PARIS ET ATHENES : LES BONNES PETITES PUTAINS DE WASHINGTON

Luc MICHEL/ En Bref /

avec AFP – Syria Committees Website – PCN-SPO / 2014 01 21 /

Après Paris, Athènes se distingue dans la putasserie pro-américaine. Bons petits soldats de l’OTAN, bonnes petites putains de Washington, les deux gouvernements se distinguent dans la veulerie et la soumission aux intérêts étrangers.

LM.NET - EN BREF paris et athènes NATO (2014 01 21)   FR

Hier, un haut responsable du ministère syrien des Affaires étrangères avait au préalable affirmé à l’AFP que les autorités françaises avaient interdit le survol de leur territoire à l’avion devant transporter mardi sa délégation à la conférence de paix de Genève II. Ce haut responsable avait jugé que la position française traduisait une volonté de Paris de faire “tout son possible pour faire échouer la Conférence de Genève”. Paris prétextait ensuite des « lenteurs de traitement du dossier » (sic). Des lenteurs qui ont obligé Damas à prendre un autre itinéraire, via Athènes …

 DE CHARYBDE EN SCYLLA …

Aujourd’hui c’est ensuite Athènes qui se distingue .

L’avion transportant la délégation syrienne en route ce mardi pour Montreux (Suisse) où doit se tenir la conférence sur la Syrie a décollé après avoir été bloqué pendant près de cinq heures à l’aéroport d’Athènes, ont constaté des journalistes de l’AFP. “L’avion a décollé”, a indiqué également une source syrienne en Suisse qui avait auparavant affirmé que les autorités grecques refusaient de fournir du carburant à l’appareil, tandis qu’Athènes évoquait “une procédure pour l’inspecter” en raison des sanctions qui frappent la Syrie (resic).

L’avion s’était posé à 11H57 locales (09H57 GMT), indique-t-on à Athènes. L’avion transporte 26 personnes dont le ministre des Affaires étrangères, Walid Mouallem.

 PAUVRE FRANCE

La Conférence de Genève II – dont les ennemis de Damas à Riyad et à Washington (l’hypocrisie de l’Administration Obama étant à nouveau un modèle du genre) ne veulent pas – est l’occasion pour Paris ou Athènes de s’abaisser encore plus. Et Paris, une fois de plus, fait le sale travail dont même les américains ne veulent pas  …

Luc MICHEL

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NUOVO CAZZIATONE DELL’FMI: ITALIA ABBASSATE LA DETRAZIONI…

NUOVO CAZZIATONE DELL’FMI ALL’ITALIA – “TROPPI 160 MILIARDI DI DETRAZIONI: CREANO DISTORSIONI E SONO USATE PER OBIETTIVI POLITICI” (E ALLORA TOGLIAMO PURE QUELLE, GIA’ CHE IL CARICO FISCALE IN ITALIA E’ MINIMO!)

Gli sconti fiscali ammontano a circa 160 miliardi, di cui 83 miliardi sono le agevolazioni a valere su Irpef, 33 quelle legate alle aziende mentre per l’Iva si arriva a circa 40 miliardi. Secondo il Fondo molte voci sono «intoccabili», ma tra esenzioni Iva, spese mediche, interessi sui mutui si può agire su 61,2 miliardi, il 6,4 per cento del Pil…

Da “la Repubblica“

Troppe detrazioni fiscali e l’Fmi punta l’indice sul fisco italiano. Le detrazioni fiscali in Italia sono «chiaramente elevate » e creano «distorsioni» e sono usate per «obiettivi politici». Secondo un «working paper» dell’istituzione di Washington dunque andrebbero riviste regolarmente e andrebbe creato un sistema più semplice.

«I passi che potrebbero essere considerati» da Roma per migliorare il sistema, suggerisce il Fondo, dovrebbero includere la «revisione regolare e sistematica di tutte le detrazioni, come accade per le normali spese del governo ». Ma prevedere anche l’introduzione di «clausole di scadenza » per le detrazioni che vanno a beneficio di gruppi o categorie. Inoltre «ogni estensione delle esistenti detrazioni, o l’introduzione di nuove, dovrebbe essere possibile solo nell’ambito del processo annuale di budget», ovvero in ogni legge di Stabilità.

Gli sconti fiscali in Italia, secondo i calcoli dell’Fmi, e il lavoro che da tempo sta svolgendo il ministero dell’Economia, ammontano a circa 160 miliardi di euro. Circa 83 miliardi sono le agevolazioni a valere su Irpef, 33 quelle legate alle aziende mentre per l’Iva si arriva a circa 40 miliardi. Secondo il Fondo molte voci sono «intoccabili», ma tra esenzioni Iva, spese mediche, interessi sui mutui si può agire su 61,2 miliardi, il 6,4 per cento del Pil

Quanto ai redditi da capitale, l’Fmi riconosce che sono stati fatti «notevoli progressi» verso un regime «più neutro» dove dividendi, redditi da capitale e capital gain sono tassate intorno al 20 per cento. Mentre vengono ritenute basse le tasse su successioni e donazioni. L’Fmi non trascura il nodo dei valori catastali e della tassazione sulla casa: e chiede di portarli più vicino ai valori di mercato rilevando che «sono vent’anni che non vengono aggiornati».

