Toninelli: “La Tav in Italia costa 60 milioni a km, in Francia 20”. Chiamparino: “Frasi stucchevoli”

http://torino.repubblica.it/cronaca/2018/08/01/news/tav_toninelli-203131350/

Toninelli: "La Tav in Italia costa 60 milioni a km, in Francia 20". Chiamparino: "Frasi stucchevoli"
Danilo Toninelli (ansa)

Il ministro alla radio attacca il presidente della Regione Chiamparino e il commissario di governo per la Torino-Lione Foietta.
Fassino: “Toninelli incontri il commissario, i ‘dati scientifici’ li ha lui” 

01 agosto 2018

“Lo sa quanto costa un chilometro di Tav? Sessanta milioni In Italia contro i venti milioni francesi. I Foietta e i Chiamparino dovrebbero rispondere a questa domanda: il differenziale di 40 milioni chi se l’è preso?”. E’ quanto ha affermato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli intervistato dalla trasmissione Agorà Estate replicando ad una domanda sulle dichiarazioni del commissario di governo per l’opera e del governatore del Piemonte favorevoli all’opera.

Toninelli, nel corso della trasmissione, ha ricordato di essere “vincolato dal Contratto di governo” che richiede di ridiscutere il progetto nell’ambito degli accordi con la Francia. “Per questo ho sentito immediatamente la mia omologa francese” che – ricorda il ministro – appena si è insediato Macron ha fatto una verifica sull’opera: “ha impiegato da giugno a febbraio, io ci metterò un po’ di meno”.

“È arrivata una forza politica che ci vuole vederci chiaro – ha detto Toninelli spiegando che incontrerà il governatore e il commissario “quando avrò dati scientifici”. Il ministro ha ricordato che “Tav è nata 25 anni fa” ed è stato “progetto per un numero di persone e di merci esorbitante”. “Non siete di fronte al rappresentante di una forza politica contro le grandi opere – ha aggiunto Toninelli – ma dobbiamo imparare e dire grandi opere utili, che oggi sono soprattutto le grandi piccole opere diffuse sul territorio che danno da lavorare a persone locali”.

“Non vado ad incontrarmi con Foietta (commissario di governo per la Tav, ndr) finché non ho i dati scientifici – ha aggiunto – di cosa parliamo? Sarei obbligato ad ascoltare esclusivamente i suoi. Noi abbiamo un contratto di governo, a cui io sono vincolato, che dice: ridiscutere integralmente l’opera nel rispetto degli accordi con la Francia. Questo sto facendo”.

“Trovo un pò stucchevoli queste dichiarazioni di giornata sulla Tav. Non siamo di fronte alla costruzione di una rotonda di paese – con tutto il rispetto per le rotonde di paese – bensì alla più importante opera pubblica europea. Quindi, il ministro renda trasparenti le modalità con cui sta facendo l’analisi costi-benefici, cosa che attualmente non è, e si impegni nel più breve tempo possibile, entro l’autunno, a presentare i risultati”. Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino. “Credo – aggiunge – che il ministro abbia tutte le
possibilità di verificare presso le strutture del dicastero di cui è pro-tempore ministro, nonché presso RFI, sia la fondatezza sia le ragioni del differenziale di costo sulla rete alta velocità finora realizzata. Ribadisco che in autunno convocherò una conferenza regionale sulle infrastrutture, cui il Ministro Toninelli è fin d’ora invitato – conclude -, per parlare del collegamento Torino-Lyon, e anche di altre infrastrutture, a cominciare dalla Asti-Cuneo, che sono estremamente importanti e urgenti per la nostra Regione”.

“Mi auguro che, contrariamente a quanto ha dichiarato, il ministro Toninelli incontri al più presto il commissario Tav Foietta”. Piero Fassino, commenta così l’affermazione del ministro che ha dichiarato che incontrerà il Commissario del Governo per la Torino-Lione, Paolo Foietta, per ultimo solo dopo aver acquisito i “dati scientifici”. “Libero il ministro – prosegue Fassino – di acquisire informazioni da più fonti, ma il buon senso e la ragione dicono che per acquisire informazioni si parte da chi se ne occupa, che certamente dispone di informazioni più complete di altri; e da un incontro con Foietta  – conclude – il ministro acquisirà conoscenze indispensabili per le decisioni che intende assumere”.

