Campeggio e marcia NOTAV, Antonini, Stop al massacro a Gaza e aggiornamenti processi e altro

PROGRAMMA INIZIATIVE

IL CAMPEGGIO DI VENAUS E’ APERTO

Attenersi scrupolosamente alle indicazioni che il movimento ha dato per il campeggio:

PER CAPIRE INSIEME LA DELICATEZZA DEL VIVERE E LOTTARE INSIEME IN UNA VALLE ALPINA. UN ESEMPIO, IL PRESIDIO E LA COMUNITA’ DI VENAUS.

http://www.notav.info/movimento/per-il-campeggio-vivere-e-lottare-insieme-in-una-valle-alpina/

L’estate continuerà poi per tutto agosto ma il resto lo costruiremo insieme, strada facendo

PER UN’ESTATE DI LOTTA NOTAV

“Anche quest’anno, qui nei luoghi storici della nostra resistenza e in questa Valle che da oltre un ventennio non si arrende, ci prepariamo ad una nuova estate di lotta.

In questi mesi abbiamo continuato a mettere in campo tutte le nostre energie per affrontare ogni duro momento che abbiamo incontrato lungo il nostro cammino e per continuare questa battaglia con intelligenza e pazienza….

http://www.notav.info/post/per-unestate-di-lotta-notav/

 DAL GIOVEDI’ 17 ALLA COMENICA 27 LUGLIO :

MARCIA/CAMPEGGIO ITINERANTE CONTRO IL TAV.

Tappe della marcia saranno Avigliana, Vaie, San DIdero, Bussoleno, San Giuliano di Susa , Venaus e Chiomonte, per poi concludersi il SABATO 26 LUGLIO con la consueta

MARCIA GIAGLIONE / CHIOMONTE.

PROGRAMMA COMPLETO : http://www.autistici.org/spintadalbass/?p=3041

(VEDI SINGOLI GIORNI)

GIOVEDI’ 17 LUGLIO

ORE 10,30 a Firenze presso il Palazzo di Giustizia, Via Guidoni, 16

PRESIDIO PER L’UDIENZA D’APPELLO DEL PROCESSO ANTONINI

“Riccardo Antonini, ferroviere, tecnico di RFI Spa, che vive Viareggio e che vi lavorava, proprio in stazione, alla manutenzione infrastruttura è stato licenziato il 7 novembre 2011, per aver accettato di svolgere gratuitamente il ruolo di consulente tecnico ad alcuni familiari di una delle vittime della strage ed al suo sindacato, la Filt-Cgil, nel corso delle indagini per l’incidente probatorio sulla strage ferroviaria del 29 giugno 2009 che causò 32 morti…
Nel giudizio di primo grado, a Lucca, il giudice Nannipieri, con una sentenza assai discutibile,

culturalmente orientata verso il dominio sociale dell’impresa rispetto al lavoro, ha confermato

il licenziamento, ritenendo prevalente il ‘dovere di fedeltà’ del dipendente, rispetto al diritto-dovere di un cittadino-lavoratore, di contribuire con la propria esperienza all’accertamento della verità nel processo penale, in cui sono ‘imputati’ – per i gravissimi fatti, avvenuti a Viareggio il 29 giugno 2009 – la stessa società ed i suoi amministratori …”

http://www.inmarcia.it/home/28-ultimora/646-licenziamento-riccardo-antonini-udienza-dappello-a-firenze-giovedi-17-luglio-2014-ore-11

ORE 15 Avigliana nella zona dello Spazio Sociale del VisRabbia.

ARRIVO E SISTEMAZIONE PARTECIPANTI MARCIA NOTAV per il pernottamento

ORE 17,30 al Municipio di Buttigliera Alta

MARCIA PER AVIGLIANA (Piazza del Popolo)

di NOTAV Torino e cintura , il comitato NOTAV Collina morenica e Valsangone, il comitato NOTAV Ciriè Valli di Lanzo (arrivo previsto alle 19 circa)

DALLE ORE 18 in Piazza del Popolo

SERATA DI APERTURA

Con banchetti, informazione sullo stato dell’avanzamento del cantiere, situazione de* prigionier*, presentazione della marcia, ecc. .

a seguire: CENA CONDIVISA .

dopo cena: INTRATTENIMENTO MUSICALE

con ALESSIO LEGA e ICE EYES BAND.

VENERDI’ 18 LUGLIO

ORE 9 PARTENZA DELLA MARCIA NOTAV DA AVIGLIANA A VAIE,

FERMATA A S.AMBROGIO e incontro in Piazza XXV aprile con il comitato locale e l’amministrazione cittadina (con dono da parte del Movimento di una bandiera NO TAV e una bandiera per la libertà de* quattro NO TAV accusat* di terrorismo. Le bandiere verranno donate ad ogni amministrazione)

PRANZO AL SACCO nei vicini giardinetti

prosecuzione verso CHIUSA S.MICHELE passando nella zona delle cave

ARRIVO A VAIE e sistemazioni in area presidio.

ORE 18 incontro sul tema

‘STORIA DEL PRESIDIO E PROSPETTIVE DI LOTTA’

a seguire: CENA

ORE 21,30: proiezione del docufilm di Fulvio Grimaldi

“FRONTE ITALIA-PARTIGIANI DEL 2000, dai No Tav ai No Muos, tutti i NO della resistenza in giro per l’Italia.”

dibattito con l’autore .

a seguire: MUSICA.

SABATO 19 LUGLIO

ORE 9 PARTENZA MARCIA NOTAV DA VAIE VERSO SAN DIDERO.

ARRIVO SANT’ANTONINO CON VOLANTINAGGIO e presenza di banchetti al mercato

PRANZO A VILLARFOCCHIARDO (offerto dal comitato locale)

INCONTRO CON L’AMMINISTRAZIONE CITTADINA

DA VILLARFOCCHIARDO PARTENZA PER SAN DIDERO.

Arrivo e sistemazione dei partecipanti.

Incontro con l’amministrazione cittadina.

A seguire, volantinaggio e iniziative musicali a passeggio per il paese .

CENA a San Didero organizzata dai No Tav Trento .

ORE 21

INCONTRO / CONFRONTO TRA LE REALTÀ ESPRESSIONI DELLE LOTTE TERRITORIALI : No Tav Trento, No Tav Terzo Valico, No Mous, La Zad, etc.

ORE 15 all’ex stazione Ceres di Torino in corso Giulio Cesare

CORTEO : STOP AL MASSACRO A GAZA! PALESTINA LIBERA

“Sono 190 i morti palestinesi dall’inizio delle operazioni dell’esercito sionista.
Continuano i bombardamenti nella Striscia di Gaza e gli scontri della popolazione contro l’esercito israeliano in Cisgiordania.
Da più parti ci sono pressioni sulle forze politiche palestinesi affinché accettino una tregua promossa dell’Egitto le cui condizioni, però, vanno tutte a vantaggio di Israele.
In questo momento è importante più che mai far sentire al popolo Palestinese la solidarietà internazionale!
A fianco della Resistenza!Palestina libera!”

http://www.infoaut.org/index.php/component/jcalpro/view/1475/payday-bank

DOMENICA 20 LUGLIO

ORE 9 al campeggio di San Didero

COLAZIONE

PRANZO AUTOGESTITO al presidio.

ORE 15: PASSEGGIATA SINO AL “MAOMETTO” DI BORGONE,

storia del luogo racconti storici e leggende.

CENA al presidio di Borgone.

ORE 21,30

IL PRESIDIO SI RACCONTA E INCONTRA I PARTECIPANTI ALLA MARCIA

ORE 24 Rientro al campeggio a San Didero.

CALENDARIO UDIENZE PROCESSI NO TAV AGGIORNATO:

http://www.tgmaddalena.it/

 

CAVALLERIZZA REALE OCCUPATA: EVENTI,PROGRAMMA

http://cavallerizzareale.wordpress.com/

 

Altre iniziative su :

http://piemonte.puscii.nl/?post_type=indypress_event&p

http://radioblackout.org/calendario/

http://www.fabionews.info/torinovive.php

Per aggiornamenti e documentazione NOTAV andare sui siti :

www.notav.infowww.notav.euwww.notav-valsangone.euwww.notavtorino.orghttp://www.spintadalbass.org/index.htm/www.ambientevalsusa.itwww.lavallecheresiste.blogspot.comhttp://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135http://www.tgmaddalena.it/

http://noterzovalico.noblogs.org/- http://noterzovalico.wordpress.com/

www.mavericknews.wordpress.com : Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files

http://www.latalpadimilano.it/ : Il giornale dei macchinisti delle ferrovia stampato a Milano.

AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA :

 LA LOTTA PAGA: PRIMA VITTORIA DEI LAVORATORI DELLE COOPERATIVE DEI FACCHINI DEI MERCATI GENERALI DI TORINO

12 luglio 14 TG Vallesusa :

“L’ANNO ZERO DEI “DANNATI DELLA TERRA”

Hanno conquistato dignità, regole, riconoscimento sindacale con il primo accordo dopo anni di lotte: sono i lavoratori della logistica dei Mercati Generali di Torino.

Ora avranno una busta paga normale.

Ma il significato della loro vittoria va oltre i vantaggi immediati.

di Fabrizio Salmoni

…Dopo un mese abbondante di duro confronto con le cooperative che gestiscono l’enorme area dei Mercati, sotto la pressione della prospettiva di un nuovo sciopero (con danni per le coop calcolabili tra i 3 e i 6 milioni di euro), le più grandi della trentina di coop hanno sottoscritto l’impegno ad applicare il contratto nazionale della logistica. Be’, che c’è di sensazionale? – potrebbe chiedersi qualcuno.

C’è che prima di questo accordo i Mercati Generali erano ad un livello di relazioni sindacali più o meno da era proto-industriale: rapporti diretti e individuali, paghe da 600 euro mensili + 700 in nero e quindi tasse pagate solo sulla tranche palese, niente ferie, tfr, 13ma, mutua (l’assenza di un solo giorno poteva valere una trattenuta fino a 100 euro), niente straordinari notturni e persino qualche forma di caporalato per i più disgraziati che scavalcavano il muro per avere una notte di lavoro, turni fino a 15 ore. Tutto questo nella democratica Torino del Pd e all’insaputa del mondo non sommerso.

L’ACCORDO, FIRMATO IL 2 LUGLIO AL CAAT con la maggioranza delle cooperative e ribadito il 9 Luglio in Municipio alla presenza dell’Assessore al Lavoro Mangone, prevede tutto quello che compare in una “normale” busta paga ma la storia di questa lotta non è finita qui, naturalmente: ora bisognerà andare a far firmare l’accordo a tutte le cooperative senza indecisioni o differenze.

A quanto mi raccontano, l’incontro in Municipio non è stato indolore: la controparte aveva l’incubo di un nuovo sciopero ma, a partire dall’Assessore Mangone, si è partiti dalle intimidazioni: “Se fate di nuovo sciopero ci saranno arresti e licenziamenti“.

Concetti simpaticamente ribaditi dalla Digos a piano terra.

La risposta è stata “Non ci fate paura“e la solidità ha impresso una certa celerità all’accordo. Un tentativo della Uil (chiamata da chi?) di inserirsi è stato sventato con decisione.

Si sono ottenute rappresentatività, dignità e regole ma già dai prossimi giorni si dovranno affrontare altri nodi: i livelli, le cooperative irregolari (ci sono anche quelle!),  modifiche al regolamento interno (le testimonianze parlano di rapporti di estrema prepotenza per non dire soprusi), la verifica del versamento dei contributi, e 30 lavoratori lasciati a casa.

Dovranno riassumerli, se no sciopero subito! Tanto per chiarire che per la prima volta dopo tanto tempo sono le categorie di lavoratori peggio pagate e peggio garantite a guidare una protesta sociale che stenta a manifestarsi…”

http://www.tgvallesusa.it/?p=9659

UN PROGRAMMA DI LOTTA:

“LA LOTTA DEI FACCHINI IKEA È LA LOTTA DI TUTTE E TUTTI!

SABATO 26 LUGLIO IN TUTTE LE PARTI D’ITALIA DOVE SIAMO PRESENTI ORGANIZZIAMO DEI PRESIDI DAVANTI AI NEGOZI IKEA.

….Adesso l’azienda svedese ha intenzione di vendicarsi: a inizio di maggio di quest’anno la coo-perativa San Martino, operante nel magazzino IKEA di Piacenza, ha aperto la controffensiva padronale sospendendo 33 facchini fra i più attivi e sindacalizzati.

La motivazione addotta è l’ingiustificato blocco del lavoro che avrebbero messo in pratica circa due settimane prima.

Nella realtà, i facchini hanno compreso che si è trattato di una reprimenda bella e buona verso il sindacato SiCobas, considerato scomodo visto che il blocco incriminato fu determinato dalla negazione di un’assemblea sindacale unitaria degli impiegati nel magazzino.

Subito viene, quindi, indetto lo stato d’agitazione, con l’adesione della gran parte dei lavoratori.

Viene quindi strappato un accordo in Prefettura che prevedeva la reintegrazione di questi lavoratori, che vie-ne però totalmente ignorato dalla cooperativa, che addirittura  licenziava 24 di loro.

Interviene quindi immediatamente la solidarietà di lavoratori di altri stabilimenti e di numerosi attivisti di Piacenza e del centro nord, per dare forza all’arma principale di questa battaglia: il blocco della circolazione delle merci. Altrettanto velocemente si costruisce una rete di solidarietà in grado di coinvolgere più città attraverso volantinaggi e presidi….

Ciò che sta succedendo all’Ikea è ciò che succede con il Jobs Act, con i tagli ai servizi, con la fine della cassa integrazione; è ciò che succede alla FIAT come all’Ilva.

Attraverso gli organi di stampa, i sindacati compiacenti, la politica asservita, chi ci sfrutta non può tollerare che anziché prendercela gli uni con gli altri ci rivolgiamo direttamente contro di loro per avere ciò che ci spetta.

