CASSINO: 47ENNE DEVE SCEGLIERE SE PAGARE LE BOLLETTE O MANDARE A SCUOLA IL FIGLIO

ma la scuola non era un diritto e quindi gratuito? Fortuna che in Italia c’è la pressione fiscale più alta al mond….si si certo, è per colpa dell’evasione

7 agosto 2014

Così come accade ogni anno, i primi giorni di agosto per molte famiglie cassinati coincidono con il periodo in cui, con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, arriva il momento di riempire le cartelle dei propri figli e le mensole delle loro camerette con i libri di testo obbligatori. E sempre come ogni anno, tanti sono i cassinati che debbono riuscire a far quadrare i conti con questa prevedibile ma certamente gravosa spesa che scombussola e non poco i già precari equilibri “di bilancio” delle famiglie meno abbienti. Ed infatti, pur essendo attivo presso i Servizi Sociali lo sportello con il quale si garantisce a chi ne ha diritto il contributo per l’acquisto dei libri, non pochi sono i problemi che molti disoccupati o occupati in lavori di fortuna, posso riscontrare in questi delicatissimi giorni. E la vicenda di Sergio Cardia, 47enne cassinate in stato di indigenza, rappresenta solo uno dei tanti casi in cui l’istruzione dei propri figli, per quanto «assolutamente irrinunciabile», può rappresentare un problema non indifferente: «proprio ieri mattina – spiega Sergio – lista dei libri alla mano, mi sono recato negli uffici comunali per informarmi sulle modalità attraverso le quali i Servizi Sociali possono erogare a mio favore una somma per l’acquisto dei testi obbligatori per la prima media. Con sorpresa – spiega il 47enne cassinate – ho “scoperto” che la cifra da spendere per acquistare ben tredici, uno per ogni materia studiata (solo quello di religione è facoltativo) deve essere anticipata da me e solo in un secondo momento sarà coperta (parzialmente) da un contributo regionale. Va detto che la somma – aggiunge Sergio Cardia – non è affatto irrisoria: 250 euro, da pagare sull’unghia alla libreria di riferimento. Pare quindi ovvio chiedersi come sia possibile imporre ad una persona in grave stato di indigenza come me, che tira avanti solo con lavori saltuari, di pagare di tasca mia una dozzina di libri che in media costano una ventina di euro l’uno. Come accade poi puntualmente ogni sacrosanto anno, si ripete la beffa dei libri “aggiornati” che costringe le famiglie a comprare sempre testi libri nuovi di zecca, in modo che sia impossibile rivolgersi a coloro che vendono libri usati. Ma come si può fare questo ai cittadini con la crisi che continua a galoppare? Ma l’aspetto tragico di questa situazione – precisa il cassinate – è anche un altro: oggi come oggi, non ho solo un figlio da mandare a scuola, ma una serie (abbastanza lunga) di bollette da pagare. Ed è così quindi, alla luce del “sistema” utilizzato dalla municipalità cassinate per erogare questo fondamentale contributo che mi trovo dinanzi ad un bivio: pagare le bollette o comprare i libri? Pensare al futuro di mio figlio o evitare il distacco della corrente da casa mia? Come se un padre di famiglia potesse scegliere tra un figlio ed il resto della famiglia. Non so davvero più cosa fare: ritrovarsi con le tasche vuote, le bollette scadute ed un figlio da mandare a scuola, è di fatto un dramma, almeno per me.(…)

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CASSINO: 47ENNE DEVE SCEGLIERE SE PAGARE LE BOLLETTE O MANDARE A SCUOLA IL FIGLIOultima modifica: 2014-08-09T20:17:24+02:00da davi-luciano
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