Tav, ministro francese Le Maire: legittimi interrogativi Italia

1 agosto 18 Aaskanews 

“Attendiamo la posizione ufficiale del Governo, parliamone”

La questione della Tav tiene banco nel Governo italiano ma è importante anche per il partner d’Oltralpe. “Dobbiamo parlarne insieme e la discussione è aperta” ha detto il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, dopo gli incontri con il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e l’omologo italiano Giovanni Tria.

“Sulla Torino-Lione sappiamo quali sono gli interrogativi del governo italiano e non mi scioccano, sono legittimi e li rispetto. È un progetto che costa diversi miliardi di euro di cui bisogna garantire la redditività davanti ai contribuenti. Perciò aspettiamo la posizione ufficiale del governo italiano, siamo pazienti.

“Non c’è una opposizione al tunnel, non c’è una opposizione, ci sono degli interrogativi legittimi” ha concluso il ministro francese precisando che la discussione è aperta e deve essere aperta.

http://www.askanews.it/video/2018/08/01/tav-ministro-francese-le-maire-legittimi-interrogativi-italia-20180801_video_16574132/

Tav, lite tra Toninelli e il commissario di governo Foietta. “Non lo incontro senza dati”. “Surreale, non sono controparte”

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/01/tav-lite-tra-toninelli-e-il-commissario-di-governo-foietta-non-lo-incontro-senza-dati-surreale-non-sono-controparte/4532135/

Tav, lite tra Toninelli e il commissario di governo Foietta. “Non lo incontro senza dati”. “Surreale, non sono controparte”

 Il commissario di governo per la Torino-Lione diffonde una nota di fuoco contro il ministro che aveva nuovamente parlato di non doverlo incontrare perché “sarei obbligato ad ascoltare esclusivamente i suoi” dati. “Limitare l’esame solo ai materiali resi disponibili dagli oppositori dell’opera – risponde Foietta – non mi pare approccio istituzionale corretto”. E sui costi: “Per un chilometro sotto le Alpi si spende di più che per un chilometro nella campagna francese”
 
“Non lo incontro fino a quando non ho i dati scientifici“. “Perlomeno surreale parlarsi attraverso i media, non sono una controparte”. Dopo due mesi di mail e mancate risposte, inviti a faccia a faccia disertati e continui richiami allo studio del dossier, si accende lo scontro tra il ministro delle Infrastrutture e il commissario straordinario di governo sulla Torino-Lione. Perché se da una parte Danilo Toninelli ribadisce di dover approfondire analisi e dati sul Tav, dall’altra Paolo Foiettadiffonde una nota di fuoco contro l’atteggiamento dell’esponente di governo responsabile dell’infrastruttura ferroviaria che dovrebbe collegare Italia e Francia spingendosi a definire l’approccio istituzionale “non corretto”.

“Chi si è preso il differenziale?” – Dopo che negli scorsi giorni il Corriere aveva dato conto di almeno 5 mail di invito (e sollecito) fatte giungere a Toninelli, a partire dal 6 giugno, dal commissario affinché fosse organizzato un confronto, il ministro delle Infrastrutture risponde ad Agorà: “Non vado ad incontrarmi con Foietta finché non ho i dati scientifici: di cosa parliamo? Sarei obbligato ad ascoltare esclusivamente i suoi. Noi abbiamo un contratto di governo, a cui io sono vincolato, che dice: ridiscutere integralmente l’opera nel rispetto degli accordi con la Francia. Questo sto facendo”, dice. Una risposta tutt’altro che distensiva, alla quale aggiunge che “un chilometro di Tav in Italia costa 60 milioni, in Francia invece ne costa 20. Sulla Tav è Foietta che dovrebbe rispondere, Chiamparino dovrebbe rispondere, i vecchi governi dovrebbero rispondere. Quel differenziale di 40 milioni chi se lo è preso?”, si chiede il ministro.