Per questo si uniscono e si muovono su diversi livelli – spendendo fiori di milioni! – pur di schiacciare la lotta dei facchini. Negli anni precedenti, facendo come loro, riuscimmo a rispondere ed il più delle volte a batterli. Anche questa volta possiamo e dobbiamo non essere da meno.

D’altra parte se i padroni si compattano e le loro politiche si “armonizzano”, allora è il caso che anche noi iniziamo a fare “gioco di squadra”, a smettere di andare in ordine sparso, provando insieme ad APRIRE UNO SPAZIO COLLETTIVO IN CUI FAR COMUNICARE LE INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ E DI LOTTA, rafforzarle a vicenda, portarle su un piano politico generale in grado di parlare a tutte le lavoratrici ed i lavoratori.

LA LOTTA CONTRO UN FUTURO LAVORATIVO SEMPRE PIÙ PRECARIO, MISERO E FATICOSO PER TUTTI PASSA PER PIACENZA.

OPERIAMO PER UNIRE LE LOTTE che in Europa oggi si manifestano anche da parte dei lavoratori Ikea.

RAFFORZIAMO L’UNITÀ D’AZIONE verso un fronte più ampio dei lavoratori Ikea e per un’iniziativa politica verso i proletari degli altri settori lavorativi, contro l’attacco alle loro condizioni di vita e di lavoro….”

http://www.infoaut.org/index.php/blog/precariato-sociale/item/12324-la-lotta-dei-facchini-ikea-%C3%A8-la-lotta-di-tutte-e-tutti

LUGLIO 14 CRISI E RIVENDICAZIONI PROLETARIE

OLTRE I FACCHINI, IL FACCHINAGGIO, OLTRETUTTO http://www.rottacomunista.org/redazione/CrisiRivendicazioni5.pdf

 SABATO 12 LUGLIO ANCORA SULLA PASSEGGIATA AL CANTIERE TAV IN CLAREA

13 luglio 14 TG Vallesusa :

“FUOCHI ARTIFICIALI AL CANTIERE DI CHIOMONTE

Di Leonardo Capella

Sono da poco passate le 21:30 del 12 luglio, quando la prevista visita al cantiere No TAV di Chiomonte ha inizio. Da Giaglione partono circa 300 attivisti, un atmosfera allegra e ricca di cori accompagna la prima parte del passeggiata.

In prossimità del bivio, dove ha inizio il sentiero alto che porta ai mulini, vengono decise le ultime modalità. Sicura la presenza delle Forze dell’Ordine al ponte sul Clarea, si decide per il sentiero alto che permette di aggirare l’ostacolo.

Chi non se la sente di affrontare le difficoltà della camminata, circa una cinquantina, lascia il passo al gruppo più numeroso che impegna il ripido sentiero e prosegue lungo la strada Giaglione-Chiomonte.

I cinquanta arrivati  all’uscita dell’autostrada, notano la presenza di alcune camionette della Polizia stazionare lungo l’autostrada. Diventa evidente la strategia pensata dalla Forze dell’Ordine, chiudere a tenaglia i dimostranti.

Ricordiamo la notte del 19 luglio dello scorso anno…

E’ appena passata la mezzanotte quando i fuochi d’artificio lanciati sopra ed attorno al cantiere, i cori un poco d’ovunque rendono evidente dove si trova la restante parte degli attivisti.

Scesi dai pendii sovrastanti il cantiere, cantando slogan e cori hanno ravvivato per una ventina di minuti quei luoghi normalmente avvolti dalla tristezza.

Tutti terminano senza incidenti, si riprende la strada per  Giaglione, dove gli ultimi arrivano poco dopo le 2.

Come era stato annunciato degli organizzatori, gli attivisti hanno raggiunto i luoghi che si erano prefissati e le Forze dell’Ordine, in questa serata, non sono state in grado di impedirlo”.

http://www.tgvallesusa.it/?p=9664

 LUNEDÌ 14 LUGLIO 5° UDIENZA NELL’AULA BUNKER DELLE VALLETTE DEL PROCESSO CONTRO NICCOLÒ, CHIARA, CLAUDIO E MATTIA.

TG R del 14-LUG-2014 ore 1400

https://www.youtube.com/watch?v=rvOsk0nrnIs

TG R del 14-LUG-2014 ore 1930

https://www.youtube.com/watch?v=pNkava6pvWo

14 luglio 14 TG Vallesusa :

“PROCESSO COMPRESSORE. ARRIVA LA RAI TG3….

Il tg3 crea enfasi, – chissà cosa succederà? – si chiedono in aula.

Presto spiegato, un video delle stesse immagini degli arresti ma spettacolarizzato meglio, con nuove inquadrature e arrangiamenti scenici. I No Tav – ma sti PM hanno studiato a Hollywood?

di Valsusa Report.

….L’attacco inizia alle 3e15 zona baita poi sotto l’autostrada alle 3e16, poi entrano per la durata di circa 2 minuti lanciando bottiglie incendiarie, prende fuoco il compressore, tutto dura 4 minuti.

La ricostruzione non spiega che le azioni dimostrative sono svolte in diversi punti in tempi diversi e ad altezze rilevanti si parla di 15 metri di altezza, distanze di centinaia di metri, con reti alte mediamente 3 metri….

Si va avanti si sente anche l’ingegnere Gilli di LTF confermare le enormi spese, dai 70.000 ai 100.000 euro al mese per la spesa logistica di guardiania fatta dallo stato e rimborsata da LTF. Ad un certo punto, si intravedono forse, dei gonfiamenti di preventivi dei danni, in primo momento rilevati a 94.000 euro e poi ridimensionata – leggermente – come dirà, in consuntivo a circa 70.000, dove 1 ora di operaio Itinera costa 100 euro, fatto rilevante per l’avvocato Pelazza, durante l’interrogatorio al Manager Ltf Piergiuseppe Gilli, responsabile anche della realizzazione del tunnel esplorativo di Chiomonte, comunque – dirà – io non ho fatto accertamenti tecnici, i rilievi dei danni li ha fatti l’impresa….”

http://www.tgvallesusa.it/?p=9676

14 luglio 14 TG Maddalena :

“PROCESSO PER TERRORISMO, DIRETTA UDIENZA 14 LUGLIO, AULA BUNKER TORINO

‘Il cantiere è come un fortino’ e ammonterebbero a 10 milioni di euro i costi stimati per la sicurezza del cantiere TAV di Chiomonte.

Il riferimento è alla videosorveglianza ed al sistema d’illuminazione a protezione del cantiere da giugno 2011, come riferito da Gilli Piergiuseppe, responsabile di LTF, che non sa nulla della condanna di LTF per turbativa d’asta (proprio per questi lavori), nel febbraio 2011.
Poi l’analisi del video ed il racconti di altri agenti: fuochi, fuocherelli, lacrimogeni e quant’altro

 MARTEDÌ 15 LUGLIO SI È SVOLTA L’ENNESIMA UDIENZA DEL PROCESSO AI 53 NOTAV per il 27 giugno e 3 luglio 2011

15 luglio 2014 TG Maddalena :

“LACRIMOGENI AL CS ARMI DA GUERRA, NON VANNO MAI SPARATE AD ALZO ZERO E MAI PUNTATE SOPRA LO STERNO (maxiprocesso no tav udienza 15 luglio 2014)

Lacrimogeni al CS, armi da guerra altamente tossiche, con gravi effetti nell’immediato (anche psicologici) e nel lungo termine (cancerogini, mutageni).

La perizia sugli effetti dei CS al maxi processo no tav in aula bunker. “Non vanno mai sparati ad altezza ZERO e mai puntate sopra lo sterno” come riportato sulle istruzioni dello stesso produttore (SIMAD)….

Di Simonetta Zandiri

Entra il primo (ed unico) teste, Massimo Zucchetti, Torino.
Avv.Bertone:
anticipo che faremo insieme le domande io e l’avvocato Milano. Può dirci di cosa si occupa?
Teste: sono professore ordinario al politecnico di Torino, insegno alla facoltà di ingegneria, sicurezza e analisi di rischio, adesso insegno storia …

Alcune volte sono stato perito della procura di Venezia nel 2004 per una questione riguardante la pericolosità in caso di caduta di aerei contenenti sostanze tossiche all’aeroporto di Venezia.

Poi sono stato consulente tecnico di parte nel processo ThyssenKrupp, per alcuni lavoratori costituitisi parte civile, una perizia sugli aspetti relativi alle sostanze pericolose contenute in quell’impianto. Inoltre sono consulente tecnico di parte per la questione MUOS, un’installazione che emette onde elettromagnetiche e sulla quale è necesario fare delle valutazioni d’impatto ambientale, sono consulente per comuni e istituzioni che si sono costituiti all’interno di questo procedimento. Sono stato consulente tecnico per la Procura di Lanusei nel caso della base militare di Quirra e in particolare in quel caso il Procuratore Fiordalisi mi ha incaricato come consulente tecnico di svolgere una perizia riguardo la presenza di sostanze pericolose all’interno del poligono interforze….
http://www.tgmaddalena.it/maxiprocesso-notav-aula-bunker-diretta-udienza-15-luglio/

 ESATTAMENTE 3 ANNI FA …

15 luglio 14 TG Vallesusa :

15 LUGLIO 2011: LEZIONE SUI LACRIMOGENI CS

di Gabriella Tittonel

Era un’assolata giornata quella del 15 luglio 2011, luminosa come quella di due settimane prima. Quella della domenica della grande marcia di Chiomonte, del 3 luglio, voluta per protestare per quanto accaduto il  27 giugno,  giorno dello sgombero dalla Maddalena

Quel giorno di lacrimogeni Cs, cancerogeni e mutageni, ne vennero sparati più di quattromila su donne, adulti e soprattutto bambini. Che conobbero per la prima volta queste sostanze.

E che subito, constatati gli effetti,  desiderarono conoscerle meglio.

Per questo il 15 luglio in molti si ritrovarono davanti ai cancelli della centrale di Chiomonte per seguire una lezione davvero alternativa, proposta dal Professor Zucchetti del Politecnico di Torino.

Quel giorno, davanti ai cancelli (affinché anche le Forze dell’Ordine potessero seguire  la lezione) Zucchetti parlò dei Cs, appartenenti alla famiglie delle armi chimiche, vietati in guerra ma diventati convincenti ( e devastanti ) dissuasori tra i civili….”

http://www.tgvallesusa.it/?p=9714

15 luglio 14 TG Vallesusa :

“PROCESSO AI NO TAV. LA MAFIA IN VAL SUSA NON È ARGOMENTO RILEVANTE

In apertura dell’ultima udienza stagionale, la Lectio Magistralis di Zucchetti sui gas Cs.

Poi le tante istanze della difesa per far considerare le mancanze rilevate nella prima fase del processo, tra cui le risultanze dell’ultima inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.

Tutto respinto, come sempre

di Fabrizio Salmoni.

Non sono rilevanti ai fini dei fatti sotto processo e non costituiscono fatti attenuanti. L’operazione “San Michele” e le informative dei Carabinieri che hanno recentemente portato a provvedimenti contro Giovanni Toro e idem Vincenzo Donato, Nino Triolo e Franco Zaccone, l’ambiguità delle posizioni di Salvatore Gallo (“signore delle tessere” Pd in Val Susa) e di Ferdinando Lazzaro ex titolare Italcoge indagato per smaltimento illecito di rifiuti, l’informativa del Ten. Col. dei Carabinieri Domenico Mascoli in cui si parla dei rapporti tra ditte del cantiere e ‘ndrangheta…per la Corte, tutto questo non c’entra niente con le ragioni dei valsusini nel contestare anche duramente un cantiere già illegittimo per tanti dettagli (area recintata, Cup, ordinanze ripetute, appalto Cmc, costi delle forniture gonfiati a dismisura – v. Expo e Mose – e subappalti vari). Anzi, a sentire la pm Quaglino, contestato solo “da piccoli gruppi” di persone.

Questa è l’anomalia di un processo che non si vuole contestualizzare a costo di apparire provocatori come con il rifiuto dei pm di interrogare i testi a difesa “perchè ovviamente inattendibili” a priori manco fossero attendibili le schiere di agenti che hanno redatto relazioni di servizio identiche fin nella punteggiatura….”

http://www.tgvallesusa.it/?p=9694

 INTANTO ALTRA “VISITA” DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE LUPI AL CANTIERE DI CHIOMONTE, garantisce che gli imprenditori danneggiati saranno risarciti .

Il Sindacato di Polizia SIULP ha denunciato la nocività delle polveri nel cantiere, pertanto domani Scibona del Movimento 5 Stelle ed Esposito andranno in visita ispettiva.

TG R del 15-LUG-2014 ore 1930

https://www.youtube.com/watch?v=-s8qgWc9jak

ARTICOLI IN RASSEGNA

MARTEDÌ 15 LUGLIO, REDDITO DISOCCUPATI : MISSIONE COMPIUTA! 

“SI È SVOLTO NEGLI UFFICI DELLA REGIONE L’INCONTRO CON L’ASSESSORE GIOVANNA PENTENERO E CON L’ASSESSORE CARLO CHIAMA, ai quali abbiamo consegnato le firme raccolte nei vari presidi per il Reddito ai Disoccupati.

Come immaginavamo la strada da percorrere è ancora lunga, ma il dialogo non è mancato così come l’intenzione di rivederci entro un paio di mesi per fare un ulteriore punto della situazione. Noi ovviamente andremo avanti fino ad allora con nuove iniziative. 
1800 Grazie a tutti quelli che hanno firmato l’appello, vi terremo aggiornati…”.

https://www.facebook.com/pages/Lavoro-o-Garanzia-Del-Salario-SI-Cobas-Torino/632631686809311?ref=ts&fref=ts

 MERCOLEDI’ 16 LUGLIO 6° UDIENZA NELL’AULA BUNKER DELLE VALLETTE DEL PROCESSO CONTRO NICCOLÒ, CHIARA, CLAUDIO E MATTIA.

TG R del 16-LUG-2014 ore 1400

https://www.youtube.com/watch?v=5mkuG6XSt4o

I PM chiedono di unificare il processo con quello contro Lucio, Francesco e Graziano; gli Avvocati della Difesa si sono giustamente opposti, si deciderà a settembre, nel frattempo però i NOTAV rimangono in carcere.

