JAN VANZEEBROECK (EODE) : LES MEDIAMENSONGES SUR LA SYRIE BAATHISTE DECRYPTES/ SUR AFRIQUE MEDIA TV (21 JUIN 2015)

Les experts internationaux de EODE sur les médias …

EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 06 21/

 Intervention de Jan VANZEEBROECK, Rédacteur en chef de EODE Press Office (Gend, Belgique) :

 EODE-TV - EXPERTS jan vz MEDIAMENSONGES SYRIE (2015 06 21) FR 1

Video sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/133709293

EODE-TV - EXPERTS jan vz MEDIAMENSONGES SYRIE (2015 06 21) FR 1

 SYRIE : Les médiamensonges occidentaux qui inventent une « chute prochaine de Bachar-Al Assad ».

Quel est leur rôle ?

Quelle est la situation du gouvernement légitime syrien attaqué de toutes parts (USA, UE, NATO, Turquie, Saoudiens, Qataris, al-Qaida en Syrie, pseudo ASL, Da’ech) ?

 

Diffusé sur AFRIQUE MEDIA TV

dimanche 21 juin 2015 dans l’émission ‘Le Débat Panafricain’

présentée par Bachir Mohamed Ladan.

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LUC MICHEL: LE REFERENDUM ARME DES AFRICAINS CONTRE LE FRANC CFA ET LE NEOCOLONIALISME MONETAIRE/ SUR AFRIQUE MEDIA TV (10 JUILLET 2015)

Les experts internationaux de EODE sur les médias …

EODE-TV & AFRIQUE MEDIA TV / Avec EODE Press Office/ 2015 07 10/

EODE-TV - EXPERTS lm LE REFERENDUM CTRE LE FRANC CFA (2015 07 10) FR

Intervention de Luc MICHEL, Administrateur-général d’EODE,

dans l’émission LE MERITE PANAFRICAIN :

 Video sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/133487551

 Après l’exemple grec, le Référendum populaire arme des Africains contre le Franc CFA et le néocolonialisme monétaire ?

OUI dit Luc MICHEL, pour qui le problème de l’abolition du Franc CFA est avant tout politique, qui prône aussi la Démocratie Directe, de type jamahiriyen, contre l’incapacité des parlements africains à assumer les tâches du Panafricanisme et de l’unification du Continent noir en un Bloc géopolitique !

 En duplex de Bruxelles avec EODE-TV

Diffusé en direct sur AFRIQUE MEDIA TV

Ce 10 juillet 2015 dans l’émission ‘LE MERITE PANAFRICAIN’

présentée par Corinne Kamseu.

 * Voir aussi :

COALITION PANAFRICAINE POUR L’ABOLITION DU FRANC CFA

http://www.scoop.it/t/contre-le-franc-cfa

https://www.facebook.com/Coalition.abolition.du.franc.cfa

 

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e perché i difensori del popolo greco di Syriza non lo hanno strappato il memorandum?

Chissà se AD si fosse comportata come Tsipras se avesse avuto la maggioranza……..fatto sta che AD è “un pericolo”, mentre Syriza non deve aver suscitato così tanta preoccupazione e terrore, a parte sceneggiate di facciata, soprattutto alla luce di come è andata a finire si comprende perché
 
Alba Dorata strappa il memorandum: “Ora tocca a noi” – IL VIDEO
 
Aggiunto da Redazione il 15 luglio 2015.
Atene, 15 lug – Ilias Kasidiaris, deputato di Alba Dorata, strappa il memorandum della troika in Parlamento, nel corso della discussione sull’accordo di Tsipras. Il premier, spiega, “è l’uomo delle missioni speciali dei banchieri”. E aggiunge: “Dopo di voi verrà Alba Dorata”.
 

Intercettazioni, Tutino a Crocetta, “la Borsellino va fatta fuori come il padre”

Quando la mafia E’ DEL PD TUTTO OK. QUANDO UN OMICIDIO VIENE ORDINATO DAI POLITICALLY CORRECT TUTTO A POSTO.
Ma la società civile NON ERA ANTI MAFIA???????????? Sono le stesse sigle dell’antimafia che poi manifestano insieme al PD?????????
 
giovedì, 16, luglio, 2015
 
crocetta
Intercettato al telefono il chirurgo Matteo Tutino, primario dell’ospedale palermitano di Villa Sofia arrestato per truffa al sistema sanitario, in un conversazione con il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, avrebbe affermato che l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, “va fermata, fatta fuori. Come suo padre”, il giudice ucciso nella strage di via D’Amelio. Lo sostiene il settimanale “L’Espresso”, che in un comunicato fornisce anticipazioni sul numero in edicola domani e afferma che “gli stralci di queste intercettazioni sono confermate dai magistrati e dagli investigatori che lavorano all’inchiesta”.
 
 
Sempre secondo il settimanale, “all’altro capo del telefono c’e’ il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ascolta e tace. Non si indigna, non replica: nessuna reazione di fronte a quel commento macabro nei confronti dell’assessore della sua giunta, scelto come simbolo di legalita’ in un settore da sempre culla di interessi mafiosi”.
 