«In alcune regioni, sono aumentati del 500 per cento, mentre in altre, la metà», spiega il «working paper». Vi è inoltre la possibilità di rafforzare la tassazione della ricchezza in Italia, secondo l’Fmi. «Ciò potrebbe rafforzare la solidarietà sociale spiegano al Fondo – e condividere in modo più equo l’onere di consolidamento fiscale».

Conto alla rovescia intanto per il pagamento della mini-Imu sulla prima casa e della maggiorazione Tares: mancano tre giorni alla scadenza del 24 gennaio, il «venerdì nero», e i Caf sono presi d’assalto dai contribuenti che devono pagare il saldo. Nonostante il pressing dei Comuni che hanno chiesto una proroga, il governo non intende muoversi dalla data fissata. Le associazioni dei consumatori denunciano il caos delle scadenze fiscali e si dicono pronte a presentare ricorsi in caso di eventuali sanzioni.

Ad esperire il versamento sono chiamati dieci milioni di proprietari di prima casa che devono pagare la parte residuale della seconda rata Imu nei 2.377 Comuni che hanno alzato l’aliquota nel 2013.

Secondo le stime dei centri assistenza, il pagamento della mini- Imu in media si aggira sui 41 euro. I contribuenti devono poi versare la maggiorazione Tares nelle amministrazioni comunali che non l’hanno accorpata al pagamento della Tarsu o della Tia entro il 16 dicembre: si tratta di un balzello aggiuntivo di 30 centesimi al metro quadro che dovrà portare nelle casse dello Stato tra 1,1 e 1,2 miliardi circa.

Fonte: (Qui)

Tratto da:http://piovegovernoladro.altervista.org
http://frontediliberazionedaibanchieri.it/2014/01/nuovo-cazziatone-dell%E2%80%99fmi-italia-abbassate-la-detrazioni%E2%80%A6.html

UE e USA unite contro la sovranità politica dell’Ucraina. Vogliono il colpo di Stato?

ma che strano, Ue e Usa contro le violenze, in Italia le violenze contro i valsusini, contro i malati che voglionomil metodo stamina, e tante altre violenze quotidiane sono ben accette da Ue e Usa così come le proteste dei greci, degli spagnoli e come avvenuto proprio a bruxelles represse brutalmente vanno bene alla democratica e tollerante UE

Posted By Corrado Palazzi On 21 gennaio 2014

 Cosa si nasconde dietro l’ipocrita intervento degli occidentali?

In Ucraina le Ong straniere organizzano e fomentano disordini violenti ed il sovvertimento degli Stati. La UE e gli USA le difendono e minacciano interventi contro l’integrità della nazione. Come in Siria, un film già visto! La colpa dell’Ucraina è quella di non essersi fatta fagocitare dall’Europa delle Banche e dei Cartelli dei petrolieri. Un autentico affronto!

Ucraina: Ue, Kiev faccia marcia indietro
20 Gennaio 2014 – 15:12
(ASCA) – Bruxelles, 20 gen 2014 – L’Unione europea conferma la propria disponibilita’ per un accordo di associazione con l’Ucraina, ma guarda con ”profonda preoccupazione”

quanto sta accadendo nell’ex repubblica sovietica. I ministri degli Esteri dei ventotto riuniti a Bruxelles rilevano ”circostanze procedurali dubbie” nell’approvazione da parte della Rada (il parlamento ucraino) della legge che introduce sanzioni piu’ severe per i partecipanti a manifestazioni non autorizzate e che istituisce la figura di ‘agente straniero’ per le ong con finanziamenti esteri. ”Questo progetto di legge ridurra’ in modo sensibile i diritti di associazione, di stampa e di informazione degli ucraini”. Per questo motivo si chiede al governo di Kiev di ”fare marcia indietro” e fare in modo che ”la legislazione nazionale sia in linea con gli impegni internazionali dell’Ucraina”.

Allo stesso tempo l’Unione europea chiede che ”si indaghi debitamente su tutti gli atti di violenza, e che si portino davanti alla giustizia i responsabili” di violenze. Quanto all’accordo di associazione ”l’Ue resta impegnata per l’ingresso dell’Ucraina” e l’auspicio e’ che il paese ”sia pronto il prima possibile” a sottoscriverlo.

Ucraina, Usa minacciano sanzioni
“Se governo continua con la violenza”

 TGCOM 24   La Casa Bianca balena l’ipotesi di sanzioni se non cesseranno le violenze a Kiev. “Fin dall’inizio – afferma una nota – il movimento Maidan ha avuto uno spirito di non-violenza e sosteniamo l’appello dei leader dell’opposizione a favore di tale principio. Gli Usa continueranno a considerare ulteriori misure, tra cui sanzioni, in risposta all’uso della violenza”. Il governo ritiri le squadre anti-sommossa, prosegue la nota.

http://www.stampalibera.com/?p=70517

USA trasferiscono navi militari vicino Sochi

naturalmente è per aiutare i russi dai terrorosti finanziati dagli stessi yankee

Gli USA nel quadro dell’aiuto nel settore della sicurezza, fornita alla Russia in relazione alle Olimpiadi a Sochi, hanno dichiarato la loro disponibilità a dislocare nel Mar Nero due navi militari.

