La Turchia ha consegnato 3 camion carichi di armi ad al Qaeda

sarà contento quel velinaro del FQ che invocava sostegno ai ribelli anti assad, che secondo il FQ trucida il suo popolo, la stessa favella raccontata dalla Clinton e neocon per la guerra
 ECCO, COME LE ARMI PER L’OCCIDENTE DIVENTANO AIUTI UMANITARI
I riceventi non sono tagliagole, ma angeli per la libertà, sempre secondo la solita favella

http://www.imolaoggi.it/2015/01/18/la-turchia-ha-consegnato-3-camion-carichi-di-armi-ad-al-qaeda/

Imola Oggi

18, gennaio, 2015 

Al-Qaeda militants kill 24 civilians near Ras al-Ain

I servizi segreti turchi (Mit) hanno consegnato armi ai gruppi armati vicini ad Al Qaida in Siria, secondo un rapporto della gendarmeria di Ankara reso pubblico dal quotidiano online Al Monitor.

I gendarmi di Adana, vicino al confine, il 19 gennaio 2014 avevano intercettato 3 camion carichi di armi, portate dal Mit in Siria come “aiuti umanitari”. Per ordine del governo, i camion e il loro contenuto erano stati riconsegnati agli 007 e i gendarmi e il pm denunciati.

Gay, Milano: in 2000 protestano contro il convegno per la famiglia “è omofobo”

sarebbe opportuno dichiare illegittime, fuorilegge e perseguibili penalmente gli etero in quanto omofobi per “default”, di questo passo …..

http://www.imolaoggi.it/2015/01/18/gay-milano-in-2000-protestano-contro-il-convegno-per-la-famiglia-e-omofobo/

Imola Oggi

domenica, 18, gennaio, 2015

 

No, loro non sono Charlie Hebdo e non conoscono la libertà di espressione – Si è concluso non senza tensioni, tra manifestazioni all’esterno e ‘intrusioni’ non gradite, come il ragazzo di 22 anni portato fuori dalla sicurezza per una domanda, il tanto contestato convegno ‘Difendere la famiglia per difendere la comunità’ospitato oggi dalla Regione Lombardia. E si è concluso con una rivendicazione da parte del governatore Roberto Maroni, che ha annunciato un Forum nazionale sulla famiglia durante Expo 2015. Sul logo di Expo usato per presentare l’incontro di oggi, organizzato da associazioni come Alleanza Cattolica, Tempi e Obiettivo Chaire, “qualcuno se l’è fatta sotto – ha detto Maroni – per una telefonata arrivata da Roma”.

Fuori, nel frattempo, è iniziato alle 14 ed è durato tutto il pomeriggio il presidio organizzato dai Sentinelli di Milano e dai Giovani democratici per manifestare contro le presunte teorie omofobe del convegno. Nessuno scontro tra le frange più oltranziste dei pro-gay e le persone in coda per entrare al convegno, divisi solo dal viale Melchiorre Gioia, come temevano le forze dell’ordine. Solo qualche battibecco. Secondo gli organizzatori, in piazza Einaudi sono arrivate 2mila persone.

“Qualcuno – ha detto sempre a riguardo Maroni – ha cercato di impedire questo convegno con insulti e minacce nei miei confronti ma da ministro dell’Interno non mi sono mai fatto condizionare, figuratevi se mi facevo condizionare da quattro pirla”. Per lui, il convegno è iniziato con un’ovazione dei circa 400 presenti (sono state quasi 350 quelle rimaste fuori ad aspettare di entrare).

Mare Nostrum, 416 clandestini sbarcano a Reggio Calabria

sempre a reggio calabria dove mancano i soldi per rinnovare l’assicurazione per la circolazione degli autobus si provvede seduta stante a sistemare 416 persone non cittadini autoctoni.
 
Si capisce, il business che rende più della droga nel paese delle mafie deve essere più che tutelato

E’ attesa per questa mattina nel porto di Reggio Calabria la motovedetta della Marina militare italiana ‘Sirio’ che ha raccolto 417 immigrati, uno dei quali e’ deceduto. A bordo della nave militare vi sono 104 uomini e 2 donne del Gambia, 171 uomini e 2 donne del Mali, 90 uomini del Senegal, 23 uomini della Guinea e 24 uomini provenienti dalla Costa d’Avorio e dalle regioni del Sud Africa.