Lucia Borsellino si e’ dimessa pochi giorni dopo l’arresto di Tutino, che quando i carabinieri sono andati a notificargli il provvedimento giudiziario emesso contro di lui ha telefonato a Crocetta, del quale era il medico personale, per dirgli “Mi stanno arrestando”. “Mi sento intimamente offesa e provo un senso di vergogna per loro”. Cosi’ Lucia Borsellino, ex assessore alla Salute della Regione siciliana e figlia del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio, ha commentato ai microfoni del giornale radio regionale della Rai, la frase detta dal primario di Villa Sofia, Matteo Tutino, poi arrestato per truffa al sistema sanitario, in una telefonata con il governatore, Rosario Crocetta: “La Borsellino va fermata, bisogna farla fuori come suo padre”.
 
Crocetta, per spiegare il suo silenzio, ha sostenuto oggi di non aver sentito quelle parole. Alla domanda su cosa pensi di questa giustizificazione, Lucia Borsellino ha risposto glaciale: “Non spetta a me fare commenti al riguardo”.
La Borsellino si era dimessa il giorno dopo l’arresto di Tutino, medico personale di Crocetta. Al suo posto il governatore ha nominato assessore il capogruppo del Pd all’Ars, Baldo Gucciardi. (AGI) .

Vince la Troika, il parlamento greco ha approvato il piano Tsipras

ma chi lo avrebbe mai detto…..povero  Tsipras prometteva di rivoluzionare tutto ma non pensava che fossero così cattivi quelli della Troika……lui all’euro non rinuncia per cui….va da se. Se lasci l’arma di ricatto ai tuoi aguzzini, onestà verso il popolo vorrebbe che non si fosse promesso quanto non si poteva realizzare sapendolo. Ma si sà è storia nota, sono 20 anni che assistiamo alla celebrazione di partiti e personaggi anti sistema, anti poteri forti, tanto dalla parte del popolo che intanto va sempre a ramengo di anno in anno.
 
 
giovedì, 16, luglio, 2015
 
Il Parlamento greco ha approvato il piano Tsipras. Hanno votato no i suoi compagni del partito Syriza Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze, e Zoe Kostantopoulou, presidente del Parlamento. L’approvazione delle riforme spiana la strada ad un controverso salvataggio di 85 miliardi di euro.
 
FMI – Quella che la Grecia e l’Eurozona hanno davanti “e’ una sfida colossale”: “Capisco Tsipras, la sua posizione e’ comprensibile”. Queste le parole della numero uno del Fmi, Christine Lagarde, in un’intervista alla Cnn in cui parla di negoziati sempre più difficili: “Ma – aggiunge – quello che spero e’ una rigida tabella di marcia”.
 
“Senza il vostro sostegno sarà difficile per me restare premier”: lo ha detto Alexis Tsipras ai parlamentari di Syriza, secondo iEfimerida.gr. “O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra”, ha aggiunto.
 

Genova: 23enne minacciata con coltello, rapinata e violentata

DOVE SONO LE FEMMINISTE DI SE NON ORA QUANDO???? LE BOLDRINI, LE BOSCHI, non hanno niente da dire???? Cos’è meno donna?????
giovedì, 16, luglio, 2015
 
Una studentessa di 23 anni è stata rapinata e violentata giovedì scorso intorno alle 22 in via Giuditta Tavani a Sampierdarena. Inizialmente, quando la vittima si è recata presso la locale stazione carabinieri in corso Martinetti, è riuscita a denunciare solo la prima parte della vicenda, forse per la vergogna nel raccontare un episodio così doloroso.
Poi, il giorno dopo, un’amica ha convinto la 23enne ad andare in ospedale. Qui medici e infermieri hanno rassicurato la giovane, che ha così svelato la terribile vicenda di cui era stata protagonista. Del fatto sono stati immediatamente avvisati i carabinieri, che si stanno occupando delle indagini.
Secondo il racconto della ragazza, l’altra sera ha parcheggiato l’auto poco distante da casa quando è stata avvicinata da tre soggetti, appostati poco distante. Uno ha sfoderato un coltello e l’ha minacciata mentre gli altri due le hanno strappato orologio e smartphone. Non contenti i tre, dopo la rapina, hanno abusato della studentessa, provocandole un trauma difficile da superare.
 
Da tempo gli abitanti del quartiere lamentano la mancanza di sicurezza, la preoccupazione per  il degrado del quartiere e va detto che attribuiscono tante ragioni alla presenza di immigrati irregolari, di locali pubblici ormai diventati ricettacolo di malviventi. Secondo le prime indiscrezioni i tre sarebbero sudamericani,  una comunità molto numerosa nel quartiere.
 
Questo episodio va oltre le abituali notizie di cronaca che giungono da Sampierdarena. Ancora una volta non si è riusciti a fare abbastanza per evitare situazioni così dolorose. Ora non ci si può più voltare dall’altra parte ma è ora di intervenire.

