TORINO: CONFARTIGIANATO, CONTINUA LO STILLICIDIO, PIEMONTE -383 IMPRESE -1404 POSTI DI LAVORO

tra queste persone, mi auguro no vi saranno aspiranti suicida, ma, tanto a chi interessa? alle istituzioni ed alla società civile NO DI SICURO.
Dobbiamo andare a prendere nuovi schiavi in Africa per lavori che i choosy italiani non vogliono faree. Per questo le aziende chiudono.

6 agosto 2014

In Piemonte al 31 dicembre 2013 trovavano complessivamente occupazione nell’artigianato 280.169 lavoratori, di cui 156.274 autonomi e 123.895 dipendenti. Si prevede che a seguito della ipotizzata riduzione del numero delle imprese pari a -383 (al 31 dicembre 2013 erano 129.755)quest’anno si assisterà ad una diminuzione dell’occupazione nell’artigianato per complessive 1.404 unità, ripartite tra -599 autonomi e -805 dipendenti. Sono questi alcuni tra i dati più significativi che emergono dal compendio semestrale dei dati statistici sull’artigianato piemontese, predisposto dall’Ufficio Studi di Confartigianato Piemonte. I settori produttivi che perderanno percentualmente più occupati sono i trasporti e le manifatture leggere (-0,8%). Terranno i Servizi alle imprese ed i servizi alle persone (-0,2%). Le imprese artigiane piemontesi che hanno fatto ricorso alla Cig in deroga nell’anno 2013, su un totale di 7.152 sono 3.967 per 9.665 domande su 17.599, per 16.459 lavoratori interessati sul complessivo 45.101. Le ore di cig in deroga richieste dal comparto artigiano nell’anno 2013 ammontano a 14.527.833 sul totale di 35.887. «I dati di metà anno confermano calma piatta sul comparto artigiano piemontese. Non si intravvede alcun segnale di crescita – commenta Silvano Berna, segretario di Confartigianato Piemonte -continua lo stillicidio della chiusura delle imprese, del calo degli occupati e degli apprendisti». Si conferma, infine, l’ulteriore riduzione del credito alle imprese con meno di 20 addetti (-5,1% contro una media nazionale di – 5,4%); calo record a Biella (-10%). «Un quadro non incoraggiante – conclude Berna – sul quale è vitale che il Governo agisca presto con interventi sul cuneo retributivo, sulla pressione fiscale generale e sulle imprese, sugli adempimenti burocratici soffocanti, sul completamento delle grandi opere e su investimenti strategici quali le autostrade digitali. Le risorse necessarie andranno trovate con una ferrea cura dimagrante dello Stato, chiamato a ridurre drasticamente i suoi costi di funzionamento».

Fonte Ansa

TORINO: CONFARTIGIANATO, CONTINUA LO STILLICIDIO, PIEMONTE -383 IMPRESE -1404 POSTI DI LAVOROultima modifica: 2014-08-07T14:45:13+02:00da davi-luciano
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