Ieri pomeriggio la Prefettura di Reggio Calabria ha convocato una riunione operativa per il coordinamento delle attivita’ di primo soccorso e assistenza. Alla riunione hanno partecipato rappresentati del Comune di Reggio Calabria, della Provincia, delle forze di polizia, della Capitaneria di porto, dell’Azienda ospedaliera, del Suem 118, della Protezione Civile provinciale, delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa.

Come in occasione di precedenti sbarchi, il Comune di Reggio Calabria assicurera’ i pasti con la collaborazione delle associazioni di volontariato. Gli immigrati saranno poi trasferiti in strutture in base al ‘Piano di Riparto’ predisposto dal ministero dell’Interno.

Scade l’assicurazione, fermi bus Reggio Calabria

 http://www.imolaoggi.it/2015/01/17/scade-lassicurazione-fermi-bus-reggio-calabria/Imola Oggi

sabato, 17, gennaio, 2015

L’assicurazione è scaduta il 31 dicembre e così, da oggi, gli autobus dell’Atam, l’azienda di trasporto urbano di Reggio Calabria, sono fermi. A fine anno, infatti, è scaduta la gara d’appalto che è andata deserta.

Il Prefetto, al termine di una riunione con il sindaco e l’amministratore unico dell’Atam, ha interessato l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici “affinché vengano sensibilizzate le compagnie locali”. Il servizio potrebbe riprendere lunedì.

Parigi: un altro “false flag” della Cia?

di: www.adessobasta-blog.blogspot.it

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Per i musulmani l’Isis non è neppure islamica. I musulmani ripudiano la violenza e non legittimano mai in nessun caso la violenza politica. Li chiamano “islamici estremisti” ma non c’è nessun estremo nell’Islam che giustifichi le uccisioni. Peraltro, è strano il comportamento di quest’Europa, Hollande in testa, che ha mosso guerra, insieme alla NATO, a paesi in cui l’Islam era pienamente contenuto in un’istituzione statale laica. Iraq, Libia, Siria.

Hollande, da una parte finanzia dei mercenari che si dicono islamici e che in nome dell’Islam compiono efferate stragi e dall’altra, in casa sua, ha piacere che gli islamici vengano visti con razzismo ed antipatia, perché una nuova banlieu interromperebbe tutte le iniziative che l’attuale Francia sta prendendo collateralmente alla NATO. Vedi la Libia, oggi infestata da mercenari sionisti, molto spesso francesi, che stanno dando fuoco ai pozzi e portando morte ai superstiti di quel paese. Oppure vedi il Mali che non più tardi di due anni fa fu invaso dai francesi in piena operazione coloniale e che oggi lo governano secondo il più collaudato schema imperialistico.

“Charlie Hebdo”, da noi famoso per le vignette islamiche, in realtà produceva vignette pesanti anche sui cattolici e qualcuna sugli ebrei, anche se un vignettista fu licenziato dalla testata come “antisemita”” (e ciò significa che il giornalino non è che proprio “non guardasse in faccia nessuno”).

Forse si tratta di un “false flag” preparatorio ad un’ennesima operazione bellica?

E siamo sicuri delle immagini che tutti i Tg hanno trasmesso a reti unificate? Analizziamole meglio. Nel video dell’uccisione del poliziotto avete notato niente di strano?

A – Niente sangue, nonostante il grosso calibro del fucile e la distanza ravvicinata. Normalmente ci sarebbero impressionanti schizzi di sangue , pelle ed organi.

B – Dopo il colpo, il poliziotto resta immobile. Reazione assolutamente innaturale

C – La traiettoria del fucile non coincide col fumo che fuoriesce dall’asfalto. Il fumo sembra addirittura fuoriuscire dalla mano del poliziotto.

Per di più la notizia del ritrovamento della carta d’identità di uno degli attentatori nella macchina poi abbandonata è alquanto ridicola. Come se uno parte la mattina per fare un attentato e si porta dietro pure la carta d’identità… neanche Fantozzi lo farebbe. Sembra quasi di rivedere i documenti degli attentatori dell’ 11 Settembre trovati dall’ FBI dopo che l’aereo e tutto l’equipaggio fu carbonizzato nell’impatto… tutto carbonizzato, a parte i documenti. Che coincidenza.

