Il Danno Negato La Torino-Lione, un progetto definito verde dai decisori politici europei e nazionali e dal promotore TELT, è in realtà un Crimine Climatico

 

PresidioEuropa

Movimento No TAV

17 novembre 2021

http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=24690

Il Danno Negato

La Torino-Lione, un progetto definito verde dai decisori politici europei e nazionali e dal promotore TELT, è in realtà un Crimine Climatico

Molti si chiedono a che punto sono i lavori per la realizzazione del progetto Torino-Lione, la risposta è: non sono fermi ma neppure avanzano secondo il calendario concordato con l’Unione europea, che è stato addirittura secretato alla lettura dei cittadini dai Governi italiano e francese. Se i suoi promotori fossero convinti della sua utilità e urgenza, il progetto lo avrebbero già inaugurato da anni, anche grazie al forte dispiegamento di centinaia di militari a protezione dei cantieri in Valle Susa.

Se i lavori non avanzano secondo il crono-programma, non si sono fermate invece l’opposizione e le forti critiche che fanno riferimento alla natura climalterante di questa grande opera.

Siamo infatti sempre più convinti che, all’indomani della forte mobilitazione globale intorno alla COP26 per la riduzione delle emissioni di CO2, sia più che mai appropriato ribadire la vera natura del progetto Torino-Lione, che non è “verde” come viene definito dal promotore TELT[1], ma più precisamente un Crimine climatico. Vediamo perché.

PresidioEuropa No TAV da anni attira l’attenzione dell’opinione pubblica sulla natura climaticida di questo progetto, la fonte di questa convinzione è il Governo italiano stesso che, basandosi sui dati forniti dal promotore TELT, ha scritto nei Quaderni dell’Osservatorio: “La costruzione del tunnel di base di due canne da 57,2 km tra Italia e Francia genererà emissioni di CO2 pari a 10 milioni di tonnellate”. Il tema è stato ripreso anche da Fridays for Future Italia.[2]

La discussione intorno ai drammatici cambiamenti del clima va avanti da molto tempo, le Conferenze COP[3] si riuniscono ogni anno dal 1995, siamo ormai giunti alla 26a edizione e abbiamo capito alcune cose.

Questa per esempio: in un ecosistema chiuso come il pianeta Terra, non vi è altra soluzione per fermare il cambiamento climatico generato dall’aumento della CO2 nell’atmosfera che adottare il principio dell’economia circolare e abbandonare l’ingannevole concetto economico di crescita sostenibile del PIL come promessa per il futuro benessere degli abitanti del Pianeta.

La Torino-Lione, come molte altre grandi opere[4], è presentata enfaticamente dai suoi promotori come il motore della crescita sostenibile del PIL a livello locale, nazionale, europeo.

In questo senso, ultimamente ha fatto sentire la sua autorevole voce il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi dichiarando che “Se il PIL rimarrà al centro dell’attenzione, il nostro futuro sarà triste[5].

L’urgenza di fermare il cambiamento climatico impone invece l’abbandono di progetti climaticidi come la nuova linea ferroviaria Torino-Lione che rottamerà, con un mega tunnel a due canne di 57,5 km, la linea esistente la quale dispone di una capacità trasportistica ampiamente sufficiente ai bisogni dei traffici di oggi e di domani.

La Corte dei Conti europea ha messo in evidenza nel suo Rapporto Speciale n. 10/2020[6] la palese manipolazione dei dati presentati dai promotori del progetto. Il prof. Crozet, consulente della Corte dei Conti europea ha scritto: “La galleria Lione-Torino è un tipico esempio di questa manipolazione del calcolo economico[7] in cui, oltre alla sopravvalutazione del traffico, vi sono valutazioni fantasiose dei guadagni in termini di emissioni di CO2. Una volta rivisti, i dati del calcolo economico danno al progetto un quadro completamente diverso”.[8]

Sei anni dopo la COP di Parigi, il Parlamento europeo ha approvato lo scorso 24 giugno 2021 la Legge sul Clima che prevede la riduzione delle emissioni dei GES (gas a effetto serra, principalmente CO2 e metano) del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e la neutralità carbonica entro il 2050.

È bene tuttavia sapere che l’Unione europea non sarà costretta a ridurre del tutto le sue emissioni di GES dato che gli obiettivi 2030 e 2050 saranno in gran parte raggiunti attraverso il sistema EU ETS[9] che opera secondo il principio dello scambio delle quote CO2.[10]

Ma l’Unione europea, nonostante le numerose e indiscutibili valutazioni negative di questo progetto, e nonostante la sua adesione all’obiettivo della limitazione del riscaldamento terrestre a + 1,5°C confermato dalla COP26 a Glasgow che non ha tuttavia indicato con certezza le tappe della decarbonizzazione dell’economia globale, continua a sostenere questo progetto climaticida: nel luglio 2021 è stato approvato il finanziamento CEF2[11] per la costruzione del tunnel a due canne sotto le Alpi di 57,5 km e delle linee nazionali di accesso al tunnel di base da Torino e da Lione.

