Blitz no Tav, bloccata nella notte l’autostrada Torino – Bardonecchia

http://www.corriere.it/cronache/14_luglio_25/blitz-no-tav-bloccata-l-autostrada-torino-bardonecchia-77782cdc-1381-11e4-bb47-dc581d38d44f.shtml

VICINO AL CANTIERE DI CHIOMONTE
 

La serata di protesta contro la linea ferroviaria ad alta velocità. Un blitz improvviso, a sorpresa, durato alcuni minuti, seguito da una fuga repentina nei boschi

di Elisa Sola

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Avevano annunciato che sarebbero stati «decisi e determinati». E così è stato. Poco prima di mezzanotte un gruppo di No Tav ha bloccato l’autostrada Torino-Bardonecchia all’ imbocco della galleria di Giaglione, nei pressi del cantiere di Chiomonte. Alcuni copertoni sono stati incendiati. La carreggiata è stata bloccata in tutte e due le direzioni. Un muro di fiamme ha coperto l’ingresso della galleria di Giaglione.
Cattura2244
Blitz improvviso

Un blitz improvviso, a sorpresa, durato alcuni minuti, seguito da una fuga repentina nei boschi. Le tensioni sono finite alle due e trenta di notte, con il lancio di numerosi fuochi d’artificio nei boschi vicini al viadotto autostradale. Le forze dell’ordine hanno risposto agli attacchi con il lancio di circa duecento lacrimogeni. È rimasto ustionato a una caviglia un poliziotto, sfiorato da una bomba carta. Nei boschi intorno al cantiere la Digos aveva sequestrato, prima dell’inizio delle tensioni, un ponticello di legno utile per oltrepassare il torrente Clarea, che si snoda nella valle sotto e intorno all’area di scavo. La Torino-Bardonecchia è stata riaperta alle tre e mezza di notte. «L’avevamo detto e l’abbiamo fatto – hanno scritto i No Tav su twitter al termine della manifestazione – ancora una volta i No Tav si sono ripresi i luoghi storici della lotta».

 (E. Sola)

(E. Sola)

Il corteo

La serata di protesta contro la linea ferroviaria ad alta velocità è iniziata alle 22, quando circa 250 persone, partite dal campeggio No Tav estivo allestito a Venaus, si è radunata a Giaglione. Valligiani, autonomi, anarchici, sono presenti varie componenti del movimento. Dopo aver marciato nei boschi della Val Clarea, il gruppo si è diviso lungo il percorso. Una cinquantina di attivisti è arrivata al ponte Clarea, sotto cui scorre l’omonimo torrente. Qui, di fronte a decine di poliziotti e carabinieri schierati in tenuta antisommossa, sono partiti cori e slogan contro la Tav e contro la polizia. Pochi minuti dopo, un altro gruppo di manifestanti è arrivato, passando dai boschi, sull’autostrada. Dopo il blitz sono intervenuti i vigili del fuoco per domare le fiamme sulla carreggiata, che hanno riempito di fumo la galleria in direzione Bardonecchia. Poco dopo la mezzanotte, i due gruppi di No Tav si sono dileguati nei boschi.

 (E.Sola)

(E.Sola)

 Bombe carta e lacrimogeni

A mezzanotte e 30 sono stati esplosi fuochi d’artificio lungo il perimetro Sud dell’area di cantiere. Poi, è partito il doppio attacco: un lancio di bombe carta, da sopra la galleria autostradale verso la carreggiata. E un secondo lancio di petardi dalla parte opposta, nel punto più alto del cantiere, dove si trova l’area archeologica. All’una e 30 , all’altezza della galleria autostradale di Giaglione, sono partiti alcuni razzi. Le forze dell’ordine hanno risposto con lacrimogeni. Cattura2255

Il precedente

L’autostrada Torino- Bardonecchia era già stata bloccata mercoledì 23 luglio, per una ventina di minuti. Erano stati piazzati in mezzo alla carreggiata in direzione Bardonecchia due bagni chimici ed era stato esposto uno striscione con scritto “Francesco, Lucio e Giuliano liberi. Padalino e Rinaudo non ci fermerete mai”. I tre nomi si riferiscono ai tre anarchici milanesi arrestati alcuni giorni fa per l’assalto al cantiere della Tav del 14 maggio 2013. Proprio il 23 luglio in tribunale a Torino si e’ svolta l’udienza del Riesame relativamente alle loro posizioni. Coordinano l’inchiesta la Digos e i pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. La manifestazione notturna era stata annunciata da giorni dal movimento No Tav, così come il corteo che si dovrebbe svolgere sabato prossimo, durante il giorno.