16 luglio 14 TG Maddalena :

“TROMBETTE E CESOIE, L’ARMAMENTARIO DEI “TERRORISTI” NO

…..Il PM Rinaudo comincia l’udienza chiedendo l’acquisizione della misura cautelare riferita ai tre attivisti arrestati qualche giorno fa, “allo stato è per detenzione di armi, incendio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Produciamo ordinanza di custodia cautelare. Intercettazione in cui fanno riferimento ai fatti di cui ci stiamo occupando e ai quattro indagati (Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò). Consulenza tecnica su questa intercettazione con cd audio dell’intercettazione ambientale. ”

Gli avvocati difensori chiedono 15 minuti di pausa per consultare l’ordinanza, visto che contiene per intero l’intercettazione ambientale.

L’udienza riprende, la difesa spiega le ragioni dell’opposizione alla richiesta di acquisizione. Tra le motivazioni, il fatto che i decreti autorizzativi si presentano “completamente in bianco, ad eccezione dell’autorizzazione del giudice all’intercettazione ambientale”.

Il PM Rinaudo interviene giustificando gli omissis sui decreti autorizzativi: “le parti in bianco riguardano esclusivamente uno degli arrestati e, inoltre, in allegato ai decreti autorizzativi vi è anche un file audio dell’intercettazione ambientale ai tre militanti arrestati.”

Il PM Padalino interviene subito dopo, aggiungendo che l’acquisizione dell’intercettazione ambientale è fondamentale perché necessaria allo sviluppo delle indagini.

La Procura spiega che si sta procedendo in un’indagine per reati ASSOCIATIVI ed è “evidente che non vogliono rendere noti i nomi degli altri indagati”.

Il Presidente della Corte d’Assise, Pietro Capello, si pronuncerà nel merito alla ripresa delle udienze, il 16 settembre, nonostante la richiesta dell’Avv. Novaro di poter avere una risposta prima per prepararsi meglio….”

http://www.tgmaddalena.it/trombette-e-cesoie-larmamentario-dei-terroristi-no-tav-udienza-16-luglio-2014/

 MERCOLEDÌ 16 LUGLIO I SENATORI MARCO SCIBONA E STEFANO ESPOSITO HANNO VISITATO IL CANTIERE DI CHIOMONTE in seguito alle “segnalazioni” del Sindacato di Polizia SIULP che, probabilmente dopo aver letto le documentazioni NOTAV sull’inquinamento del cantiere, hanno chiesto una verifica (gli uomini in divisa, dicono, sono 150 come gli operai!)

I tecnici di LTF hanno rassicurato e mostrato le misure di sicurezza ed i dati rilevati dalle apparecchiature di controllo che dicono essere verificate dall’ARPA Piemonte che mette i dati sul sito GRANDI OPERE Nuovo collegamento Torino Lione Cunicolo Maddalena (?)

(http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/grandi-opere/torino-lione/nltl?)

TG R del 16-LUG-2014 ore 1930

https://www.youtube.com/watch?v=dt9WVyfS5kI

SIGNIFICATIVO:

LA CGIL INVECE CHIEDE LA MONETIZZAZIONE DEI RISCHI…, “non ci lamentiamo…”..”Senza dimenticare i problemi legati alle manifestazioni No Tav…” …”..un operaio ha perso un dito mentre spostava delle tubazioni….”

IL SAP HA ANCHE PROBLEMI DI CESSI E TAVOLI….

(VEDI ARTICOLO di Repubblica in RS)

16 luglio 14 TG Vallesusa :

“IL BOSCO SI STA AMMALANDO IN CLAREA

di Gabriella Tittonel

Dallo scorso novembre 2013 nel cantiere della Clarea, con l’inizio dei lavori della talpa Gea, un nuovo e inquietante ospite è venuto a far parte di quel mondo: la polvere della galleria.

Polvere di roccia, di rocce di varia natura, sminuzzate e ridotte in finissima polvere, polvere che si deposita giorno dopo giorno ovunque, anche quando all’apparenza non ve n’è.

E polvere che si cerca di assoggettare, bagnando le strade, gli spazi, utilizzando da due settimane anche due cannoni spara acqua, simili a quelli utilizzati per sparare la neve sui campi di sci.

Ma la polvere, incurante dei divieti, nel suo svolazzare conquista anche il bosco circostante, copre le foglie e lì rimane, soffocando giorno dopo giorno il loro respiro…

Il bosco intorno si sta ammalando, lo dicono chiaramente le foglie che si possono osservare.(VEDI FOTO)

Ma che accadrà agli umani?

http://www.tgvallesusa.it/?p=9718

Luglio 14 TG Vallesusa :

“STORIA E CARRIERA DI HUBERT DU MESNIL

La storia della Torino-Lione è ricca di personaggi che un giorno probabilmente finiranno in galera ma che per incarichi istituzionali, politici o trasversali (partiti/ imprese/ cooperative/ malavita organizzata) interagiscono allegramente per spartirsi il malloppo. Oggi governano le grandi opere e il flusso del malaffare. I nomi li conosciamo tutti, compresi quelli dei loro amici nei media e nei punti nodali della repressione.

da Presidio Europa

http://www.tgvallesusa.it/?p=9670

 “T’ES RIEN SANS TERRE”

(TU SEI NULLA SENZA TERRA)

Canzone dell’incontro del 5 e 6 luglio 2014 a Notre-Dame-des-Landes:

ABBANDONO DEL PROGETTO E CONVERGENZE DELLE LOTTE.

https://www.youtube.com/watch?v=Pt-wlnEP_v4

12 luglio 14 BDSitalia :

“DA GAZA UN URGENTE APPELLO: AGITE ORA!

PROTESTE IN OLTRE 30 CITTÀ ITALIANE NEI PROSSIMI GIORNI

Secondo il Ministero della Salute palestinese, a Gaza, sotto i bombardamenti israeliani, sono ad oggi 192 i morti e 1410 i feriti, l’80 per cento civili. Sul sito di Nena News,l’elenco dei nomi delle vittime, che non sono solo un numero.

Mentre Israele bombarda Gaza, nella Cisgiordania proseguono gli arresti indiscriminati.

Più che mai dobbiamo farci sentire, stare al fianco della popolazione palestinese. Ora è il momento di scendere in piazza. È sempre il momento per impegnarci nelle campagne BDS.

DALLA SOCIETÀ CIVILE PALESTINESE DI GAZA ARRIVA UN URGENTE APPELLO:

“Noi palestinesi intrappolati a Gaza insanguinata e assediata facciamo appello alle persone di coscienza in tutto il mondo perché agiscano, protestino ed intensifichino i boicottaggi, i disinvestimenti e le sanzioni contro Israele fino a che metta fine a questo attacco omicida alla nostra gente e sia chiamata a renderne conto.

http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/1360-appello-gaza

IL COMITATO NAZIONALE PALESTINESE PER IL BDS SCRIVE:

“Le azioni BDS di massa e campagne strategicamente sviluppate sono urgentemente necessarie per ritenere Israele responsabile e fermare questa e future aggressioni contro il popolo palestinese a Gaza e altrove….”

http://bdsitalia.org/index.php/comunicati-sul-bds/1353-comunicato-bds-protective-edge

 LUGLIO 14 “IL CAMPO DI STERMINIO DI GAZA”

ISM-Italia, Torino, 9 luglio 2014

www.ism-italia.org/?p=3991
Marco Carrai, Matteo Renzi, Itzhak Gutgeld
“PERCHÉ L’ITALIA È UNA PROVINCIA DI ISRAELE”
Matteo Renzi al Parlamento Europeo
:

«Non possiamo essere ciechi rispetto a ciò che sta accadendo adesso in Medioriente: l’Europa deve fare di più per affermare il diritto alla patria dei palestinesi e il dovere – non solo il diritto – di Israele di esistere»

www.ism-italia.org/?p=3996.
LE NAZIONI UNITE E LA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA SUL MURO COSTRUITO DA ISRAELE NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI
www.ism-italia.org/?p=3999

12 luglio 2014 NOTAV Info :

“SIAMO TUTTI PALESTINESI!

Nella striscia di Gaza si muore sotto le bombe di Israele e a morire sono, come sempre, bambini, donne, anziani, un’umanità indifesa,una natura violentata, le vittime del Nord del mondo, di un sistema sempre più subdolo e violento, che fa il deserto e lo chiama pace…..

Dalla Valle di Susa antagonista e solidale giunga alla Palestina e ai suoi resistenti  un abbraccio fraterno e la volontà di lotta collettiva che deve essere da subito, come primo passo, il boicottaggio dei prodotti israeliani.

Quei luoghi devastati che molti di noi hanno concretamente conosciuto e che tutti amiamo, quel popolo ospitale, di antica cultura e di indomabile coraggio è il nostro popolo.

LIBERTÀ ED AUTODETERMINAZIONE PER IL POPOLO PALESTINESE,ORA!

Siamo tutti Palestinesi!”

http://www.notav.info/post/siamo-tutti-palestinesi/

 APPELLO CONTRO LA VENDETTA DI STATO :

http://www.notav.info/senza-categoria/appello-contro-la-vendetta-di-stato-per-la-giustizia-con-chiara-claudio-mattia-e-niccolo-per-tutte-e-tutti-noi/

 APPELLO IN FRANCIA PER  RICHIEDERE IL RITIRO DELLA COMMISSIONE EUROPEA  DAL PROCESSO E LA PRESENZA DI OSSERVATORI INTERNAZIONALI.

E’ stato inviato a Bovè e ad altri giuristi, parlamentari europei.

“URGENT : L’ÉTAT ITALIEN MOBILISE L’ANTITERRORISME POUR S’ATTAQUER AU MOUVEMENT NO TAV. NE LE LAISSONS PAS FAIRE

http://zad.nadir.org/IMG/pdf/no-tav_appel_proces_.pdf

Collectif international Pro No TAV : proces.nt@riseup.net

 “UNA GIUSTA RESISTENZA”

Video intervista ad alcuni avvocati sulle recenti accuse di terrorismo contro il movimento NO TAV (https://www.youtube.com/watch?v=1nx18QkvmaI&feature=youtu.be)

VERSIONE RIDOTTA : http://youtu.be/03vVyrbmJVU

 LE STRANE AMICIZIE DEL PM RINAUDO”

L’inchiesta consiste in un’ampia e documentata trattazione di decenni di mafie, appalti e partiti in Val Susa: autostrada A32, cementificazione dell’Alta Valle, Olimpiadi 2006, Alta Velocità, dagli anni’ 70 fino ai giorni nostri, con particolare riferimento al ruolo di certi magistrati e in particolare di Rinaudo.

OPUSCOLO al link http://piemonte.puscii.nl/articolo/20410)

 TERRORISMO IN VALSUSA. UNA STORIA GIÀ VISTA

14 maggio 14 Nuova Società

di Marta Tondo

…..In un documento redatto da Mario Frisetti detto “Schizzo” e Tobia Imperato, due volti noti (storici, verrebbe da dire) dell’anarchia torinese, l’8 ottobre 2013 e presentato il 12 novembre, insieme ad Alberto Perino, esponente di spicco del movimento No Tav, viene “predetto” quanto sarebbe avvenuto neanche un mese dopo: ovvero che si preparava una vasta operazione che avrebbe portato all’arresto, con la pesante accusa di terrorismo, di qualcuno legato alla lotta all’Alta Velocità.

È così è stato: in quattro, Chiara, Claudio, Mattia, Niccolò, vengono arrestati il 9 dicembre con la pesantissima accusa di terrorismo, per aver partecipato ad un assalto alle reti del cantiere di Chiomonte il 13 maggio 2013…”

http://www.nuovasocieta.it/editoriali/terrorismo-in-valsusa-una-storia-gia-vista/

 ALCUNI ALTRI SERVIZI TV,  TG E QUOTIDIANI

(VEDI anche su : http://davi-luciano.myblog.it/)

 PROCESSI AI NOTAV

14 luglio 14 Repubblica :

SPESI DIECI MILIONI PER PROTEGGERE IL CANTIERE DI CHIOMONTE DAGLI ATTACCHI DEI NO TAV”

Lo ha rivelato il responsabile di Ltf Italia al processo contro i quattro No Tav imputati per l’assalto nel 2013. Poi i pm mostrano il video dell’attacco: “Quattro minuti di fuochi”

Provocò danni per quasi 100 mila euro l’attacco del 14 maggio 2013 al cantiere Tav di Chiomonte, mentre per proteggere la struttura, dal 2011 ad oggi, fra videosorveglianza, barriere e illuminazione sono stati spesi 10 milioni: lo ha detto Piergiuseppe Gilli, responsabile delle costruzioni in Italia di Ltf, testimoniando a Torino alla ripresa del processo per terrorismo a quattro No Tav. Nell’attacco furono adoperate anche molotov. ….

All’interno erano stati lanciati vari ordigni e un compressore era stato incendiato.”Da altre telecamere – ha aggiunto il teste descrivendo altre immagini – si vede un personaggio con la fiamma ossidrica che incendia qualcosa”. “Questo è il gruppo denominato C – ha detto il poliziotto – e alle 3.17 si è poi allontanato per I boschi. Il gruppo A invece è quello che alle 3.15 era al cancello 4. Alla fine si sono ricomposti e sono andati via insieme. Anche la zona 4 e 5 era stata interessata dal lancio di molotov e altro”. Alle 3.18 l’attacco era finito. L’incursione vera e propria all’interno del cantiere durò invece circa due minuti”.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/14/news/spesi_dieci_milioni_per_proteggere_il_cantiere_di_chiomonte_dagli_attacchi_dei_no_tav-91525956/

IL VIDEO DELL’ASSALTO
http://video.repubblica.it/dossier/battaglia-no-tav/no-tav-l-attacco-al-cantiere-di-chiomonte-nelle-immagini-della-polizia/149479/147986

14 luglio 2014 Stampa :

“AL PROCESSO NO TAV IL MANAGER LTF “SPESI 10 MILIONI IN PROTEZIONI”

Ripreso il processo ai quattro attivisti imputati di aver assaltato il cantiere di Chiomonte con azioni terroristiche

Massimiliano Peggio Torino

«Finora a partire dal 2011 la società Ltf ha dovuto allestire via via opere di protezione al cantiere, tra barriere, impianti d’illuminazione e di sorveglianza, per 10 milioni di euro. L’attacco del maggio 2013 provocò danni di poco inferiori ai 100 mila euro».

