4 ragazzi in galera accusati di danneggiamento ad un compressore. Una strage di 32 vittime nessun colpevole. Bella la magistratura italiana a servizio di un partito e dei suoi affari
29 GIUGNO 2014, LE INIZIATIVE DELLA GIORNATA
4 ragazzi in galera accusati di danneggiamento ad un compressore. Una strage di 32 vittime nessun colpevole. Bella la magistratura italiana a servizio di un partito e dei suoi affari
29 GIUGNO 2014, LE INIZIATIVE DELLA GIORNATA
come possedere una casa o una partita iva in Italia è considerato un crimine, così anche godere di un diritto acquisito è un insulto, a quanto pare per i camerieri dei banchieri, per giunta se hai la grave colpa di vivere a lungo allora meglio che paghi in anticipo una ammenda per questo tuo sopruso di voler riscuotere la pensione…..Nel resto d’Europa non è così, ah ma quando c’è da tutelare i più deboli gli altri paesi non li prendiamo ad esempio
– DAL 2008, ”118 EURO SOTTRATTI OGNI MESI AI CONSUMI” – ” L’ITALIA È IL SOLO PAESE IN UE IN CUI I PENSIONATI PAGANO PIÙ TASSE DI QUANDO ERANO ATTIVI”
Confesercenti, “il pensionato italiano è soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco: si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco!”…
Ansa.it
Dal 2008, in 6 anni, un pensionato italiano ha perso 1.419 euro di potere d’acquisto, oltre 118 al mese. Lo calcola il presidente il Confesercenti, Marco Venturi secondo il quale sono ”118 euro sottratti ogni mesi ai consumi”: ” L’Italia è il solo Paese in Ue in cui i pensionati pagano in proporzione più tasse di quando erano attivi”.
“Accade così che il pensionato subisca un maggior prelievo rispetto al dipendente e che tale extra imposta sia più forte tanto più la pensione è bassa: 72 euro per una pensione pari a tre volte il minimo e 131 rispetto alle pensioni d’importo inferiore. Nel resto d’Europa non è così – continua Venturi – anzi, avviene il contrario. In tutti i Paesi, a parità di reddito, un pensionato paga in misura inferiore del dipendente”.
I nostri pensionati sono i “più tartassati d’Europa”, spiega la Confesercenti, confrontando quanto paga un italiano rispetto ai suoi colleghi europei: “su una pensione corrispondente a 1,5 volte il trattamento minimo Inps, un italiano paga in tasse il 9,17% dell’assegno previdenziale, mentre i suoi colleghi di Germania, Francia e Spagna e Regno Unito nulla”.
Confesercenti mette in evidenza anche il risultato che emerge nel caso di un trattamento pensionistico pari a tre volte il minimo: “il pensionato italiano è soggetto ad un prelievo doppio rispetto a quello spagnolo, triplo rispetto a quello inglese, quadruplo rispetto a quello francese e, infine, incommensurabilmente superiore a quello tedesco: si va dagli oltre 4 mila euro sopportati dal pensionato italiano ai 39 a carico del pensionato tedesco!”, continua la nota.
“E’ ora di dare una svolta definitiva a questa ingiustizia, ripensando il sistema fiscale” – conclude Venturi – “Soprattutto si deve tener conto dell’erosione del potere d’acquisto dei pensionati, estendendo anche a loro, come primo passo, il bonus fiscale, in modo tale da ridurre almeno la perdita su base mensile”.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ammazza-vecchia-nostri-pensionati-sono-pi-tartassati-europa-79899.htm?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews
qualche sito sostiene che il Muos non sia mai nato e che la battaglia è vinta….ci si può raccontare le balle che si vuole
Sì del Governo al mortale M.U.O.S., ma nessuno ve lo ha detto
quant’è democratica e tollerante la Ue. La sua natura era ben chiara fin dall’inizio, ribadita in ogni trattato..
Il Commissario europeo per l’Energia Günther Oettinger ha scritto un articolo per il giornale tedesco Handelsblatt, nel quale ha minacciato conseguenze per i paesi dell’Unione Europea che hanno deciso di sostenere il progetto “South Stream” nella sua forma attuale.
In precedenza Oettinger aveva dichiarato che la creazione del gasdotto “South Stream” avrebbe dovuto essere sospesa fino a quando non si fossero rispettate pienamente le norme dell’Unione Europea. Il Presidente russo Vladimir Putin martedì esortato a non politicizzare la questione della costruzione del gasdotto “South Stream”, notando che il progetto è vantaggioso sia per la Russia, sia per l’UE. Putin ha definito i tentativi degli Stati Uniti di interrompere la realizzazione del progetto “la solita lotta competitiva”.
