme alla famiglia di profughi, trovate un posto anche a questo marsicano disperato”, è l’appello di un giovane che ora sta aiutando il disoccupato.
Come racconta marsicalive.it, Giovanni è costretto a elemosinare ogni giorno un pasto. Qualche tempo fa è stato ospite di una casa di accoglienza (San Giuseppe di Avezzano), ma per lui il posto era disponibile solo nei mesi freddi. Dal giorno in cui ha lasciato il centro, nessuno si adoperato per trovargli una sistemazione. Ha due figli di 14 e 19 anni, è separato e senza lavoro.
Nei giorni scorsi un giovane del luogo, Nello Mignini, è andato a portagli da mangiare. “Questa è l’Italia: abbandonare un povero uomo che vive dentro la macchina da ben quattro anni e in che condizioni. Per il momento – spiega il ragazzo – gli ho portato da mangiare e ora sto facendo il possibile per portare aiuto e serenità a questo povero uomo dimenticato e abbandonato da tutte le autorità”.
 
“Ho letto che monsignor Santoro prenderà in curia una famiglia di profughi – continua – vorrei chiedere se potesse accogliere anche Giovanni, che è di Avezzano e ne ha veramente bisogno perché non ce la farà a trascorrere in auto un altro inverno”. Ma l’appello dei Vescovi ora è ad accogliere i migranti. Chissà se troveranno mai posto per un italiano. Le possibilità non sono molte: hanno già avuto 4 anni per pensarci.  IL GIORNALE

La giunta di Como autorizza la festa islamica del ‘Sacrificio’

integrazione significa accettare ogni barbarie anche a dispetto della legge italiana sui maltrattamenti agli animali?!?!!?!?!? Dobbiamo gradire questa atrocità altrimenti si è accusati di razzismo.
 
giovedì, 10, settembre, 2015
 
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“Con una mossa suicida la giunta di Como ha autorizzato la festa islamica del ‘Sacrificio’, altrimenti detta festa dello sgozzamento, il simbolo di una cultura bestiale. Una cultura che non ci appartiene, che sta manifestando in tutto il mondo i suoi obiettivi di egemonia, colonizzazione e i propositi di predominio e sottomissione. Nessun dialogo con chi si rifiuta di sottoscrive intese con lo Stato italiano”.
 
Così il deputato leghista canturino Nicola ‪#‎Molteni‬, dopo che la giunta comasca ha autorizzato le celebrazioni islamiche in piazza d’Armi.
 
“Questa è la sinistra che autorizza centri culturali islamici, che autorizza queste manifestazioni contrarie ai principi della nostra civiltà, che garantisce alla comunità islamica prezzi di favore e canoni agevolati (la giunta svende a 20 euro spazi pubblici per una festa contraria alla nostra cultura). E intanto fa le battaglie per togliere i crocifissi dai luoghi pubblici, ‘vieta’ il presepe nelle scuole, censura la parola ‘Gesù’ dai canti di Natale, condannandoci al suicidio delle nostre tradizioni, della nostra identità. Questa sinistra, che concede ponti d’oro ai musulmani, è un’insidia: mandiamola a casa per evitare l’islamizzazione di Como”.

Libia: mina esplode in una scuola a Bengasi, 4 bambini morti

I BIMBI LIBICI ORA CHE E’ ARRIVATA LA DEMOCRAZIA GRAZIE AI LIBERATORI E TAGLIAGOLE ANTI-GHEDAFFI non suscitano la stessa solidarietà e tristezza al cuore del bimbo schiaffato in prima pagina per promuovere mafia capitale international. Nessuna fotografa si trovava lì in quel momento. Che strana questa solidarietà selettiva, sicuramente l’han fatto per evitare lo “sciacallaggio”?? Il problema con il bimbo ritratto sulle coste turche non se lo sono posto però.
giovedì, 10, settembre, 2015
 
Almeno quattro bambini sono morti e altri due sono rimasti feriti a causa dell’esplosione di una mina in una scuola a Bengasi, nell’est della Libia. Lo riferisce il quotidiano Libya Herald, senza fornire dettagli sul modo in cui la mina sia arrivata nel collegio o se i bambini abbiano causato l’esplosione accidentalmente.