24 agosto 2014
Dopo l’episodio di autolesionismo di un 46enne, che l’altro pomeriggio si è ferito all’addome in municipio per rivendicare il diritto ad un alloggio popolare, l’amministrazione comunale con una nota chiarisce le iniziative intraprese a sostegno dell’uomo e della sua famiglia.
Destinatario di uno sfratto esecutivo per morosità lo scorso 16 giugno, ha chiesto un intervento dell’Ufficio comunale dei Servizi sociali denunciando la precarietà in cui vive con moglie e tre figli. Subito i servizi sociali hanno provveduto a sistemare in modo provvisorio i genitori in albergo, mentre i tre figli minori sono stati ospitati dalla nonna. L’amministrazione comunale intanto ha previsto 1.300 euro da riservare alla sistemazione temporanea in albergo e per l’erogazione di un contributo. Il 19 giugno, in un incontro, Caritas e Comune “hanno concordato di unire gli aiuti, anche economici, proponendo al nucleo familiare un percorso di accompagnamento per un anno garantendo un contributo finanziario per il fitto di un’abitazione.
Nel frattempo la famiglia doveva impegnarsi a cercare un alloggio, mentre la moglie di F.C. dare la propria disponibilità per un lavoro quale volontaria per un progetto di assistenza della Caritas”, riporta la nota stampa.(…)
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