Figura di merda

 Non ci sono stati crolli, ma solo ROTOTRASLAZIONI chi non è ingegnere si astenga dal commentare. È tutta colpa dei NO TAV che ce l’hanno su con la CMC ottima cooperativa rossa. E così hanno indotto in errore quel povero pinocchietto di Renzi e quel baciapile di Lupi. Pagheranno i NO TAV !

Viadotto Scorciavacche, la versione dei costruttori La Bolognetta: «Non crollo, ma roto-traslazione»

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Marta Genova 4 Gennaio 2015

Cronaca «Un cedimento del terreno di fondazione». Questa la spiegazione di quanto accaduto sulla strada statale 121 data dal consorzio che comprende Cmc di Ravenna, la Ccc di Bologna, entrambe con facenti capo all’imprenditore Massimo Matteucci, e la catanese Tecnis di Mimmo Costanzo. L’Anas ha annunciato di avere aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità

«Un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato. Si tratta quindi di movimento di roto-traslazione». Questa è la causa di quanto successo al viadotto Scorciavacche ( http://palermo.meridionews.it/articolo/30660/cedimentoanomalo-del-viadotto-scorciavacche-sulla-pa-ag-era-stato-aperto-appena-10-giorni-fa/ ) secondo gli ingegneri del consorzio Bolognetta scpa, il contraentegenerale che ha effettuato e che sta effettuando i lavori per l’ammodernamentodell’itinerario Palermo-Lercara Friddi lungo la statale 121, un’opera del valorecomplessivo di circa 297 milioni di euro, fondamentale in quanto si trattadell’unico collegamento diretto tra le provincie di Palermo ed Agrigento,

Il consorzio comprende Cmc di Ravenna (che ha la stessa sede legale della Bolognetta scpa), una delle principali società costruttrici della Tav della Maddalena di Chiomonte e il cui presidente è Massimo Matteucci, la Ccc società cooperativa di Bologna sempre di Massimo Matteucci che ha anche una sede a Palermo in via Libertà e la catanese Tecnis spa di Mimmo Costanzo, partecipata al 50 per cento dalla Cogip di cui Costanzo è fondatore.
Alla guida del contraente generale c’è il capo progetto Pierfrancesco Paglini, coadiuvato da Davide Tironi e il direttore tecnico Giuseppe Buzzanca. 
Il protocollo d’intesa per i lavori di ammodernamento è stato siglato tra Bolognetta Scpa, e le organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.
Un protocollo che disciplina «Il sistema delle relazioni sindacali, il contratto di lavoro, l’organizzazione e la sicurezza, la prevenzione e più in generale la prevenzione dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata».
I lavori per la variante Scorciavacche che riguarda un tratto di un chilometro della strada statale 121 Catanese, costati oltre 13 milioni d euro, erano terminati, nel plauso generale, il 23 dicembre scorso, ben prima della data prevista, ovvero marzo 2015. Il 30 dicembre, dopo appena una settimana, l’Anas annuncia la «Chiusura al traffico veicolare della strada a causa di un cedimento anomalo del piano viabile in corrispondenza del viadotto, e l’immediata installazione di un sistema di monitoraggio di tutti i rilevati realizzati nell’ambito del tratto in oggetto» e ordina di procedere al ripristino del piano viabile nel più breve tempo
possibile. Nel contempo ha contesta al contraente generale, a cui è affidata l’esecuzione dell’opera, il difetto di esecuzione.
In una nota stampa, di poche ore fa, l’Anas corregge il tiro e dichiara che il cedimento «Non ha riguardato il viadotto ma il tratto di rilevato di accesso all’opera».
La Bolognetta scpa, ha diffuso un comunicato stampa precisando che in atto non c’è nessun crollo di viadotti. «Si tratta di un cedimento del rilevato stradale verificatosi in prossimità del nuovo viadotto Scorciavacche2 – si legge – senza interessare quest’ultima opera recentemente realizzata. Nella nuova viabilità di cantiere, aperta al traffico veicolare il 23 dicembre 2014, si è verificato un cedimento del corpo stradale in rilevato, per una tratta di circa 40-50 m, che ha indotto il Contraente Generale a riportare, in data 29/12/2014, il traffico sulla SP 55, anch’essa attualmente strada di cantiere ed oggetto di lavori in corso di esecuzione. Sia la viabilità della SS 121 su cui era stato deviato il traffico che la SP 55 su cui attualmente transitano i veicoli – continua la nota – sono aree di cantiere interessate da attività di esecuzione di lavori sottoposte a fasizzazioni e deviazioni per consentire lo svolgimento di tutte le attività lavorative in presenza della continua circolazione dei veicoli sulla tratta Palermo – Agrigento. Il cedimento della sovrastruttura stradale è riconducibile ad un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato, si tratta quindi di movimento di roto-traslazione. Nessuno dei sopracitati fenomeni – conclude il comunicato – cedimento in fondazione e scivolamento verso valle, interessa le nuove opere d’arte costituite dai viadotti Scorciavacche1 e Scorciavacche2».

