Archivi giornalieri: 2 settembre 2016
TAV- Appendino – Articolo de “La Stampa”
GABON : « UN DEBUT DE REVOLUTION GLOBALE DANS LE BASSIN DU CONGO »
(DIXIT LE PROFESSEUR MABANCKOU – UCLA ET COLLEGE DE FRANCE)
Luc MICHEL/ 2016 09 01/
Le professeur Alain Mabanckou (*) (UCLA et Collège de France) écrit sur Twitter :
« Ce qui se passe au Gabon n’est pas une petite querelle de lézards mais un début de révolution globale dans le Bassin du Congo … ».
Il ne précise pas que c’est d’une « révolution de couleur » globale en Afrique qu’il s’agit, de ce « printemps arabe » qui dévastera le Continent comme son inspiration, le soi-disant « Printemps arabe », avec les mêmes scénaristes (à Washington) et les mêmes maîtres financiers (« vitrines légales de la CIA, Sorös, Mo Ibrahim et cie).
Pour ceux qui doutent écoutez aussi ces intellectuels au service de l’Occident et de l’Empire amércain !
Luc MICHEL
(*) Alain Mabanckou est écrivain. Man Booker International Prize finalist. Prix Renaudot. Professor à l’UCLA de Californie, vit à Santa Monica, Californie. Auteur d’une dizaine de romans. Il enseigne la littérature francophone à l’Université de Californie-Los Angeles (UCLA). Mabanckou a été nommé professeur à la chaire annuelle de création artistique 2016 au Collège de France.
PRESIDENTIELLE AU GABON : BONGO REELU.
JOURNEE SANS FRANCAIS AU BURUNDI : QUI SEME LE NEOCOLONIALISME RECOLTE LE BOYCOTT !
COMME JADIS A BELGRADE, TBILISSI OU KIEV, LE PARLEMENT GABONAIS BRULE !
Terremoto in Italia: ecco una soluzione innovativa, chiesta ad alta voce dai cittadini e dagli esperti.
Di fronte alle necessità inderogabili dell’Italia – Paese gravemente afflitto da terremoti, inondazioni, frane – di mettere in sicurezza il suo territorio e gli edifici, crediamo sia indispensabile che l’Unione Europea prenda atto che il terremoto è una questione ambientale e che per l’Italia, la Grecia, la Bulgaria, la Romania è una priorità ambientale. http://www.cngeologi.it/wp-content/uploads/2014/04/ingenio-Mappatura-rischio-sismico-in-Europa.pdf
www.cngeologi.it
La mappatura del rischio sismico in Europa: Balcani e Paesi del Mediterraneo i più a rischio 18/04/2014 In base alla mappatura sismica prodotta dai ricercatori …
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Se contrastare l’aumento della temperatura a livello planetario è un’urgenza internazionale, per l’Italia (e gli altri SM sopra elencati) l’urgenza è anche come sopravvivere ai terremoti.
L’Unione Europea potrebbe dare un’immediata risposta a questa emergenza modificando in questo senso il MFF UE 2014-2020, approfittando della procedura di “Revisione di mezzo termine” che è in corso tra Commissione europea e Parlamento e la cui prima fase dovrebbe essere terminata entro il 31.12.2016. http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2016/572679/IPOL_BRI(2016)572679_EN.pdf
Per quanto riguarda l’italia, nelle modifiche dovrebbe:
– essere inserita da subito la “sospensione” da parte dell’UE (e poi l’abbandono) del progetto Torino-Lione (cancellandolo dall’allegato del Regolamento CEF),
– il trasferimento dalle prossime settimane dei fondi già allocati a questo progetto (€ 813.781.900) https://ec.europa.eu/inea/sites/inea/files/fiche_2014-eu-tm-0401-m_final.pdf ai progetti di messa in sicurezza degli edifici, a partire da quelli immediatamente cantierabili, nelle zone a rischio sismico in Italia.
Vi invitiamo a riflettere su questa affermazione e a pensare ad una vostra iniziativa politica.
Rimaniamo all’ascolto dei vostri commenti e vi ringraziamo.
Cordiali saluti,
PresidioEuropa No TAV
TORINO. I tempi della Torino-Lione
http://12alle12.it/torino-tempi-della-torino-lione-227572



L’incontro in programma il prossimo 8 settembre fra la sindaca di Torino, Chiara Appendino, con i vertici di Francia e Unione Europea, preceduto da quello della sindaca con il Commissario per il TAV Torino-Lione, Paolo Foietta sta originando la diffusione di informazioni non del tutto corrette. Precisiamo per punti. Tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte. Sono stati scavati circa 5750 metri e si devono scavare ancora 1800 metri. Nel cronoprogramma originario lo scavo doveva essere terminato nell’anno 2013, in realtà il lavoro con la “talpa” TBM è cominciato solo all’inizio di gennaio 2013 e l’allora Commissario factotum, Virano, si era impegnato solennemente a garantire che i lavori sarebbero stati terminati entro il 31 dicembre 2015. Se tutto va bene ci vorrà ancora un anno di scavi, con un tempo finale quasi doppio del previsto. Da notare che non si tratta di un tunnel rifinito, ma di una galleria grezza, praticamente solo uno scavo nella roccia. Galleria di St. Martin La Porte. Qui la storia dei ritardi è ancora più grottesca. Lo scavo è iniziato al principio del 2015 e nell’anno sono stati festeggiati i primi canonici 200 metri; a gennaio 2016 altri festeggiamenti per l’arrivo della “talpa” con intervento di giornalisti e autorità per diffondere la notizia; a fine giugno 2016 altra festa con giornalisti e autorità per annunciare che era terminato il montaggio della “talpa”, che a oggi non ha cominciato a scavare. Esaurite queste premesse ricordiamo che la Torino-Lione fra Italia e Francia prevede 150 km di gallerie doppie, cioè 300 km complessivi. Se il buon giorno si vede dal mattino… Le gallerie de La Maddalena e di St. Martin La Porte non sono opere riutilizzabili per la galleria di base. Un tunnel di quel tipo va costruito man mano con determinate caratteristiche di strutture. Sul fronte delle procedure resta in sospeso il famoso finanziamento dell’Unione Europea 2014- 2020 annunciato lo scorso anno. Per intanto circa metà finanziamento è andato perso, perchè quanto era in programma per il 2014/2015/2016 è da considerare perso. Soprattutto resta in sospeso la ratifica dell’accordo tra Italia e Francia sull’inizio dei lavori effettivi. Il trattato del 31 gennaio 2012 poneva all’art. 1 la condizione di fondo di un protocollo addizionale che doveva determinare il definitivo contributo dell’Unione Europea sull’intera opera. Questa attestazione serve a metterla in bilancio perchè non si possono fare preventivi se non si sa quali saranno i costi che graveranno sulle casse dello Stato. Ma si tratta di una attestazione che nessuno può fare, perchè il futuro economico e politico dell’Unione Europea non si può predeterminare con 15 anni di anticipo. Questa clausola resta valida perchè non è mai stata modificata, ma proprio perchè resta valida impedisce la ratifica degli accordi del 2015 e del 2016 per quanto riguarda l’avvio di lavori in qualche modo collegati all’opera definitiva.
Il Presidente
(Mario Cavargna)