No TAV – Comunicato Stampa 6 agosto 2018 – Marco Ponti, chi è costui

Comunicato Stampa

PresidioEuropa No TAV

6 agosto 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=16033

MARCO PONTI: CHI E’ COSTUI ?

2 AGOSTO 2018 Marco Ponti a l’Aria che tira, La 7 52 secondi

Il Professor Marco Ponti presidente del gruppo di analisi del governo sulle grandi opere: le Grandi Opere sono spesso spreco di preziosi soldi pubblici, cioè soldi che dovrebbero andare in settori con molte più possibilità di sviluppo, magari ad alto contenuto tecnologico; è la politica che alla fine che deve decidere, l’unica cosa che non può fare è non fare i conti, questo è proibito; oppure chiedere all’oste se il vino è buono; tutti i conti fatti fino ad ora erano sempre conti fatti dall’oste.

16 NOVEMBRE 2011  Marco Ponti al Parlamento Europeo 61 secondi

Prima dirò una cosa contro i valsusini, i resistenti No TAV, perché se l’opera fosse davvero utile avrebbero tutti i torti, io mi tengo un atteggiamento molto distaccato rispetto alle resistenze locali, basta vedere come può essere ambigua la resistenza ambientalista alle Grandi Opere. Detto questo debbo dire che in questo caso hanno ragione perché sembra essere difficilissimo trovare giustificazioni a quest’opera

No TAV -Comunicato Stampa 6 agosto 2018 – Dirottare i fondi della Torino-Lione alla mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte

PresidioEuropa No TAV

6 agosto 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=16001

Lettera Aperta a Chiamparino

Miglioriamo la mobilità e difendiamo la salute dei residenti in Piemonte

E’ urgente dirottare i fondi miliardari per la Torino-Lione alla mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte

Visti i gravi problemi per la salute dei cittadini e per l’ambiente che crea il sempre più

imponente inquinamento dell’aria

La Torino-Lione è un progetto che assorbe una enorme quantità di fondi pubblici, il “ritorno” di questo investimento non è certo, solo i promotori affermano di  disporre della certezza del positivo risultato a lungo termine. Ma a lungo termine, come saggiamente disse John Maynard Keynes, saremo tutti morti (molti probabilmente per le conseguenze dell’inquinamento dell’aria).

Occorre quindi che le decisioni politiche di spesa siano indirizzate al soddisfacimento dei diritti e dei bisogni già a partire dalla generazione vivente. Mentre le decisioni che non prevedono dei costi, ma solo indirizzi per il cambiamento delle abitudini, saranno anche a favore delle generazioni future.

Nella Mozione adottata dal Gruppo Consiliare di maggioranza il 31 luglio 2018 è contenuto un indirizzo politico intelligente: la richiesta al Governo che i fondi miliardari per la Torino-Lione, attualmente previsti per la Torino Lione sia per la parte internazionale che per la parte italiana, siano destinati alla mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte, visti i gravi problemi per la salute dei cittadini e per l’ambiente che crea il sempre più imponente inquinamento dell’aria.

Da anni i promotori della Torino-Lione affermano che abbandonare la Torino-Lione, tra le altre sciagure, toglierà fondi per lo sviluppo alla Città di Torino e al Piemonte.

Siamo invece convinti che il dirottamento dei fondi della Torino-Lione nazionali ed europei, molti dei quali già disponibili, darebbe immediatamente dei risultati tangibili: più mezzi pubblici, meno inquinamento, più salute, più investimenti nel territorio anche alle piccole e medie aziende.

Riteniamo che questa richiesta dovrebbe essere sostenuta da tutti i Gruppi Consiliari per dimostrare di avere veramente a cuore gli interessi delle cittadine e dei cittadini con riguardo al diritto ad una mobilità sostenibile, alla salute e al lavoro.