L’Anas intanto ha annunciato di avere aperto un’inchiesta per accertare le eventuali responsabilità della ditta costruttrice e del direttore dei Lavori, che aveva autorizzato l’agibilità provvisoria, riservandosi di avviare nei loro confronti un’azione legale.
Sulla faccenda è intervenuto anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi che ha dichiarato di aver chiesto all’Anas una relazione dettagliata sull’appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo. «C’è chi l’ha costruito male, – dice Lupi – chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione su un’infrastruttura che a dieci giorni dall’inaugurazione e’ crollata. Ogni negligenza e irresponsabilità non verrà assolutamente giustificata. Chi ha sbagliato risponderà alla legge del rischio che ha fatto correre alla sicurezza dei cittadini e dei danni economici che ha provocato».

http://palermo.meridionews.it/articolo/30664/viadotto-scorciavacche-la-versione-dei-costruttori-la-bolognetta-non-crollo-ma-roto-traslazione/

Sapete chi ha costruito così bene il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento? La CMC ditta tav, solo che dopo averla fatta circolare ha cancellato la pagina… 
http://t.co/JXZsDKMdyf

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Comunicazione di servizio: avvertiamo i lettori che, da quando si è saputo che il viadotto è stato realizzato dalle Coop Rosse, la parola “crollo” è stata sostituita dalla parola “CEDIMENTO”, che presto potrebbe essere a sua insaputa sostituita da “LIEVE IMPERFEZIONE”.

LUC MICHEL BELGA POLITIKUS IRASA A MAGYARORSZAGI ESEMENYEKROL: SZINES FORRADALOM MAGYARORSZAGON, KIJEVI MINTARA!

EODE Press Offica & Kiállunk Oroszország mellett/

2015 01 04/

https://www.facebook.com/pages/Ki%C3%A1llunk-Oroszorsz%C3%A1g-mellett/727359837297244

EODE PO - LM in Hungarn on color revol. in Budapest (2015 01 03) HU 1

The Analysis of Luc MICHEL for EODE THINK TANK

on the “Colour Revolution” made in USA in Hungary translated in Hungarian:

 LUC MICHEL BELGA POLITIKUS IRASA A MAGYARORSZAGI ESEMENYEKROL: SZINES FORRADALOM MAGYARORSZAGON, KIJEVI MINTARA!

https://www.facebook.com/727359837297244/photos/a.727401260626435.1073741828.727359837297244/898087116891181/?type=1&theater