A dirlo, di fronte ai giudici della corte d’Assise di Torino, in qualità di testimone è Piergiuseppe Gilli, manager Ltf responsabile della realizzazione del tunnel esplorativo di Chiomonte, opera propedeutica alla costruzione dell’Alta Velocità per conoscere le caratteristiche della roccia. …

Le telecamere hanno catturato 15 soggetti, camuffati con caschi e tute scure, attaccare da due punti il cantiere.

Il gruppo più numeroso è quello che si era introdotto nell’area, all’altezza dell’imbocco del tunnel esplorativo, per poi lanciare le bombe molotov”.

http://www.lastampa.it/2014/07/14/cronaca/al-processo-no-tav-il-manager-ltf-spesi-milioni-in-protezioni-djIO0mJFLuXuTCUVsk0N9L/pagina.html

15 luglio 2014 Libero :

“DIFENDERCI DAI NOTAV È COSTATO DIECI MILIONI E LA DIGNITÀ DELLO STATO

http://www.selpressmm.com/units/esr_visualizza.asp?chkIm=95

16 luglio 2014 Stampa :

“ASSALTO AL CANTIERE TAV DI CHIOMONTE. SCONTRO IN AULA SULLE INTERCETTAZIONI

Nella registrazione in un ristorante di Milano uno degli ultimi arrestati fa  importanti rivelazioni sulle dinamiche dell’attacco e sui partecipanti

….A  scatenare il braccio di ferro tra accusa e difesa, di fronte alla corte d’ Assise, è stata la produzione da parte dei pm della nuova ordinanza di custodia  cautelare nei confronti di altri tre attivisti No Tav, arrestati la scorsa  settimana con l’accusa di aver fatto parte del gruppo di attacco del maggio  2013.

Al centro della discussione l’utilizzo in questo processo, già in corso da  settimane, dell’intercettazione registrata in un ristorante di Milano, nella  quale uno degli ultimi arrestati fa importanti rivelazioni sulle dinamiche dell’ attacco e sui partecipanti.

Per la Procura di tratta di un documento prezioso,  che integra le ipotesi d’accusa perché «rilevanti sotto il profilo probatorio».

I difensori dei quattro No Tav hanno contestato la legittimità della  produzione, in quanto legata ad un altro procedimento penale. «Vista la  complessità dei temi in discussione – ha detto Pietro Capello, presidente della  corte d’Assise, al termine del duello procedurale tra accusa e difese –  scioglieremo le riserve alla ripresa del processo, a settembre».

http://www.lastampa.it/2014/07/16/cronaca/assalto-al-cantiere-tav-di-chiomonte-scontro-in-aula-sulle-intercettazioni-aPYJb5Ez7Pr3ssOfFcZwvM/pagina.html

16 luglio 14 Repubblica :

“I PM AL PROCESSO AI NO TAV ACCUSATI DI TERRORISMO: “ACQUISITE LE INTERCETTAZIONI DEI COMPLICI”

I difensori dei quattro si oppongono. La Corte ha rimandato la decisione a settembre

di Federica Cravero

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/16/news/i_pm_al_processo_ai_no_tav_accusati_di_terrorismo_acquisite_le_intercettazioni_dei_complici-91701862/

14 luglio 14 Repubblica :

“CHIOMONTE, LA PROTESTA DEI POLIZIOTTI: “COSTRETTI A USARE GLI SCUDI COME TAVOLA”

Gli agenti, a differenza dell’esercito, non hanno una mensa riservata. E gli operai chiedono aumenti di stipendio: “Il nostro è un lavoro a doppio rischio”

di Fabio Tanzilli

“Il cantiere della Tav di Chiomonte non è un posto come gli altri, bisogna investire più risorse per tutelare chi ci lavora”. Gli operai e i poliziotti che lavorano alla Maddalena chiedono maggiori attenzioni alle ditte che hanno vinto gli appalti.

La questione viene affrontata da due sindacalisti: il delegato rsu valsusino della Cgil Cosimo Russo, fresco di una vittoria schiacciante alle ultime elezioni al cantiere, ed il segretario generale del sindacato di polizia Sap, Gianni Tonelli.

La talpa ha appena scavato il primo chilometro e la Cgil ha chiesto un incontro con la direzione lavori per concordare un aumento del salario, come previsto per legge. “si può arrivare fino al 20 per cento in più  –  spiega Russo  –  noi chiederemo il massimo, perché il nostro è un lavoro a rischio, bucare una montagna è sempre pericoloso, nonostante si prendano tutte le misure di sicurezza, come qui a Chiomonte.

Senza dimenticare i problemi legati alle manifestazioni No Tav.

Insomma, siamo in mezzo a due fuochi”. La questione salariale è quella che interessa di più: “Nel 2005, per lo stesso lavoro in galleria, avevamo una busta paga da 2700 euro al mese  –  aggiunge Russo  –  ora si arriva malapena a 2000….

Durante la perforazione alcune rocce hanno iniziato a “scoppiare” e sgretolarsi, provocando la caduta di un masso di notevoli dimensioni. “Sono rischi che fanno parte del mestiere  –  aggiunge Russo  –  PER QUESTO NON CI LAMENTIAMO, MA CHIEDIAMO CHE IL NOSTRO IMPEGNO VENGA RICONOSCIUTO”.

A ESSERE DAVVERO ARRABBIATI PER LE CONDIZIONI DI LAVORO SONO I POLIZIOTTI e lo fanno sapere tramite il segretario Tonelli: “I nostri agenti non hanno gabinetti degni di questo nome, né locali per mangiare nella pausa pranzo, a differenza dell’esercito  –  dice  – I militari e gli operai si sono organizzati con una loro mensa alla quale noi non abbiamo titolo di accesso e per mangiare dobbiamo metterci il baracchino sulle ginocchia, usando lo scudo come tavolo”….”
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/14/news/chiomonte_la_protesta_dei_poliziotti_costretti_a_usare_gli_scudi_come_tavola-91481192/

15 luglio 2014 Stampa :

“IL MINISTRO LUPI NEL CANTIERE TAV INCONTRA I LAVORATORI E I DIRIGENTI LTF

Blitz a sorpresa nel primo pomeriggio, mobilitati i dispositivi di sicurezza. Domani visita della Commissione Trasporti, con i senatori Esposito e Scibona

Massimo Numa Chiomonte

Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi visiterà oggi il cantiere Tav di Chiomonte.

Si tratta di un incontro con i lavoratori, i tecnici e i dirigenti di Ltf non programmato ma deciso dal ministro all’ultimo minuto.

I dispositivi di sicurezza, disposti dalla prefettura e dal questore Antonino Cufalo, sono stati mobilitati per accogliere Lupi e il suo staff.

È la terza visita del cantiere di Chiomonte da quando è iniziato lo scavo del tunnel, che ha superato i mille metri di profondità.

DOMANI SARÀ LA VOLTA DEI PARLAMENTARI DELLA COMMISSIONE TRASPORTI, CON IL VICEPRESIDENTE PD STEFANO ESPOSITO, SEGUITO DAL COLLEGA GRILLINO MARCO SCIBONA che fa parte dello stesso organismo parlamentare.

Al centro, la questione della tutela dei lavoratori e degli agenti dei presidi interforze, in relazione all’attività del cantiere”.

http://www.lastampa.it/2014/07/15/cronaca/il-ministro-lupi-nel-cantiere-tav-PFHbaSvMc37IUsuIU6UDKK/pagina.html

10 MIL COMPENSAZIONE : MA NON ERANO GIÀ PRONTI A GIUGNO 2012? (VEDI: http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/06/18/news/valsusa_i_primi_dieci_milioni_come_compensazione_tav-37441971/)

15 luglio 14 Repubblica :

“LUPI: “A INIZIO AGOSTO TASK FORCE SULLE COMPENSAZIONI PER LA TAV”

Il ministro in visita al cantiere di Chiomonte. “Pronti i primi dieci milioni, poi ne arriveranno altri”

Le aziende che lavorano alla Torino-Lione e hanno avuto danni per gli attacchi No Tav saranno rimborsate.

Lo ha ribadito il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, che oggi ha visitato il cantiere dei Chiomonte. “A inizio agosto convocheremo una task force in Val Susa per fare il punto su risarcimenti e compensazioni – ha detto -. Sono pronti i primi dieci milioni, ne arriveranno altri”.

E i sindaci che si rifiutano? ” I finanziamenti sono per il territorio”, ha risposto.
http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/07/15/news/lupi_a_inizio_agosto_task_force_sulle_compensazioni_per_la_tav-91663050/

16 luglio 2014 Stampa :

“IL COMUNE E IL PRESIDIO NO TAV ILLEGALE: FUNZIONARIO COMUNALE HA TINTEGGIATO LE PARETI DELL’«AVAMPOSTO» che il suo ufficio ha dichiarato abusivo

Roberto Travan Susa

«Sono dipendente comunale, contraria alla Torino-Lione e nel tempo libero faccio ciò che voglio». Anche tinteggiare il presidio No Tav che l’Ufficio tecnico in cui lavora ha ordinato di abbattere perché abusivo.

La protagonista è Maria Grazia De Michele, funzionario del Comune di Susa e convinta attivista «trenocrociata».

Che un paio di giorni fa ha partecipato ai lavori di manutenzione dell’avamposto costruito illegalmente alle porte della sua città.

Su Facebook – nella pagina dedicata per l’appunto al «Rifacimento del presidio No Tav di San Giuliano» – alcune foto la ritraggono nei panni di «imbianchina». …”

http://www.lastampa.it/2014/07/16/cronaca/presidio-abusivo-non-so-nulla-L1wzC4qmaf4G8trbyC0ocO/pagina.html

14 luglio 2014 Nazione Firenze:

“STAZIONE SULLA TAV: L’OBIETTIVO È DI FARCI FERMARE 20 TRENI VELOCI AL GIORNO.

Firmato l’accordo tra Toscana e Umbria. E se non ce la facesse?

Ecco il piano alternativo degli industrali per Olmo

La stazione è già prevista negli strumenti programmatori delle due regioni. Ceccarelli: “Un importante passo in avanti”. Fabianelli guida la linea degli imprenditori

Arezzo, – Oggi l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ha firmato col collega umbro Silvano Rometti il protocollo d’intesa che dà il via allo studio PER UNA STAZIONE DELL’ALTA VELOCITÀ (MEDIA ETRURIA) CAPACE DI SERVIRE AREZZO, SIENA E PERUGIA.

Tappa intermedia fra Roma e Firenze.

L’ispirazione per Media Etruria viene dalla stazione Medio Padana di Reggio Emilia.

Lì il tema era una fermata intermedia dell’alta velocità fra Bologna e Milano, al servizio dell’area da Modena a Parma. Qui invece si vorrebbe servire Toscana meridionale e Umbria, con una tappa fra Firenze e Roma.
Ma c’è il bacino d’utenza sufficiente per rendere conveniente una stazione? L’asticella è ferma ad almeno un milione di utenti potenziali, Arezzo con Siena e Perugia ci arriva a stento …”

http://www.lanazione.it/arezzo/alta-velocit%C3%A0-in-valdichiana-firmato-il-protocollo-d-intesa-tra-gli-assessori-ceccarelli-e-rometti-1.46219

13 luglio 14 FQ :

“(IN)SICUREZZA EXPO: “TROPPI FERITI”

RAPPORTO CHOC: PONTEGGI A RISCHIO, NIENTE ESTINTORI E PROTEZIONI. GLI INCIDENTI SONO CENTINAIA

di Marco Maroni, Milano

Ponteggi malsicuri, parapetti mancanti, scale a pioli usate per lavori in quota, attrezzature non a norma. È allarme per le condizioni di sicurezza nel cantiere dell’Expo.

Nei 110 ettari del sito sul confine tra Milano e Rho, l’attività è ancora scarsa: nessun padiglione dei paesi ospiti è stato costruito, la piastra, che è l’infrastruttura di base, è realizzata solo a metà, e dal terreno non sono state rimosse tutte le cosiddette “interferenze”.

Ma per quel che riguarda la sicurezza dei lavoratori, si registrano già migliaia di irregolarità e una quarantina d’incidenti; lo rivelano documenti interni di Expo.

Una situazione che desta preoccupazione soprattutto considerando che se al momento i cantieri occupano circa 800 lavoratori, ne sono previsti più di 4 mila nei prossimi mesi, quando la realizzazione degli edifici entrerà nel vivo, la corsa al completamento delle opere si farà più frenetica e la vigilanza sul lavoro inevitabilmente meno incisiva. …”

http://www.selpressmm.com/comunesesto/esr_visualizza.asp?chkIm=27

11 luglio 14 Repubblica :

“PARENTI E AMICI LE ASSUNZIONI FACILI ALLA PEDEMONTANA

di Sandro De Riccardis

MENTRE Pedemontana rischia di non portare a termine i cantieri dell’autostrada, i suoi vertici aprono le porte della società a parenti e compagni di partito del presidente della Provincia Guido Podestà. Dal 2012, il personale amministrativo della società raddoppia. Tra mogli, parenti e politici, l’ente si appesantisce di un costo medio ulteriore di circa 2 milioni e mezzo.