No Tav in marcia verso il cantiere. Bloccata l’autostrada Torino-Bardonecchia

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/No-Tav-in-marcia-verso-il-cantiere-Bloccata-autostrada-Torino-Bardonecchia-a80f8655-fbe8-4f15-8947-1487d7068f43.html?refresh_ce

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Val di Susa

Un centinaio di attivisti, passando attraverso i boschi della Val Clarea, si è diretto al cantiere di Chiomonte ed ha abbattuto alcune strutture metalliche che delimitano l’area. Un altro gurppetto si è diretto verso l’autostrada ed ha bloccato la carreggiata all’imbocco della galleria del Giaglione

25 luglio 2014Corteo di No Tav in marcia verso il cantiere di Chiomonte. Un centinaio di attivisti del movimento, contrari all’alta velocità Torino-Lione, si è radunato a Giaglione, in Val di Susa, e poco prima delle 22 si è incamminato attraverso i boschi della Val Clarea in direzione del cantiere della Tav, esteso tra Chiomonte e Giaglione. Centinaia i poliziotti, i carabinieri, gli alpini e i finanzieri che presidiano l’area di lavoro. Fuori dalle reti, nella parte più bassa del cantiere, verso i boschi, sono piazzati gli idranti e decine di camionette della polizia. 

Bloccata l’autostrada Torino-Bardonecchia
Un gruppo ha bloccato l’autostrada Torino-Bardonecchia all’imbocco della galleria di Giaglione, in salita. Alcuni copertoni sono stati incendiati. Intanto altri cinquanta attivisti del movimento sono arrivati vicino alle reti del cantiere in Val Susa, poco prima del ponte Clarea. Hanno iniziato una battitura contro le strutture metalliche che delimitano l’area. Un fitto cordone di forze dell’ordine è presente sul ponte. Un altro gruppo di manifestanti ha preso altri sentieri e si sta avvicinando al cantiere puntando ad altre direzioni. L’iniziativa rientra nel programma del campeggio No Tav 2014 e vedrà un’analoga marcia diurna sabato pomeriggio. 

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Chiamparino: basta con la retorica del “popolo No Tav buono”, questi fanno guerriglia

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/25/news/chiamparino_basta_con_la_retorica_del_popolo_no_tav_buono_questi_fanno_guerriglia-92377944/

Duro commento del presidente della Regione dopo gli scontri di questa notte: “Quando si blocca un’autostrada e si incendia un tunnel è difficile parlare di movimento pacifico. Vogliono farsi vedere buoni usando le bande che suonano davanti ai cortei, ma sono smentiti dai fatti”

25 luglio 2014

Chiamparino: basta con la retorica del "popolo No Tav buono", questi fanno guerriglia