 Spengler szavaival élve vannak döntő évek. Nemcsak a nemzeti, de a geopolitikában is. Most ilyen döntő évekhez érkeztünk. Washington el akarja érni, hogy a történelem körforgásában a 21. század legyen Amerika új százada! A neokonzervatívoktól az Újabb 100 év szerzőjéig, George Friedmanig minden amerikai geopolitikai szakértő és ideológus egyetért ebben, ez a közös céljuk. Amerika éppen ezért a maga által ellenségnek kikiáltott hatalmakkal szemben már csak a háborús logika alapján tud gondolkodni. Ezek az ellenségek pedig Oroszország és Kína. Ennek keretében pedig rendszerváltások hullámát tervezték meg, ehhez a színes forradalmak olajozott gépezetét felhasználva. Ukrajna volt a gépezet első sikere, de célponttá vált a Maduro által vezetett Venezuela (már két kísérlet volt erre!) és Kína (az “Occupy Hong-Kong!”-mozgalom segítségével) A legfőbb célpont azonban Afrika, ahol az USA gátat kíván vetni Kína gazdasági előretörésének és annak, hogy a főellenségnek tekintett Oroszország ismélt megvesse a lábát a kontinensen. Gabonban már el is indult egy színes forradalom.

 Európában pedig az Orbán Viktor vezette Magyarországon kívánnak Ukrajna után újabb színes forradalmat kirobbantani. Ezúttal az EU-n belül! A tüntetést lelkesen támogatta a New York Times, mely címlapon hozta az egyik megmozduláson feltűnő Orbánt és Putyint együtt ábrázoló, a szovjet időket idéző zászlót. Világos, hogy mi a cél…

A kormánypárti sajtó retteg attól, hogy a kijevi Majdan-forgatókönyv valósul meg Budapesten is: “Az USA budapesti ügyvivője, Andre Goodfriend kormányellenes demonstrációkon vett részt”-hozta le december 28.-án a Magyar Nemzet című, jelentős konzervatív, kormánypárti napilap. “Kijevi forgatókönyvet kapunk, nyugati producerrel?”-teszi fel ugyanez a lap a kérdést egy szerkesztőségi cikkben. Az írás így folytatódik:

http://mno.hu/belfold/kijevi-forgatokonyvet-kapunk-nyugati-producerrel-1263704

EODE PO - LM in Hungarn on color revol. in Budapest (2015 01 03) HU 2

De miért rendeznek színes forradalmat Budapesten?

Mert Orbán elkövette a legnagyobb szentségtörést, amit kelet-európai politikus elkövethet az USA és az EU ellen. Orbán lépést tett az eurazsianizmus felé! Az eurázsiai gondolat pedig Putyin Oroszországának geopolitikai projectjének a szíve! Az orosz geopolitikai program a “másik Európát” testesíti meg, a Brüsszel vezette “maradék Európa”, tehát az EU versenytársát. És emellé állt oda az EU-tagállam Magyarország! És Orbán nincs egyedül. A befolyásos jobboldali populista párt, a Jobbik ugyanis szintén az eurazsianizmus támogatja. Orbán kritizálta az Oroszország elleni EU-szankciókat, vonakodott őket végrehajtani, valamint Moszkva és a 2015-ben induló Eurázsiai Gazdasági Unió felé kormányozza a magyar gazdaságot…

Washington és a brüsszeli amerikanizált, vagy Amerika-barát politikusok szemében ezért Orbán – az oroszok “trójai falova” – célponttá vált! Ezért akarnak még az EU-n belül is rendszerváltást a színes forradalmak rendezésére specializálódott amerikai hálózat segítségével! Magyar Majdan a Dunán!

 Luc MICHEL

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www.eode.org

https://vimeo.com/eodetv/

PALESTINE. L’ECHEC A L’ONU DECRYPTE/ SUR LA RADIO IRANIENNE IRIB (3 JANV. 2015)

Les experts internationaux de EODE sur les médias …

EODE-TV & IRIB/

Avec EODE Press Office/ 2015 01 03/

 Analyse de Luc MICHEL,

Administrateur-général d’EODE :

EODE-TV - EXPERTS lm IRIB echec pelestine onu (2015 01 03) FR 1

Podcast sur le Website d’EODE-TV https://vimeo.com/115857603

EODE-TV - EXPERTS lm IRIB echec pelestine onu (2015 01 03) FR 2

Le commentaire de la Radio :

« Luc Michel, grand spécialiste de géopolitique, commente au micro de la rédaction ce qu’il pense du rejet du projet de résolution palestinien concernant une fin de l’occupation sioniste.»