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_06_26/Il-Commissario-UE-per-lenergia-minaccia-i-paesi-pro-South-Stream-9931/?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews
il conflitto di interessi è solo na roba del Mr B
Monica Maggioni all’incontro del Bilderberg. La Rai: “Prestigioso”
28 Giugno 2014
Monica Maggioni all’incontro del Bilderberg. La Rai: “Prestigioso”
E’ la risposta di viale Mazzini all’interrogazione presentata dal presidente della commissione di Vigilanza Fico…Il Bilderberg è “prestigioso”…
…passa per giornalista di destra e come tale è collocata negli organigrammi nonchè nello spoil-system della Rai. In quota di destra nelle direzioni Rai, Rai news, appunto, fanalino di coda dell’informazione di Stato. In gamba, molto in gamba, per carità. Ma ora si scopre partecipante al circolo occulto ebreo di potere mondiale, la grande piovra massonica che regge i destini occulti della Terra. A titolo personale, si apprende, ma con grande soddisfazione dell’azienda che nel comunicato spaccia la peggiore banda mafiosa del mondo come prestigiosissimo think tank.
La dottoressa Maggioni dovrebbe però rispondere ai suoi sponsor politico-culturali di questa partecipazione: cosa ci fa una giornalista in quota “destra”, fazione politica notoriamente nemica di questi poteri, all’incontro del Gruppo Bilderberg?
Forse a ribadire che politici (tutti) e giornalisti (quasi tutti, non tutti), nel mondo della destra italiana, sono i peggiori farabutti del pianeta…?
http://informare.over-blog.it/2014/06/monica-maggioni-all-incontro-del-bilderberg-la-rai-prestigioso.html
Immagine da novinite.com
La banca centrale bulgara ha lanciato l’allarme: “è in corso un attacco al settore bancario nazionale, per destabilizzare il paese”. Una serie di sms ed email hanno scatenato il panico tra i cittadini, provocando la corsa agli sportelli. In brevissimo tempo sono stati ritirati più di 400 milioni di euro. Tra le banche sotto attacco c’è la First investiment bank, una delle più famose del paese, il cui titolo ha perso il 23%
http://www.nocensura.com/2014/06/bulgaria-banche-sotto-attacco-corsa-al.html
di: Ugo Gaudenzi
Dopo aver partecipato all’inguacchio bipartigiano della nomina del triste lussemburghese Juncker quale presidente della Commissione di Bruxelles, l’Italietta di Renzi è pronta a riassumere, dal 1 luglio prossimo, con la presidenza del semestre della cosiddetta Unione europea e a giochi conclusi per le poltrone del Consiglio e della politica estera Ue, il ricorrente ruolo di uno scalcinato cavallo di Troia zeppo, all’interno, di progetti di conquista e di colonizzazione degli atlantici elaborati da Washington.
La stessa Federica Mogherini – virtualmente già indicata come “partner affidabile” dal segretario di Stato statunitense John Kerry – si è subito, già all’indomani della sua nomina quale ministro coloniale italiota, adoperata a stendere vari tappeti con la scritta “welcome” per agevolare il percorso di consolidamento dell’egemonia Usa nell’Europa occidentale.
Mogherini: il ministro “democratico” indicato di recente quale possibile successore dell’algida Lady Ashton alla guida della non certo sovrana “politica estera” dell’Ue, compito che, però, annullerebbe i suoi crediti con Kerry e Barack Obama perché si muova, ma da “ministro-presidente”, per far digerire all’Europa occidentale il vergognoso trattato commerciale transatlantico e le varie politiche angloamericane di aggressione (Ucraina) e di pressione antirussa (per il gasdotto russo che attraverserà i Balcani fino all’Austria) non solo in Europa ma ovunque (Afghanistan, Iraq, Siria, Iran, Yemen, Cina, Corea, India, Brasile, Venezuela, Ecuador, Argentina, Egitto, Libia, Somalia, Sudafrica) nei quattro angoli del mondo esistano Paesi non allineati. Un ministro che ha già annunciato, per quel che riguarda l’Italia, la conferma sostanziale sia del miliardario ordine degli F35 e sia della presenza militare in Afghanistan, in Bosnia, in Kosovo, in Libano, con relativa quota di esborsi, sempre miliardari (tanto il cittadino-contribuente paga) e sia, si badi bene, di adempiere con la massima solerzia alla firma dell’ignobile trattato transatlantico di libero commercio Usa-Ue, possibilmente entro settembre prossimo.