Il Pentagono ha dichiarato che le navi si avvicineranno al litorale in caso di richiesta delle autorità russe. Al momento la richiesta non è giunta.

I media americani esprimono preoccupazioni su possibili attentati durante le Olimpiadi a Sochi. NBS News comunica che i servizi segreti russi hanno già informazione della possibile presenza nella città di quattro vedove di estremisti che possono essere usate come kamikaze.

http://italian.ruvr.ru/2014_01_21/Gli-USA-trasferiscono-le-navi-militari-vicino-a-Sochi/

GRECIA: I CENTRI DI SOLIDARIETA’ DI GEORGE SOROS

come ?
quel gran miliardario speculatore e condannato in Indonesia per aver affamato il popolo indonesiano a causa delle sue speculazioni ora sarebbe dispiaciuto per i greci e li vuole salvare? ci devo credere?

Postato il Martedì, 21 gennaio DI HELENA SMITH
theguardian.com,
 
Il finanziere vuole fondare dei “Centri di assistenza Sanitari e legali” in tutta la Grecia, in assenza del sistema pubblico che deve pagare i debiti !
 George Soros ha aumentato i suoi aiuti alla Grecia decidendo di aprire il primo di una serie di  “Centri di solidarietà” per le persone maggiormente colpite dalla crisi economica del paese.
L’apertura del primo centro nella città di Salonicco, nel Nord della Grecia, arriva in un momento in cui i greci sono obbligati sempre più a fare la fila per chiedere aiuto.
“In un certo modo la Grecia è uno stato già fallito”, ha detto Aliki Mouriki, sociologo presso il Centro Nazionale per la Ricerca Sociale. “Non è in condizioni di garantire i servizi di base alla cittadinanza per effetto dei tagli di bilancio.”
“In assenza dell’assistenza pubblica e con un milione e mezzo di disoccupati, sempre più persone sono costrette a cercare alternative altrove.”

Il centro – un punto di riferimento per le ONG dove si offre assistenza sanitaria e legale – è stato inondato di richieste solo pochi giorni dopo la sua apertura.

Lo scorso anno Soros ha investito un milione di dollari in gasolio da riscaldamento, dopo l’appello dei sindaci delle città che denunciarono di non poter provvedere al riscaldamento delle scuole e delle chiese. Tra quei sindaci c’era anche Tassos Karabatos, sindaco di Naoussa, sempre nel nord della Grecia, che si è rivolto al magnate americano dopo aver dovuto fare il passo – senza precedenti – di spegnere il riscaldamento in tutte le 54 scuole del suo comune, quando le caldaie erano rimaste vuote.

“Sono rimasti al freddo per un giorno. ‘E’ stato un passo disperato, ma avevo implorato aiuto, senza nessun esito, per mesi” –  si è lamentato. ” Si era arrivati ??al punto in cui in certe scuole non era rimasta nemmeno una goccia di gasolio. Questo mese abbiamo ricevuto 20.000 tonnellate da Soros e questo è stato veramente un bel sollievo. Il governo adesso ci ha promesso altri quattro milioni di Euro, ma devono ancora arrivare.

Con la disoccupazione che si è spinta al livello record del 28% e la stragrande maggioranza delle persone che non lavora da oltre un anno, con un numero crescente di persone che non hanno più diritto né al sussidio di disoccupazione né all’assistenza sanitaria, tutto resta in balia della beneficenza e di quello che possono inventarsi i sindaci.

“Sono tre milioni i greci che ormai non hanno accesso a nessun titolo alla sanità pubblica” – ha detto Mouriki -. “E’ come una bomba a orologeria che può esplodere in qualsiasi momento. “

Le scuole e gli ospedali hanno visto i loro bilanci operativi tagliati del 60% dall’inizio della crisi. L’altra settimana le domande di assistenza alimentare sono salite ancora, mentre si moltiplicano i casi di malnutrizione tra gli scolari delle aree urbane.

I servizi essenziali non possono essere garantiti tanto che, lo scorso autunno, gli autobus per i bambini delle scuole sono stati bruscamente sospesi, quando alcune autorità locali hanno dichiarato bancarotta perché non potevano più permettersi certe spese. Per quasi due mesi gli alunni che venivano da villaggi remoti sono stati costretti a raggiungere a piedi le scuole, quando i genitori non avevano i mezzi per accompagnarli.

Soros, che vuole aprire centri di solidarietà in tutta la nazione, ha stanziato fondi per comprare il gasolio per il riscaldamento di circa 190 istituzioni – tra orfanotrofi, asili, scuole e case per anziani – in tutta la Grecia.
 
Ma questi aiuti non sono esenti da polemiche e le motivazioni del finanziere hanno sollevato dei sospetti, tra le associazioni dei genitori che si sono rifiutate di approvare le donazioni per il gasolio da riscaldamento, tanto che, la scorsa settimana, si è resa necessaria una replica furiosa del sindaco di Salonicco, Yiannis Boutaris:
 
«Il fatto che Soros dia soldi a Salonocco, ad altre regioni della Grecia o alle ONG per aiutare le persone più vulnerabili, non dovrebbe essere al centro dell’attenzione » – ha detto, inaugurando il centro. «Il fatto è che i magnati greci, gli armatori e quelli della diaspora … non seguono il suo esempio.»
 