Le vote à l’ONU et les motivations cachées des différents intervenants décryptés …

 Diffusé sur la Radio iranienne IRIB

Samedi 3 janvier 2015

 EODE-TV / EODE Press Office

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EODE-TV sur Vimeo: https://vimeo.com/eodetv

L’economista Piketty rifiuta la Legione d’onore: Hollande umiliato

02 Jan 2015

 Affronto a Hollande. Thomas Piketty, l’economista che ha venduto oltre un milione e mezzo di copie nel mondo con il suo Capitale nel XII Secolo, rifiuta la Legione d’Onore.

 “Apprendo di essere stato proposto per la Legione d’Onore. Rifiuto questo riconoscimento perché non credo sia il ruolo del governo quello di decidere chi è onorevole”, ha tuonato lo studioso.

 E pensare che Piketti, in passato, era stato tra i 42 firmatari della lettera aperta in sostegno di François Hollande presidente, nella campagna elettorale del 2012.

 Il libro dell’economista è stato nei mesi scorsi un vero bestseller, molto influente anche presso l’amministrazione Obama, sembra.

 Forse anche per questo Hollande ha deciso di premiarlo, in modo da poter recuperare terreno a sinistra e frenare l’emorragia di consensi. E invece è arrivato il clamoroso rifiuto.

http://www.intelligonews.it/leconomista-piketty-rifiuta-la-legione-donore-hollande-umiliato/

Ahi! Questo farà male. Per via dell’Affaire Mistral alla società francese Alstom viene annullato il contratto di un pezzo della Transiberiana

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Il progetto di realizzazione della rotta transiberiana ad alta velocità, una rete ferroviaria russa in grado di collegare Europa e Cina in due giorni (invece degli 11 attuali) va avanti.

La società francese Alstom si era aggiudicata la realizzazione del primo tratto di collegamento di 770 chilometri, da Mosca fino alla capitale del Tatarstan, Kazan.

Purtroppo, dato che la Francia si rifiuta di consegnare le navi militari russe della serie Mistral, regolarmente pagate da Mosca, il contratto è stato annullato e assegnato all’altro partecipante della gara, la cinese China Railway Corporation, che si occupa già della realizzazione dei restanti settemila chilometri di linea da alta velocità.

Questo farà male., malissimo all’economia francese, una commessa da 11 miliardi di euro che va in fumo.

Però potranno fare causa alla Russia, giusto?

I media non ne parlano tanto, ma anche un’altra piccola commessa di 12 miliardi di euro è in forse, la fornitura degli aerei Rafale in India.

Pare che gli indiani, dopo aver firmato nei scorsi giorni vantaggiosi contratti con la Russia per la fornitura di armi , centrali nucleari e altre cosette, abbia all’improvviso capito che l’Europa possa non onorare i contratti malgrado la ricezione dei pagamenti, basta solo che gli USA dicano che la persona o lo stato pagatore è “cattivo”.

Il risultato è che il ministro della difesa indiano, Manohar Parrikar, il 30 dicembre parla apertamente di “complicazioni” nel contratto di fornitura, affermando che i Rafale non sono “adeguati” alle esigenze dell’aviazione indiana.

In alternativa, pare, potranno essere acquistati, dei SU 30 russi.

Il contratto con la Russia è già firmato, infatti si tratta di una semplice estensione di una precedente fornitura.

Il buon Hollande ha tirato fuori i collioni e ha affermato che “rimane ottimista”, una dichiarazione di fuoco, per un ameba senza spina dorsale come lui.

Ma il buon Parrokar ha accoppato definitivamente le ambizioni francesi ricordando che un SU 30 costa meno della metà dei Rafale.