Si badi bene che già tra il 14 e il 18 luglio, si terrà a Bruxelles, sotto la presidenza italiana, la sesta tornata del negoziato Ttip, iniziato giusto un anno fa e che Washington ha fretta di concludere in parallelo al similare trattato traspacifico Tpp, già siglato tra gli Usa e 12 Paesi asiatici). La stessa ministro Mogherini, in seguito ai vari incontri a Roma con John Kerry (il 16 marzo) e a Washington (14 maggio, ospite anche del potente Council of Foreign Relations Usa), e dopo il pressante invito rivolto direttamente da Obama a Renzi (sui tre argomenti-chiave: F35, Ucraina e Ttip), aveva dichiarato che avrebbe “usato la nostra presidenza dell’Ue dal 1 luglio per far muovere” il Ttip verso la firma, possibilmente già nel prossimo autunno.
Estorsione atlantica
Con la firma del Ttip e quindi con l’eliminazione quasi completa dei paletti normativi, sociali e doganali, tutto il sistema terziario, dei servizi, verrà aperto alla cosiddetta “concorrenza”; la “liberalizzazione finanziaria” farà enormi passi in avanti e l’accesso delle multinazionali ai settori pubblici completerà la distruzione del tessuto economico degli Stati nazionali europei.
Tutto diventerà “mercato”, privatizzato o comunque sottoposto alle sue leggi del profitto e dell’usura: la sicurezza alimentare, il blocco degli ogm, l’acqua pubblica, la difesa dalla tossicità e dall’ inquinamento, la sanità, la tutela del lavoro, la protezione sociale, i diritti alla riservatezza, in specie per quel che riguarda i dati sensibili e la libertà di rete, la distribuzione dei medicinali, la produzione e la distribuzione dell’energia, della cultura, dei diritti d’autore, le risorse naturali, le strutture pubbliche, le politiche “non produttive” sociali o quelle di contenimento dell’immigrazione, quelle agricoli, industriali, delle telecomunicazioni, dei trasporti, dell’educazione ed istruzione: tutto potrà essere discusso e smantellato.
Non vi sarà più “interesse generale” che tenga.
Qualsiasi multinazionale, qualsiasi banca o ente speculativo potrà chiamare in giudizio uno Stato nazionale – dichiarato “partner” – reclamando danni e interessi davanti a tribunali “speciali” formati da selezionati avvocati privati indicati dalla Banca Mondiale e dall’Onu. Ogni norma o regola che potrà intaccare il “diritto a fare profitti” comporterà una condanna e a enormi risarcimenti danni. Con la beffa che comunque – anche se sarà uno Stato a vincere l’arbitrato – non saranno mai i privati ricorrenti a pagare le spese di giudizio (ognuna per decime di milioni di dollari).
E’ l’”America way of Law”.
I precedenti già esistono , curati dalla legislazione Usa. Ne ricordiamo tre, per esemplificare: 1) Il gruppo farma Ely Lilli ha chiamato in causa il Canada che si era “permesso” di produrre farmaci sostitutivi a basso costo; 2) nel 2013 l’Ecuador è stato condannato a 2 miliardi di dollari di danni per i “danni” presunti di una compagnia petrolifera che contrastava la nazionalizzazione della risorsa energetica ecuadoregna; 3) la recentissima pronuncia contro l’Argentina della Corte Suprema Usa, con una condanna a versare, 1,4 miliardi di dollari (con un profitto del 1600%) a fondi speculativi tipo Elliot.
Se verrà firmato il Ttip, insomma, qualsiasi società privata potrà citare in giudizio uno Stato o le sue Istituzioni locali ottenendo risarcimenti multimilionari o miliardari se questi avranno emesso norme (anche quelle di maggior tutela dei lavoratori, o dell’ambiente…) ritenute causa di una diminuzione dei profitti “attesi” dall’investimento dei fondi finanziari, assicurativi, speculativi e a rischio!
Questi privati avranno così fatto strame degli ultimi brandelli di sovranità rimasti agli Stati nazionali europei o alle loro Regioni, o ai loro Comuni.
Ah. “In cambio” secondo l’istituto di studi più filo“Ue” – il “Centro europeo di politica internazionale” – si avrà, nel breve periodo un aumento della media del pil Ue dello 0,06%. Naturalmente al netto delle condanne e dei risarcimenti – migliaia e migliaia – che graveranno su ogni Stato nazionale…
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