Stati Uniti e Regno Unito attuano il programma saudita e del Golfo dai Balcani all’Afghanistan

GENNAIO 3, 2014
 
Murad Makhmudov e Lee Jay Walker Modern Tokyo Times 2 gennaio 2014
 
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A prescindere se si sostiene il governo siriano o si è contro i leader politici di questa nazione, è evidente che gli interventi del passato hanno creato caos e Stati falliti. O le élite politiche dei Paesi del Golfo, USA, Francia, Turchia e Regno Unito godono dell’instabilità massiccia e delle pulizia contro le minoranze religiose, o l’ordine del giorno è creare deboli Stati falliti al fine di proteggere le monarchie feudali del Golfo e Israele. Se no, allora nulla ha senso e ciò vale anche per le nazioni occidentali, anti-cristiane in Medio Oriente e in altre parti del mondo.
E’ noto che il più potente leader religioso dell’Arabia Saudita vuole che tutte le chiese cristiane siano distrutte in tutta la regione. Naturalmente, con Qatar e Arabia Saudita che sostengono i fanatici e i terroristi salafiti sunniti contro il governo della Siria, allora ciò potrebbe far parte della crociata anti-cristiana avviata dai monarchi feudali e dalle élite religiose dell’Arabia Saudita. Il Gran Mufti shaiq Abdul Aziz al-Ashaiq dell’Arabia Saudita ha dichiarato che è “necessario distruggere tutte le chiese della regione“. Tale distinto chierico islamico, caro amico delle élite al potere in Arabia Saudita, ha espresso il proprio parere a una delegazione del Quwayt. Sembra che voglia che il Quwayt segua la linea religiosa anti-cristiana e settaria dell’Arabia Saudita, che si rifiuta di permettere un solo tempio buddista, chiesa cristiana, tempio indù e così via. Pertanto, quando un fanatico vuole bruciare il Corano (cosa che gli islamisti fanno sempre nei loro attacchi terroristici per distruggere le moschee sciite) negli USA, l’amministrazione e i media locali ne parlano, tuttavia, avere forti relazioni con i Paesi islamici che odiano le altre religioni non è ovviamente una preoccupazione. E’ chiaro che l’Egitto di Gamal Abdel Nasser era una minaccia per le élite del Golfo e delle principali nazioni occidentali. Allo stesso modo, Saddam Hussein era un alleato delle monarchie sunnite del Golfo e di potenti nazioni occidentali durante la guerra Iran-Iraq. Ma la pretesa sul Quwayt distrusse tale unità. Naturalmente, quando Saddam Hussein era occupato ad uccidere sciiti in Iraq e a lottare contro l’Iran, allora era ben accetto. Allo stesso modo, quando i curdi furono gassati in Iraq, allora si poté nasconderlo sotto il tappeto. Tuttavia, invadere lo Stato feudale chiamato Quwayt fu ben altro. Pertanto, una campagna mediatica ben orchestrata iniziò a pompare menzogne sul Quwayt e sui molti presunti massacri, che poi si rivelarono delle mere invenzioni. Nonostante ciò, Stati Uniti e Regno Unito proteggeranno le monarchie anti-cristiane del Golfo fino in fondo, per via dei fattori energetici, geopolitici e altri importanti.
