BACOLI: SFRATTATO CON MOGLIE E TRE FIGLI, 46ENNE ENTRA IN MUNICIPIO E SI FERISCE ALL’ADDOME

24 agosto 2014

Dopo l’episodio di autolesionismo di un 46enne, che l’altro pomeriggio si è ferito all’addome in municipio per rivendicare il diritto ad un alloggio popolare, l’amministrazione comunale con una nota chiarisce le iniziative intraprese a sostegno dell’uomo e della sua famiglia.
Destinatario di uno sfratto esecutivo per morosità lo scorso 16 giugno, ha chiesto un intervento dell’Ufficio comunale dei Servizi sociali denunciando la precarietà in cui vive con moglie e tre figli. Subito i servizi sociali hanno provveduto a sistemare in modo provvisorio i genitori in albergo, mentre i tre figli minori sono stati ospitati dalla nonna. L’amministrazione comunale intanto ha previsto 1.300 euro da riservare alla sistemazione temporanea in albergo e per l’erogazione di un contributo. Il 19 giugno, in un incontro, Caritas e Comune “hanno concordato di unire gli aiuti, anche economici, proponendo al nucleo familiare un percorso di accompagnamento per un anno garantendo un contributo finanziario per il fitto di un’abitazione.
Nel frattempo la famiglia doveva impegnarsi a cercare un alloggio, mentre la moglie di F.C. dare la propria disponibilità per un lavoro quale volontaria per un progetto di assistenza della Caritas”, riporta la nota stampa.(…)

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TARANTO: SUICIDI, LA ASL SCENDE IN CAMPO, ALLO STUDIO UN “TELEFONO ROSSO”

27 agosto 2014

«Il problema principale è riuscire a trovarsi a tu per tu con chi ha deciso di farla finita e trovare un modo per parlargli un istante prima, è questa la verità; se non troviamo il modo di entrare nel vivo di una lacerazione infinita che in un attimo produce la decisione estrema, non riusciremo mai a contenere questo orrore seriale».Mario Balzanelli, direttore del 118 interviene sull’argomento che sta gettando una intera città nello sconforto. Specie perché a scegliere una strada senza ritorno, sono in buona parte giovanissimi, ma non solo. Cinque suicidi registrati in un brevissimo lasso di tempo. Giovanni, 27 anni, nelle prime ore del Ferragosto, stesse modalità assunte da Alessandra, 25 anni, lo scorso aprile, lanciatasi dalla ringhiera a pochi metri dal Monumento dei marinai; Cataldo, unico anziano della terribile serie, 76 anni, pensionato massafrese, giovedì scorso; il giorno dopo, Franco, 37 anni, disoccupato, dalla sua abitazione, in via Lazio; Mario, 23 anni, due giorni fa a Le Canne.
«Il 30 maggio scorso – ricorda Balzanelli – come 118 abbiamo promosso un convegno intero che riflettesse sulle più grandi emergenze che schiacciano e opprimono la vita di ciascuno di noi: uno dei titoli, non a caso, era l’emergenza suicidaria; nell’occasione abbiamo lanciato l’allarme su Taranto, terra piagata da una serie devastante di suicidi che sempre più spesso riguardano i giovani; sull’argomento ci stiamo lavorando io, in qualità di responsabile del “118”, e Maria Nacci, direttore del dipartimento di Salute mentale».Non è molto semplice mettere in campo un servizio simile. Occorrono risorse per istituire una sorta di “telefono amico”. «Un telefono rosso – sottolinea il direttore del “118” – perché l’intervento richiesto sarebbe da codice rosso: è, infatti, questione di attimi intercettare l’ultimo momento; questa sarebbe l’idea, ma per fare tutto questo devono essere d’accordo il direttore del dipartimento di Salute mentale, il direttore generale dell’Asl; in estrema sintesi occorre prevedere la reperibilità h24 di uno psichiatra al quale deve essere riconosciuto l’impegno professionale, individuando eventuali risorse senza le quali, purtroppo, l’idea resta solo teoria».(…)

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