Mouriki ha detto che con il paese è alle prese con la peggior recessione dei tempi moderni e che la mancanza di filantropia che ha mostrato l’élite finanziaria greca è una cosa allarmante. “E’ un fatto terribile” – ha sospirato – “che questa gente preferisca acquistare pezzi d’arte per arricchire le loro collezioni private o partire per costosi viaggi all’estero piuttosto che aiutare chi ha bisogno. La mancanza di pietà è un fatto davvero assurdo”.
Il gigantesco peso del debito pubblico di € 350 miliardi – o del 175% del PIL – della Grecia sta alla radice dei suoi problemi finanziari. Sempre più spesso, molti dicono che la ripresa arriverà solo con una enorme svalutazione del debito, una prospettiva fermamente respinta dalla Germania che, fino ad oggi, ha finanziato oltre il 25% del piano di salvataggio del paese.

“Tutti sanno che la Grecia non potrà mai ripagare il suo debito”- dice Soros. “Se gli organi ufficiali potessero rinunciare al rimborso ” – ha aggiunto, riferendosi al fatto che gran parte del debito è detenuto dagli altri governi europei – “il capitale privato tornerebbe e la Grecia potrebbe recuperare in poco tempo. “

Helena Smith

Fonte : theguardian.com

Link   : http://www.theguardian.com/world/2014/jan/21/george-soros

21.01.2014

Il testo italiano di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte ComeDonChisciotte.org  e l’autore della traduzione Bosque.Primario

http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=1282

OBAMA DECRETA LA MORTE DEL MEDITERRANEO CON L’AFFONDAMENTO DELLE ARMI CHIMICHE SIRIANE DA STOCCARE IN CALABRIA

Mare Adriatico (fondale isola di Pianosa): bomba ineplosa United States of America

di Gianni Lannes

Finalmente una bella notizia. Le armi chimiche siriane saranno trattate con l’idrolisi e poi affondate tra Malta, Grecia e Italia. Prima però saranno stoccate in Calabria, l’area a maggior rischio sismico e idrogeologico d’Italia che trema quotidianamente sotto i colpi del bombardamento chimico (chemtrails) e delle iniezioni ionosferiche di onde Elf nella parte superficiale della crosta terrestre. 

 Tranquilli: l’approdo dell’arsenale bellico sarà a Gioia Tauro, area di pertinenza esclusiva della ‘Ndrangheta, la più pericolosa organizzazione criminale italiana al soldo spesso dello Stato tricolore per il lavoro sporco commissionato dai nostrani servizi segreti, come ha rivelato qualche anno fa un generale dei carabinieri (operativo nel servizio di intelligence), durante un’audizione sottoposta ovviamente a segreto di Stato.

Dunque, una miriade di ordigni tossici estremamente pericolosi per l’ambiente, minaccia la salute pubblica e l’economia delle nazioni mediterranee. 

L’arsenale chimico della Siria inizialmente era destinato a essere neutralizzato in Albania ma, dopo le forti proteste pubbliche il governo di Tirana è stato costretto – suo malgrado rinunciando ad un cospicuo gruxoxletto in dollaroni dlelo zio Sam – a declinare l’offerta, e cosi questo arsenale proibito dalle convenzioni internazionali, delle normative nazionali nonché del buon senso biologico, sarà affondato nella zona di mare ad ovest di Creta, con la connivenza criminale delle autorità di Grecia, Italia e Malta. Tra l’altro in Europa è in vigore la Convenzione di Aarhus (ratificata in Italia con legge 108 nel 2001) che sulla carte dovrebbe consitirealle popolazioni interessate di arrestare questa pericolosa manovra degli Stati Uniti d’America

Il primo allarme è stato lanciato dagli scienziati di Democritos (Centro Nazionale di Ricerca Scientifica) di Atene e del Politecnico di Creta che parlano di «completa distruzione dell’ecosistema e del turismo». Secondo il collaboratore scientifico di Democritos ed ex presidente dell’Unione dei Chimici Greci, Nikos Katsaros, «se una tale neutralizzazione delle armi chimiche verrà effettuata tramite il processo di idrolisi, si può parlare di uno scenario da incubo. Si tratta di un metodo estremamente pericoloso con conseguenze imprevedibili per l’ambiente mediterraneo e i popoli vicini». Questi effetti saranno la necrosi completa dell’ambiente interessato e l’inquinamento finale del Mediterraneo. Il pesce sarà avvelenato dalla contaminazione cosi come la popolazione che lo consumerà.    

Solitamente le sostanze chimiche vengono distrutte mediante combustione in aree specifiche, dotate di opportune infrastrutture presneti in: Stati Uniti, Germania, Francia, Russia e Cina. In questo caso però, trattandosi di un problema politico, nessuno vuole assumersi la responsabilità. Così ricorrono al metodo di idrolisi in mare aperto nonostante, per ammissione indiretta dei nordamericani stessi, questo metodo sia particolarmente pericoloso: infatti, il mare Mediterraneo è stato scelto proprio perché chiuso. Di un grave rischio parla il professor Evangelos Gidarakos del Politecnico di Creta, che ha lanciato l’allarme alle indifferenti autorità elleniche:

«Queste sostanze chimiche sono miscele di sostanze pericolose e tossiche, che non sono in grado di essere inattivate in modo da non causare danni agli organismi viventi solo con questo metodo». 