Il presidente del Piemonte Sergio Chiamparino 

“Sono tornate scene ed episodi di vera e propria guerriglia. Quando si blocca un’autostrada e si incendia un tunnel, sempre di più mi sembra difficile continuare con la retorica del popolo No Tav buono e pacifico”. Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, dopo i disordini avvenuti nella notte intorno al cantiere di Chiomonte, preso di mira da alcune centinaia di antagonisti. “Quando si vogliono fare vedere buoni – prosegue Chiamparino sui No Tav – usano le bande che suonano davanti ai cortei, ma poi fanno le azioni di vera e propria guerriglia”. “L’unico modo per superare questa situazione – sottolinea il presidente – è perseguire, da un lato, la strada dei lavori, che devono andare avanti, e, dall’altro, la politica deve cominiciare, proprio dalla Val di Susa, a reagire a questi soprusi. Se no, se si va avanti di questo passo, nessuno andrà a investire in Valle, nè a villeggiare”. Quanto alle polemiche insorte riguardo alla posizione No Tav del sindaco di Susa Sandro Plano, iscritto al Pd, Chiamparino afferma: “Serve una reazione della politica a cominciare dalla Valle di Susa, se no le attrattive della valle andranno perse”. “Questi problemi – ribadisce Chiamparino – non si risolvono con misure amministrative, il punto vero è che la politica, a cominciare dal Pd in val di Susa, reagisca. Questa retorica del cosiddetto popolo No Tav che sento sui tg delle reti pubbliche, e mi riferisco 
 a quando sento dire il termine popolo, è una retorica positiva per via della parola popolo ma è una retorica smentita dai fatti. Essendo i No Tav molto bravi a fare comunicazione, sanno alternare in modo efficace momenti buonisti e momenti di guerriglia”.

Campeggio itinerante: presidio alle ditte del Tav e blocco autostradale

post — 23 luglio 2014 at 17:24

 

ditteda infoaut.org Mattinata di lotta No Tav tra Susa e Venaus, dove il campeggio itinerante è approdato ieri dopo i primi 6 giorni di cammino.

Questa mattina i No Tav hanno fatto visita alle sedi delle ditte che hanno lavorato alla devastazione della Val Clarea: Italcoge e Martina, entrambe a Susa, entrambe poi fallite.

Davanti agli ingressi delle due ditte sono stati fatti dei picchetti per ostacolarne l’attività e informare sulle loro responsabilità nel grande affare del Tav; davanti a Italcoge è stato anche bloccato un camion in uscita.

Dopo le iniziative a Susa i No Tav si sono spostati a sorpresa sull’autostrada Torino-Bardonecchia, dando vita a un breve blocco all’altezza di Venaus. Mentre le bandiere col treno crociato sventolavano in mezzo alle corsie, all’imbocco di una galleria è stato appeso uno striscione per Francesco, Graziano e Lucio, gli ultimi tre arrestati per l’attacco al cantiere del 13 maggio 2013, che ne chiedeva la liberazione.

La mobilitazione continua domani sera con la passeggiata notturna che partirà da Giaglione alle 21.30, mentre il campeggio itinerante verrà chiuso sabato dalla marcia popolare che arriverà fino a Chiomonte.

…a sarà dura!

…Infine, signora Presidente…

 Marco Scibona #M5S illustra l’emendamento 1.69 all’art 1 del ddl ammazza Costituzione 23 luglio 2014

“…Infine, signora Presidente, mi consenta di ringraziare lei, l’Aula e i Capigruppo per aver lasciato libera da sedute la giornata del 26 prossimo venturo, in modo tale da permettermi di partecipare (anzi, invito tutti i colleghi a fare altrettanto) alla marcia No TAV che si terrà alle ore 14 di sabato da Giaglione a Chiomonte, in Valle di Susa, uno degli ultimi presidi della democrazia ancora esistenti in Italia. (Applausi dal Gruppo M5S).”

http://www.youtube.com/watch?v=QpHRvm79Eyc Cattura5522

 

No Tav, si riaccende la protesta in Val Susa, petardi contro cantiere

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/07/25/tav-notte-protesta-in-val-susa-petardi-contro-cantiere_a6f36b43-c12d-427e-ae87-53a6f9a51c7e.html

Lupi: “criminali che attaccano lo Stato non avranno alcuno spazio”

Redazione ANSATORINO25 luglio 201419:30NEWS

Si riaccende la protesta No Tav in Val Susa. Nella notte gli attivisti del movimento che si oppone alla Torino-Lione sono tornati a manifestare la loro rabbia contro il cantiere di Chiomonte. La zona è stata bersagliata da petardi, bombe carta e fuochi d’artificio, a cui le forze dell’ordine hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni.