Più di quarant’anni fa le solite nazioni intervenute in Afghanistan sostennero il maggior numero di “islamisti da anno zero” sulla faccia del pianeta. Non solo USA, Pakistan, Arabia Saudita, Regno Unito e altre nazioni, sostennero i settari e terroristi islamici, ma li addestrarono militarmente, gli diedero assistenza e aiutarono i futuri gruppi terroristici a coordinarsi. Usama bin Ladin fu un importante alleato di nazioni del Golfo, USA, Pakistan e Regno Unito. Naturalmente, l’11 settembre portò negli USA ciò che subivano i popoli dell’Afghanistan, del Pakistan nord-occidentale e del Kashmir dell’India; quindi la militanza islamista continua a distruggere tutte le forme di moderazione e a scacciare le minoranze religiose. Le donne ne pagano un prezzo terribile, mentre gli islamisti possono vietare l’alcol mentre vendita e assunzione di eroina non sono considerate anti-islamiche. Quindi, ora c’è il grave problema della droga in Afghanistan e Pakistan, ma nonostante tutto il caos, ora si vuole distruggere la Siria multi-religiosa e laica. Mentre l’Afghanistan continuava a sprofondare nella spirale dell’odio islamista, del pesante indottrinamento e della segregazione delle donne, e senza poter schiacciare i taliban, una nuova avventura iniziò contro l’Iraq. La debacle del Quwayt evidenziò la realtà che, mentre circa 3-4000000 di neri africani venivano uccisi in Sudan in base alle politiche di arabizzazione e islamizzazione, che allora veniva tollerato, invadere un ricco Stato del Golfo era invece una questione diversa. In poche parole, proprio come a Timor Est, in cui circa un terzo della popolazione fu ucciso dalle forze centrali dell’Indonesia, è evidente che i cristiani (Sudan e Timor Est) e gli animisti (Sudan) semplicemente non contavano affinché Stati Uniti e Regno Unito rifornissero di armi l’Indonesia. Gli USA inoltre accolsero con favore l’introduzione della sharia nel Sudan del presidente Jafar Nimayri, nel 1983, proprio come Washington contribuì che tale quadro giuridico avesse il sopravvento in Afghanistan, Iraq e più recentemente in Libia. Chiaramente, la retorica anti-musulmana degli USA non sostiene granché le forze moderate del mondo islamico contrarie agli obiettivi di Arabia Saudita e delle altre nazioni del Golfo. Pertanto, le uniche forze a soffrire per mano della politica estera statunitense in Afghanistan, Bosnia, Cipro (invasione da parte della Turchia), Kosovo, Libia, Iraq e ora in Siria, sono i cristiani, le forze laiche e tradizionali dell’Islam, aggrediti da jihadisti sunniti islamisti, militanti salafiti e una pletora di gruppi terroristici. Tali gruppi islamici pensano sia normale  uccidere sciiti, gruppi musulmani minoritari come gli alawiti, i religiosi sunniti che sostengono la diversità religiosa e i non-musulmani. In tale senso, le élite politiche di Washington e Londra hanno insediato dei conformi governi musulmani in Bosnia e Kosovo, mentre non fecero nulla quando i cristiani ortodossi vennero cacciati dalla Turchia dopo che invase Cipro del Nord. Nel frattempo, le forze laiche delle istituzioni statali di Afghanistan, Iraq e Libia furono tutte sopraffatte dall’applicazione della sharia, una volta che le élite al potere furono abbattute in questi tre Paesi. Data questa realtà, sembra che si sostengano sempre le forze islamiste conservatrici e reazionarie. Il risultato è che circa il 50% dei cristiani fuggirono dall’Iraq e numerosi cristiani fuggirono dal Kosovo; ciò è accaduto sotto lo sguardo di USA e Regno Unito. Nel frattempo, in Egitto i cristiani copti affrontano la crescente minaccia islamista, ma ancora una volta USA e Regno Unito continuano a finanziare la Fratellanza musulmana che misero al governo.