E in una scena politica complicata e competitiva come quella indiana, piena di partiti nazionalisti, spendere soldi in più per armamenti francesi è un anatema, considerando , inoltre che gli SU 30 saranno assemblati in una fabbrica in India, con componenti russe…

Non lamentatevi di Renzi, malgrado sia innegabilmente un cialtrone, ce ne sono anche di peggio, di leader europei.

da Liberticida di Nuke The Whales

I governi del peggior presidente: i tre governi della povertà

Ma sono i moralmente superiori e responsabili ed onesti.
 

gennaio 03 2015

Nel 2011 quando, con un primo colpettino di Stato, Re Giorgio ha nominato il bocconiano buono a nulla ma capace di tutto (dal 16/11/2011 al 27/04/2013) le famiglie in povertà assoluta erano circa 1,3 milioni. I cittadini in povertà assoluta invece, superavano i 3,4 milioni.

Nel 2012, sempre con il governo abusivo Monticida le famiglie povere sono aumentate di 400 mila, fino ad arrivare a 1,7 milioni. I cittadini in povertà assoluta sono aumentati di ben 1 milioni e 400 mila unità ed hanno raggiunto i 4,8 milioni.

Nel 2013 Re Giorgio si è reso conto che non riusciva ha portare il Paese nel letame nei tempi che si era prestabilito e allora ha cacciato l’incapace bocconiano sostituendolo conEnrico Letta.

Il governo Lettamaio ha occupato abusivamente il governo dal 22 febbraio 2014 al 21 dicembre 2012, un totale di 300 giorni che gli sono serviti per impoverire esattamente mille famiglie a giorno. Infatti, le famiglie italiani in povertà assoluta sono aumentate di altre 300 mila unità rispetto al precedente governo Monticida e sono salite a 2 milioni. Ma non è finita: è stato capace di impoverire anche 4 mila persone al giorno. Infatti, i cittadini in povertà assoluta sono aumentati di 1 milione e 200 mila e hanno raggiunto i 6 milioni.

Il Lettamaio, sempre per decisione della Monarchia Presidenziale di Re Giorgio, come ricorderete, si è fatto scalzare da colui che è passato alla storia per aver detto: “Non vado al governo senza passare dal voto“.

Bene, i guai che ha combinato l’Ebetino sono talmenti tanti che l’Istat non è ancora riuscito a calcolarli. Ma come si può evincere dallo scopo per cui è stato nominato da Napolitano e da quanto possiamo tutti toccare con mano, la situazione è estremamente preoccupante, anche se non ancora drammatica.

Per ringraziare il monarca mi auguro che si possa fare presto una Festa Nazionale per festeggiare le ‘dimissioni’ del dittatore democratico europeista e che si vada al voto prima di Maggio 2015.

“La vera emergenza nel nostro Paese si chiama Napolitano” diceva Fabrizio De Andrè, nell’agosto 1998. “La vera emergenza del nostro Paese si chiama Napolitano” lo ripete Armando Manocchia il primo Gennaio 2015

Tratto da Fonte: (Qui)

Aumento significativo della criminalità nel 2014, “così non si puo’ andare avanti”

Imola Oggi
Il derubato certo non sarà considerato una vittima figuriamoci risarcito Il ladro avrà agito per disperazione
In fuga su un’auto rubata si schianta contro il guardrail, morto straniero

 domenica, 4, gennaio, 2015

Uno straniero a bordo di una Saab rubata ha perso il controllo del mezzo, ha urtato il guardrail ed è stato travolto da un’auto mentre viaggiava sull’autostrada A24 Roma-Teramo, all’altezza di Pietrasecca, nel territorio comunale di Carsoli (L’Aquila). E’ morto sul colpo.

 Nell’auto viaggiavano in due e l’altro ladro, fuggito dopo l’incidente, è ora ricercato dalla polizia. All’interno della vettura sono stati trovati degli arnesi da scasso.