Questa lettera è stata inviata al Presidente della Regione Piemonte, alla Sindaca di Torino, agli Assessori e ai Consiglieri di maggioranza e di opposizione della Regione Piemonte e della Città di Torino

USA SCATENATI IN AMERICA LATINA—- UCCIDERE MADURO, DISTRUGGERE IL NICARAGUA —- SINISTRE SINISTRE FIANCHEGGIANO

http://fulviogrimaldi.blogspot.com/2018/08/usa-scatenati-in-america-latina.html

MONDOCANE

DOMENICA 5 AGOSTO 2018

Foto, filmati e commenti dell’attentato contro Maduro, presidente del Venezuela, nel corso di una parata militare, attuato da due droni che sono esplosi in successione tentando di colpire Maduro, rimasto illeso e immediatamente protetto e ferendo diversi militari sulla tribuna. Sono stati catturati alcuni degli autori materiali, mentre Maduro ha immediatamente puntato il dito contro l’ultradestra colombiana, il presidente Santos e gli ambienti reazionari di Miami. L’attentato alla vita del presidente avviene dopo i due anni di terrorismo della destra venezuelana guidata e alimentata da Washington, campagna terroristica sconfitta anche dal voto che una volta di più ha assicurato una larga maggioranza al chavismo e a colui che in Uccidente viene definito “dittatore”. Un dittatore che, come Chavez, è stato confermato, insieme al suo partito, da una successione di elezioni (di cui solo una persa) giudicate assolutamente corrette da tutti gli osservatori internazionali.

Maduro nel momento dell’attacco dei droni

Si tratta dell’ennesimo episodio della rinnovata offensiva degli Usa, accompagnata dai camerieri UE, per ricuperare il controllo, dominio e sfruttamento di quello che, da Monroe in poi, giudicano loro  “cortile di casa”, offensiva nel corso della quale, oltre ad attivare le solite Ong dei “diritti umani e civili”, note anche da noi nel Mediterraneo per il trasferimento di popolazioni in eccesso, per gli interessi delle multinazionali, il regime di Washington, che si dice impegnato nella “lotta al terrorismo”, impegna tutti gli arnesi del terrorismo, delle criminalità organizzata, del teppismo violento malavitoso, per destabilizzare i governi emancipati, progressisti, democraticamente eletti, disobbedienti al militarismo e al neoliberismo yankee.

Non va trascurato in questa vera e propria campagna di sociocidio e nazionicidio, la sedizione violenta innescata in Nicaragua dagli stessi autori del colpo di Stato che ha reso l’Honduras il paese più repressivo e con il più alto tasso di violenza del Centroamerica e il Paraguay una enorme base militare ed economica degli Usa. Il “manifesto”, a questo proposito, si è distinto per l’incredibile faziosità filoimperialista  con la quale in una serie di paginoni di un inviato incondizionatamente schierato con il movimento impegnato ad abbattere il governo sandinista, ha fornito ai suoi poveri lettori un quadro perfettamente aderente a quello disegnato dai golpisti del Dipartimento di Stato. Ignorando ogni voce della parte sandinista ed esaltando una “rivoluzione di popolo democratica contro il regime totalitario di Daniel Ortega”, questo organo della “sinistra” assistenzialista del globalismo imperialista e delle sue operazioni di regime change si è rivelato addirittura più disonesto e fazioso dei “mainstream” media tradizionalmente atlantisti e sostenitori di ogni cosiddetta “rivoluzione colorata”.

Le varie Ong e associazioni impegnate nel golpe strisciante in Nicaragua sono state tutte scoperte legate a doppio filo alle centrali della destabilizzazione Usa, come USAID,  National Endowment for Democracy (NED), la vetrina ufficiale per le operazioni sporche della CIA), Republican International Institute, Council for Foreign Relations. Tutte entità impegnate nel continente latinoamericano per riportare i paesi ricchi  di risorse ambite dalle multinazionali nordamericane e UE alla situazione della famigerata operazione Condor, quando l’America Latina era stata affidata a sanguinari dittatori al servizio degli interessi statunitensi come Pinochet, VIdela, Somoza, Duvalier e altri in tutto il continente. Con il “manifesto” che avallava le cifre inventate dai rivoltosi nicaraguensi, capeggiati dalle università private e da una  gerarchia cattolica che, pretendendo di favorire il dialogo proposto dal governo, sosteneva invece apertamente il terrorismo della teppa armata che incendiava sedi sandiniste, strutture statali,  scuole, cliniche e assassinava poliziotti e sostenitori del governo. Circolano video in cui si vedono preti cattolici partecipare alle aggressioni ai militanti sandinisti e addirittura torturarli, sandinisti torturati e poi bruciati vivi. La lezione statunitense di Al Qaida e Isis applicata nell’altro emisfereo.