È in questo arco di tempo, dal 2012 a oggi, che entrano in Pedemontana gli uomini del partito di Podestà. Oltre agli esponenti di Ncd, assunto anche il leghista Gianbattista Fratus, che viene cooptato da Agnoloni nonostante la direzione generale, con uno scambio di mail, lo consideri non idoneo….”

http://www.infonodo.org/node/40530

12 luglio 2014 Repubblica :

“USA, GLI F35 RESTANO A TERRA. SALTA LA PRIMA APPARIZIONE UFFICIALE DEI CACCIA AD UN AIR SHOW INTERNAZIONALE

La Marina degli Stati Uniti ha mantenuto l’ordine di messa a terra per tutti gli F-35, il jet da combattimento costruito dalla Lockheed Martin Corp, ribadendo che non era ancora chiaro cosa abbia causato un guasto al motore su un velivolo dell’Air Force lo scorso 23 giugno.
In questo momento, non ho informazioni sufficienti per restituire la flotta F-35B e F-35C al volo,” ha dichiarato il vice ammiraglio David Dunaway, che dirige il Comando aereo della Marina.
Dunaway ha detto che di essere impegnato a restituire la flotta di F-35 il più presto possibile, ma che non c’era ancora “nessun evento distinguibile che indichi una causa principale nell’incidente dello scorso 23 giugno.”
Nell’incidente il mese scorso, il motore Pratt & Whitney su un F-35 Adell’Air Force si ruppe e prese fuoco, mentre il pilota si preparava a decollare da base di Eglin in Florida….”
http://www.repubblica.it/esteri/2014/07/12/news/usa_gli_f35_restano_a_terra_salta_la_prima_apparazione_dei_caccia_ad_un_air_show_internazionale-91349650/?ref=HRER2-1

16 luglio 2014 Stampa :

“L’OLANDA RESPONSABILE PER SREBRENICA

La Corte dell’Aja riconosce il ruolo dei caschi blu nella strage dei musulmani «Favorirono la deportazione di 300 persone». A sollevare il caso i famigliari

Una sentenza storica. Il tribunale dell’Aja ha deciso oggi che l’Olanda, il primo Stato processato per le azioni dei propri soldati sotto il mandato Onu, è «civilmente responsabile» della morte di circa 300 uomini e ragazzi musulmani di Srebrenica, rifugiatisi nella base dei caschi blu olandesi ed espulsi il 13 luglio 1995 per trovare la morte per mano dei soldati serbi.

Ma non è responsabile della morte di altri ottomila civili che stavano intorno alla base o fuggivano attraverso i boschi dopo la caduta della città, «zona protetta dell’Onu». …”

http://www.lastampa.it/2014/07/16/esteri/strage-di-srebrenica-svolta-allaja- anche-lolanda-responsabile-YSww3MBaD3Gb5jLagfMrpN/pagina.html

 APPELLI E PETIZIONI

RACCOLTA FIRME PER ESPOSTO AL TRIBUNALE DEI POPOLI‏

L’esposto denuncia la sistematica violazione, in tutta la vicenda del Tav, dei diritti fondamentali dei Valsusini (il diritto alla salute propria e delle generazioni future, il diritto all’ambiente, il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto a una informazione corretta e trasparente, il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita)

Chi volesse aderire direttamente sul sito del Controsservatorio può farlo alla pagina:

http://www.controsservatoriovalsusa.org/esposto-al-tpp/aderisci-all-iniziativa

 “GIUSTIZIA PER THOMAS SANKARA GIUSTIZIA PER L’AFRICA”

L’appello chiede l’apertura di un inchiesta indipendente sull’assassinio di Thomas Sankara, ex presidente del Burkina Faso.

FIRMA L’APPELLO INTERNAZIONALE :http://www.thomassankara.net/

VIDEO: “LE IDEE NON SI POSSONO UCCIDERE – THOMAS SANKARA”

http://www.youtube.com/watch?v=3j424KeqSPk

“… E QUEL GIORNO UCCISERO LA FELICITA’ “

http://www.youtube.com/watch?v=GPCNq-T7yDY

LA RACCOLTA FONDI PER LE SPESE LEGALI NOTAV DEVE CONTINUARE!

IL POPOLO NOTAV E’ GRANDE, NON E’ SOLO IN VALSUSA!

La raccolta fondi continua per le spese legali e per il sostegno ai NO TAV incarcerati e colpiti da misure restrittive.

I CONTRIBUTI DEVONO ESSERE VERSATI :

– sul conto corrente postale per le spese legali NO TAV  n.1004906838 – IBAN – IT22L0760101000001004906838 intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari.

– con carta di credito o pay pal sul sito http://www.laboratoriocivico.org/ cliccando su “Donazione”(in alto a destra), (in questo modo le donazioni sono a costo zero per chi le fa).

SOSTIENI LA CAMPAGNA 113EMERGENZA DIRITTI!,

“..Dopo 2 (due) anni, a privatizzazioni compiute, Il TAR ha dichiarato inammissibile il nostro ricorso giudicando i cittadini privi di legittimazione ad agire, e come monito (sic!) ci ha condannati a pagare 12500 euro di spese legali.

Increduli e indignati non abbiamo desistito e forti dell’art 113 della Costituzione che garantisce ai cittadini tutela anche in sede amministrativa, ci siamo appellati al Consiglio di Stato.

Ma quei giudici ci aspettavano al varco: nessun dibattito, sentenza immediata : siamo quivis de populo (in volgare: gente qualunque) che non ha titolo per rivolgersi alla giustizia anzi la intralcia. Senza nemmeno un accenno all’art. 113 della Costituzione, il nostro ricorso è respinto perché chiede di veder modellata l’organizzazione dei servizi pubblici comunali secondo le nostre “aspirazioni socio economiche, in contrasto con le norme e i principi comunitari e nazionali che tutelano i valori della legalità, del libero mercato e della concorrenza” (sic!).

E per punire il nostro atto eversivo di essere ricorsi alla giustizia, le spese legali aumentano a 30.000 euro (v. Sentenza N. 01572/2014REG.PROV.COLL.N. 01546/2014 REG.RIC.)…”

AIUTACI A PAGARE LO SCOTTO A QUESTA GIUSTIZIA DEL DENARO E DEI MERCATI versando il tuo contributo su Banca Etica – conto Piemonte – Associazione Acqua Bene Comune IBAN IT92F0501803200000000155854 – Causale: SPESE LEGALI TAR

http://www.buonacausa.org/cause/quivis-de-populo-il-mercato-contro-la-gente-comune

“MA DAVVERO PENSATE CHE SI POSSA GUIDARE UN TRENO FINO A 67 ANNI ?”

“Insieme agli ‘esodati’ e al danno incalcolabile per altri milioni di lavoratori, la riforma

Monti-Fornero ha prodotto  anche un micidiale paradosso meno noto: in una notte la soglia

pensionistica per macchinisti, capitreno e manovratori e’ stata elevata di colpo, da 58 a 67 anni

Ma per fare questi lavori – che sono particolarmente impegnativi ed usuranti – occorre

possedere e  mantenere requisiti psicofisici particolari  a garanzia della sicurezza ferroviaria

requisiti che, con l’avanzare dell’eta’, vengono meno con certezza statistica anche in assenza di particolari  patologie: vista, udito, riflessi e memoria, infatti, dopo i 60 anni calano fisiologicamente per tutti macchinista: guidare, da soli, treni fino a 300 km all’ora

capotreno: scortare convogli con centinaia di persone di cui si e’ responsabili

manovratore: infilarsi sotto a vagoni e carri da agganciare e sganciare con movimenti acrobatici

lavori che a 67 anni non si possono fare !…”

Pensioni ferrovieri: petizione on-line su change.org : FIRMIAMO
http://www.inmarcia.it/component/content/article/28-ultimora/633-petizione-on-line-per-modifica-norme-pensioni-ferrovieri

PETIZIONE DEL COMITATO NO TUNNEL TAV FIRENZE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Presidente Regione Toscana, Presidente Provincia Firenze, Sindaco di Firenze

Che si abbandoni l’inutile progetto del “Sottoattraversamento TAV di Firenze” per destinare quelle risorse al potenziamento della rete ferroviaria regionale e interregionale.

Cordiali saluti, [Il tuo nome]

http://www.change.org/it/petizioni/presidente-del-consiglio-dei-ministri-che-si-abbandoni-l-inutile-progetto-del-sottoattraversamento-tav-di-firenze-per-destinare-quelle-risorse-al-potenziamento-della-rete-ferroviaria-regionale-e-interregionale?recruiter=9967785&utm_campaign=signature_receipt&utm_medium=email&utm_source=share_petition

 STOP ALL’ECOCIDIO, LA TUA FIRMA È UTILE

Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è un tipo di democrazia diretta che permette ai cittadini europei di proporre emendamenti a leggi europee.

Con almeno un milione di voti di cittadini europei da almeno 7 paesi, la legge verrà discussa a livello europeo.

Appello  ICE :“L’inquinamento e la distruzione dell’ambiente, così come l’esaurimento delle risorse naturali avanzano velocemente e senza controllo. Il danneggiamento esteso o la distruzione degli ecosistemi si chiama ecocidio.

Tutte le forme di vita sulla terra, la nostra pacifica coesistenza, e il nostro stesso benessere dipendono da un ecosistema intatto. La natura fornisce le risorse necessarie e il nostro ambiente naturale. Noi dovremmo dare valore e proteggere questo dono generoso.

Per questo esigiamo che i crimini contro la natura siano riconosciuti come reati.

Chiediamo l’imputabilità diretta di coloro che prendono le decisioni politiche ed economiche, così come delle società che sono responsabili di ecocidio.”

I CRIMINI CONTRO LA NATURA SONO CRIMINI CONTRO LA PACE E L’UMANITÀ.
VOTA PER PROTEGGERE IL NOSTRO AMBIENTE NATURALE

http://www.endecocide.eu/

 ARRÊT DES DÉPENSES POUR LA LIGNE LYON TURIN, INVESTISSEMENT SUR D’AUTRES PROJETS UTILES

Ensemble, nous pouvons demander l’arrêt de la construction de la ligne Lyon-Turin. 26 milliards d’euros seraient nécessaires, le financement n’est pas bouclé, non-sens écologique et économique, chiffres truqués dans les estimations de trafic ferroviaire, conflits d’intérêts.

Profitons de cet argent pour l’investir sur de vrais projets innovants, pas pour faire plaisir à qq entreprises du BTP et leurs amis ! Exigeons la remise à plat du problème, les solutions alternatives existent et coûteront beaucoup moins cher !

https://secure.avaaz.org/fr/petition/Arret_des_depenses_pour_la_ligne_Lyon_Turin_investissement_sur_dautres_projets_utiles/?atztreb

 PETIZIONE AL GOVERNO ITALIANO : FERMARE IL TAV

“Voglio che fermino l’atroce scempio che si sta perpetrando in Val Clarea (Val di Susa) Torino per costruire l’opera più inutile e costosa su tutti i punti di vista ovvero il TAV.

Quello che voglio è che i soldi sperperati per quest’opera inutile vengano invece utilizzati per la messa ini sicurezza del territorio italiano, per il restauro e la cura dei beni artistici, archeologici, architettonici ed ambientali, oltre che per la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, oltre che il mantenimento della sanità lasciando aperti gli ospedali ed i reparti a beneficio vero della popolazione italiana….”

https://www.change.org/petitions/governo-italiano-fermare-il-tav?utm_campaign=twitter_link_action_box&utm_medium=twitter&utm_source=share_petition#

LA MAFIA MONDIALISTA : TTP-TTIP-TISA

Mentre nelle cucine del castello la servitù è impegnata a fornire hot dogs e frattaglie varie al popolaccio (riforme senato,province,leggi elettorali…campionati mondiali e altre fesserie) per tenerlo buono e rincitrullito,i signori del maniero si stanno preparando a nostre spese uno dei più succulenti banchetti di ogni tempo che ci renderà tutti dei poveri schiavi derelitti.
Il menù comprende tre trattati portati avanti nella più completa segretezza,tre acronimi di altrettante imprese criminali di liberismo selvaggio.
Tre sigle di cui già abbiamo parlato in varie occasioni e che molti già conoscono,ma che riteniamo utile darne una visione globale che ci consentirà di capire meglio il totale disastro che ci attende.
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TTP (Trans-Pacific Partnership).
 
13 Novembre 2013, Wikileaks ha pubblicato il progetto di negoziato segreto TPP (Trans-Pacific Partnership). Il TPP è il più grande trattato economico mai realizzato, che comprende le nazioni che rappresentano oltre il 40 per cento del PIL mondiale.
Le nazioni interessate sono : Stati Uniti, Canada, Australia, Messico, Giappone, Cile, Malesia, Singapore, Perù, Nuova Zelanda, Vietnam e Brunei.
La decisiva attuazione del TPP è avvenuta a Salt Lake City, nello Utah, il 19-24 Novembre 2013.
Il capitolo pubblicato da Wikileaks è forse il capitolo più controverso del TPP causa dei suoi effetti ad ampio raggio sui farmaci, editori, servizi internet, le libertà civili e brevetti biologici.
L’accesso alle bozze dei capitoli TPP è segreto. I membri del Congresso degli Stati Uniti sono solo in grado di visualizzare porzioni selezionate di documenti trattati relativi a condizioni molto restrittive e sotto stretta sorveglianza. E ‘stato in precedenza rivelato che solo tre individui in ogni nazione TPP hanno accesso al testo integrale del contratto. Solo i lobbisti in guardia degli interessi delle grandi aziende statunitensi come Chevron, Halliburton, Monsanto e Walmart – essi solo hanno l’accesso privilegiato alle sezioni cruciali del testo del trattato.
I negoziati TPP sono attualmente in una fase critica. L’amministrazione Obama si prepara al fast-track del trattato TPP,in modo da evitare il Congresso degli Stati Uniti possa discutere o o possa attuare modifiche a parti del trattato.
Il fatto che il TPP non preveda al momento l’adesione dei paesi europei non deve trarci in inganno.
Fosche nubi di repressione si addensano all’orizzonte anche sui nostri cieli, perché il Trans Pacific Partnership spiana la strada ad un altro mostruoso accordo di portata globale, accordo del quale il TPP costituisce infatti soltanto la base, il punto di partenza.
Stiamo parlando del TTIP (Transatlantic Trade and Investment)
 
  TTIP (Transatlantic Trade and Investment )
 
Il TPP è il precursore per l’altrettanto segreto TTIP patto USA-UE (scambio di partenariato transatlantico per gli investimenti), per il quale il presidente Obama ha avviato negoziati USA-UE nel gennaio 2013.
E’ un Trattato che ha l’intento di promuovere un mercato transatlantico senza ostacoli,specie per gli Usa che hanno leggi molto più permissive di quelle europee in svariati campi: economico,giuridico,digitale,farmaceutico,alimentare,OGM….
Insomma una deregulation generale,dove in pratica tutte le norme protettive vigenti in Europa saranno poste sotto la tutela delle mega-corporations americane,con gli eurocrati di Bruxelles addetti al compito di far ingoiare la pillola ai cittadini euroschiavi
Una sciagura pari,se non superiore,a quella dell’euro.
Se questo nuovo mostro prenderà vita, esso regimenterà il 60% del PIL globale e assesterà un micidiale colpo a quel poco che ancora resta delle sovranità nazionali degli Stati e delle identità culturali dei popoli.
Il TTIP che apre le porte al libero scambio senza regole è un trattato segreto tra USA e UE che il popolino non potrà consultare, come il TTP e il TISA.
Qui trovate i particolari di questo trattato ,pubblicati in un nostro precedente post.
 