 L’incidente è avvenuto all’una di notte. Sull’auto travolta dai ladri  viaggivano invece due persone che sono rimaste leggermente ferite.

http://www.imolaoggi.it/2014/12/27/torino-77enne-uccisa-da-un-romeno-durante-una-rapina/

Imola Oggi

 domenica, 4, gennaio, 2015

 Le grandi città, come Milano, Bologna e Trento, hanno fatto registrare anche nel 2014 un aumento significativo dei reati: le denunce relative a scippi ed estorsioni sono incrementate nel capoluogo lombardo, rispettivamente, del 16,7% e del 9,1%, mentre nella città felsinea nel secondo semestre 2014 le rapine sono cresciute del 10%. A Trento invece i furti hanno fatto registrare un +15%.

 Non va meglio nelle piccole realtà, basti pensare che ad Arezzo lo scorso anno c’è stata una rapina ogni 4 giorni mentre a Cuneo le rapine sono aumentate del 42%. Incremento dei furti anche a Siracusa con un balzo del 7%. Lo afferma Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, che cita cifre e numeri elaborati dall’ufficio studi del sindacato sulla base di dati ufficiali del Viminale e delle altre forze dell’ordine.

 “Si tratta di dati che devono far riflettere – dice Tonelli – e che devono soprattutto far comprendere a chi ha responsabilità politiche e di governo che cosi non possiamo andare avanti. Purtroppo anche l’ultima legge di stabilità ‘massacra’ donne e uomini in divisa con tagli pesanti che incidono su organici, mezzo e strutture, senza contare l’ormai prossima chiusura di 251 presidi di polizia”.

 “I tagli agli organici, in particolare – sottolinea – si riflettono soprattutto nei settori operativi: l’assenza di 18.000 operatori nella sola Polizia di Stato e di 40.000 uomini in tutte le Forze dell’Ordine debilita fortemente il potere di prevenzione e quello di repressione dell’apparato della sicurezza”.

 “Non parliamo poi – conclude il leader del Sap – dei problemi legati al codice penale e alla procedura penale, oltre alle previsioni contenute nella legge delega 67/2014, che riguarda la parziale depenalizzazione dei reati la cui pena è inferiore a 3 anni. Senza un’inversione di tendenza, il quadro negativo relativo alla sicurezza nel nostro Paese non potrà che aggravarsi nel 2015″. adnkronos

 Marocchina uccide il fidanzato che non voleva piu’ sposarla

 domenica, 4, gennaio, 2015

 Bergamo – Ha ucciso l’uomo che frequentava perche’ non la voleva sposare. Questa la confessione di Rahma El Mazouzi, marocchina di 36 anni, che tre giorni fa in una camera d’albergo di Trescore Balneario ha ucciso a coltellate Hassan Mahsouri, 30 anni, marocchino disabile che frequentava.

 Al pm la donna ha solo ammesso di avere commesso l’omicidio, ma e’ stato parlando con i carabinieri prima che venisse portata in stato di choc nel reparto di psichiatrica dell’ospedale di Alzano che ha spiegato: “Aveva promesso di sposarmi, ma poi si e’ rifiutato”. Questo ha scatenato la sua furia: ha preso un coltello e ha colpito ripetutamente l’uomo fino a ucciderlo. Agi

  
Il ladro avrà agito per disperazione

Torino: 77enne uccisa da un romeno 18enne durante una rapina

 TORINO, 27 DIC –

E’ un omicidio per rapina quello che fino a pochi giorni fa sembrava una morte naturale. Margherita Crivello, pensionata torinese di 77 anni trovata agonizzante sull’uscio di casa per quella che si era pensato fosse una caduta, è stata uccisa per rapina da un romeno di 18 anni arrestato nelle scorse ore.

