Fréjus e il laboratorio sotterraneo per la ricerca nucleare di Modane

di Leonardo Capella

Molti di noi conoscono il traforo del Fréjus lungo l’autostrada A32 ma percorrendolo molti non si sono mai accorti dell’accesso al laboratorio di fisica nucleare UMR 6417. Si tratta del LSM (Laboratorio Sotterraneo di Modane) un laboratorio misto composto dall’IN2P3 (Istituto di Fisica Nucleare e delle Particella, membro del Centro Nazionale della Ricerca Scientifica), dall’IRFU (Istituto di Ricerca delle leggi Fondamentali dell’Universo) e dal CEA (Commissariato per l’Energia Atomica). Il laboratorio fu creato nei primi ’80 (a luglio del 1980 fu aperto al traffico il traforo stradale del Fréjus) per la ricerca sulle particelle (protoni e neutrini). Queste analisi hanno necessità di non subire interferenze cosmiche pertanto il laboratorio è situato alla profondità di 1700 metri dalla cima della  montagna.

insieme

Fra le molte attività svolte dal laboratorio, due progetti in particolare suscitano interesse:Memphys e Domus.

 memphys

Progetto Menphys – Rilevatore Cerenkov

Memphys fa parte del progetto europeo Laguna per la ricerca sui Neutrini. Questo progetto prevede il collocamento di tre rilevatori  Cerenkov delle dimensioni di 65 m e 80 m di altezza. Questi rilevatori utilizzano normalmente l’ossido di deuterio (un isotopo dell’idrogeno). Un aspetto importante del progetto è la possibilità di accoppiamento del sensore con il fascio di neutrini prodotti al CERN. Il progetto pare sia ancora in fase di discussione  per il definitivo inserimento nel laboratorio del Fréjus.

Il progetto Domus è di natura completamente diversa. Il progetto si prefigge di sfruttare i lavori intrapresi per il raddoppio del tunnel del Fréjus per creare un nuovo laboratorio sotterraneo in previsione di nuove espansioni, magari proprio per Memphys. Progetto incluso dal Ministero della Ricerca francese nel dicembre 2008 in veste prioritaria. Domus prevede l’estensione dei laboratori LSM, che oggi sono di circa 3500 mc, di ulteriori 17.000 mc. La caverna risultante è veramente enorme e nello scavo genererebbe un’altrettanta enorme quantità di smarino. Che sia questo il reale motivo per cui SITAF ha deciso di iniziare lo scavo del raddoppio del Fréjus dal versante francese? Del resto non sarebbe stato semplice trasportare oltralpe quest’immensa mole di detriti. Ma non possiamo nemmeno escludere che i due progetti si sommino creando due nuove enormi cavità all’interno della montagna.

L.C. 15.08.14

Fréjus e il laboratorio sotterraneo per la ricerca nucleare di Modaneultima modifica: 2014-08-16T09:17:56+02:00da davi-luciano
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