
Terrore nel centro di accoglienza, minaccia con mannaia ospiti e sequestra operatore

il brutale femminicidio di cui non si DEVE parlare onde evitare l’accusa di razzismo
Sicuramente gli sporadici video sulle condizioni dei terremotati sono fruttto di “propaganda fascista” contro il governo dei giusti. Gentiloni chiede la censura e nessuno si indigna. Decisamente percepibile la differenza di attenzione rivolta alle vittime del terremoto dell’Aquila rispetto alle vittime del sisma del 24 agosto 2016 E SEGUENTI, nessun comitato delle cariole etc. Effetto governo amico?
TG5 VIDEO Casette? Invivibili! Lo scandalo delle casette inutilizzabili consegnate ai terremotati. del 29 DIC 2017
TGCOM24 Terremoto: consegnate casette difettose e sporche nelle Marche di Luca Pesante 26 DIC 2017
STUDIO APERTO
Nelle casette, a meno dieci Amatrice, Capodanno difficile per le famiglie nelle casette.
30 DIC 2017 Caldaie montate all’esterno congelate
VEDI ANCHE PRECEDENTE SULLE CONDIZIONI DEI TERREMOTATI E SUGLI APPALTI
“300 CASETTE POST SISMA NON SALDATE DALLE COOP AL COSTRUTTORE, MA I POLITICI LE INAUGURANO CON ENFASI. IMPERVERSA IL MONOPOLIO COOP NEGLI APPALTI PUBBLICI, SALTANO ALTRI 50 POSTI DI LAVORO“
Terremoto, Gentiloni: «Segnali di ripresa»
Umbria, il presidente del Consiglio ne ha parlato in occasione della conferenza di fine legislatura: «Sono meno tranquillo sui ritardi e sul ‘corpo a corpo’ con gli intoppi burocratici»
L’occasione per parlarne – poco meno di due minuti – è stata la conferenza di esposizione del bilancio di fine legislatura. E il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha dedicato parte del suo ampio discorso anche alla scia sismica del 2016 e alle diverse zone del centro Italia ancora in difficoltà a oltre un anno dalla scossa più forte, quella del 30 ottobre: «I segnali di ripresa sono tanti».
Tranquillo, ma non su tutto Il ‘premier’ ha sottolineato in primis la «sequenza senza precedenti di eventi sismici, così come le risorse e le norme che abbiamo messo in campo». Bene, poi il giudizio sintetico sugli aspetti positivi e negativi: «Di questo – in riferimento all’impegno del governo – sono tranquillo. Meno invece sui ritardi, sui tempi di realizzazione e sul ‘corpo a corpo’ continuo che facciamo noi e i sindaci con le strozzature e gli intoppi burocratici».
I segnali di ripresa Infine – Gentiloni si rivolge ai giornalisti – il presidente del Consiglio ha chiesto aiuto ai media per far passare un messaggio: «Ma non perché – ha specificato – ci sia qualcosa da silenziare, si deve informare. Bensì per mettere in luce i tantissimi segnali di ripresa di vita nelle zone colpite dal sisma. Credo che non sia solo un dovere del governo: penso che il dare una speranza ed evidenziare i segnali di ripresa di vita e delle attività economica sia un dovere dell’intera comunità nazionale».
28 Dic 2017 12:06 FONTE
Alla trasmissione “L’aria che tira”, de La7, il deputato Andrea Romano del Partito democratico ha compiuto un triplo salto mortale in tema di fake news.
Citiamo testualmente. Dal secondo -1:20 a al secondo -0:55, Romano spiega: “La Nato, l’organizzazione internazionale che ci tutela in qualche modo dal punto di vista militare, è da qualche anno che investe soldi contro le fake news, ma non tanto per fare censure ma perché esse rappresentano uno strumento di conflitto geopolitico normalmente organizzato dalla Russia. O addirittura qualche giorno fa è venuto fuori che anche il Venezuela, che c’ha i suoi guai, era coinvolto nei motori di fake news“.
Tralasciamo la fake news sul coinvolgimento del Venezuela nelle fake news: giorni fa il sito venezuelano Mision verdad aveva al contrario smascherato i finanziamenti statunitensi (Usaid, Ned, Dipartimento di Stato e Dip. della difesa) a chi poi produce bufale sul Venezuela per l’appunto. Quindi è semmai il contrario, deputato.
Tralasciamo anche l’eufemismo con il quale Romano definisce la Nato: una specie di Madre Teresa, però più efficace nel proteggerci sotto il suo manto.
Ma che della Nato si dica che combatte presunte fake news, è davvero un po’ troppo forte. Visto che quell’organizzazione e i suoi Stati membri di menzogne ne producono in quantità. Anche di recente. E sono fake news mortali, perché legittimano l’avvio di guerre e la loro prosecuzione. Il caso della Libia e della Siria è paradigmatico.
Peccato che in materia, il vignettista Vauro, anch’egli presente in trasmissione, si sia ricordato solo della fake news di Bush e Powell nel 2003 riguardo all’Iraq; dove non fu direttamente la Nato a bombardare. E questa sua sincera dimenticanza è un’ennesima prova che negli ultimi anni ben pochi fra gli ex pacifisti si sono impegnati a contrastare le vere fake news, quelle che con le quali l’Asse delle Guerre Nato/Golfo agisce. Le hanno contrastate così poco che nemmeno le ricordano.
di Marinella Correggia – 08/12/2017 Fonte: sibialiria
https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59865