 Avrebbe spintonato l’anziana, morta poi in ospedale dopo alcune ore di agonia, per rubarle 15 euro e il cellulare. A incastrare il giovane rapinatore è stato proprio il cellulare rubato

Crolla il viadotto Palermo-Agrigento inaugurato alla vigilia di Natale

http://www.imolaoggi.it/2015/01/04/crolla-il-viadotto-palermo-agrigento-inaugurato-alla-vigilia-di-natale/

Imola Oggi

domenica, 4, gennaio, 2015

Era stato inaugurato alla vigilia di Natale, il viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento è crollato a Capodanno. L’Anas parla di “un anomalo cedimento del piano viabile in corrispondenza del rilevato retrostante della spalla del viadotto”. Metà carreggiata è sprofondata e la restante presenta una profonda spaccatura. Per fortuna nessun veicolo transitava quando è avvenuto il collasso dell’arteria.

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 L’Anas ha dunque deciso di chiudere al traffico la strada statale 121 tra il chilometro 226 e il chilometro 227 nei pressi di Mezzojuso.

 Renzi: “Il responsabile pagherà tutto” – “Viadotto Scorciavacche, Palermo. Inaugurato il 23 dicembre, crolla in 10 giorni. Ho chiesto a Anas il nome del responsabile. Paghera’ tutto. #finitalafesta” – scrive su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo aver appreso la notizia.

 

Comunicazione di servizio: avvertiamo i lettori che, da quando si è saputo che il viadotto è stato realizzato dalle Coop Rosse, la parola “crollo” è stata sostituita dalla parola “CEDIMENTO”, che presto potrebbe essere a sua insaputa sostituita da “LIEVE IMPERFEZIONE”.

NAPOLITANO, IL PRESIDENTE CHE TRADI’ L’ITALIA

4 gennaio, 2015 

DI MARCELLO FOA 

 Il cuore del mondo

Rieccomi a voi, dopo qualche giorno di vacanza in cui ho davvero staccato la spina. Innanzitutto, ovviamente, buon anno. E sarà un anno importante per l’Italia: Napolitano non sarà più il presidente della Repubblica.

 Come al solito, non mi unisco al coro dei giornalisti e dei partiti che già salutano, con la consueta retorica, il servitore delle Istituzioni. Il mio giudizio su Napolitano è tutt’altro che retorico e, come sempre fattuale. Fuor di metafora: Napolitano non è stato un buon presidente per la semplice ragione che non ha rispettato l’essenza, l’anima, la missione di un Capo dello Stato: che è quello di servire il popolo, di rispettare in modo inflessibile la Costituzione, di difendere la sovranità.

 Napolitano, invece, appartiene a quella élite di politici che, in Italia ma non solo, di fatto si prodiga per svuotare di significato proprio la carica, le istituzioni e in ultima analisi il Paese che dovrebbe difendere. 

 La tecnica è raffinata ma come sempre non facilmente interpretabile e mai spiegata all’opinione pubblica, che deve essere mantenuta nell’illusione. Funziona così: il rispetto formale del mandato e della Costituzione costante, i richiami ai valori nazionali e al senso dello Stato rituale, retorico, obbligato.

 Il tono cambia quando il presidente parla di Unione europea; in questo caso trapela l’appartenenza, la convinzione, il senso storico di una missione. Il presidente che dovrebbe difendere la Costituzione curiosamente lancia continuamente appelli alla cessione di sovranità e di poteri a favore della Ue di cui auspica l’unione politica e naturalmente per il bene degli italiani (basta una ricerca su un motore di ricerca per trovare centinaia di riscontri). Nella gestione del potere nazionale ovviamente si prodiga per difendere, proteggere e al momento giusto lanciare quei politici o quei tecnici che la pensano come lui e con cui condivide le stesse referenze sovranazionali.

 E’ stato Napolitano ad avallare il colpo di stato con cui le élite europee hanno fatto cadere Berlusconi nel 2011, attribuendo simultaneamente l’incarico al suo grande amico e sodale Mario Monti, tra l’altro beneficiandolo della nomina improvvisa a senatore a vita; dunque rendendo possibile l’attuazione di un piano che, come ormai ampiamente dimostrato, è stato concepito mesi prima della caduta del Cavaliere. 