I “non violenti” della rivolta in Nicaragua

Un dato non manipolato, frutto di una ricerca indipendente, “Monopolizzare le morti”, relativo alle vittime degli scontri che si sono succeduti da aprile a giugno e che fino a maggio avevano  visto osservato l’ordine di Ortega alle forze di sicurezza di non utilizzare armi da fuoco, smentisce quanto “il “manifesto”  e le fonti alle quali fornisce generoso avallo, hanno cercato di far credere: 450 vittime, tutte fatte ammazzare da Ortega, come ha dichiarato la congressista democratica Ileana Ros-Lehtinen, noto falco bellico. Cifra poi ridimensionata dal vicepresidente Pence in 350 e passa e, ulteriormente, dall’agenzia di comunicazione del Dipartimento di Stato, Human Rights Watch, a 300 manifestanti.

Numeri che sono stati diffusi da due Ong del Nicaragua, il Centro Nicaraguense per i diritti umani (CENIDH), l’Associazione Nicaraguense per i diritti umani (ANPDH), e la Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH), una grottesca struttura totalmente sotto controllo di Washington, già all’opera in Venezuela, Bolivia, Ecuador, Cuba. Ebbene la ricerca indipendente ha potuto provare, alla mano non di cifre sparate a caso, ma di casi e nominativi singoli, che in ognuno di quei numeri erano compresi anche vittime sandiniste del fuoco dei terroristi (almeno la metà del totale), passanti, persone morte in accidenti del traffico, nominativi replicati. Entrambe le organizzazioni per i diritti umani impegnate a manipolare quei fatti e quei dati a cui “il manifesto” e la stampa dell’establishment occidentale hanno dato piena diffusione, sono risultate destinatarie di finanziamenti statunitensi: NED, Open Society di Soros, USAID e altri, gli stessi che a suo tempo finanziarono il terrorismo Contras.

Incidentalmente, Il manifesto è anche quello che ha sostituito con cronache cerchiobottiste sulla crisi scatenata dagli Usa e dai suoi agenti locali l’ottima conoscitrice e corretta comunicatrice sul Venezuela, Geraldina Colotti, e che non ha nulla da denunciare sul passaggio dell’Ecuador dallo schieramento antimperialista dell’ALBA alla rinnovata sottomissione agli Usa e che esalta il progressismo di Pepè Mujica in Uruguay, cioè di un presidente che, al netto della sua celebrata modestia in fatto di stipendio e abitazione, aveva messo il suo paese a disposizione delle scorrerie del capitale nordamericano e delle sue basi militari. Ed è anche quello che riferisce a denti serrati la vittoria di Imran Khan in Pksitan: nuovo primo ministro amico di Pechino e fortemente critico della politica Usa nella regione, come appare sconvolto che in Zimbabwe abbia vinto (ovviamente con i “brogli”) lo Zanu-PF di Mnangagwa, cioè  i prosecutori della politica anticolonialista di Zimbabwe, quelli che si erano permessi di distribuire la terra fertile del paese, requisita dai coloni britannici, ai loro titolari zimbabwiani, e non i favoriti dagli ex-padroni coloniali del Movimento per il Cambiamento Democratico del filo-occidentale Chamisa.

 L’attentato contro Maduro, attribuito con logica storica e attuale al regime di Santos in Colombia, dove determinano le sorti del paese e della sua politica internazionale le sette basi militari Usa, rappresenta un brusco innalzamento dell’asticella della sovversione nordamericana. Fallita di fronte alla determinazione popolare, come è fallita in Nicaragua, la destabilizzazione del Venezuela, subito addirittura il contraccolpo messicano della vittoria di Lopez Obrador, a dispetto del boicottaggio collateralista di quanto rimane dell’operazione zapatista chapaneca, sprofondata in crisi profonda l’Argentina ricuperata al “cortile di casa” con Macrì, in pieno marasma sociale i fidati Perù, l’Ecuador sottratto alla revolucion ciudadana di Correa, l’Honduras di un regime stragista, l’attenzione dei necrofagi di Washington, più dello Stato Profondo anti-Trump che dello stesso volatile presidente, si concentra nuovamente sul protagonista principale della prospettiva di emancipazione del continente, il Venezuela insoumise.