“Surreale parlarsi attraverso media” – Nel giro di alcune ore, per la prima volta, Foietta risponde ufficialmente attraverso una nota, nella quale spiega di considerare “perlomeno surreale che i rapporti del commissario straordinario di governo per l’Asse ferroviario Torino-Lione con il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti continuino ad avvenire solo attraverso i media” poiché nell’espletamento del suo incarico, ricorda, il commissario “riferisce direttamente al presidente del Consiglio e al ministro delle Infrastrutture sulle attività e sulle iniziative svolte per il raggiungimento degli obiettivi”. Così come, aggiunge, “ritengo un errore continua a considerare il commissario straordinario una controparte, evitando accuratamente ogni contatto, invece di utilizzare i dati, le conoscenze e le elaborazioni condotte e che nuovamente metto a disposizione del governo”.

“Costi Tav analoghi a Gottardo e Brennero” – Poi Foietta sottolinea come i costi “sono assolutamente analoghi ai costi del tunnel di base del Gottardo in Svizzera (conclusa) e del Brennero (in costruzione)”, opera assai cara alla Lega. Motivo per cui considera “irrituale” la richiesta del ministro di giustificare la differenza di costo dell’Alta Velocità tra Italia e Francia: “Ho imparato che si possono solo confrontare infrastrutture analoghe – aggiunge – ed è meglio non usare, come fa la propaganda No Tav, l’assurdo confronto dei costi di un chilometro di galleria, scavata sotto le Alpi, con quelli di un chilometro di linea ferroviaria di pianura nella campagna francese”.

“Toninelli si limita ad ascoltare oppositori” – Il commissario, rivendicando il lavoro di questi anni, aggiunge che “le analisi ‘scientifiche’ e non ‘pregiudiziali’ si fanno utilizzando tutti i dati e le elaborazioni condotte” perché a suo avviso “limitare l’esame solo ai materiali resi disponibili dagli oppositoridell’opera e veicolate dagli ‘amici di partito’ non mi pare approccio istituzionale corretto”. Un riferimento a quanto ricostruito dal Corriere della Sera negli scorsi giorni. Secondo il quotidiano di via Solferino, infatti, il capo della segreteria tecnica del ministero guidato da Toninelli avrebbe svolto diverse riunioni con parlamentari M5s contrari all’opera e ad alcuni professori del Politecnico di Torino notoriamente No Tav.

 

 

 

Tav: Le Maire, interrogativi Di Maio legittimi, discussione aperta

Roma, 1 ago. (AdnKronos)

“Siamo consci delle posizioni rispettive all’interno del governo italiano. Il ministro Di Maio è stato più misurato e più didattico nelle sue parole: mi ha spiegato quali erano i punti di blocco e il perché dei suoi interrogativi su questo progetto. Rispetto perfettamente questi interrogativi, sono legittimi”.

Così il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire incontrando i giornalisti a Palazzo Farnese al termine degli incontri a Roma con il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi di Maio e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria sottolineando la necessità di una “discussione aperta” su questo tema.

http://www.sportfair.it/2018/08/tav-le-maire-interrogativi-di-maio-legittimi-discussione-aperta/794316/#t3ZAmG7R20z5L7xe.99

**Tav: Le Maire, interrogativi Di Maio legittimi, discussione aperta**

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Roma, 1 ago. (AdnKronos) – “Siamo consci delle posizioni rispettive all’interno del governo italiano. Il ministro Di Maio è stato più misurato e più didattico nelle sue parole: mi ha spiegato quali erano i punti di blocco e il perché dei suoi interrogativi su questo progetto. Rispetto perfettamente questi interrogativi, sono legittimi”. Così il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire incontrando i giornalisti a Palazzo Farnese al termine degli incontri a Roma con il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi di Maio e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria sottolineando la necessità di una “discussione aperta” su questo tema.

Commento – Come era immaginabile, la posizione del Governo francese sulla Lyon-Turin non è stata decisa, e il ministro dell’economia Bruno Le Maire si guarda bene dall’assumere solitarie decisioni che aggraverebbero il bilancio dello Stato francese. Basti pensare che solo i recenti scioperi dei ferrovieri è costato circa 400 milioni di €. Vedremo nei prossimi mesi, in autunno vi sarà il Vertice con l’Italia. Dovremo preparare per tempo i nostri argomenti.

E fino ad allora TELT non lancerà appalti. Oggi è il giorno del gemellaggio tra Italia e Francia intorno alla PAUSA.

