La carica dei 1500 imprenditori: “Tutti a Torino per dire sì alla Tav”

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Lunedì 3 dicembre prima tappa di un mese decisivo per l’alta velocità

di PAOLO GRISERI

26 novembre 2018

Se c’è un destino nei luoghi, era inevitabile che la kermesse nazionale degli imprenditori italiani a favore della Tav e delle infrastrutture si svolgesse alle Ogr, le officine delle grandi riparazioni ferroviarie di inizio Novecento. Il pomeriggio del 3 dicembre, data di convocazione dell’assemblea, si tratterà in qualche modo di riparare un progetto, quello della nuova linea Torino- Lione, che i grillini al governo stanno cercando di picconare per ragioni ideologiche.

Saranno 1.500 gli imprenditori italiani presenti nella grande sala dove normalmente si svolgono i concerti. L’iniziativa, partita dai vertici nazionali di Confindustria, ha coinvolto via via tutte le principali organizzazioni delle imprese italiane e trasformerà Torino nella capitale della protesta del mondo dell’economia contro le politiche economiche del governo. Una mossa che preoccupa, e non poco, l’ala moderata dei grillini, oltre, naturalmente, alla componente leghista.

Hanno finora aderito, oltre a Confindustria, Confapi (l’associazione delle piccole e medie imprese), l’Ance (i costruttori), gli artigiani di Cna e Confartigianato, i negozianti di Confcommercio e Confesercenti, Confagricoltura, Lega delle Cooperative e Confcooperative. Ogni associazione ha convocato per quel giorno a Torino le sue giunte esecutive. Sono stati contattati anche i sindacati, almeno quelli delle categorie più vicine ai problemi delle infrastrutture, come gli edili. Saranno dunque alle Ogr il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il numero uno di Confcommercio, Carlo Sangalli, il presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti.

L’appuntamento del 3 dicembre apre una settimana forse decisiva per il futuro della Tav. Due giorni dopo infatti gli imprenditori delle 33 sigle che avevano consegnato al prefetto un documento nel giorno della marcia dei 40 mila Sì Tav saranno ricevuti dall’ala grillina del governo: in testa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente Luigi Di Maio e il ministro dei trasporti Danilo Toninelli. Un incontro, quello del 5 dicembre, che si svolgerà a Roma e che potrebbe essere l’occasione per capire se il governo vorrà almeno sbloccare i bandi di gara di Telt anche in attesa del completamento della valutazione costi/ benefici. Sarebbe una mossa importante alla vigilia della manifestazione dei No Tav prevista per l’ 8 dicembre. Una mossa che eviterebbe di appiattire la posizione grillina su quella di chi manifesterà per le strade di Torino contro la nuova linea ferroviaria.
Infine, l’ultimo appuntamento, forse quello decisivo, sarà il 17 dicembre a Roma, dove si riunirà il consiglio di amministrazione di Telt, la società che sta scavando il tunnel di base. In quella occasione i due governi italiano e francese dovranno far arrivare una nota formale sulle loro intenzioni circa l’avvio dei 2 miliardi di gare finora sospesi.

La carica dei 1500 imprenditori: “Tutti a Torino per dire sì alla Tav”ultima modifica: 2018-11-29T23:10:23+01:00da davi-luciano
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