In Kosovo, l’Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK) è implicato nell’assassinio di persone per traffico di organi e in altri massacri. Allo stesso modo, in Siria vi sono le prove video dell’esercito libero siriano e di vari gruppi islamisti che insegnano ai bambini a decapitare soldati siriani, a squartarli e mangiarne gli organi, uccidere religiosi sunniti che sostengono il governo e una serie di altre brutalità quale la decapitazione di alawiti e sciiti. Eppure, sembra che tutto ciò, e i rapimenti di vescovi cristiani, non valgano nulla per USA, Francia, Qatar, Arabia Saudita, Turchia e Regno Unito. Dopo tutto, i peggiori massacri sono commessi dall’ELS e dai vari gruppi terroristici islamici che ricevono maggiori finanziamenti al fine di distruggere la Siria. Si deve rilevare che la Siria, proprio come l’Egitto di Nasser, è una nazione orgogliosa e libera che rifiuta di inchinarsi al dominio internazionale. Pertanto, il governo laico della Siria è considerato una minaccia dalle potenze occidentali, del Golfo e dalla infida Turchia, perché queste forze collettive vedono l’opportunità di distruggere l’ultima grande nazione laica e indipendente nel mondo arabo. La Libia del post-Gheddafi non è altro che uno Stato fallito in cui varie milizie controllano parti del Paese. I recenti attacchi terroristici in Algeria, Mali e Niger sono collegati allo Stato fallito della Libia. Allo stesso tempo, CIA, MI6 e altre reti d’intelligence sono coinvolte nell’invio di armi ai terroristi in Siria via Bosnia, Libia, Croazia, Kosovo e altro. Si noti che Stati Uniti e Regno Unito hanno supportato le forze anti-serbe in Bosnia, Croazia e Kosovo, e nel frattempo le élite al potere in Libia si affidano già a Londra e Washington per un sostegno economico. 
 
In un altro articolo di Modern Tokyo Times sulla Libia, è stato affermato che “La politica dei ‘bombardamenti per la democrazia’ occidentale e del Golfo in Libia, ha portato al massacro di neri africani e all’assassinio dei lealisti di Gheddafi, creando una “nuova società” basata sul disordine attuale. In effetti, il caos che inghiotte la Libia destabilizza il Mali settentrionale e crea problemi alla Tunisia. Tale destabilizzazione è dovuta alle grandi quantità di armi disponibili e alla pericolosa ideologia salafita che si diffonde grazie al denaro di Arabia Saudita e Qatar. Tornando alla Libia e al Mali settentrionale, quindi, attualmente le organizzazioni salafite sono intente a distruggere tutti i modelli di pensiero islamico estranei alla loro “monocultura dei paraocchi” che vive di odio e paura. Infatti, i video in Siria dimostrano chiaramente che il “matrimonio di convenienza” occidentale e islamista diffonde tale ideologia pericolosa in quel Paese. Pertanto, l’Islam tradizionale e le minoranze religiose hanno molto da temere in Siria. Tuttavia, i soliti leader politici di Londra, Parigi e Washington sosterranno qualsiasi forma di barbarie pur di soddisfare le proprie ambizioni geopolitiche.”
La Siria ha accolto i palestinesi in fuga e oltre un milione di profughi dall’Iraq, indipendentemente se fossero cristiani, sunniti, sciiti o qualsiasi altra cosa. La Siria è una nazione multi-religiosa e laica. Inoltre, è evidente che non c’è nessuna prova che dimostri dei massacri del governo siriano, prima che Stati esteri sponsorizzassero settarismo, terrorismo e sedizione contro questa nazione. Pertanto, le forze armate della Siria fanno del loro meglio per proteggere la popolazione e preservare l’indipendenza della Siria. Dopo tutto, chi rapisce vescovi cristiani, personale delle Nazioni Unite, uccide religiosi sunniti, decapita alawiti, massacra sciiti, uccide giornalisti e così via? Nonostante ciò, le principali potenze occidentali e del Golfo, assieme alla Turchia, sono intente a distruggere il tessuto della società siriana e non si curano di creare un altro Stato fallito, dopo tutto si guardino i precedenti di Afghanistan, Kosovo, Libia e Iraq.
Stati Uniti e Regno Unito attuano il programma saudita e del Golfo dai Balcani all’Afghanistanultima modifica: 2014-01-06T22:14:21+01:00da davi-luciano
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