Oggi in Francia, primo titolo sulla pausa italiana:

L’Italie en route pour une pause dans le projet Lyon-Turin https://www.la-croix.com/Economie/Monde/LItalie-route-pause-projet-Lyon-Turin-2018-08-01-1200959083#

ITALIA E FRANCIA METTONO LA TORINO LIONE IN PAUSA – ITALIE ET FRANCE METTENT LE LYON TURIN EN PAUSE

PresidioEuropa

Movimento No TAV

Mouvement No TAV

Comunicato Stampa

Communiqué de Presse

1 agosto 2018

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=15887

Info +39 320 265 9560

ITALIA E FRANCIA METTONO LA TORINO LIONE IN PAUSA

L’incontro del ministro francese dell’economia Bruno Le Maire a Roma lo conferma

Roma, 1 agosto 2018

pausa

ITALIE ET FRANCE METTENT LE LYON TURIN EN PAUSE

La rencontre du ministre français de l’économie Bruno Le Maire à Rome le confirme

Rome, le 1er Août 2018

Comunicazioni del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sulle linee programmatiche

31 luglio 18 

VIDEO https://www.youtube.com/watch?v=ar2exODDxes

Toninelli, audizione in Senato: sul tavolo mobilità dolce, fusione Fs-Anas, Tav e sicurezza stradale

https://www.trasporti-italia.com/infrastrutture/toninelli-audizione-in-senato-sul-tavolo-mobilita-dolce-fusione-fs-anas-tav-e-sicurezza-stradale/35116?utm_campaign=newsletter

martedì 31 luglio 2018 15:24:58

Far circolare le biciclette nelle corsie preferenziali o nelle strade riservate al trasporto pubblico locale di linea nelle città. È una delle modifiche al Codice della strada su cui è al lavoro il Mit, come ha spiegato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in audizione in commissione Lavori pubblici al Senato.

“Investiremo delle risorse pubbliche per attuare un serio piano nazionale per le piste ciclabili, che spinga verso una mobilità dolce e green e garantisca più tutele per i ciclisti”, ha detto Toninelli. “Incentiveremo lo sviluppo delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e di un sistema di bike-sharing capace di integrare differenti sistemi di mobilità su ferro e su gomma”. E ancora: “investiremo nella creazione di ciclostazioni in prossimità dei parcheggi intermodali, delle stazioni ferroviarie, metropolitane e degli autobus, nonché prossime ai siti di interesse turistico. Abbiamo confermato lo stanziamento complessivo di 361,78 milioni di euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche, un’infrastruttura che promuove la mobilità ”dolce” e crea una ulteriore attrattiva legata alle biciclette e al turismo sostenibile. Lo schema di decreto è pronto e individua i criteri di ripartizione delle risorse per il 2016/19. Per la ripartizione delle risorse stanziate – ha specificato il ministro – il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti attende solo l”invio da parte delle Regioni degli studi di fattibilità, che abbiamo provveduto a sollecitare. Verranno inoltre previste linee di arresto avanzate per i ciclisti ai semafori e si renderà più facile il trasporto di biciclette sugli autobus da noleggio, da gran turismo e di linea”.

“Puntiamo a permettere ai motorini elettrici di potenza superiore ad 11 Kw, che possono essere guidati solo da maggiorenni, di circolare nelle autostrade e nelle principali strade extraurbane. Una misura che andrà a colmare un vuoto normativo e che ha l’obiettivo di incentivare l’uso di mezzi di trasporto a bassa emissione“, ha aggiunto Toninelli. “Colgo questa occasione per annunciarvi che stiamo lavorando a un piano di incentivi per quegli enti locali che metteranno in campo tutte le politiche e gli strumenti utili allo scopo di diminuire le vittime della strada sul loro territorio”.

Sul fronte sicurezza, ha spiegato: “Il bollettino dei morti per incidenti stradali nel 2017 è peggiorato, parliamo di 95 vittime in più rispetto al 2016, oltre 3.300 in totale. E io non posso accettare, non posso tollerare questi dati. L’Europa – ha aggiunto Toninelli – punta a zero morti nel 2050, ma lItalia è totalmente fuori target e ha già perso incentivi economici dall’Ue per colpa degli obiettivi mancati. Dobbiamo recuperare il gap e possiamo farlo anche investendo sulla capacità delle buone amministrazioni locali di rendere le proprie strade più sicure”. “Ma – ha ancora specificato il ministro – serve una forte azione culturale accanto ad interventi normativi ed infrastrutturali che consentano l’abbattimento del traffico veicolare privato, in modo da rendere, soprattutto in città, la mobilità in auto più lenta e regolare”.