Secondo annunci ufficiali, le armi chimiche, dopo essere trasportate dalla Siria, saranno caricate in Italia nella nave battente bandiera U.S.A. Cape Ray e saranno inabissate tra Malta, Libia e Creta. La procedura per la l’occultamento dell’arsenale chimico della Siria dovrebbe durare circa tre mesi. Non vengono forniti ulteriori dettagli.

Secondo il professor Gidarakos  «L’armamento chimico della Siria consiste di due parti. Esistono 1.250 tonnellate di armamenti ‘principali’ come i gas sarin e i gas mostarda ed altre 1.230 tonnellate di sostanze precursori che sono utilizzate per la fabbricazione delle armi vere e proprie.
Queste sostanze, principalmente composti chimici di cloro e fluoro, sono di per sé altamente velenose e tossiche. E poi esiste una gamma di altre sostanze acquistate dalla Siria dopo l’embargo per cui sono sia di provenienza sia di natura ignota. Anche prendendo per buone le 1.500 tonnellate ufficialmente dichiarate, non credo che tutto possa essere concluso in soli tre mesi. Ci vorrà probabilmente il triplo di questo tempo, sempre che non succedano degli spiacevoli imprevisti Tutta questa storia ricorda molto un’operazione militare ed ha poco di scientifico».

Il professor Gidarakos sostiene che l’idrolisi di tutto questo quantitativo pericoloso produrrà una terza componente tossica che sarà formata direttamente nelle acque marine. Perché l’idrolisi non è un processo sicuro in quanto produce anche degli scarti in forma liquida.

Per la cronaca, i sedicenti “Alleati” al termine della seconda guerra mondiale, in palese violazione della Convenzione di Ginevra, hanno affondato nel Mare Adriatico, nella acque territoriali della Puglia, su bassi fodnali, e nel gol,do di Napoli, nonché nei pressi dell’isola di Ischia,    migliaia di bombe caricate con aggressivi chimici  (iprite e fosforo).

Uno studio dell’Icram (oggi Isora) ha documentato l’inquinamernto dell’ecostemna marino e la penetrazione dei veleni nel ciclo biologico.  Inoltre, durante la guerra per disintegrare la Jugoslavia, la Nato, copmrpesa l’Italia che ha partecipato ai bombardamenti con propri velivoli dell’Aeronautica militare, centinaia di ordigni caricati di uranio impoverito sono stati scaricati nell’Adraico in 24 aree dal golfo Trieste al canale di Otranto. Tutte queste aree marine, nonostante le promesse della Nato e del governo italiano a guida del centro sinistra, non sono mai state bonificate

I popoli del Mediterraneo, in primis quello italiano (se ancora si può definire tale) hanno il diritto e il dovere di impedire al governo terroristico degli Stati Uniti d’America di portare a compimento questo crimine contro l’umanità,  altrimenti sarà la morte certa per il Mare Nostrum.

 Riferimenti:

Lannes, Gianni, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco Edizioni, Modena, 2012

 l’intervista in esclusiva concessa da Gianni Lannes al canale televisivo internazionale RussiaToday:

Cosa Sanno gli Insider di Wall Street che Noi non Sappiamo?

21 gennaio 2014
Si si il mercato americano è in piena salute, e mi Gianni l’ottimista è pieno di titoli fin sopra i capelli.
Ora mi chiedo: come mai gli Insider, ovvero gli amministratori e coloro che lavorano in società quotate stanno vendendo le loro azioni come se non ci fosse un domani:
Bottarelli_210114
Quello che vedete è il grafico che esprime in valore, quante azioni sono Vendute dagli insider e quante comprate, un livello di 77 a 1 non è esattamente presagio del sol dell’avvenire.
Gianiiiiiiiiii

Il valore della moneta è garantito dal fatto che le banche d’emissione iscrivono nelle passività di bilancio la moneta che creano dal nulla