-anche
 
TISA- (Trade in Services Agreement)...a cui diamo più ampio spazio,essendo forse il meno conosciuto
 
Mentre l’Unione Europea e gli Stati Uniti lavorano in segretezza al TTIP (Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti), altrettanto in segretezza si lavora al Trattato sugli Scambi nei Servizi (TISA -Trade in Services Agreement) che coinvolge cinquanta paesi, tra cui gli USA, l’UE e la Svizzera, e riguarda il 68,2% degli scambi mondiali nel settore dei servizi.
 
Consiste nell’abolizione di tutte le ultime restrizioni per le megabanche e gli hedge fund.
L’aura di segretezza che circonda i negoziati emerge fin dalle prime righe dell’Allegato sui Servizi Finanziari, il quale afferma che“deve essere protetto da diffusione non autorizzata” e “conservato in edificio, stanza o contenitore sotto chiave o assicurato“.
Inoltre, esso può essere desegretato “cinque anni dopo l’entrata in vigore del TISA o, se non si giunge ad un accordo, cinque anni dopo la fine dei negoziati”.
 
L’accordo mira alla chiusura o alla privatizzazione di qualsiasi forma di servizi forniti dal “settore pubblico”, compresi la sanità, l’istruzione, i trasporti, servizi vitali per i cittadini che non dovrebbero in alcun modo essere considerati come “merci profittevoli da essere scambiate liberamente”.
Persino i fondi pensione statali sarebbero proibiti, in quanto vengono considerati monopoli.
La vittoria definitiva della finanza-liberismo selvaggio sulla politica
 
Un trattato internazionale che potrebbe avere enormi conseguenze per lavoratori e cittadini italiani e, in generale, per miliardi di persone nel mondo, privatizzando ancora di più servizi fondamentali, come banche, sanità, trasporti, istruzione, su pressione di grandi lobby e multinazionali.
Sappiamo parte dei contenuti grazie a WikiLeaks,l’organizzazione di Julian Assange (e pubblicati sull’Espresso nonchè sul quotidiano tedesco “Sueddeutsche Zeitung”.
Una pubblicazione che avviene proprio in occasione dell’anniversario dei due anni che Julian Assange ha finora trascorso da recluso nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, come ricorda l’organizzazione .
 
E’ un trattato che non riguarda le merci, ma i servizi, ovvero il cuore dell’economia dei paesi sviluppati, come l’Italia, che è uno dei paesi europei che lo sta negoziando attraverso la Commissione Europea.
Gli interessi in gioco sono enormi: il settore servizi è il più grande per posti di lavoro nel mondo e produce il 70 per cento del prodotto interno lordo globale. Solo negli Stati Uniti rappresenta il 75 per cento dell’economia e genera l’80 per cento dei posti di lavoro del settore privato.
L’ultimo trattato analogo è stato il Gats del 1995.
 
A sedere al tavolo delle trattative del Tisa sono i paesi che hanno i mercati del settore servizi più grandi del mondo: Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Canada, i 28 paesi dell’Unione Europea, più Svizzera, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Israele, Turchia, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Pakistan, Panama, Perù, Paraguay, Cile, Colombia, Messico e Costa Rica.
Con interessi in ballo giganteschi: gli appetiti di grandi multinazionali e lobby sono enormi.
La più aggressiva è la “Coalition of Services Industries”, lobby americana che porta avanti un’agenda di privatizzazione dei servizi, dove Stati e governi sono semplicemente visti come un intralcio al business: «Dobbiamo supportare la capacità delle aziende di competere in modo giusto e secondo fattori basati sul mercato, non sui governi», scrive la Coalition of Services Industries nei suoi comunicati a favore del Tisa, documenti che sono tra i pochissimi disponibili per avere un’idea delle manovre in corso.
 
(Csi– 5th Annual Global Services Summit “Pushing the Frontiers of Services” –
October 30, 2013- Plaza Hotel
Ecco chi sono gli sponsors di questa Coalition criminale….tutte multinazionali:)
 
Bozze del trattato, informazioni precise sulle trattative non ce ne sono. Per questo il documento reso noto da WikiLeaks, è importante. Per la prima volta dall’inizio delle trattative Tisa viene reso pubblico il testo delle negoziazioni in corso sulla finanza: servizi bancari, prodotti finanziari, assicurazioni.
 Il testo risale al 14 aprile scorso, data dell’ultimo incontro negoziale – (il successivo è stato dal 23 al 27 giugno ) ed è un estratto che rivela le richieste delle parti che stanno trattando, mettendo in evidenza le divergenze tra i vari paesi, come Stati Uniti e Unione Europea, e quindi rivelando le diverse ambizioni e agende nazionali.
 
Segretezza.
 
A colpire subito è la prima pagina del file, che spiega come il documento debba restare segreto anche se può essere discusso utilizzando canali non protetti: «Questo documento deve essere protetto dalla rivelazione non autorizzata, ma può essere inviato per posta, trasmesso per email non secretata o per fax, discusso su linee telefoniche non sicure e archiviato su computer non riservati. Deve essere conservato in un edificio, stanza o contenitore chiusi o protetti».
 
Pare difficile credere che, nonostante la crisi senza precedenti che ha travolto l’intera economia mondiale, distruggendo imprese, cancellando milioni di posti di lavoro e, purtroppo, anche tante vite umane, le nuove regole finanziarie mondiali vengano decise in totale segretezza.
Ma una spiegazione c’è: Tisa è l’eredità del “Doha Round”, la serie di negoziati iniziati a Doha, Qatar, nel 2001, e condotti all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), per la globalizzazione e la liberalizzazione dell’economia, che ha scatenato proteste massicce in tutto il mondo e che è fallito nel 2011, dopo dieci anni di trattative che hanno visto contrapposti il mondo sviluppato, Stati Uniti, Giappone Unione Europea, e quello in via di sviluppo, India, Cina, America Latina.
Con il fallimento del Doha Round, gli Stati Uniti e i paesi che spingono per globalizzazione e liberalizzazioni, hanno spostato le trattative in un angolo buio , lontano dall’Organizzazione mondiale del Commercio, per sfuggire alle piazze che esplodevano in massicce, e a volte minacciose e violente, proteste no global.
Il risultato è il Tisa, di cui nessuno parla e di cui pochissimi sanno.
Eppure questo accordo condizionerà le vite di miliardi di persone.
Cosa prevede il Tisa? Impossibile capirlo con certezza fino a quando l’intera bozza dell’accordo non sarà disponibile, ma il draft sui servizi finanziari rivelato da WikiLeaks rivela un trend chiarissimo.
«Il più grande pericolo del Tisa è che fermerà i tentativi dei governi di rafforzare le regole nel settore finanziario», spiega Jane Kelsey, professoressa di legge dell’Università di Auckland, Nuova Zelanda, nota per il suo approccio critico alla globalizzazione. «Il Tisa è promosso dagli stessi governi che hanno creato nel Wto il modello finanziario di deregulation che ha fallito e che è stato accusato di avere aiutato ad alimentare la crisi economica globale…..Un esempio di quello che emerge da questa bozza filtrata all’esterno dimostra che i governi che aderiranno al Tisa rimarranno vincolati ed amplieranno i loro attuali livelli di deregolamentazione della finanza e delle liberalizzazioni, perderanno il diritto di conservare i dati finanziari sul loro territorio, si troveranno sotto pressione affinché approvino prodotti finanziari potenzialmente tossici e si troveranno ad affrontare azioni legali se prenderanno misure precauzionali per prevenire un’altra crisi».
 
Il tesoro dei dati.
 
L’articolo undici del testo fatto filtrare da WikiLeaks non lascia dubbi su come i dati delle transazioni finanziarie siano al centro delle mire e delle agende dei Paesi che trattano il Tisa.
Nel testo, Unione Europea, Stati Uniti e Panama, noto paradiso fiscale, portano avanti proposte diverse.
 
L’Europa richiede che «nessun paese parte delle trattative adotti misure che impediscano il trasferimento o l’esame delle informazioni finanziarie, incluso il trasferimento di dati con mezzi elettronici, da e verso il territorio del paese in questione».
L’Unione europea precisa che, nonostante questa condizione, il diritto da parte di uno Stato che aderisce al Tisa di proteggere i dati personali e la privacy rimarrà intatto«a condizione che tale diritto non venga usato per aggirare quanto prevede questo accordo».
 
Panama, invece, mette le mani avanti e chiede di specificare che « un paese parte dell’accordo non sia tenuto a fornire o a permettere l’accesso a informazioni correlate agli affari finanziari e ai conti di un cliente individuale di un’istituzione finanziaria o di un fornitore cross-border di servizi finanziari».
 
Gli Stati Uniti, invece, sono netti: i paesi che aderiscono all’accordo permetteranno al fornitore del servizio finanziario di trasferire dentro e fuori dal loro territorio, in forma elettronica o in altri modi, i dati. Punto. Nessuna precisazione sulla privacy, da parte degli Stati Uniti.
 
(la Ue cerca inutilmente ,ingenuamente e anche a mio avviso falsamente,di preservare qualche prerogativa di privacy……Panama fa l’interesse del suo paradiso fiscale e gli Usa come sempre vogliono fare come più a loro aggrada…cioè sapere i dati altrui e non fornire i propri)
 
Quello che colpisce di questo articolo del Tisa sui dati è che risulta in discussione proprio mentre nel mondo infuria il dibattito sui programmi di sorveglianza di massa e spionaggio della Nsa (innescato da Edward Snowden), programmi che permettono agli Stati Uniti di accedere a qualsiasi dato: da quelli delle comunicazioni a quelli finanziari.(come volevasi dimostrare)
Ma mentre la Nsa li acquisisce illegalmente, nel corso di operazioni segrete d’intelligence e quindi la loro utilizzabilità in sede ufficiale e di contenziosi è limitata, con il Tisa tutto sarà perfettamente autorizzato e alla luce del sole. (Capito?… i nostri amici yankees…!)
 
In altre parole, il Tisa rende manifesto che la stessa Europa – che ufficialmente ha aperto un’indagine sullo scandalo Nsa in sede di ‘Commissione sulle libertà civili, la giustizia e gli affari interni’ del Parlamento Europeo (Libe) – sta contemporaneamente e disinvoltamente trattando con gli Stati Uniti la cessione della sovranità sui nostri dati finanziari per ragioni di business.
(a proposito di malafede….della puttana Europa)
 
E sui dati, i lobbisti americani della ‘Coalition of services industries’, che spingono per il Tisa, non sembrano avere dubbi: «Con il progresso nella tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni, sempre più servizi potranno essere forniti all’utente per via elettronica e quindi le restrizioni sul libero flusso di dati rappresentano una barriera al commercio dei servizi in generale».
(tradotto: il progresso é solo per il loro interesse e portafoglio…)
 
Fino a che punto può arrivare il Tisa?
 
Non c’è dubbio che le negoziazioni del Tisa mirano a investire tutti i servizi, non solo quelli finanziari, quindi anche «sanità, istruzione e tutto il discorso della trasmissione dei dati». E per l’Italia chi sta trattando? «L’Italia, come la maggior parte dei paesi europei, ha delegato alla Commissione europea»
(e te pareva….ci pensano Juncker e soci…a fotterci!)
 
Daniel Bertossa, che per Public Services International sta cercando di seguire e analizzare le trattative, racconta all’Espresso che, anche se nessuno lo ha reso noto, «per ragioni tecniche che hanno a che fare con il Wto, noi sappiamo che il Tisa punta a investire tutti i servizi e i paesi che stanno negoziando sono molto espliciti sul fatto che vogliono occuparsi di tutti i servizi».
Perfino quelli nel settore militare che «sempre più fa ricorso al privato», spiega Bertossa, sottolineando quanto sia problematica la riservatezza intorno ai lavori del trattato e il fatto che sia condotto al di fuori del Wto, che,«pur con tutti i suoi problemi, perlomeno permette a tutti i paesi di partecipare alle negoziazioni e rende pubblico il testo delle trattative».
 
Invece, per sapere qualcosa del Tisa c’è voluta WikiLeaks.
 
 
NB- nostro il corsivo tra parentesi
————————–
Morale: sempre cornuti e mazziati dai gringos….(per i quali andiamo pure in guerra coi bei risultati che ci siam ritrovati….qualcuno poi ci spiegherà per cosa sono morti i nostri soldati a Nassirya e su altri teatri….e che non gli venga in mente di dire “per la democrazia” o altre simili balle…capito Pulcinella del Colle?….rischi sputi a raffica….
 