Fusione Fs-Anas
Sulla fusione tra Ferrovie dello Stato e Anas “il Governo ha svolto un’attenta analisi avvalendosi della consultazione degli operatori interessati. Tutti hanno convenuto sulle criticità della fusione che non sarebbero state adeguatamente valutate”, ha detto il ministro, precisando che “le eventuali sinergie industriali, infatti, possono essere realizzate ugualmente, a prescindere da una fusione che rappresenta un fallimento annunciato, secondo le considerazioni già svolte fin dall’annuncio dell’operazione e che hanno trovato conferma nei recenti approfondimenti del Ministero”.

Il fronte Tav

“I timori paventati riguardo ai possibili effetti negativi che potrebbero derivare da questo programma di elementare razionalità non hanno alcun fondamento”, ha detto Danilo Toninelli, illustrando alla Commissione l’analisi costi-benefici avviata dal dicastero su opere come la Tav, il Terzo Valico, la Gronda autostradale di Genova. Un’analisi, ha precisato, che “sarà condotta nell’ambito della situazione di contesto e del quadro normativo vigente”.
“Non vi è nessuna ragione – ha detto Toninelli – per la quale l’Italia, a prescindere dall’esito dell’analogo lavoro svolto in Francia, in applicazione del programma concordato dall’attuale maggioranza parlamentare, non ridiscuta integralmente il progetto, pur nell’applicazione dell’accordo tra i due Paesi e all’esito di una nuova valutazione complessiva di costi e benefici alla luce della situazione attuale”.

Toninelli: no alle opere mastodontiche, meglio potenziare quelle piccole diffuse

martedì 31 luglio 2018 14:51:54

“La cifra del nostro lavoro non sarà continuare a foraggiare grandi opere mastodontiche e dispendiose, ma dotare il Paese di una rete di tante piccole opere diffuse, che servano realmente ai cittadini. Penso alla manutenzione dei ponti e delle strade, alla creazione di varianti autostradali, alla riqualificazione del tessuto urbano”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in audizione in commissione Lavori pubblici al Senato.

“Per una programmazione oculata delle opere, potenzieremo la project review affidata alla Struttura tecnica di missione, che ha il compito di analizzare tutti i progetti già in essere e quelli ancora da finanziare, secondo un’attenta analisi costi-benefici. Punteremo inoltre su una minore discrezionalità nella scelta delle priorità e su una maggiore capacità progettuale – ha aggiunto – per evitare in radice fenomeni di corruzione e di illegalità. Senza dimenticare l”esigenza di puntare sull”intermodalità e, quindi, di
spostare i fondi sul ferro; questo significa aumentare gli investimenti soprattutto sulle tratte regionali e migliorare la manutenzione della rete. Centrale sarà il nostro impegno per rendere più efficiente il servizio ferroviario e garantire, in particolar modo ai pendolari, viaggi puntuali, comodi e sicuri.

Toninelli chiarisce: «Su Alitalia non ho parlato di nazionalizzazione»

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-07-31/toninelli-chiarisce-su-alitalia-non-ho-parlato-nazionalizzazione-172611.shtml?uuid=AEj6uKVF&refresh_ce=1

Tav: analisi costi-benefici fatte erano di parte
Infine, un passaggio dellintervento è stato sulla Tav, lAlta velocità Torino – Lione: «È vero che sulla Tav Torino-Lione sono stati prodotti documenti e fatte analisi costi-benefici» (come ricordato ieri dalla società pubblica italo francese Telt, incaricata come stazione appaltante dell’opera), «ma molte di queste analisi sono di parte, fatte da soggetti che potevano tratte guadagno dalla realizzazione dell’opera». «L’analisi costi-benefici che sta facendo il mio ministero – ha aggiunto – farà emergere dati e analisi scientifiche, senza alcun approccio ideologico, sarà fatto da un organo terzo, la struttura di missione del Ministero coadiuvata da altri esperti, e renderemo pubbliche queste analisi»