Non fa una grinza vero?
Pensaci bene…

Draghi con le mani nel sacco: ecco perché l’euro è una truffa

23 martedì lug 2013

Mario Draghi

di Francesco Filini

Direttamente dalla sede dell’Eurotower, sua “debitità” Mario Draghi risponde con una lettera all’Europarlamentare Marco Scurria che aveva chiesto chiarimenti circa l’appropriazione della moneta all’atto dell’emissione da parte della BCE. Una querelle iniziata più di un anno fa quando Scurria chiese a Olli Rehn in base a quale fonte giuridica all’Istituto di Francoforte sul Meno è concesso di indebitare all’origine tutto il sistema economico-finanziario dell’Eurozona, semplicemente prestando moneta creata dal nulla. A questa semplice domanda, ribadita con due interrogazioni parlamentari, il commissario europeo non seppe dare una risposta esauriente (prima risposta di Olli Rehn, seconda risposta di Olli Rehn), motivo per cui Scurria ha deciso di scrivere direttamente al Governatore della BCE, Mario Draghi. Ad una domanda semplice il Governatore Draghi (già funzionario del Ministero del BritanniaTesoro quando questo sottoscrisse una serie di titoli derivati, già ospite di riguardo nel panfilo Britannia nel 1992 quando si pianificò la prima grande svendita degli assets strategici del popolo italiano alla finanza internazionale, già consulente della Goldman Sachs, già Governatore della Banca d’Italia) risponde con il solito linguaggio di legno, proprio dei tecnocrati internazionali. Dopo aver ribadito – come se qualcuno l’avesse messo in dubbio! – che alla BCE è stato conferito, in base all’art 128 del Trattato del Funzionamento dell’Unione Europea, il compito di emettere le banconote in euro, Draghi dichiara che la credibilità della moneta unica europea dipende non solo dal corso legale (un pezzo di carta acquisisce valore non perché rappresenti un corrispettivo in metalli preziosi come l’oro, ma perché uno Stato ne garantisce il valore) ma anche dalla politica monetaria dell’Eurosistema (ovvero le scelte che aggregato delle banche centrali nazionali dei paesi che hanno adottato l’euro fanno) e dal valore a fronte delle passività dell’emittente. Su quest’ultimo punto vale la pena spendere due parole. Con questa dichiarazione Draghi sostiene che il valore della moneta è garantito dal fatto che le banche d’emissione iscrivono nelle passività di bilancio la moneta che creano dal nulla. Ed è qui che casca l’asino. Iscrivere nelle poste passive di bilancio le monete immesse in circolazione era una prassi delle Banche Centrali quando non era in vigore il corso legale ma il Gold-Standard, ovvero quando il biglietto di banca rappresentava un valore corrispettivo in oro. La vecchia scritta “pagabili a vista al portatore” che leggevamo sulle vecchie lire, stava proprio ad indicare che il biglietto emesso dalla banca era convertibile in oro, una convertibilità fissata dagli accordi internazionali di Bretton Woods del 1944 in 35 dollari all’oncia. Fino al 15 Agosto del 1971 (data in cui Nixon dichiarò unilateralmente l’abolizione del Gold-Standard eliminando la convertibilità e imponendo il dollaro come moneta di riserva mondiale) le Banche Centrali emettevano monete-cambiali con cui si impegnavano a pagare con il corrispettivo in oro il portatore dei biglietti di banca, motivo per cui erano legittimate a iscrivere nelle poste passive la moneta emessa: emettevano una cambiale, una promessa di pagamento.

Vecchie Mille Lire

Nei tempi moderni, dove appunto esiste il corso legale della moneta e non ha più ragion d’essere la riserva aurea, iscrivere nelle passività un pezzo di carta che si cede in prestito e il cui valore nasce per convenzione significa letteralmente espropriare e indebitare il popolo del suo denaro. Questa è la grande contraddizione in cui cade Mario Draghi: se il valore è convenzionale perché la BCE lo iscrive nelle poste passive? Come fa ad iscrivere nelle poste passive qualcosa che cede a debito con relativo interesse, da cui ricava un attivo? Una domanda a cui probabilmente non avremo mai una risposta esauriente, perché è una truffa bella e buona. Ma andiamo avanti. Draghi torna a parlare di passività e attività nei paragrafi successivi: “Poiché l’Eurosistema non ha personalità giuridica, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso che le passività associate al valore totale dei biglietti in euro emessi sono attribuite alla BCE e alle banche centrali nazionali in base allo schema di distribuzione delle banconote di cui alla Decisione BCE/2010/29 del 13 dicembre 2010 relativa all’emissione delle banconote in euro.”Alla luce di quanto detto, il ruolo della BCE e delle banche centrali nazionali quali emittenti dei biglietti in euro e quindi detentrici delle attività a fronte del valore degli stessi poggia su una salda base giuridica, in particolare sugli articoli 128 e 282, paragrafo 3, del TFUE e sull’articolo 16 dello Statuto del Sistema europeo di banche centrali e della BCE, nonché sulla Decisione BCE/2010/29.” Come abbiamo visto, la BCE è nello stesso tempo – per decisione unilaterale del Consiglio direttivo composto da tutti i governatori delle Banche Centrali Nazionali dell’Eurosistema – detentrice delle passività e delle attività del valore riportato dai biglietti in euro. Il tutto sarebbe giustificato dall’art. 128 del TFUE (La Banca centrale europea ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La Banca centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione) e dal paragrafo 3 dell’art. 282 (La Banca centrale europea ha personalità giuridica. Ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emis­sione dell’euro. È indipendente nell’esercizio dei suoi poteri e nella gestione delle sue finanze. Le istituzioni, organi e organismi dell’Unione e i governi degli Stati membri rispettano tale indipendenza.) E’ incredibile. Non solo Mario Draghi non ha risposto sulla proprietà della moneta, ma ha sostanzialmente dichiarato che siccome chi emette iscrive nelle poste passive di bilancio il valore monetario è proprietario del valore stesso, da cui scaturiscono le attività.

Biglietto a corso legaleBiglietto a corso legale, emesso dalla Repubblica e non dalla Banca, libero dal debito e senza riserva: la moneta del popolo.