A quanto sembra i gringos hanno trovato il modo per fare soldi utilizzando i dollari freschi di stampa, immessi nella finanza americana dalla FED per ritirare dal mercato i titoli tossici che infestavano Wall Street.
Ed ora che l’operazione di lavaggio e riciclaggio dei titoli tossici può ritenersi conclusa e le Banche e le Istituzioni Finanziarie Americane si ritrovano i forzieri pieni di dollari ripuliti (molto meno all’economia reale), sorge il problema di investirli in attività redditizie, senza scatenare un onda inflazionistica in America.
Per ciò stanno pensando di scaricare questa immensa massa di carta igienica  sulla vecchia Europa, che grazie all’illuminata politica del austerità espansiva dei geni di Bruxelles, che ha provveduto a mandare in malora milioni delle sue imprese,ora consentirà che i gringo possano acquistarle per un pugno di dollari freschi di stampa.
Ma perché l’affare sia conveniente , bisogna che i gringos si mettano al riparo da eventuali manovre difensive Europee di tipo protezionistico, ed ecco perché le autorità USA insistono tanto per un accordo di libero scambio tra Europa e Nord America.Cioè tra USA e loro servi.
 
Naturalmente, questa ondata di dollari che si riverserà in Europa, provocherà una rivalutazione massiccia del Euro, ed una caduta del dollarocosì che le merci Americane diventeranno molto più competitive delle nostre, con il vantaggio per gli Americani che oltre a controllare le imprese di casa propria, avranno anche in mano il randello del comando su moltissime imprese Europee e su tutti gli assets,servizi….. degli  Stati.
 
 
Dopo gli alemanni (resi a loro volta vassalli),arriveranno i veri padroni gringos….! Noi comunque,resteremo sempre i servi della gleba…..
 
Pubblicato da johnny doe a 15:35

Il fondo a sinistra

un esempio di paraculismo eccelsoLa classe intellettuale brucia all’inferno.

di Renato F. Rallo · 16 luglio 2014
 
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C’è una nuovissima, meravigliosa avanguardia tra gli intellettuali-de-sinistra (Michele SerraChristian Raimo, Ida Dominijanni e tanti altri) sul conflitto in Medioriente: gli esaltatori del silenzio. Laddove l’intellettuale deve sempre necessariamente prendere una posizione, anche solo perchè dovrebbe sapere meglio di tutti che l’imparzialità è un’utopia (o un’omertà), essi invece tacciono, e se ne vantano.
 
Tra gli argomenti, oltre alla già nota “tragedia da entrambe le parti”, la “complessità della situazione”, spunta la geniale novità: la stanchezza.
 
Ebbene sì, gli intellettuali-de-sinistra non prendono più posizione sul conflitto israelo-palestinese perchè sono stanchi della ripetitività della situazione, dell’impotenza, e questa noia li uccide al punto che non riescono neanche più a scrivere due righe sul sionismo.
 
La loro ipersensibilità filantropica li costringe ad un silenzio colto, tenebroso, raffinato, ed invita il pubblico a fare altrettanto. Un’elegantissima orazione funebre in onore di un popolo che però, sfortunatamente, ancora deve morire.
 
Sbagliamo quindi a pensare che sia solo paura di parlare di certi argomenti in modo chiaro.
 
Sbagliamo a pensare che chi vuole rimanere amico del “grande pubblico” non può permettersi di dire una-parola-una sull’apartheid israeliana, sulle radici di quest’ennesimo episodio di pulizia etnica.
 
Sbagliamo perchè non hanno paura: si stanno solo annoiando.
 
A questo punto, cari Palestinesi, se volete che gli intellettuali-de-sinistra tornino a parlare della vostra lotta di liberazione smettetela di morire in modo così banale.
 
Non so, magari prima che il vostro corpo venga dilaniato da una bomba, mangiatevi dei coriandoli.

TORINO: DISOCCUPATO DA ALCUNI MESI, 29ENNE UCCIDE LA MADRE. “SONO SATANA”

16 luglio 2014

Ha ucciso la madre con una serie di fendenti, invocando il nome di Satana. È accaduto stamane, poco dopo le 8, in un alloggio al terzo piano di via Belfiore 19. La vittima è Maria Ferencz, di origine romena, 51 anni ; l’assassino è il figlio Alexandru Ferencz. Il corpo è stato scoperto, attorno alle 11, da un altro figlio che, visto il corpo della madre immerso in una pozza di sangue, è fuggito e ha dato l’allarme. I carabinieri del reparto radiomobile hanno fermato Alexandru, stringeva ancora il coltello ed era in stato confusionale. Sono intervenuti poi i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal pm Marina Nuccio. Si carca di capire cosa ha spinto il giovane a uccidere la madre, a cui era – secondo molte testimonianze – legatissimo. Era disoccupato da alcuni mesi e da qualche tempo appariva cambiato, più ombroso e depresso. È una famiglia di Testimoni di Geova, ben inseriti nel quartiere. Mai un problema, nessun contatto con la malavita della zona. Alexandru è incensurato, non aveva dato segni evidenti di squilibrio. I vicini di casa, stamane, hanno sentito urla e rumori da quell’alloggio al terzo piano ma nessuno poteva ipotizzare il delitto. Padre e fratello sono stati accompagnati nella caserma di San Salvario, per un primo interrogatorio.

Fonte lastampa

CLAMOROSO / IN SEGRETO LA UE PREPARA L’ATTUAZIONE DEL FISCAL COMPACT: 1.000 EURO L’ANNO PER OGNI ITALIANO PER 20 ANNI!

grazie UE, come avremmo mai potuto concepire un’esistenza felice e serena SENZA DI TE???
Capisco perché piace tanto alla sinistra italiana, che ha concepito EQUITALIA, nella Ue si ritrovano gli stessi principi. Senza la Ue, raccontano le sinistre, le nazioni sarebbero state trascinate in guerra l’una contro l’altra….Per fortuna stiamo tutti bene
Siamo ricchi, al massimo siamo evasori.

giovedì 20 marzo 2014

E’ in arrivo la maxi-tassa per l’Europa: mille euro all’anno per persona per vent’anni. L’ultimo mostro targato UE: il Debt Redemption Fund (Fondo di Redenzione del Debito) Altro che le buffonate del berluschino fiorentino! Altro che l’altra Europa dei sinistrati dalla vista corta! E’ in arrivo sul binario n° 20 (anni) un trenino carico di tasse targate Europa. Ma come!? E le riduzioni dell’Irpef dell’emulo del Berluska? Roba per le urne, che le cose serie verranno subito dopo.

Di cosa si tratta è presto detto. Tutti avranno notato lo strano silenzio della politica italiana sul Fiscal Compact, quasi che se lo fossero scordato, magari con la nascosta speranza di un abbuono dell’ultimo minuto, un po’ come avvenne al momento dell’ingresso nell’eurozona per i famosi parametri di Maastricht.

Ma mentre i politicanti italiani fingono che le priorità siano altre, a Bruxelles c’è chi lavora alacremente per dare al Fiscal Compact una forma attuativa precisa quanto atroce. Anche in questo caso, come in quello dell’italica Spending Review, sono all’opera gli “esperti”: undici tecnocrati di provata fede liberista, guidati dall’ex governatrice della banca centrale austriaca, la signora Gertrude Trumpel-Gugerell. Entro marzo, costoro dovranno presentare al presidente della Commissione UE, Barroso, le proprie proposte operative. Poi arriverà la decisione politica, presumibilmente dopo il voto degli europei che di quel che si sta preparando niente devono sapere, specie se sono cittadini degli stati dell’Europa mediterranea.

Sul lavoro di questi undici taglieggiatori erano già uscite delle indiscrezioni. Ma ora che la scadenza si avvicina i rumors si fanno più precisi. Ed anche la stampa italiana, dopo le balle a iosa sui “successi” di Renzi a Berlino, comincia a scrivere qualcosa. Ha iniziato ieri l’altro Il Foglio, con il titolo «Dare soldi, vedere cammello. L’Ue fruga nelle nostre tasche». Ha proseguito ieri il Corriere della Sera che, quasi a voler bilanciare il trionfalismo filo-governativo, ha titolato: «I nuovi vincoli e quelle illusioni sul “fiscal compact”».

E bravo, per una volta, il titolista del Corriere: sul Fiscal Compact sembra proprio che sia arrivato il momento di abbandonare le illusioni. Naturalmente, per chi ce le aveva. Che non è il nostro caso. Ma quale sarà la proposta degli undici, una strana squadra di calcio dove l’Italia, quasi fosse estranea al problema, non è neppure rappresentata?  Stando a quanto scrivono i due giornali italiani la proposta sarà incentrata su tre punti: Debt Redemption Fund, Eurobond, Tassa per l’Europa (anche se loro, ovviamente, non la chiameranno così).

Partiamo dal nuovo Fondo che si vorrebbe istituire, Debt Redemption Fund (DRF) secondo i più, European Redemption Fund (ERF) secondo altri, ma il nome non cambia la sostanza. In questo Fondo verrebbero fatti confluire i debiti di ogni Stato che eccedono il 60% in rapporto al pil. Per l’Italia, ad oggi circa 1.100 miliardi di euro.

Oh bella! Che si sia finalmente trovato il modo di mutualizzare il debito, come sperano gli euro-entusiasti e gli euro-speranzosi di centro-sinistra-destra? A farlo credere ci sono pure gli Eurobond, che a quel punto verrebbero emessi per far fronte alla massa del debito cumulata nel nuovo Fondo. Dunque anche i tassi di interesse della quota del debito italiano andrebbero a scendere. Una vera pacchia, se non fosse per la clausola che dovrebbe garantire – in automatico – l’azzeramento del debito assorbito dal Fondo in un periodo di vent’anni.

Come funzionerebbe questa clausola? Secondo i due giornali citati, con un prelievo diretto da parte del Fondo su una quota delle entrate fiscali di ciascun stato debitore. Così, giusto per non rischiare. Leggere per credere.

Scrive ad esempio Antonio Pilati su Il Foglio: «In realtà l’idea degli esperti è a doppio taglio e la seconda lama fa molto male all’Italia: è infatti previsto che dal gettito fiscale degli stati partecipanti si attui ogni anno un prelievo automatico pari a 1/20 del debito apportato al Fondo. Nel progetto, le risorse raccolte dal fisco nazionale passano in via diretta, tagliando fuori le autorità degli stati debitori, alle casse del Fondo. Si tratta di un passaggio cruciale e drammatico tanto nella sostanza quanto – e ancora di più – nella forma».

E così pure Riccardo Puglisi sul Corriere della Sera: «L’aspetto gravoso per l’Italia è che la commissione sta anche pensando ad un prelievo automatico annuo dalle entrate fiscali di ciascuno stato per un importo pari ad un ventesimo del debito pubblico trasferito al fondo stesso. Il rientro verso il 60 percento avverrebbe in modo meccanico, forse con un eccesso di cessione di sovranità».

«Forse con un eccesso di cessione di sovranità», impagabile Corriere! Adesso non possiamo sapere con esattezza come andrà a finire, ed è probabile che la patata bollente verrà affrontata solo dopo le elezioni europee. Ma la direzione di marcia è chiara. La linea dell’austerity non solo non è cambiata, ma ci si appresta ad un suo drammatico rilancio, del resto in perfetta coerenza con i contenuti del Fiscal Compact, noti ormai da due anni.

Per l’Italia si tratterebbe di un prelievo forzoso – in automatico, appunto – di 55 miliardi di euro all’anno per vent’anni. Cioè, per parafrase lo spaccone di Palazzo Chigi, di mille euro a persona (compresi vecchi e bambini) all’anno, per vent’anni. Per una famiglia media di tre persone, 60mila euro di tasse da versare all’Europa.

Naturalmente si può dubitare che si possa arrivare a tanto. Ma sta di fatto che questa è l’ipotesi sulla quale l’Unione Europea – quella vera, non quella immaginata a forza di Spinelli – sta lavorando. Magari questa ipotesi estrema verrà limata ed abbellita, ma il punto di partenza è questo. E sinceramente non ci sembra neppure così strano, considerata sia la natura oligarchica dell’UE, che il dominio incontrastato della Germania al suo interno.

E’ la logica del sistema dell’euro e della distruzione di ogni sovranità degli stati che in questo sistema sono destinati a soccombere. Tra questi il più importante è l’Italia. E forse sarà proprio nel nostro paese che si svolgerà la battaglia decisiva.

Ma ora, per favore, che nessuno venga a dire che non si conoscono i termini del problema. Il sistema dell’euro, tanto antidemocratico quanto antipopolare, procede imperterrito per la sua strada. Le classi popolari hanno davanti 20 anni (venti) di stenti, miseria e disoccupazione. O ci si batte per il recupero della sovranità nazionale, inclusa quella monetaria, o sarà inutile – peggio, ipocrita – venire a lamentarsi della catastrofe sociale che ci attende.

Lo diciamo ormai da anni, ma il poco encomiabile lavoro degli undici esperti (vedi la scheda in fondo all’articolo per capire chi sono davvero questi taglieggiatori), ha almeno il merito di togliere ogni ragionevole dubbio. Gli eurocrati non si fidano proprio dei singoli stati, dunque basta con i vincoli da rispettare e/o sanzionare. Meglio, molto meglio, mettere direttamente le mani nel gettito fiscale di ogni stato da “redimere”. Questa è la novità. Ed è una novità che si commenta da sola.

PS – Che ieri, in questo quadro, il presidente del consiglio abbia definito anacronistico il parametro del 3% nel rapporto debito/pil può solo far sorridere. Anacronistico? Probabilmente sì, ma per l’UE esattamente nel senso opposto a quel che Renzi vorrebbe. Per lorsignori il vincolo del 3% è acqua fresca, ben presto il Fiscal Compact esigerà vincoli ben più stringenti: questa volta non semplici percentuali, sulle quali magari discutere, bensì denaro sonante attinto direttamente con una ben definita Tassa per l’Europa.

Articolo scritto da Leonardo Mazzei per antimperialista.it – che ringraziamo.

NOTA.

Chi sono gli undici taglieggiatori (citati nell’articolo)

Gertrude Tumpel-Gugerell – Ex banchiera centrale austriaca, famosa per le operazioni speculative che misero in difficoltà la banca, è ora nel CdA di Commerzbank.