“Siamo davanti ad eventi criminali compiuti da persone, alcuni vengono anche dall’estero, che vogliono utilizzare un’opera per attaccare lo Stato. Non avranno alcun spazio”. Così il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha commentato gli incidenti della scorsa notte ai cantieri Tav in Val di Susa.

 Durante i disordini un sostituto commissario di polizia è rimasto ferito in modo lieve. Un petardo lo ha colpito ad una caviglia, ustionandolo. Le forze dell’ordine hanno trovato e sequestrato nella zona un ponte artigianale, costruito con legno e fil di ferro, e utilizzato dai manifestanti per attraversare il torrente Clarea.

L’autostrada del Frejus Torino-Bardonecchia, chiusa intorno alla mezzanotte dopo che un gruppo di manifestanti ha incendiato alcuni pneumatici nella galleria di Giaglione, è stata riaperta intorno alle 3.30, quando si sono concluse le operazioni di bonifica. All’interno del cantiere, dove le attività sono state sospese per precauzione, il lavoro è regolarmente ripreso al termine della manifestazione.

Per il popolo No Tav una “grande nottata di lotta”, come si legge sui siti internet del movimento; per il sanatore Pd Stefano Esposito “il solito triste copione” scritto da “teppisti, anarchici e autonomi, italiani ed europei”. La protesta era nell’aria da qualche giorno. Da quando un centinaio di attivisti No Tav, alcuni dei quali di area anarchica e antagonista, si sono radunati in valle per l’ormai consueto campeggio itinerante. All’interno del quale, martedì, c’è stato un consiglio comunale ‘aperto’, alla presenza di amministrazioni di diversi comuni (con non poco imbarazzo nel Pd) al termine del quale è stata approvata una delibera contro il Tav che respinge ogni proposta di compensazione economica. Una specie di ‘giuramento di Pontida’ dei No Tav, che di fatto ha rinnovato l’alleanza fra alcuni Comuni e il movimento. E mentre gli amministratori della Valle di Susa contrari alla ferrovia Torino-Lione fanno i loro passi istituzionali – Susa e Condove hanno anche annunciato il ritiro dei loro rappresentanti dall’Osservatorio sulla Torino-Lione presieduto da Mario Virano – gli attivisti movimentano le piazze. Si blocca l’autostrada del Frejus, si compie un blitz in una delle ditte impegnate nel cantiere di Chiomonte (nei giorni scorsi un escavatore è stato danneggiato versando terra e acqua nel serbatoio), si manifesta a Susa davanti all’hotel che ospita le forze dell’ordine. E, questa notte appunto, si torna al cantiere di Chiomonte, dove i lavori di scavo – che di norma proseguono senza sosta – sono stati interrotti a scopo precauzionale.

Dopo avere incendiato alcuni pneumatici in una galleria dell’autostrada, all’altezza di Giaglione, i No Tav hanno tentato di avvicinarsi al cantiere, ma senza riuscirci perché presidiato da polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il successivo lancio di fuochi d’artificio e di petardi è proseguito per oltre un’ora. Fino a quando i “folletti No Tav – si legge su uno dei siti internet del movimento – sono svaniti nel bosco”. Prossimo appuntamento sabato per una nuova marcia.

Tav: ordigni e razzi davanti al cantiere

http://www.ansa.it/piemonte/notizie/2014/07/25/tav-ordigni-e-razzi-davanti-al-cantiere_85b21542-43ba-4b72-8668-be5917f0799a.html

Forze ordine sequestrano materiale, procura indaga

(ANSA) – TORINO, 25 LUG – Un ordigno esplosivo artigianale, i resti di alcuni razzi con una gittata di 150 metri, artifizi pirotecnici, pietre e armi di vario genere sono stati trovati dalle forze dell’ordine nei pressi del cantiere della Torino-Lione, in Val Susa, teatro della protesta No-Tav. Alcuni petardi erano montati su mortai artigianali, in modo da poter essere lanciati da lunga distanza. Tutto il materiale è stato sequestrato e gli atti sono stati trasmessi ai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo.