Di fronte a questi importantissimi sommovimenti geopolitici, che poi riguardano il destino di schiavitù o di libertà di centinaia di milioni di persone, la sedicente sinistra si pone a disposizione dell’imperialismo. Coloro che dovrebbero invece schierarsi a fianco delle nazioni aggredite o minacciate, quelli che, combattendo il globalismo dell’ élite mondialista come nemico di classe principale, nemico dell’uomo tout court, sono tornati saggiamente agli Stati nazionali e alla sovranità popolare, diciamolo pure: al “Patria o muerte” del primo castrismo e di tutte le lotte di liberazione nazionale anticolonialista tacciono.

Perché non si mobilitano accanto a questi popoli aggrediti? Intimiditi dai cialtroni vendipatria che hanno fatto della sovranità, derogativamente detta sovranismo, un regalo all’imperialismo e un insulto al popolo?

Pubblicato da Fulvio Grimaldi alle ore 20:33

TAV: l’Analisi Costi Benefici me la faccio io

La temperatura percepita di Tav e Grandiopere cresce di ora in ora e tra le più recenti esternazioni “virgolettate e/o liberamente interpretate” dalle agenzie spicca il record del caldo/umido da parte del Governatore del Piemunt… ma gli annunci si susseguono e non garantiamo di tener dietro alle ondate di calore di qui al prossimo…autunno/inverno…

5/08/2018 / 13:10 > Tav,Chiamparino: faremo nostra analisi. La Regione Piemonte realizzerà un’analisi costi-benefici sul sistema delle grandi opere, “perché quella governativa si annuncia già scritta, visto a quali amici del trasporto su gomma e delle autostrade è stata affidata”. Così il governatore Chiamparino. “Nelle Regioni del Nord Ovest le grandi opere europee sono reciprocamente correlate: o vanno avanti per tutti o si fermano per tutti”, sottolinea. E lancia l’hashtag #difendiamoilpiemonte “perché vogliamo percorrere la strada della crescita”.

05/08/2018 / 10.04 > Toninelli:stop a Tav se non redditizia “Se per ripagare l’opera servono più di 50-60 anni,finendo con il mettere le mani nelle tasche degli italiani per finanziarla, è meglio bloccarla”. Così il ministro delle Infrastrutture,Toninelli sulla Tav. “La domanda alla quale dare risposta resta se la Tav è un’opera redditizia o meno. Tutte le stime e le previsioni, per esempio, si fondano su valori dei flussi di merci e di persone che definirei farlocchi”. Salvini vuole andare avanti sulla Tav? “Bene, perché sempre lui conferma che serve un’analisi costi-benefici”.

05/08/2018 / 9.00 > Tav,Tap?Salvini:meglio fare che disfare: Il ministro dell’Interno,Salvini,replica a Di Battista che ieri aveva sollecitato il M5S a dire No a Tap&Tav definendole opere inutili. “I benefici di Pedemontane,Terzo Valico e Tap sono superiori ai costi e ciò ridurrebbe del 10% il costo dell’energia per tutti gli italiani”,dice Salvini. Per la Tav? “Bisogna calcolare fino all’ultimo centesimo.Se non fare la Tav ci costasse 2 o 3 miliardi è chiaro che andrebbe fatta”.

04/08/2018 / 21:00 > Ma ecco che in serata, da Cervia parla Matteo Salvini – durante la festa della Lega – e dice: All’interno del governo, “su alcune cose dovremo trovare un accordo: e l’Italia, secondo me, ha bisogno di molte infrastrutture, soprattutto al Sud. Penso alla Puglia, alla Tap. Se arriva alla fine quel gasdotto, l’energia costerà il 10% in meno”.

04/08/2018 / 19:00 > Da Pescara, dove parla in serata, Luigi Di Maio torna sul tema Alta velocità facendo riferimento all’incontro avuto nei giorni scorsi con il ministro francese Le Maire: “La Tav? È nel contratto di governo. Ma sono anche contento che il ministro dell’economia francese, che ho incontrato questa settimana, abbia detto che capisce i miei dubbi sulla Tav Torino-Lione”. Lasciando intendere una possibile comprensione francese per un’eventuale marcia indietro italiana.

04/08/2018 / 17:00 > “Auguri al grande “Dibba”, che oggi compie 40 anni. Ti aspettiamo per nuove battaglie a difesa degli italiani, cui già hai dato tanto. Se il M5S è al governo del cambiamento, in buona parte è anche merito tuo”. Lo scrive su Instagram, pubblicando una foto che lo ritrae con Alessandro Di Battista, il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Oggi, infatti, è il compleanno di Di Battista, come annunciato dallo stesso esponente M5S su facebook in un video da Puerto Escondido.