Il problema è che si continua a trattare la moneta come fosse una merce, ma è in realtà solo e soltanto un simbolo che acquisisce valore esclusivamente dalla predisposizione dei cittadini che lavorano a scambiare moneta contro merce perché sanno che a loro volta potranno cedere moneta contro merce. Il valore è nel prodotto del lavoro umano, non nel simbolo. Appropriandosi con l’artificio della prassi bancaria in vigore dal 1694 (anno di fondazione della Banca Centrale d’Inghilterra) con il giochetto di iscrivere nelle passività un pezzo di carta senza alcun controvalore, il sistema bancario eurocratico codificato giuridicamente nella BCE si appropria del valore del denaro scaturente dal sudore umano. La BCE si dichiara debitrice della moneta che scrive nelle poste passive e creditrice di quella che rientra dal prestito corredato da interesse. E’ un’assurdità che occorre comprendere e far comprendere, è ora che l’euro sia riconosciuto di proprietà dei popoli europei che sono creditori e non debitori dello stesso di fronte al sistema finanziario. Altrimenti non avremo un futuro differente dalla dittatura più feroce e subdola che l’umanità abbia mai conosciuto, quella del denaro: l’idolatria del nuovo millennio che provoca drammi umani, fame e suicidi.

Twitter @francescofilini

http://rapportoaureo.wordpress.com/2013/07/23/draghi-con-le-mani-nel-sacco-ecco-perche-leuro-e-una-truffa/

La pedofilia è un’ordine dell’oms e della Ue

a proposito dell’emendamento al senato per legalizzare la pedofilia (si introduce il divietomdi discriminare i pedofili) NON deriva dal parto malato dei quattro maiali firmarari come qualcuno sbrigativamente liquida la questione Certi elementi della sinistra al caviale si son battuti per questo e tanto la UE quanto l’OMS si prodiga per la pedofilia

vedi
Sesso dall’asilo: lo ordina l’Organizzazione Mondiale della sanità
Sesso dall’asilo: ordina l’OMS. E i pedofili esultano… di Gianni Lannes

ed inoltre:

“Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)”, si chiama.

………….mentre è nella Raccomandazione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che si trova l’invito agli Stati membri ad abrogare  “qualsiasi legislazione discriminatoria ai sensi della quale sia considerato reato penale il rapporto sessuale tra adulti consenzienti dello stesso sesso, ivi comprese le disposizioni che stabiliscono una distinzione tra l’età del consenso per gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso e tra eterosessuali” (art. 18). Considerato che in Italia l’età del consenso per i rapporti sessuali è di 14 anni, si vorrebbe che un cinquantenne possa tranquillamente avere rapporti omosessuali con un 14enne senza incorrere in reati. Ma potrebbe andare anche peggio, perché i Radicali stanno da tempo proponendo di eliminare qualsiasi limite di età di consenso.

tratto da qui
tutelare i bambini, che brutto retaggio retrogrado
mentre una parte delle istituzioni è impegnata a difendere i pedofili al link del ministero pubblicizza la giornata contro la pedofilia

il doppiochiochismo è l’essenza del sistema, loschi progetti tinti di progressismo

La Russia potrebbe colpire il Regno Saudita per gli attentati subiti a Volvograd di Finian Cunningham

ma d’altronde i russi se lo meritano, pensano i benpensanti occidentali, i russi sono omofobi perché intendono proteggere i bambini, mica sono progressisti e civilizzati come in italia dove ci si appresta a legalizzare la pedofilia e non ci si potrà opporre perché l’emendamento al senato include la lotta alla discriminazione su base sessuale per cui sacrifichiamo i bambini.

Traduzione di Luciano Lago

Sembra certo che l’Intelligence russo abbia ottenuto adesso una solida prova del fatto che l’Arabia Saudita sia direttamente coinvolta negli attacchi terroristici gemelli effettuati contro la città di Volvograd.
Negli attentati si sono avute oltre 32 vittime ed i feriti superano il centinaio. La maggior parte delle vittime erano civili.

In accordo con le dichiarazioni di una fonte di informazioni ufficiale russa, pubblicata dall’agenzia di notizie Fars, il Servizio Federale di Sicurezza russo (FSB come da sigla in inglese) ha informato il presidente Vladimir Putin dell’accertato collegamento saudita con il massacro di Volvograd.
Questa non sarà stata una sorpresa per Putin.

Lo statista russo era stato già avvertito dal capo dell’intelligence  saudita, il principe Bandar bin Sultàn, nel corso di una accalorata riunione di quattro ore durante il trascorso mese di Luglio, che i terroristi, patrocinati dai wahabiti sparsi nella regione del Caucaso Nord della Russia stavano programmando attentati contro le Olimpiadi invernali di Sochi.
L’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Sochi è prevista per il 7 di febbraio. Volvograd è un centro di trasporto chiave che collega Mosca con i territori meridionali della Russia ed in particolare il polo turistico della città di Sochi nel Mar Nero, dove si svolgeranno i giochi olimpici invernali.
Il doppio attacco contro il sistema di trasporto di Volvograd nei giorni 29 e 30 Dicembre, senza alcun dubbio, sono stati una aggressione contro la Nazione che ospita le Olimpiadi, la Russia. Gli atroci attentati hanno provocato la morte di donne e bambini e di conseguenza il presidente Putin era infuriato a causa degli attacchi. Ha detto che non vi erano giustificazioni di alcun tipo per l’assassinio di civili innocenti ed ha esortato ad annichilire i terroristi che risultino autori degli attacchi.
Questo fa sorgere una una onerosa domanda: che farà Putin a seguito di questi avvenimenti se, di fatto, è stato informato che gli autori dei crimini contro l’umanità a Volvograd erano collegati con con i governanti sauditi? Questo potrebbe costituire un atto di guerra.
Esistono informazioni non confermate che Putin ed i suoi principali ufficiali dell’Intelligence sono stati impegnati a progettare piani per “distruggere l’Arabia Saudita” per causa del suo sistematico patrocinio del terrorismo nel territorio russo.