Agnés Bénassy-Quéré – Economista e docente presso diverse università francesi, ha lavorato al ministero delle finanze di Parigi.

Vitor Bento – Ex banchiere centrale del Portogallo, vicino al Partito Socialdemocratico di quel paese (centrodestra).

Graham Bishop – Consulente finanziario di altissimo livello, ultraliberista della prima ora, è stato membro influente della commissione che, negli anni ’90, preparò il passaggio all’euro.

Claudia Buch – Tedesca su posizioni liberiste. Esperta di mercati finanziari.

Leonardus Lex Hoogduin – Economista olandese, è stato advisor della Banca dei Regolamenti Internazionali.

Jan Mazak – Giudice slovacco. E’ stato avvocato generale presso la Corte europea di giustizia di Lussemburgo.

Belén Romana – Ex direttore del Tesoro spagnolo, attualmente amministratore delegato della Sareb, la “bad bank” cui sono stati conferiti gli asset tossici del settore immobiliare iberico.

Ingrida Simonyte – Ex ministro delle finanze della Lituania

Vesa Vihriala – Membro dell’Associazione degli industriali finlandesi (poteva mancare la Finlandia?), ex advisor di Olli Rehn.

Beatrice Weder di Mauro – Questa economista, che ha lavorato in passato per il Fondo Monetario Internazionale, è oggi nel board della ThyssenKrupp ed in quello di Hoffman-La Roche.

Leonardo Mazzei.
http://www.ilnord.it/c-2705_CLAMOROSO__IN_SEGRETO_LA_UE_PREPARA_LATTUAZIONE_DEL_FISCAL_COMPACT_1000_EURO_LANNO_PER_OGNI_ITALIANO_PER_20_ANNI

Trombette e cesoie, l’armamentario dei “terroristi” no tav (udienza 16 luglio 2014)

 Un breve resoconto dell’udienza udierna, in aula bunker, per l’ormai noto defunto compressore. Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia sono nella gabbia, circondati da 12 agenti della polizia penitenziaria e due Carabinieri. Così pericolosi? Mentre si attende il nuovo riesame per rivedere i termini della custodia cautelare, anche a seguito del recente arresto per lo stesso episodio, ma con capi d’imputazione più bassi, di due attivisti di Milano ed uno di Lecce, come ricordato dagli avvocati della difesa.

Anche oggi identificazione con ripresa video del documento, ormai è una prassi consolidata.

Rinaudo

Il PM Rinaudo comincia l’udienza chiedendo l’acquisizione della misura cautelare riferita ai tre attivisti arrestati qualche giorno fa, “allo stato è per detenzione di armi, incendio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Produciamo ordinanza di custodia cautelare. Intercettazione in cui fanno riferimento ai fatti di cui ci stiamo occupando e ai quattro indagati (Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò). Consulenza tecnica su questa intercettazione con cd audio dell’intercettazione ambientale. ”

Novaro

Gli avvocati difensori chiedono 15 minuti di pausa per consultare l’ordinanza, visto che contiene per intero l’intercettazione ambientale. L’udienza riprende, la difesa spiega le ragioni dell’opposizione alla richiesta di acquisizione. Tra le motivazioni, il fatto che i decreti autorizzativi si presentano “completamente in bianco, ad eccezione dell’autorizzazione del giudice all’intercettazione ambientale”.

Losco

Il PM Rinaudo interviene giustificando gli omissis sui decreti autorizzativi: “le parti in bianco riguardano esclusivamente uno degli arrestati e, inoltre, in allegato ai decreti autorizzativi vi è anche un file audio dell’intercettazione ambientale ai tre militanti arrestati.”

PM_Ordinanza
Il PM Padalino interviene subito dopo, aggiungendo che l’acquisizione dell’intercettazione ambientale è fondamentale perché necessaria allo sviluppo delle indagini. La Procura spiega che si sta procedendo in un’indagine per reati ASSOCIATIVI ed è “evidente che non vogliono rendere noti i nomi degli altri indagati”. Il Presidente della Corte d’Assise, Pietro Capello, si pronuncerà nel merito alla ripresa delle udienze, il 16 settembre, nonostante la richiesta dell’Avv. Novaro di poter avere una risposta prima per prepararsi meglio.

Cancello
E’ l’ora del teste Marcello Cavallaro, maresciallo ordinario dei carabinieri a Gorizia. PM Padalino mostra delle immagini inerenti alla notte del 14 maggio. Il teste non è in grado di riconoscere nessuno tra le ombre al di fuori delle reti. Solo ombre, era buio.
Il PM Padalino prosegue mostrando altre immagini “suggerendo” al teste risposte che quest’ultimo non è effettivamente in grado di dare perché non ricorda i fatti. Alcuni solidali protestano. Gli avvocati della difesa si oppongono “all’imboccamento” del teste da parte del pm. Il presidente concorda con la difesa.
Segue un altro teste, il maresciallo ordinario Masso Rocco, un altro cacciatore di Calabria. Il teste, presente la notte del 14 maggio, racconta di essere stato incaricato, con altri quattro colleghi, di controllare la zona bassa del cantiere, ovvero quella vicino all’imbocco della galleria, raggiunta a piedi dalla zona della control room. Il PM Rinaudo gli domanda cosa ha trovato all’arrivo. Il teste risponde che vi era un macchinario di lavoro danneggiato e puzza di bruciato. Quando sono arrivati non era più in atto l’attacco al cantiere, ma l’incendio era ancora in atto. Il fumo proveniva sia dall’incendio che dal lancio dei lacrimogeni delle forze dell’ordine.

MassoRocco_Cacciat_Calabria

Il PM domanda il percorso effettuato per giungere alla zona dell’incendio. Il teste: “Siamo usciti dal cancello n.4, perlustrando l’intera area che va dal cancello 4 al cancello 8, rientrando infine dal cancello 3 (ovvero quello vicino alla control room). All’uscita del cancello 4 abbiamo rinvenuto delle parti di molotov non esplose, ovvero un panno di cotone, una bottiglia, un accendino. Inoltre, una batteria di fuochi d’artificio.” Il pm Rinaudo chiede conferma degli oggetti rinvenuti mostrandogli delle foto. Il teste conferma. Sul video le immagini dei pericolosi oggetti.

 

Trombetta "avvisatore acustico"
Trombetta “avvisatore acustico”
Avvisatore acustico a gas
Avvisatore acustico a gas
Cesoie
Cesoie
"Mortaio"?
“Mortaio”?

E’ l’ora di Rigoni Giampiero, ispettore capo della polizia scientifica di Torino. Il PM Rinaudo domanda come operano per effettuare un sopralluogo . Il teste risponde che effettuano foto ad ampio campo, fino ad arrivare al particolare e alle foto dei singoli reperti, poi repertate in busta e sequestrate, secondo una formula di “step to step”, sui punti del ritrovamento degli oggetti.

Pelazza

L’avvocato Pelazza, per la difesa: “mi può confermare che il primo schizzo planimetrico era errato? Teste: “Sì, ma ciò che conta di più sono le foto. Il cantiere ha subito delle modifiche e io non ci sono stato che due o tre volte in tutto. “Avvocato Novaro, sempre per la difesa: confrontando i due schizzi planimetrici, l’erronea disposizione sul territorio sta nel fatto che la galleria è stata collocata molto più in basso, conferma?” Teste: “Non so.” Avvocato Novaro: “Lei ha detto che quello che conta di più è la foto per poi collocarla nella planimetria: come avviene questo processo? Teste: “Parliamo di schizzo planimetrico in realtà, il quale non richiede la stessa precisione di una vera e propria planimetria.”
L’udienza si conclude qui, la prossima il 18 settembre.

Prima che vengano portati via, c’è il caloroso saluto del pubblico, solidale. Omettiamo i volti, tanto sono stati identificati tutti…

ABSaluto2

Vogliamo anche noi dare un saluto ai compagni in quella gabbia, un semplice biglietto ci restituisce quei sorrisi che porteremo con noi fino alla prossima udienza in cui li rivedremo, dopo la pausa estiva.

VVB

Nella speranza che molto prima ci sia il riesame per rivedere le misure cautelari (Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio sono detenuti in isolamento da più di sette mesi).

La gabbia si svuota, ed è la fine dell’ultima udienza di questa calda estate, ancora in aula bunker. Nei prossimi giorni pubblicheremo i resoconti completi delle altre udienze che avevamo preferito non pubblicare perché nelle testimonianze degli agenti presenti quella notte erano emerse alcune contraddizioni. Vi ricordiamo che stiamo lavorando per realizzare un documentario ed avremmo bisogno del vostro sostegno.

Grazie,

Simonetta Zandiri e Vanessa Ferrara – TGMaddalena

10 milioni di italiani sotto la soglia della povertà

Pubblicato Martedì, 15 Luglio 2014 12:20
Scritto da Stefano Piergiovanni
Dati istat sulla povertà in italia

“Ma pensi che trasferirsi all’estero sia l’unica soluzione per uscire da questo momento di crisi?”. Quante volte me la sono sentita ripetere questa domanda, soprattutto da persone che utilizzano fantomatiche motivazioni patriottiche per nascondere una mancanza di coraggio oppure un po’ di pigrizia. E la mia risposta è sempre la stessa, ovvero l’andare a vivere all’estero può essere una soluzione ad un periodo di crisi, ma soprattutto è un’esperienza di vita che fortifica ed insegna molto. Non va fatta per scappare da qualcosa.
 
Poi ci sono giorni dove vengono pubblicati i dati ISTAT sulla soglia di povertà.  Dati che raccontano una situazione italiana tragica, che chi ha meno di 60 anni non ha mai vissuto nel nostro paese. E quindi l’opzione estero prende sempre più piede nella testa di chi non ha lavoro e di chi deve mantenere una famiglia, ma come detto prima non deve essere l’unica soluzione al problema.
 
E’ una notizia molto recente, datata Luglio 2014, l’ISTAT racconta che in Italia ci sono più di 10 milioni di persone povere e fra queste ben 6 milioni sono sotto la soglia minima ovvero quella delle persone che non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita dignitosa.
Da diverso tempo cerco di tenere alta l’attenzione di quegli italiani che non hanno una situazione economica rosea o che non hanno una posizione lavorativa stabile. Purtroppo il momento di crisi non è passeggero e a quanto pare la situazione non migliorerà per diverso tempo.
 
Si potrebbero scrivere fiumi di parole sulle cause e sulle conseguenze di un dato così “forte”, ma l’attenzione ora la voglio orientare su due aspetti che secondo me sono molto importanti. Il primo è di carattere geografico. Infatti se andiamo ad analizzare la situazione per aree (Nord, Centro e Sud) notiamo che scendendo verso sud la situazione peggiora. Come spesso accade, nella parte meridionale dello stivale registriamo un valore più negativo rispetto al resto del paese. Si contano ben 3 milioni di persone considerate povere nel Sud Italia.
 
L’altro dato che dal mio punto di vista è molto significativo riguarda la povertà delle famiglie. Infatti la condizione dei single (e relativamente anche quella delle coppie con un solo figlio) è decisamente migliore rispetto a quella delle famiglie con 2 o più figli. In Italia chi ha figli non viene aiutato quindi, oramai, mettere al mondo dei bambini sta diventando un lusso che sempre meno italiani si possono permettere. No comment.
 
Per cui torno a ribadire il discorso di prima, quando mi si chiede se l’estero possa essere la soluzione ai nostri problemi rispondo dicendo che andare all’estero non è l’unica soluzione…ma dopotutto dobbiamo pur mangiare e qualcosa ci dobbiamo inventare.
Photo by: http://www.vita.it/static/upload/pov/poverta5.jpg

AGENZIA DELLE ENTRATE: ENNESIMA RETATA DI DIRIGENTI. MAZZETTE E RICATTI, QUANDO LO STATO FA CONCORRENZA ALLA CAMORRA

lo stato è la camorra, mafia etc. A chi da i soldi delle tasse se disoccupati, sfrattati ed indigenti si suicidano????? Li da alle banche, ma le tasse non servono per i meno abbienti??? I metodi di Equitalia sono persecutori, intimidatori, si basano sull’abuso di potere.
UN VERO STATO DI DIRITTO

Ai domiciliari ex direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate

NAPOLI – Soldi, assunzioni e regali in cambio di false verifiche fiscali. É il centro dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli contro alcuni ex esponenti di verticedell’Agenzia delle Entrate di Napoli.

Si indaga sul rapporto tra l’ex direttore della Campania dell’Agenzia, Enrico Salvatore Sangermano, finito agli arresti domiciliari, e gli imprenditori del gruppo Ragosta. Indagini coordinate dal procuratore aggiunto Pino Borrelli e dal pm Ida Teresi.

Tra gli indagati figurano anche Mattia Barricelli, attuale direttore provinciale Napoli II dell’Agenzia, e Salvatore Cortese, capo settore controlli presso la Direzione regionale Campania dell’Agenzia.

Tra le accuse culminate negli arresti di Enrico Sangermano anche un caso che vede parte offesa l’artista Biagio Izzo. Secondo l’accusa, Sangermano avrebbe costretto Izzo a eseguire gratuitamente una performance artistica in occasione della promessa di matrimonio della nipote. Stando alla ricostruzione del nucleo di polizia tributaria per evitare un avviso di accertamento per compensi non dichiarati, Sangermano avrebbe fatto leva sul proprio potere di pubblico ufficiale. In particolare spunta una telefonata in cui Sangermano sostiene: «Mi raccomando, dici a Biagio Izzo che ci deve fare questa cortesia di un quarto d’ora, altrimenti gli faccio arrivare un cartellone pubblicitario più una cartella».

Ovviamente in questa vicenda l’ex direttore Sangermano potrà replicare alle accuse nel corso del prosieguo dell’inchiesta.

https://www.facebook.com/pages/Politici-che-non-hanno-MAI-lavorato-ELENCO-UFFICIALE-MANDIAMOLI-A-CASA/274354875910343

FONTE:

http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/false-verifiche-fiscali-indagato-ex-direttore-campania-agenzia-entrate/notizie/798967.shtml