04/08/2018 / 16:26 > Di Battista: M5S coraggio!No a Tap e Tav : “Abbiamo fatto battaglie importanti,contro il Tap, contro il Tav, opere del tutto inutili: coraggio, questo è il momento di spingere,non ci possiamo far distrarre da queste robe sul razzismo. Questa è distrazione di massa. Il M5S deve fare il Movimento, ribadendo i “No” sani che abbiamo detto e su cui abbiamo preso i voti”. Così Di Battista su Facebook pungola il M5S, sottolineando però:”Ho molta stima di Di Maio, sta combattendo tantissimo, tutti gli altri ministri M5S dovrebbero avere il coraggio di Luigi”.

No TAV -Comunicato Stampa 5 agosto 2018 —> QUANTO COSTA IL PROGETTO TAV Torino-Lione ? E l’Italia quanto pagherebbe ?

Comunicato Stampa

PresidioEuropa No TAV

5 agosto 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=13847

QUANTO COSTA IL PROGETTO TAV Torino-Lione ?

€ 9,6 miliardi

L’Italia pagherebbe il tunnel di 57 km 286,9 milioni di Euro al km, la Francia solo 57,9 milioni al km

E non 20 o 60 milioni di € come ha diffuso ANSA in questi giorni attribuendo la frase al Ministro Toninelli

Questa semplice domanda ha una risposta facile. Il costo preventivato è di €9,6 miliardi. E’ stato comunicato un anno fa dal Governo Gentiloni con l’approvazione della Delibera CIPE del 7 agosto 2017.

Cliccando su questo link trovate:

La Delibera CIPE n. 67/2017 – G.U. 24 gennaio 2018 – Serie generale  n. 19

Il Costo Certificato 2012 €8,6 miliardi

Il Costo a valuta corrente 2017 €9,6 miliardi

Le tabelle analitiche dei costi aggiornati

Quanto pagherebbe l’Italia e la Francia (costi asimmetrici, l’Italia pagherebbe 5 volte più caro il tunnel)

La Mappa del Progetto

Per saperne di più:

www.PresidioEuropa.net/blog

INFO@PresidioEuropa.net

PER CHIARIMENTI O INTERVISTE

info@PresidioEuropa.net +39 389 259 1893

Ringraziamo i media per l’attenzione che riserveranno alla nostra comunicazione

Alcuni Post

La Geografia del potere

Il progetto Torino – Lione: impegno Italia/Francia – geografia – chi paga – costo 2017 – TELT – proprieta – privatizzazione. La critica di Marco Ponti e la replica No TAV

Il Comune di Torino

Forte opposizione contro la Torino-Lione dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Torino

I Costi

Delibera CIPE Torino-Lione: Costi aggiornati al 2017 – L’Italia pagherebbe il tunnel 286,9 milioni di Euro al km – Asimmetria dei costi tra Italia e Francia – Mappa Progetto

La Val di Scusa – Il Governo ammette gli errori di valutazione della Torino-Lione e sostiene finanziariamente la Francia per € 2,3 miliardi, tenendo a suo carico la maggior parte dei costi del progetto per soli 12 km di galleria su 57 km in totale

L’Italia ha già  stanziato tutti i fondi per la Torino – Lione ? La risposta è No !

Prof. Tartaglia: «Tragicomico: paghiamo noi la Tav che rimarrà alla Francia» Torino-Lione : Il Governo ammette gli errori di valutazione Non c’è dubbio che molte previsioni fatte 10 anni fa, in assoluta buona fede, anche appoggiandosi a previsioni ufficiali dell’Unione Europea, siano state smentite dai fatti

Torino-Lione – Un aggiornamento sulla “cantierabilità” del progetto in Italia e in Francia

No TAV – Come buttare via il denaro dei cittadini: l’Italia pagherebbe la maggior parte della Torino-Lione, la Francia ringrazia  

Torino-Lione, la più grande delle sballate opere inutili – L’Italia finanzierebbe la Francia per 2,3 miliardi di euro

La Corte dei conti

TORINO-LIONE – ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI, MAGGIO 2018