A questo punto vi chiederete CHI, se non l’ISIS?

No, vi sbagliate. E’ stato l’Isis, nessuno ha detto il contrario. Purtroppo molti non sanno che l’ISIS è collegato con la CIA.

Vi presento l’ennesimo falso attentato della CIA.

 09 Gennaio 2015

http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23677

Gorizia: il Prefetto dice no, ma la provincia obbliga ad accogliere profughi

Già. per il business che rende più della droga

Imola Oggi

venerdì, 16, gennaio, 2015

ORETI: NONOSTANTE IL PREFETTO CONTINUA A LANCIARE ALLARMI SU UN FLUSSO INTERMINABILE DI PROFUGHI “FURBETTI” LA PROVINCIA CONTINUA A VOLER OBBLIGARE IL TERRITORIO AD ACCOGLIERGLI

profughi

Mi complimento con il prefetto Zappalorto perché nella vicenda richiedenti asilo politico ha sempre parlato chiaro, rappresentando le criticità che hanno portato il capoluogo Isontino al centro di un afflusso continuo di profughi. Grazie ad un passa parola europeo tra rifugiati, Gorizia ormai è conosciuta come il luogo dove si viene accolti in albergo o in strutture di tutto rispetto, pertanto, perché andare a richiedere asilo altrove? Questo l’argomentare del capogruppo e consigliere comunale della lista civica “Per Gorizia”, Fabrizio Oreti

 . E’ indiscutibile che tutto ciò è merito del binomio provinciale Gherghetta-Cecot visto che hanno scambiato una tranquilla città di provincia per un campo profughi di migranti che per la maggior parte di loro non hanno nemmeno diritto a richiedere lo status di rifugiato. Continua Oreti – La domanda che si deve porre la politica e tutte le istituzioni coinvolte nell’emergenza è soltanto una: i migranti non cesseranno di arrivare ed è impensabile riuscire ad accoglierne tutti e allora che si farà? Al riguardo, non ci sono tante soluzioni se non bloccare questo “costoso” sistema di accoglienza.

 Siamo al collasso e qui non si accoglie più nessuno! In merito, qualche giorno fa – sottolinea Oreti – la sala del consiglio comunale è tornata a riempirsi per trovare soluzioni praticabili all’emergenza. In tutto il dibattito ho trovato imbarazzante la non risposta dell’assessore regionale Torrenti (assessore regionale all’immigrazione della giunta Serracchani) a cui ho chiesto: visto che in un mese e mezzo la regione ha preso l’infausta scelta di chiudere il punto nascita di Gorizia per motivi a dir loro di sicurezza come mai dopo più di 10 mesi, visto che parliamo anche qui di sicurezza e pericolo igienico/sanitario, la regione ancora non ha redatto un piano regionale sull’immigrazione? – Termina Oreti – La risposta è stata lapidaria .. nel senso che non ha risposto!

http://www.imolaoggi.it/2015/01/16/gorizia-il-prefetto-dice-no-ma-la-provincia-obbliga-ad-accogliere-profughi/