Le atrocità di Volvograd sono soltanto l’ultima catena di atti terroristici collegati con gli integralisti appoggiati dai dai sauditi nel nord del Caucaso. Nell’Ottobre scorso, un’altra bomba in un autobus pieno di passeggeri aveva causato sei morti in Volvograd.

L’Autobus fatto saltare dai terroristi

Il gruppo che si pensa che potrebbe essere stato dietro gli attacchi viene conosciuto come il Califfato del Caucaso, comandato da Doko Umaro. L’Arabia Saudita è uno dei principali finanziatori di questo gruppo che possiede la stessa ideologia fondamentalista dei takfiri finanziati dai sauditi che operano in Siria, in Libano, in Pakistan, in Yemen ed in Iraq.
Con una base in Cecenia ed in Daghestan,  Umarov ha dichiarato pubblicamente che impiegherà tutti i mezzi necessari per far deragliare le Olimpiadi di Sochi.
Nel passato la stessa organizzazione aveva portato a compimento diversi attacchi suicidi con bombe nella rete del metro di Mosca negli anni 2010 e 2011, che hanno provocato dozzine di morti.
Gli estremisti del Caucaso sono conosciuti per avere una stretta connessione logistica tanto con gli Stati Uniti quanto con la Intelligence militare saudita.

Per questo motivo dal principio degli anni 90 dopo la caduta dell’URSS gli americani ed i sauditi ricollocarono le loro tattiche con il gruppo Al Qaeda Afgano nel sud del territorio russo , come uno dei sistemi aggiuntivi per destabilizzare Mosca.. Uno degli artefici di questo piano fu l’allora capo della CIA William Casey. Queste operazioni coperte degli americani e dei sauditi servirono per le guerre in Cecenia del 1994/95 e del 1999/2000.
Sebbene da allora Mosca abbia operato per contenere l’avanzata della violenza, il Califfato del Caucaso costituisce una una poderosa fonte di terrorismo e di atti di sabotaggio, come è stato testimoniato dagli attentati di Volvograd.
La minaccia fatta a Putin dal capo dell’intelligence saudita, Bandar,  del rischio che avrebbero potuto correre i giochi di Sochi di essere attaccati dai gruppi terroristici radicati nel Caucaso non era stata vana. In retrospettiva le sue parole rappresentano una autoaccusa.  Sembra infatti che Bandar si sia vantato con Putin di controllare questi gruppi di terroristi. L’affermazione implica quindi che i sauditi possono accendere e spegnere il terrorismo di questi gruppi a propria discrezione. Questo significa che l’Arabia Saudita è stata il massimo autore di una serie di crimini che la Russia ha subito oltre a quello recente di Volvograd.
Non è dato sapere quale sia stata la prova evidente scoperta di recente dall’Intelligence russa che coinvolge i sauditi negli attentati di Volvograd. Ciò nonostante esistono una quantità di evidenze circonstanziate così come le di fanfaronate di Bandar.
Uno degli attentatori di Volvograd è stato indentificato come il cittadino russo Pavel  Pechyonkin.  Sembra certo che questi abbia viaggiato in Siria l’anno scorso e che abbia combattuto nelle file degli estremisti , finanziati dai sauditi, che operano per rovesciare il regime di Assad.
Insieme a questi anche molti altri cittadini russi sono stati reclutati dai sauditi, patrocinatori del terrorismo, per provocare il conflitto destinato ad abbattere il regime in Siria.  Probabilmente è stato in Siria che l’attentatore di Volvograd è stato reclutato per questa specifica missione.
Se i russi dispongono della prova certa della cospirazione saudita contro il proprio territorio la Russia può contare su di un piano legale per prendere rappresaglie sotto la dottrina dell’autodifesa.
In un secondo incontro tra Putin e Bandar ,il presidente russo sembra abbia detto al saudita, in termini molto fermi ,che il suo appoggio al terrorismo costituisce una spada a doppio taglio che, con il tempo, potrebbe provocare danni a chi la impugna.
Per anni l’Arabia Saudita ha condotto per suo conto una sorta di terrorismo di Stato coperto, che danneggia i suoi vicini nel medio Oriente. La Siria, il Libano e l’Iraq sono le sue recenti vittime. I sauditi hanno operato con impunità al servizio dell’imperialismo nord americano, allo stesso modo che Israele ha funzionato per parte sua come un sindacato imperiale del crimine.
Nonostante questo adesso l’Arabia Saudita sembra che abbia impugnato la spada a doppio taglio in forma molto temeraria. Apparentemente è stata colta con le “mani sulla marmellata” durante una azione contro l’orso russo. Il principe Bandar, possiamo stare sicuri, dovrà avere molta attenzione nel fare ispezioni supplementari sotto la sua auto.

Fonte: HispanTV
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