35enne massacrato da 4 stranieri perchè si è poggiato alla loro auto

questo grande esempio di civiltà e scambio culturale non finisce AI TIGGI??? Se la vittima fosse stata straniera e gli aggressori italiani ne parleremmo per mesi, ci sarebbero fiaccolate e raccolta di soldi come risarcimento senza contare la condanna sedutastante ad anni di carcere
 
giovedì, 16, luglio, 2015
 
TRIESTE – Un 35enne rischia di rimetterci la vista per una scarica di pugni e calci in faccia arrivata per mano, e piede, di quattro energumeni stranieri, con accento balcanico, all’esterno della discoteca Ausonia. Quattro contro uno, è il coraggio dei protetti dagli xenofili nostrani, a cominciare da quelli al governo, pagati con il sacrificio degli italiani.
 
boldrini
L’uomo è stato pestato con furia cieca ” per aver “osato” appoggiarsi a una macchina parcheggiata, quella con cui i quattro se ne sono andati dopo il pestaggio, un attimo prima che piombassero le volanti della polizia, lasciando il triestino esanime in una pozza di sangue con varie botte alla testa e al volto.
 
Dice Giovanni, un amico della vittima: «Gli hanno cucito diversi punti alla testa, gli hanno sistemato il setto nasale, nelle ultime ore è tornato a casa, in vista di un intervento agli occhi che purtroppo dovrà sostenere».

“La Bce riveli l’entità dei derivati in pancia alle banche”

eh sarebbe ora di saperlo ma nessuno dei cotanti paladini antisistema antibanche si è mai sognato di chiederlo a Mario Draghi…
 
giovedì, 16, luglio, 2015
 
BORGHEZIO : LA BCE RIVELI L’ENTITA’ DEI DERIVATI IN PANCIA ALLE BANCHE
Lo chiede l’On. Borghezio con un’interrogazione alla Banca Centrale Europea con cui rileva che “dalla stampa internazionale si viene a sapere della volontà, da parte della nuova dirigenza di Deutsche Bank, di invertire la tendenza, precedentemente consolidata, di destinare ingenti risorse alle attività di banca d’affari e di vendita di titoli derivati.
 
Questo a seguito della relazione pubblicata dal giornale statunitense Zerohedge che denunciava un’esposizione, da parte dell’istituto tedesco, di 54,7 trilioni di euro ai titoli derivati” e che “la relazione tra i conti di finanza pubblica degli Stati membri e lo strumento dei derivati gestiti da grandi banche d’investimento rischierebbe quindi di condizionare anche le attuali, strategiche, scelte degli Stati dell’Unione, distogliendoli dall’unico obiettivo legittimo: quello della gestione economico-finanziaria nell’interesse dei propri cittadini”.

Nucleare Iran: “Mai minacciare un iraniano”, la lite tra Mogherini e Zarif

mercoledì, 15, luglio, 2015
 
mogherini
“Non minacciare mai un iraniano”. Questo titolo, che riassume momenti di tensione andati in onda ai negoziati sul nucleare di Teheran in corso a Vienna, è su numerosi quotidiani iraniani. La frase sarebbe stata pronunciata dal ministro degli Esteri Mohammed Javad Zarif in risposta al capo della diplomazia dell’Unione Europea, Federica Mogherini, che avrebbe annunciato l’intenzione di lasciare il tavolo su una questione “centrale” del negoziato. Solito comportamento arrogante e infantile degli esposnenti del PD.
 
Intanto la replica di Zarif diventa un hashtag che spopola sui socialnetwor, #NeverThreatenAnIranian.
 
“Nessuno minacci un iraniano”, titola in apertura il quotidiano della capitale “Al Qods”, il quale spiega nell’occhiello: “Zarif risponde alla minaccia della Mogherini di lasciare il tavolo dei negoziati”. Le parole di Zarif “rivolte ai ministri del Gruppo Cinque+Uno” dominano la prima pagina anche del giornale moderato “Sharwand”: “Mai nessuno minacci un iraniano”. Identico titolo usato anche dal più diffuso giornale “Etemad” che dedica alla lite anche un editoriale.
 
 
Il siparietto diventato virale sul web riflette l’alta tensione a Vienna quando i negoziati nucleari tra l’Iran e le grandi potenze mondiali erano giunti alle ore decisive. Secondo quanto trapelato da molte testate, la lite è stata raccontata da una fonte ufficiale iraniana vicina ai negoziati, che ha riferito di battibecco tra un “ministro degli Esteri occidentale”, – i più parlano della Mogherini – e il capo della diplomazia iraniana, che precisamente avrebbe detto: “Impara a non minacciare un iraniano”. E “neppure un russo”, avrebbe aggiunto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, forse per cercare di abbassare la tensione, forse per approfittare del momento per passare un messaggio all’Europa.
 
La lite è stata tradotta in hashtag sia in lingua persiana che inglese ed è divetata subito virale sui social network, dove viene dato sfogo ai sentimenti di patriottismo degli iraniani. Con commenti tipo: “Zarif mette sugli attenti il Mondo intero, postato da LeilaGhan. Non mancano le voci critiche, come quella di Nilovar Alavi, che cinguetta: “Il regime iraniano è stato e sarà sempre una minaccia per il popolo iraniano”. askanews