Il Vice Presidente della Commissione europea Frans Timmermans[12] difende il progetto, lo ha scritto a chiare lettere il 2 luglio 2021: La strategia per una mobilità sostenibile e intelligente adottata dalla Commissione nel dicembre 2020, fissa l’ambizioso traguardo di raddoppiare il traffico ferroviario ad alta velocità nell’UE entro il 2030 e mira a rendere più verde il trasporto merci. Progetti come la Lione-Torino rimarranno importanti per raggiungere questo obiettivo.

Secondo gli accordi internazionali del 2012 e i successivi aggiornamenti, il finanziamento del tunnel dovrebbe essere sostenuto dall’Unione europea per il 55%, dall’Italia per il 26% (con proprietà di 12,5 km del tunnel) e dalla Francia per il 19% (con proprietà di 45 km del tunnel)[13].

È importante sapere anche che la Francia, a differenza dell’Italia, non ha ancora inserito il progetto Lyon-Turin in un budget pluriennale. La decisione finale è stata di fatto differita in attesa di conoscere il nome del nuovo inquilino dell’Eliseo nel 2022.[14]

Alla prossima puntata !

[1] https://serenoregis.org/2020/09/03/tav-la-comunicazione-di-telt-tra-autocelebrazione-e-greenwashing/

[2] https://fridaysforfutureitalia.it/la-torino-lione-e-un-crimine-climatico/

[3] https://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_Climate_Change_conference

[4] http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2018/09/Bent-Flyvbjerg-SSRN-id2424835-What-You-Should-Know-About-Megaprojects-and-Why-An-Overview.pdf  La spesa globale totale dei megaprogetti è valutata da 6 a 9 mila miliardi di dollari all’anno, o l’8% del prodotto interno lordo (PIL) globale,

[5] https://www.corriere.it/cronache/21_novembre_03/giorgio-parisi-emissioni-a5abeb3a-3c1d-11ec-810f-3ba9878274ac.shtml: nel suo chiaro discorso alla Camera dei Deputati l’8 ottobre scorso: “La crescita economica è in conflitto con la lotta al cambiamento climatico”. https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/08/clima-il-nobel-parisi-ai-parlamentari-finora-governi-non-allaltezza-crescita-del-pil-misura-da-superare-se-resta-centrale-futuro-sara-triste/6348055/

[6] https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=53699

[7] Comunicato Stampa 5 ottobre 2020: Il lato oscuro della Torino-Lione svelato – Novità eclatanti che rivelano la manipolazione dei dati

[8] http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2020/10/YCNote-CO2-it..pdf

[9] https://ec.europa.eu/clima/eu-action/eu-emissions-trading-system-eu-ets_it

[10] Questo sistema viene definitouna pietra angolare della politica climatica dell’Unione e ne costituisce lo strumento fondamentale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra in modo efficiente in termini di costi.” nel Punto 13 del Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R1119&from=IT

[11] http://www.presidioeuropa.net/blog/il-futuro-della-torino-lione-secondo-governi-italiano-francese-lunione-europea/

[12] http://www.presidioeuropa.net/blog/wp-content/uploads/2021/07/Frans-TIMMERMANS-Vicepresidente-esecutivo-della-Commissione-europea-20210702-it.pdf

[13] http://www.presidioeuropa.net/blog/torino-lione-asimmetria-dei-costi-tra-italia-francia/

[14] http://www.presidioeuropa.net/blog/torino-lione-no-torino-digione-questo-il-nuovo-itinerario-deciso-dalla-francia-risparmiare-11-miliardi-di-euro-di-gallerie-tra-lione-il-tunnel-di-base/

 

DA LOCOMOTIVA A CARRELLO DELLA SPESA — Quando nani uccidono padri giganti

https://fulviogrimaldi.blogspot.com/2021/11/da-locomotiva-carrello-della-spesa.html

VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2021

DA LOCOMOTIVA A CARRELLO DELLA SPESA — Quando nani uccidono padri giganti

https://comedonchisciotte.org/sancho-10-ii-stagione-fulvio-grimaldi-la-desinistrizzazione-italiana/    

Intervista su Sancho, aperta della geniale copertina di Massimo: come i nani hanno ridotto i giganti del socialismo.

https://www.facebook.com/roberto.ventrella.54/videos/629479768208215   

Napoli, mio intervento No Green Pass

Chi c’è, chi arriverà, chi sticazzi

Nello scorso fine settimana ho avuto il privilegio di partecipare, tra Napoli e Caserta, a tre belle e produttive manifestazioni di lotta. Mi hanno suscitato alcune riflessioni che voglio condividere con voi. La prima, il sabato pomeriggio, che grazie a un questore non troppo lamorgesista, ha potuto trionfalmente marciare da Piazza Garibaldi, lungo Corso Umberto I, attraverso il centro, era variopinta, ma a maggioranza di lavoratori dei sindacati di base, con i Sin Cobas in testa. 

