CONSEIL AFRICAIN DES MÉDIAS : AFFAIRE AFRIQUE MEDIA/CANAL+ AFRIQUE

Conseil Africain des Médias – African Media council /

Avec PCN-SPO / 2014 07 22 /

 Communiqué/

Affaire AFRIQUE Media/Canal+ Afrique PCN-SPO - CP cam AM versus Canal+ (2014 07 22) FR

Suite au litige opposant ‘CANAL+AFRIQUE’ à AFRIQUE MÉDIA, le Conseil Africain des Médias(CAM), constitué de journalistes des 54 Etats Africains, prend acte de la volonté de Canal+Afrique de suspendre unilatéralement Afrique Médias dans son bouquet au motif que cette chaîne « oeuvre contre les intérêts de la France en Afrique ».

 En conséquence de l’exécution de cette menace, le Conseil Africain des Médias, à travers ses membres, se réserve le droit de prendre toutes les mesures nécessaires et utiles pour la sauvegarde des intérêts des médias africains et la défense de la liberté de la presse en Afrique.

 Le président ai par ordre et par délégation.

François Bikoro

Responsable de la communication et des relations publique

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http://www.scoop.it/t/pcn-spo

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MERCENAIRES, NEONAZIS ET OLIGARQUES : LE VRAI VISAGE DE LA JUNTE DE KIEV

Luc MICHEL/ Spotlight /

Avec AFP – Afrique Media TV – EODE-TV – PCN-SPO/ 2014 07 23/

 MES ANALYSES ET INFORMATIONS CONFIRMEES … LM.NET - SPOTLIGHT mercenaires Azov Ukraine (2014 07 22) FR 1

Dans l’Emission spéciale ‘CRASH D’AIR MALAISIA’ que j’ai produite avec AFRIQUE MEDIA TV et EODE-TV et qui a été diffusée pour la première fois ce vendredi soir (18 juiilet), j’ai aussi expliqué qui étaient vraiment les hommes de la Junte de Kiev, arrivés au pouvoir par le putch de Février 2014. Mettant en cause l’utilisation de mercenaires et de bataillons néonazis – comme le sinistre ‘bataillon Azov’ – et leur financement par des oligarques comme Igor Kolomoïski, le grand rival de Porochenko.

J’avais déjà donné aussi sur LA VOIX DELA RUSSIE les mêmes informations  …

 * Voir l’émission complète sur le Website Vimeo d’EODE-TV :

https://vimeo.com/101242725

 De Moscou et de Rome vient aussi ce lundi la confirmation de mes informations.

 LM.NET - SPOTLIGHT mercenaires Azov Ukraine (2014 07 22) FR 2

MERCENAIRES DE L’UE EN UKRAINE: MOSCOU INVITE L’UE A ENQUETER

 La Russie invitait ce lundi plusieurs pays européens, dont les pays baltes, « à vérifier les informations sur la participation de mercenaires de ces pays au conflit ukrainien au sein du bataillon Azov », a déclaré lundi le ministère russe des Affaires étrangères commentant un article du quotidien italien IL GIORNALE.

 « Si ces informations sont véridiques, cela confirme la participation de mercenaires étrangers au conflit armé ukrainien, qui n’a pas de dimension internationale. Nous exigeons que les autorités des pays mentionnés dans l’article diligentent une enquête minutieuse et condamnent la participation de mercenaires aux hostilités dans l’est de l’Ukraine”, a indiqué le ministère.

 ET ‘IL GIORNALE’ DENONCE …

 Selon IL GIORNALE (Rome), « des mercenaires de France, de Suède, de Finlande et de pays baltes font partie du bataillon spécial Azov », chargé de réprimer la révolte populaire qui a éclaté en Ukraine suite au renversement du président Ianoukovitch le 22 février dernier. Le bataillon est financé par l’oligarque et gouverneur de Dniepropetrovsk, Igor Kolomoïski.

 J’avais expliqué déjà aussi sur la Radio LA VOIX DE LA RUSSIE la nature de ces bataillons spéciaux et aussi la présence massive de mercenaires en Ukraine, dans l’entourage des oligarques …

 * Lire « GLI UOMINI NERE » sur le site de Il Giornale :

http://www.ilgiornale.it/static/reportage/ucraina/uomini_neri.htm

 * Voir deux videos sur ces mercenaires néonazis :

https://vimeo.com/101420840

et https://vimeo.com/101422751

 * Voir un Album Photos sur le BATAILLON AZOV, sur la page officielle de PCN-SPO, le Service de Presse du PCN :

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.745340295530925.1073741830.161681187230175&type=1

Luc MICHEL

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La Cina prende posizione sul disastro dell’aereo malese e si schiera con Mosca