 E’ lo stesso Napolitano a spingere un altro giovane, emergente sodale Enrico Letta a Palazzo Chigi e poi, dopo pochi mesi, a benedire l’improvvisa ascesa, ma gradita a certi ambienti, di Matteo Renzi, superando un’antipatia e una diffidenza personale che ora traspare, ma a cui si è inchinato in ossequio a logiche che al popolo non vengono mai spiegate. Un “obbedisco” a modo suo.

 E se ripercorrete la storia di questo decennio, vi accorgerete come nei momenti critici – ad esempio nel pieno delle crisi finanziarie, di quella greca o di forte criticità per la sopravvivenza dell’euro, Napolitano abbia usato tutta la sua influenza e il suo prestigio istituzionale per spingere l’opinione pubblica e le forze politiche sempre nella direzione voluta dall’establishment europeo, che appare come un referente più forte, alto e influente della Costituzione italiana. 

 Parlare di tradimento del mandato non è improprio. Di certo quello di Re Giorgio appare come un tradimento dell’Italia.

E non dobbiamo illuderci che a Napolitano subentri un eletto autenticamente patriottico. Riparleremo presto del successore, ma sin d’ora si può affermare che via un Napolitano se ne farà un altro, che offra le stesse garanzie e vanti le stesse appartenenze. Perché questa è la logica del potere che governa davvero l’Europa. E dunque anche quel che resta dell’Italia. Ma agli italiani non va detto e men che meno spiegato.

Fonte: http://blog.ilgiornale.it/foa

  http://www.altrainformazione.it/wp/2015/01/04/napolitano-il-presidente-che-tradi-litalia/#sthash.Do7kIu0t.dpuf

GIORNALISTI VERMI, SERVI DEL POTERE, CHE PER ANNI CI AVETE SBRICIOLATO LE PALLE COI PROCESSI DI BERLUSCONI DICENDO CHE LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI, PERCHÉ ORA TACETE?

PERCHÉ NESSUN TELEGIORNALE NE PARLA?

“Cene, hotel di lusso, viaggi: Renzi ha già una condanna. La Corte dei Conti gli ha contestato, in primo grado, un danno erariale da 2 milioni quando guidava la Provincia di Firenze. Accusato di aver assunto un centinaio di amici.

“Per la Corte dei conti, Renzi deve rispondere di danno erariale insieme ad altri sette imputati. Tra le accuse la nomina a direttore generale di quattro direttori centrali dell’ente. La prossima udienza è fissata per il 15 luglio 2015…”

http://m.ilgiornale.it/…/cene-hotel-di-lusso-viagg…/948386/h

Renzi nel panico, giudice respinge archiviazione. Il processo a luglio 2015

 Aggiunto da Redazione il 29 dicembre 2014.

LA CORTE dei conti porterà a termine il processo a carico del premier per presunto danno erariale negli anni in cui era presidente della Provincia di Firenze. Il tribunale contabile ha infatti respinto tutte le eccezioni presentate dal legale di Matteo Renzi, Alberto Bianchi, che aveva in particolare chiesto di archiviare la posizione dell’oggi premier in quanto “non c’erano domande della procura nei suoi confronti”.

 Ed è vero che la magistratura ordinaria, seppure da presidente della Provincia Renzi sia stato un precursore delle spese pazze (la Corte dei Conti aprì un fascicolo contestando inizialmente 20 milioni di euro complessivi) non ha mai riscontrato alcun reato.

 Il procuratore capo, Giuseppe Quattrocchi, è andato in pensione nel 2014 e da pochi mesi è diventato consulente di Palazzo Vecchio.

 Per la Corte dei conti, invece, Renzi deve rispondere di danno erariale insieme ad altri sette imputati. Tra le accuse la nomina a direttore generale di quattro direttori centrali dell’ente. La prossima udienza è fissata per il 15 luglio 2015. Il legale del premier, Alberto Bianchi, è tesoriere della fondazione Open che fa capo a Renzi ed è stato nominato nel cda di Enel dall’esecutivo guidato dal suo assistito

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