C’era anche uno spezzone del Coordinamento No Green Pass, ma il tono politico lo dava chi contro le strozzature sociali del bankistan draghiano protestava, ma il principio del vaccino salvifico e anche quello della Carta Verde, li accettava e condivideva. Non per nulla tra costoro marciava anche la Brava Nicoletta Dosio, valsusina veterana della lotta NO TAV, reduce dal carcere per delitto di resistenza. Lotta che ultimamente, e tragicamente, si è affossata, precipitando a occhi e neuroni chiusi nel baratro dell’operazione virusian-vaccinara. Senza vaccino e Green Pass i No Tav non ti vogliono più.

Caserta ha esordito, coraggiosamente e dignitosamente, nella resistenza alla tirannide guerrafondaia sanitaria, con un raduno sul quale si diffondevano le voci di esperti partigiani del libero pensiero e della scienza non inquinata dai manipolatori farmaco-totalitaristi. Un buon inizio.

Ma prima, nel buio della precoce notte novembrina, a Piazza Dante, abbiamo partecipato a una manifestazione/corteo dei napoletani liberi e pensanti, punta avanzata della napoletanità consapevole. Qui c’era ciò di cui nella pur combattiva manifestazione dei sindacati mancava: il contesto. Ho provato a urlarlo scompostamente, come potrete vedere e udire al link qui sopra. 

Di desinistrizzazione si tratta, pandemia anche più perniciosa di quella che vorrebbero attribuire  a un virusetto che non è che la più recente edizione dell’influenza stagionale. Quando i Cobas lanciavano i propri strali contro il saccheggio sociale, il precariato, la disoccupazione, i salari di fame, la mattanza sul lavoro., miravano a giusti bersagli. Ma trascuravano, anzi avallavano il contesto. Cioè il poligono entro il quale quei bersagli erano collocati: l’operazione militar/sanitaria che ci ha reso impotenti davanti alle ricadute di una guerra di classe dall’alto. Prendersela con l’effetto e non con la causa. Esecrare la pallottola e non il fucile.

Com’è che fanno i bambini allo spettacolo dei burattini? Inveiscono contro i pupi cattivi, ignorano il burattinaio, non lo vedono, non lo considerano. Così, quando te la prendi con le buche nella strada dissestata e non con chi l’ha rovinata, passandoci sopra con ruspe e carri armati.

Snob, frustrati, impotenti, pippaioli

I ragazzi in strada contro il regime sono onesti e hanno ragione, anche se non tutta la ragione. Ci si può, ci si deve parlare. Ma c’è di peggio. di irrimediabile, di vile e disonesto, di rettiloso (con tutto il rispetto per i serpenti animali). Ne ho avuto esperienza in questi giorni. E vi ho anche accennato in Sancho.

Li avete sentite, no, quelli che su Stefano Puzzer, a poche ore dalla scossa che questo operaio del porto aveva dato alla sua città, al suo paese, all’Europa e oltre, avevano arricciato il naso: “Ah, ma che discorsi rozzi… va, viene, cambia decisione…. s’è visto con quello là, e andato là, non è venuto qua, fa la star, s’è montato la testa… chissà chi c’è dietro…”  Darsi rilievo rubandolo a chi ce l’ha.

Sara

E poi, proprio ora, strapparlo a una parlamentare, Sara Cunial. Una i cui interventi in parlamento andrebbero scolpiti nel marmo e appesi sopra le teste di governanti mafiomassonici e di peones arraffoni. E’ riuscita a imporre la sua presenza alla Camera violando l’obbligo del Green Pass. Ha così salvaguardato un diritto che i licanrtropi vogliono conculcato: il suo diritto a rappresentare i milioni di italiani, in piedi davanti alla Costituzione, sottrattisi al dogma falso e bugiardo, ai veleni e agli ancora più tossici rimedi.