TELT

DIFFIDA AI CAPI DI TELT Torino-Lione: Lettera di diffida e di messa in mora ai capi di TELT, copia ai Governi e alle Corti dei conti

TORINO-LIONE: SE TELT LANCIA DEI BANDI DI APPALTO COMMETTE UN’ ILLEGALITA’ E VIOLA GLI ACCORDI ITALO-FRANCESI DIVENUTI LEGGE

Francia

Torino-Lione: PAUSA FRANCESE E REVISIONE ITALIANA A CONFRONTO – Esposto alla Corte dei conti – Gli amici francesi di Salvini contrari alla Torino – Lione

Partito Democratico

Isabella del Monte, Eurodeputata del PD, attacca Daniel Ibanez durante un incontro della Commissione Trasporti del Parlamento Europeo. In poche battute Ibanez fa chiarezza e smonta le frottole del PD

Marco Ponti

Marco Ponti : Basta grandi opere inutili? Ecco la lista per i 5 Stelle

Marco Ponti : saremo almeno la loro cattiva coscienza

Falsità delle Penali

SMETTETELA CON LE FALSITA’ DELLE PENALI !

LUC MICHEL A LOMÉ (II): OU VA LE TOGO DESTABILISE PAR LE ‘PRINTEMPS AFRICAIN’ ?

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 08 02/

VIDEO.FLASH.GEOPOL - LM à lomé II - panaftv (2018 08 02) FR

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL depuis Lomé (Togo) (*) ce 1er août 2018 sur PANAFRICOM-TV (Partie II)

Sources/

La Video sur PANAFRICOM-TV sur :

* PANAFRICOM-TV/

LUC MICHEL A LOMÉ (II):

OU VA LE TOGO DESTABILISE PAR LE ‘PRINTEMPS AFRICAIN’ ?

sur https://vimeo.com/283292149

Qui en veut vraiment à la paix civile au Togo ? Qui veut y répandre le chaos ?

En novembre 2017, le géopoliticien Luc MICHEL posait les questions qui dérangent sur la crise au Togo, sur les origines réelles de la crise qui secouait le Togo depuis l’été.  Dans une interview accordée à la chaîne d’information iranienne ‘Press TV’, et dans plusieurs débats sur ‘Afrique Media’, il indiquait analyses à l’appui que les réelles origines de la crise politique au Togo étaient externes. La situation de crise est le résultat d’un « diktat » que veulent imposer au peuple togolais les Etats-Unis …

Il expliquait alors qu’ « En 2014, lorsqu’il y a eu le fameux sommet USA-African leaders à Washington il y a une série de régime africain qui ont accepté le diktat de Washington et le régime de Faure Gnassingbé en faisait partie. Ils ont donc accepté de mettre en route une reforme progressive de la politique, l’association de l’opposition par exemple dans  un gouvernement  d’union national dans une optique de main forcée par les occidentaux. On a introduit une série de de thématiques comme  les reformes de la Constitution, la  limitation de mandat et autres dans ces discussions ». Les USA, via leur ambassadeur à Lomé, ont alors engagé un jeu de bascule entre gouvernement et opposition, empêchant la stabilisation et un véritable dialogue. La situation ne s’est depuis jamais véritablement débloquée …

Les analyses de Luc MICHEL avaient été largement rediffusées et discutées au Togo. Ouvrant un large débat sur le Net togolais.

Dans cette analyse filmée à Lomé, Luc MICHEL revient sur ce dossier et dresse ses perspectives actuelles …

# VOIR AUSSI :

* Sur PANAFRICOM-TV/

LUC MICHEL SUR PRESS TV (IRAN)/ DANS ‘REPORTAGE’ (19 OCTOBRE 2017) :

QUI VEUT EMBRASER LE TOGO ?

sur https://vimeo.com/238964549

* Sur PANAFRICOM-TV/

LE ‘ZOOM AFRIQUE’ DE PRESS TV (2 MARS 2018) AVEC LUC MICHEL: LE TOGO TRAHI ET DESTABILISE PAR LES USA

sur https://vimeo.com/258417043

(*) La première partie de l’AFRICA TOUR 2018 du géopoliticien Luc MICHEL vient de se terminer, centrée sur le soutien aux processus de paix en Afrique : Malabo (Guinée Equatoriale) pour le VIe Dialogue national, Lomé (Togo) pour le Dialogue national, Addis-Abeba

(Ethiopie) pour soutenir le diplomatie du nouveau président éthiopien (Ethiope même, pacification avec l’Erythrée et au Sud-Soudan).