“La fretta nel giudicare la Russia non è basata sull’evidenza o sulla logica”
“L’Occidente si è messo nella posizione di dettare la ‘correttezza politica’ nel dibattito internazionale”. “Coloro che non sono disposti a lavorare per gli interessi occidentali sono destinati a trovarsi in una posizione difficile”. “La fretta nel giudicare la Russia non è basata sull’evidenza o sulla logica”, si legge in un editoriale del Global Times, quotidiano legato al partito Comunista Cinese, sul disastro dell’aero malese abbattuto.
La prima dichiarazione pubblica della Cina, si legge sul blog ZeroHedge, arriva sulla scia del discorso di Vladimir Putin, che ha sostenuto che “nessuno  dovrebbe avere il diritto di utilizzare questa tragedia per raggiungere egoistici obiettivi politici”. La Cina sembra aver preso posizione, schierandosi in modo molto chiaro con la Russia.
Come riporta  il Times, il 18 luglio, poco dopo il presunto abbattimento dell’aereo della Malaysia Airlines, l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua ha messo in guardia dal fornire giudizi affrettati …
L’accusa unilaterale non è sorprendente alla luce delle posizioni sulla crisi in Ucraina orientale, e l’atteggiamento nei confronti dell’annessione della Crimea alla Russia. Ma senza prove convincenti, saltare a una conclusione non farà altro che accrescere la tensione regionale e non aiuterà la ricerca della verità.
Il presidente russo Vladimir Putin ritiene che l’Ucraina ha la responsabilità della tragedia avvenuta sul suo territorio. La tragedia, ha detto Putin, avrebbe potuto essere evitata se nelle regioni orientali dell’Ucraina fosse regnata la pace.”
Il 21 luglio, il Quotidiano del Popolo ha pubblicato un pezzo, avvertendo che “nessuna prova è stata trovata finora a chiarire la causa o identificare il colpevole.”
Lo stesso giorno, il Global Times ha denunciato le “speculazioni dei governi occidentali” che la Russia potrebbe aver aiutato ed incoraggiato i ribelli.
“La fretta occidentale nell’accusare la Russia non si basa sull’evidenza o sulla logica. La Russia non aveva alcun motivo per abbattere l’aereo; cosi’ facendo avrebbe soltanto limitato il suo spazio politico e morale per operare nella crisi dell’Ucraina”.
“La tragedia non ha benefici politici nemmeno per le forze ribelle ucraine. La Russia è stata presa in contropiede, forzata ad un atteggiamento passivo provocato dalla reazione dell’Occidente. È un ulteriore esempio del potere delle opinioni occidentali come strumento politico”,
La Cina, commenta ZeroHedge, potrebbe ben presto essere costretta a rivedere la propria politica estera. “Sarà una sfida considerevole per la strategia generale e la diplomazia cinesi se l’America e l’Europa proporranno sanzioni contro la Russia e chiederanno alla Cina di unirsi a loro”, ha scritto Gao Feng, analista di temi di sicurezza globale. “Per Pechino il problema è che parte scegliere. Senza dubbio, un atteggiamento ambiguo, comporterebbe critiche e pressioni morali”.
Notizia del: 22/07/2014

Ecco cosa c’è nei missili lanciati da Israele su Gaza

Migliaia di dardi d’acciaio lunghi fino a 4 centimetri rilasciati dall’esplosione dei missili sparati dai carri armati israeliani in aree urbane, causando morti e feriti tra la popolazione civile di Gaza
Sostengono i vertici dell’esercito israeliano che l’operazione Bordo di Protezione sia stata intrapresa per “tagliare la testa” ad Hamas, accusata di un fitto lancio di razzi nei confronti di Tel Aviv e altre città e, più in generale, di voler distruggere lo stato di Israele.
L’operazione, presentata in questi termini, avrebbe dovuto avere una precisione chirurgica e colpire esclusivamente i miliziani di Hamas. Dopo 14 giorni di combattimenti sappiamo che così non è: delle quasi 600 vittime, l’80% sono civili, molti dei quali bambini.
Dardi d’acciaio nei missili sparati dai carri armati
Ma che armi usa Israele? Tra le altre ce n’è una che si distingue per crudeltà: si tratta di piccolissimi dardi, lunghi più o meno come chiodi (dai 2,5 ai 4 centimetri). Vengono esplosi a migliaia (in gergo si chiamano flechette) e sono contenuti nei missili dei carri armati: dopo essere stati sparati, i “gusci” dei razzi esplodono a mezz’aria e rilasciano migliaia e migliaia di dardi che si disperdono in un “cono” lungo 300 metri e largo 90, ovviamente non facendo nessuna distinzione tra “terroristi” e “civili”. Le “freccette” possono provocare danni molto seri e, in un’area densamente popolata come quella della Striscia di Gaza, uccidere o ferire gravemente in modo assolutamente indiscriminato.

Israele: “Il loro utilizzo è legale”. B’Tselem: “Colpiscono indiscriminatamente anche i civili”

L’utilizzo delle “flechette” in Israele e in altri paesi è legale, ma secondo il PCHR (Centro Palestinese per i Diritti Umani) l’arma sarebbe stata ripetutamente utilizzata anche nell’operazione “Bordo Protettivo”, nel villaggio di Khuzaa, provocando il ferimento di numerose donne. L’IDF, Esercito Israeliano, non ha negato, ma ha ribadito: “Di norma utilizziamo solo armi considerate legittime dal diritto internazionale e conformi alle leggi che regolano i conflitti armati”. I dardi, nella fattispecie, sono considerati legali sia dalla normativa internazionale che dalla Corte Suprema israeliana. Un rapporto dell’organizzazione per i diritti umani B’Tselem (israeliana) ha tuttavia rivelato che l’arma ha un potenziale elevatissimo di danneggiare o uccidere civili innocenti. “Numerose norme del diritto umanitario rendono illegale l’utilizzo dei dardi nella Striscia di Gaza. Uno degli obblighi fondamentali dei conflitti è quello di distinguere tra civili e combattenti, cosa impossibile con un’arma imprecisa come quella utilizzata da Israele”.