Anche questi li avete sentiti: “Facile, quando una si becca 15.000 euro… Viene dai Cinque Stelle, figurati…Ha difeso quell’albergatore tirolese, sarà stata ospitata gratis…. Tutta per darsi visibilità….Si sa già chi la manovra…”

A livello più minuto e modesto, ci sono quelli che s’aggirano agli orli delle manifestazioni, ascoltano l’oratore, si guardano in giro con fare furtivo, ma volpino, scuotono la testa. “Ma chi ce lo ha chiamato questo qua… cosa dice… ma avete visto che gente è venuta… qua toccherebbe essere più selettivi….” Toni e sguardi da quartieri alti, di chi dall’alto giudica (e non parlano di fascisti, Forza Nuova, ma di chi non gli pare “adeguato”. Hanno già stabilito confini e criteri.). 

A Corso Umberto I c’era chi sapeva di classe e non di vaccino. Questi sanno di vaccino e non di classe.

Io, questi frustrati snob da canapè, li detesto. Sono il fetore con squittio che esce da sotto il tombino. Sono la riedizione dei famigerati “nè-nè” della distruzione della Jugoslavia, o della Libia. Sono larve che non diventeranno mai farfalle, sono le zanzare sfuggite a rondini che non ci sono più, sono il palo dei rapinatori, l’arma psico-bla bla bla dei genocidi. Giudicano prima di avere termini di valutazione. Così, impotenti, si sentono qualcuno. Domani, quando Puzzer si candiderà con il PD, o con Fratoianni, lo butterò a mare. Oggi ho solo elementi per nutrire gratitudine e rispetto.

Chiudo, cari amici, con questi dati. Occorre altro?

I numeri che non ci danno, a partire da quelli degli immunizzati naturali a vita

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’, 13 novembre

 Totale decessi negli ultimi 30 giorni: 772

• Non vaccinati: 361 (46,8%)

• Vaccinati con ciclo incompleto: 27 (3,5%)

• Vaccinati con ciclo completo: 384 (49,7%)

E, a dispetto di quanto sopra, questi grotteschi torquemada in cravatta, con triangolo, cazzuola e coppola,  pretendono di spazzarci dalle nostre strade e ci vogliono sbattere in carcere! Così proclama l’Austria. E a noi manca un Cesare Battisti. Vedete come cambiano i livelli etico-culturali. Torquemada, almeno, massacrava innocenti in nome del papa e quest’ultimo avallava in nome di dio. Quelli di oggi pendono da una accolita di pupari da periferia come Bill Gates, o Klaus Schwab. Questi, a loro volta, scalciano appesi al puparone, immortale capostipite della famiglia: $.  Dio è morto, il dollaro no.

Il che ci dà tutta la misura del progresso e dei progressisti.

 

Cunial (Misto): Green Pass è strumento di regime, doveroso lottare per veder rispettati diritti e libertà Costituzionali

COMUNICATO STAMPA

Cunial (Misto): Green Pass è strumento di regime, doveroso lottare per veder rispettati diritti e libertà Costituzionali

Roma, 18 nov. – “Sono molto soddisfatta di apprendere che l’esercizio del mandato di rappresentanza popolare sia ancora in vigore nel nostro Paese. Da domani tornerò in Aula senza mostrare alcuna tessera di regime, coerente con me stessa, la nostra Costituzione e quella parte di popolo italiano che sta lottando contro insane, insensate e criminali restrizioni che umiliano la nostra democrazia e la nostra intelligenza” ad affermarlo è Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto, assente dall’aula dal 15 ottobre scorso per protesta contro il Green Pass.

“Oggi – continua – tutti i miei colleghi parlamentari dovrebbero gioire della decisione del presidente del collegio d’appello Andrea Colletti, di accogliere, con un decreto cautelare monocratico, la mia richiesta di sospensiva della delibera con cui il collegio dei questori ha introdotto l’obbligo del Green pass per accedere a tutte le sedi della Camera. Così come tutti si sarebbero dovuti opporre con ogni mezzo per impedire che la nostra Democrazia fosse calpestata e mortificata fino a tal punto – prosegue –. Purtroppo sempre meno uomini liberi e integri siedono nel nostro Parlamento. Per fortuna sempre di più ce ne sono fuori. Uomini e donne che conoscono il valore delle proprie scelte e il peso delle proprie azioni e che non sono più disposti ad abbassare la testa di fronte a quelle che ormai sono diventate vere e proprie angherie, illegittime, incostituzionali e immorali. Nell’attesa dell’esame del Consiglio di giurisdizione ringrazio la dott.ssa Tiziana Locatelli, che ha redatto l’atto con l’ausilio del prof.re Daniele Trabucco e l’avvocato Nino Moriggia che lo ha presentato – conclude – Grazie al loro lavoro tornerò in aula a rappresentare tutti coloro che, oggi come ieri, sono disposti a dare la Vita per veder riconosciuti i diritti e le libertà di tutti”.