Luc MICHEL a aussi participé au combat contre la déstabilisation du Cameroun (en vue de la présidentielle 2018) à Douala et au Sommet commun de la CEDEAO et de la CEEAC à Lomé.

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

PAGE SPECIALE Luc MICHEL’s Geopolitical Daily https://www.facebook.com/LucMICHELgeopoliticalDaily/

________________

* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

WEBSITE http://www.lucmichel.net/

PAGE OFFICIELLE III – GEOPOLITIQUE

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TWITTER https://twitter.com/LucMichelPCN

* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

LUC MICHEL A LOMÉ (I): LE POTENTIEL GEOPOLITIQUE DU SOMMET BILATERAL CEDEAO-CEEAC (ANALYSE PROSPECTIVE)

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 08 01/

VIDEO.FLASH.GEOPOL - LM à lomé I - panaftv (2018 08 01) FR

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL depuis Lomé (Togo) (*) ce 1er août 2018 sur PANAFRICOM-TV

Sources/

La Video sur PANAFRICOM-TV sur :

* PANAFRICOM-TV/

LUC MICHEL A LOMÉ (I):

LE POTENTIEL GEOPOLITIQUE DU SOMMET BILATERAL CEDEAO-CEEAC

sur https://vimeo.com/283294618

# ANALYSE PROSPECTIVE :

QUEL EST LE POTENTIEL GEOPOLITIQUE ET GEOECONOMIQUE D’UNE ALLIANCE CEDEAO-CEEAC ESQUISSEE AU SOMMET DE LOME ?

Du point de vue du Néopanafricanisme – pour un Bloc continental de la Méditerranée au Cap -, le géopoliticien Luc MICHEL conduit une analyse perspectives des potentialités d’un rapprochement CEDEAO-CEEAC, deux unions régionales africaines. « Pour autant que la CEDEAO échappe des mains des régimes pro-occidentaux (Maroc, Côte d’Ivoire, Sénégal,

Nigeria) qui la dominent actuellement !

Appuyé sur la « géopolitique des grands espaces et des Blocs continentaux » (Haushofer, Thiriart, Kadhafi, notamment) et la « géoéconomie des grands états en voie de développement et d’unification » (Friedrich List), le Néopanafricanisme voit d’un œil favorable tout ce qui réduit les frontières à l’intérieur de l’Afrique. « Mais encore faut-il se méfier des chevaux de Troie occidentaux », dit Luc MICHEL …

# LES ANALYSES DE REFERENCE SUR

LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY …

 

* GEOIDEOLOGIE. ESQUISSE DU NEOPANAFRICANISME (I) :

LE NOUVEAU PANAFRICANISME. DES IDEOLOGIES DU XXe SIECLE A LA GEOPOLITIQUE DU XXIe SIECLE

sur http://www.lucmichel.net/2018/02/27/luc-michels-geopolitical-daily-geoideologie-esquisse-du-neopanafricanisme-i-le-nouveau-panafricanisme-des-ideologies-du-xxe-siecle-a-la-geopolitique-du-xxie-siecle/

* GEOIDEOLOGIE. ESQUISSE DU NEOPANAFRICANISME (II) :

LES GRANDS AXES DU NOUVEAU PANAFRICANISME

sur http://www.lucmichel.net/2018/02/28/luc-michels-geopolitical-daily-geoideologie-esquisse-du-neopanafricanisme-ii-les-grands-axes-du-nouveau-panafricanisme/

(*) La première partie de l’AFRICA TOUR 2018 du géopoliticien Luc MICHEL vient de se terminer, centrée sur le soutien aux processus de paix en Afrique : Malabo (Guinée Equatoriale) pour le VIe Dialogue national, Lomé (Togo) pour le Dialogue national, Addis-Abeba

(Ethiopie) pour soutenir le diplomatie du nouveau président éthiopien (Ethiope même, pacification avec l’Erythrée et au Sud-Soudan).

Luc MICHEL a aussi participé au combat contre la déstabilisation du Cameroun (en vue de la présidentielle 2018) à Douala et au Sommet commun de la CEDEAO et de la CEEAC à Lomé.