Flechette utilizzate anche dagli USA nella Guerra in Vietnam

L’utilizzo dei dardi in un conflitto non è una prerogativa di Israele, né tanto meno rappresenta una novità degli ultimi anni. Le truppe francesi utilizzarono le “flechette” nel corso della Prima Guerra Mondiale. Gli Stati Uniti, invece, ne fecero largo uso in Vietnam, mentre Israele utilizzò i dardi anche nell’invasione del Libano del 2006 e poi nel 2008 a Gaza, quando le “freccette” colpirono ed uccisero un cameramen della Reuters e due civili nei paraggi. La legge prevede che l’arma venga utilizzata solo in aree aperte, quando a fronteggiarsi sono due truppe e non c’è il rischio del coinvolgimento dei civili. Per questo il loro utilizzo in aree urbane è formalmente vietato.

M.O., Kerry: 47 milioni di dollari di aiuti per Gaza

ma quanto è generoso Kerry

martedì, 22, luglio, 2014

Il segretario di Stato americano, John Kerry, ha annunciato che gli Stati Uniti verseranno 47 milioni di dollari in aiuti umanitari ai civili di Gaza. “Siamo molto preoccupati per le conseguenze dello sforzo appropriato e legittimo di Israele di difendersi”, ha detto Kerry dal Cairo dove è arrivato per proporre un immediato cessate il fuoco nella regione.
“Come sempre in ogni guerra ci sono preoccupazioni a proposito dei civili – dei bambini, delle donne e delle comunità coinvolte”, ha continuato Kerry che in Egitto ha anche incontrato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon.
kerryDei fondi americani 15 milioni di dollari andranno alla Unrwa, l’agenzia ONU palestinese per i rifugiati. Mentre i restanti 32 milioni arriveranno dalla Agenzia americana per lo sviluppo internazionale: dieci milioni sono già stati versati alla popolazione di Gaza anche se il dipartimento di Stato ha annunciato che saranno reindirizzati per far fronte ai bisogni immediati della popolazione.
http://www.imolaoggi.it/2014/07/22/m-o-kerry-47-milioni-di-dollari-di-aiuti-per-gaza/

Accoglienza selettiva

FIRENZE: TOSCANA, PROVVEDIMENTI DI SFRATTO IN AUMENTO + 10%

22 luglio 2014

In Toscana le famiglie che vivono in affitto sono aumentate, tra il 2010 ed il 2011, dal 15,8% al 16,6% ma aumentano gli sfratti: tra il 2011 e il 2012 ci sono state una crescita delle richieste (+ 3,1%), dei provvedimenti emessi (+ 10%) e delle esecuzioni (+ 1,7%). Lo rivela il rapporto casa della Regione Toscana. Mettendo in relazione il numero dei provvedimenti emessi con quello delle famiglie che, dal Censimento 2011, risultano abitare in affitto (al netto di quelle che abitano in un alloggio Erp), nel 2012 il rischio di sfratto ha interessato quasi 3 famiglie su 100 che risiedono in un’abitazione in locazione reperita sul libero mercato, con una punta di circa 6 su 100 nella provincia di Prato.

Fonte redattoresociale
http://www.crisitaly.org/notizie/firenze-toscana-provvedimenti-di-sfratto-in-aumento-10/
CHI ACCOGLIE QUESTI SFRATTATI?

IMMIGRATI: TORINO, CONFERMATO ‘ADOTTA UN RIFUGIATÒ = PROGETTO ACCOGLIENZA PER RICHIEDENTI ASILO Torino, 22 lug.

– (Adnkronos) – Un posto in famiglia invece della più tradizionale accoglienza in struttura residenziale. È quanto propone il progetto ‘Affidamento familiare a richiedenti asilo e rifugiatì, a coloro cioè che, dopo essere stati costretti a lasciare il proprio Paese d’origine, giungono a Torino e ottengono lo status giuridico di rifugiato titolare di protezione internazionale o un permesso umanitario. Il modello di accoglienza è già stato sperimentato con successo nel capoluogo piemontese nel corso degli ultimi cinque anni: dal 2008 ad oggi, infatti, ne hanno beneficiato 143 persone e sono state 122 le famiglie coinvolte nell’iniziativa.

Chissà se queste 122 amiglie che hanno aderito all’iniziativa pagano di tasca loro il mantenimento oppure come il Comune di Vicenza stanzia oltre un milione di euro per l’accoglienza di 200 profughi

Tanto per capire se è per puro “amore” per il prossimo oppure pr amore per il DENARO.