M5S PARTECIPA ALLA MARCIA NO TAV DI SABATO 26 LUGLIO A GIAGLIONE (TO)

http://www.marcoscibona.it/home/?p=558

Sabato 26 luglio, ore 14, a Giaglione (TO), parteciperemo alla marcia popolare organizzata dal Movimento NO TAV.

In un momento in cui l’interesse delle mafie per questa grande opera inutile non è solo più la tesi di qualche “ribelle” della Valle, ma una pericolosa realtà emersa dalle recenti inchieste giudiziarie, torniamo a ribadire con decisione il nostro NO alla devastazione del territorio, allo sperpero di denaro pubblico ed agli interessi delle mafie sul nostro territorio.

E’ ora che la politica si prenda le proprie responsabilità, ammettendo una volta per tutte la totale inutilità dell’opera ed intervenga con decisione per chiudere il cantiere di Chiomonte e fermare definitivamente i lavori. Solo in questo modo sarà possibile placare gli appetiti delle organizzazioni malavitose e risparmiare enormi risorse da destinare ad interventi più importanti come sanità, sociale e trasporti pubblici locali.

Scendiamo in marcia insieme al popolo valsusino che resiste, convinti sia ormai uno dei pochi presidi democratici di questo Paese.

L’appuntamento è alle ore 14 a Giaglione (TO), invitiamo tutti a partecipare portando con sé, come di consueto, unicamente la bandiera NO TAV, noi ci saremo!

Senatori e deputati M5S
Tiziana Beghin – europarlamentare M5S
Gruppo consiliare M5S Regione Piemonte

Ieri mattinata di lotta popolare nonviolenta a Susa

Ieri mattinata di lotta popolare nonviolenta a Susa

Ieri, mercoledì 23 luglio, LA VALSUSA IN MARCIA CONTRO IL TAV – CAMPEGGIO ITINERANTE A BASSA VELOCITA’, ha organizzato un appuntamento davanti a due ditte collaboratrici impegnate nel cantiere del Clarea: Martina e Lazzaro in viale Couvert.

Sono state delicatamente spostate le telecamere di sorveglianza in modo da inquadrare il cielo, si sono appesi degli striscioni ai cancelli chiusi e il muro del polo tecnologico Martina è stato abbellito con un artistico murale sono state fatte scritte sull’asfalto della strada per ricordare ai passanti che la lotta al TAV va avanti e non si arresta.

Poi, il nostro atletico menestrello scalzo, a volto scoperto, con un agile balzo ha superato il cancello, è entrato nel cortile dell’Italcostruzioni e di fronte ad un esterrefatto DIGOS è saltato su una draga ed ha iniziato un sabotaggio del mezzo aprendo il cofano motore togliendo e lasciando cadere alcuni pezzi del motore che era riuscito a divellere, poi tratto dalla sua bisaccia un pacchetto ha versato nel motore un po’ di sabbia simbolo della nostra azione che blocca gli ingranaggi della grande opera imposta inutile e dannosa. Quindi di corsa ha raggiunto l’ingresso della palazzina degli uffici, la porta era chiusa, e il maniglione gli è rimasto in mano. Ha quindi raggiunto il sempre più esterrefatto DIGOS lo ha abbracciato e lesto come un gatto ha nuovamente scavalcato il cancello e si è unito agli altri manifestanti.

Verso le 10 in concomitanza con l’inizio dell’udienza presso il tribunale del riesame di Torino in merito all’arresto di Lucio, Francesco e Graziano un atletico gruppetto di NO TAV ha raggiunto l’imbocco della galleria autostradale di Giaglione e tra le due canne è stato piazzato uno striscione con su scritto LUCIO FRANCESCO GRAZIANO LIBERI – RINAUDO E PADALINO NON CI FERMERETE.

La SITAF ha provveduto a bloccare il traffico autostradale per oltre un’ora, mentre l’azione è durata una decina di minuti.

Contrariamente a quanto dicono ora i giornali e a quanto condannano i politici, non si è trattato di un atto violento o vandalico, si è trattato di un atto di sabotaggio in perfetto stile NONVIOLENTO così come raccomandato da Gandhi, da Capitini, da Mandela e dagli altri grandi nonviolenti della Storia.