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

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* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

MILITARISATION DE L’ESPACE: TRUMP VEUT CREER UNE ARMEE U.S. SPATIALE (LUC MICHEL SUR ‘GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE’)

 

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 07 26/

VIDEO.FLASH.GEOPOL - Space us army - amtv (2018 07 26) FR

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE du 20 juillet 2018 sur AFRIQUE MEDIA

Sources/

La Video sur :

* EODE-TV/

MILITARISATION DE L’ESPACE:

TRUMP VEUT CREER UNE ARMEE U.S. SPATIALE

sur https://vimeo.com/283216170

Le géopoliticien Luc MICHEL :

Y a-t-il des rapports entre l’Armée de l’Espace de Trump et la « guerre des étoiles » des Années Reagan dans la période 1980-88 ?

Quelle est la réaction de Moscou et de Pékin ?

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

PAGE SPECIALE Luc MICHEL’s Geopolitical Daily https://www.facebook.com/LucMICHELgeopoliticalDaily/

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

WEBSITE http://www.lucmichel.net/

PAGE OFFICIELLE III – GEOPOLITIQUE

https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel.3.Geopolitique/

TWITTER https://twitter.com/LucMichelPCN

* EODE :

EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

WEBSITE http://www.eode.org/

31e SOMMET DE L’OTAN A BRUXELLES (I): COMMENT ANALYSER LA POLITIQUE DE TRUMP ? (LUC MICHEL SUR ‘GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE’)

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE/

Flash Vidéo Géopolitique/ Geopolitical Flash Video/

2018 07 27/

Le Flash Vidéo du jour …

Le géopoliticien Luc MICHEL dans GEOPOLITIQUE INTERNATIONALE du 20 juillet 2018 sur AFRIQUE MEDIA

VIDEO.FLASH.GEOPOL - Sommet nato bxl I - amtv (2018 07 27) FR

Sources/

La Video sur :

* EODE-TV/

31e SOMMET DE L’OTAN A BRUXELLES :

COMMENT ANALYSER LA POLITIQUE DE TRUMP ENVERS LES VASSAUX DES USA AU SEIN DE L’ALLIANCE ATLANTIQUE ?

sur https://vimeo.com/283215674

Thème de l’émission :

SOMMET DE L’OTAN A BRUXELLES. QUEL BILAN ?

OTAN vs OCS, rivaux géopolitiques ?

Le géopoliticien Luc MICHEL :

dit « qu’il faut dissocier totalement le théâtre médiatique, opération de communication pour les masses, et la réalité de l’arrière-plan géopolitique.

A Bruxelles, avec sa brutalité habituelle de businessman (issu de l’immobilier, une des jungles du capialisme US), Trump a obtenu en réalité ce qu’il voulait : une emprise renforcée sur l’OTAN et le doublement des dépenses militaires des membres ouest-européens de l’Alliance » … « L’OTAN sort en fait renforcée et l’emprise US y est absolue », dit encore Luc MICHEL.

# LES ANALYSES DE REFERENCE SUR

LUC MICHEL’S GEOPOLITICAL DAILY …

31e SOMMET DE L’OTAN A BRUXELLES :

COMMENT L’ALLIANCE ATLANTIQUE MENACE LA PAIX !?

sur http://www.lucmichel.net/2018/07/07/luc-michels-geopolitical-daily-31e-sommet-de-lotan-a-bruxelles-comment-lalliance-atlantique-menace-la-paix/

EXPANSION DE L’OTAN A L’EST:

COMMENT GORBATCHEV S’EST FAIT ROULER DANS LA FARINE EN 1990

sur http://www.lucmichel.net/2017/12/22/luc-michels-geopolitical-daily-expansion-de-lotan-a-lest-comment-gorbatchev-sest-fait-rouler-dans-la-farine-en-1990/

LUC MICHEL (ЛЮК МИШЕЛЬ) & EODE

(Flash Vidéo Géopolitique/

Complément aux analyses quotidiennes de Luc Michel)

* Avec le Géopoliticien de l’Axe Eurasie-Afrique :

Géopolitique – Géoéconomie – Géoidéologie – Géohistoire – Géopolitismes – Néoeurasisme – Néopanafricanisme (Vu de Moscou et Malabo) :

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* Luc MICHEL (Люк МИШЕЛЬ) :

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EODE-TV https://vimeo.com/eodetv

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