I complici dell`Isis

di: Giuliano Augusto

 I complici dell’Isis hanno sfilato a Parigi in difesa della libertà di stampa e dei valori dell’Occidente. I vari Cameron e Hollande sono infatti i principali responsabili, unitamente a Barack Obama, loro complice e sodale, di avere armato i miliziani islamici (sul significato del loro ultra-integralismo ci sarebbe molto da discutere) con il fine di rovesciare il governo laico (e socialista!) di Assad. I soldi, unitamente ad un notevole supporto logistico, li hanno messi i governi di Arabia Saudita e Qatar che sicuramente non brillano per il loro spessore democratico, per il pluralismo politico (figurati!) e per la difesa dei diritti della donna che, in questo caso, vengono bellamente ignorati, nonostante che gli alfieri occidentali del politicamente corretto siano soliti farne un uso estensivo. Il fine di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti è quello conosciuto. Rovesciare un governo laico come quello siriano e sostituirlo con un altro indicato semplicisticamente come “islamico”. Il motivo è presto detto. Un governo religioso ha come prima preoccupazione quella di irregimentare i comportamenti dei cittadini. Niente alcolici, donne più o meno velate e via delirando. Al contrario, un governo laico (e socialista) si preoccupa di più del prestigio nazionale e di modernizzare il proprio Paese. Più progresso tecnologico e maggiore attenzione al rafforzamento dell’apparato militare. E qui casca l’asino, perché il primo reale avversario della Siria nella regione è e resta Israele. Il disegno di Parigi e Londra, e ovviamente di Washington, è allora quello di indebolire o meglio spazzare via Assad ed il suo governo, espressione della minoranza alauita, e sostituirlo con un altro che potrà pure fare la voce grossa e strillare alla guerra santa ma che più in là di tanto non potrà andare perché non ne avrà la forza. E non si sognerà di attaccare l’entità sionista. Questo il quadro generale dentro cui bisogna collocare le vicende siriane. Poi succede l’imponderabile. In primo luogo perché il governo siriano ha resistito agli attacchi militari degli “islamici” e a quelli politici e diplomatici degli “atlantici” filo-sionisti che pretendevano di dichiararlo illegittimo e di accreditare come rappresentante del popolo siriano una cricca creata e sostenuta da loro stessi. In secondo luogo, perché quegli stessi islamici, sostenuti ed armati dagli “atlantici” filo-sionisti, hanno finito per crescere troppo e i militanti hanno finito per scavalcare i propri capi e per rivolgere la propria attenzione altrove. Ammesso che i veri autori dell’assalto a Charlie Hebdo siano stati addestrati in Siria, nelle aree occupate dall’Isis. Quello stesso Isis che nel frattempo sta massacrando i cristiani presenti nell’area oltre ai membri dell’antichissima comunità zoroastraiana. Una strage che avviene, guarda caso, nel più completo silenzio dei criminali Hollande e Cameron che ne sono i primi complici, avendo fornito le armi ai killer. C’è poi un altro aspetto da considerare. Ossia la volontà di Londra e Parigi di rientrare in gioco in un’area che fino alla seconda guerra mondiale era sotto il loro controllo. La canaglia accorsa a Parigi per sfilare, alla testa del corteo, in nome della libertà di parola e di pensiero, ha dimostrato di essere cieca e criminale. Il povero Renzi, schierato accanto ai suoi loschi colleghi, ha dimostrato ancora una volta di non avere ben chiara la situazione, le forze in campo e l’interesse nazionale. E’ da tre anni che l’Italia ha effettuato una svolta radicale in politica estera annacquando la tradizionale linea filo-russa, forte dei legami in campo energetico (gas e petrolio) che sono “fisiologici” perché la Russia è europea ma che proprio per questo danno fastidio agli “atlantici” anglo-americani e francesi. Non è un caso che la caduta di Berlusconi nel 2011 abbia le sue vere motivazioni nell’accordo in campo energetico tra Russia, Italia e Libia grazie al quale Mosca aveva rimesso piede nell’area mediterranea. In Libia il copione è stato molto simile a quello siriano. Gli inglesi che hanno riempito di armi i “ribelli” islamici di Bengasi e che hanno appoggiato militarmente gli oppositori del “laico” (e socialista!) Gheddafi, facendo precipitare la Libia nelle mani delle milizie “islamiche”, che sono animate dallo stesso spirito di quelle siriane. In tale ottica è patetico e ridicolo da parte dei vari pennivendoli e politici liberal-liberista l’avere sostenuto che non era tollerabile che Gheddafi restasse al potere. E chi sono loro per decidere chi deve governare o meno? Oltretutto Francia, Gran Bretagna e Usa hanno sempre sostenuto i peggiori dittatori e i governi più sanguinari soltanto per difendere i propri sporchi interessi. E’ quindi intollerabile che in tali occasioni sostengano la necessità i instaurare la democrazia parlamentare (perché di questo si tratta) in Paesi che non l’hanno mai conosciuta e dove i rapporti politici sono frutto di una appartenenza tribale. Resta la realtà dell’attacco a Charlie Hebdo e delle numerose vittime. Un obiettivo “sensibile” che è stato lasciato senza protezione nonostante i precedenti facessero temere qualcosa di simile a quello che poi è successo. Una operazione “sotto falsa bandiera” che richiama alla memoria quella dell’11 settembre e che analogamente sembra presentarsi come l’occasione di una nuova invasione. Come in Afghanistan. Questa volta in Siria per stanare l’Isis e poi da lì, con truppe in loco, per rovesciare Assad. Avete capito il trucco?

 13 Gennaio 2015

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