Un messaggio della Valle Susa a Notre-Dame-des-Landes in vista della manifestazione di sabato 8 ottobre 2016

Comunicato del Movimento No TAV

26 settembre 2016

 Un messaggio della Valle Susa a Notre-Dame-des-Landes in vista

della manifestazione di sabato 8 ottobre 2016

 Per un futuro senza Aeroporto di NDDL, senza Torino-Lione

… senza Grandi Opere Inutili e Imposte


Di fronte all’arroganza e alla violenza di Governi, nel momento nel quale i disastri ambientali e sociali hanno confermato la loro capacità di danneggiare l’ambiente e di mettere in grave pericolo la vita delle persone, le cittadine e i cittadini da anni affermano che il futuro del pianeta non può essere delegato a coloro che lo minacciano.

La lotta di NDDL è un simbolo vivente e resistente, una lotta sorella alla nostra.

Il Movimento No TAV è vigilante e mobilitato in Valle Susa con lo stesso impegno e con gli stessi vostri obiettivi che ci uniscono nella lotta alle GOII.

Il 6° Forum internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte 2016 svoltosi a Bayonne ha assunto una chiara posizione di sostegno alla lotta di NDDL, ha sottolineato l’importanza della mobilitazione contro le GOIII nella lotta ecologica e climatica a livello globale, ha dato grande attenzione alle le comunità in lotta e ai percorsi trasversali delle lotte popolari e alle incoerenze delle decisioni pubbliche a seguito della COP21 di Parigi.

Richiamiamo in questa circostanza la Sentenza del 2015 del Tribunale Permanete dei Popoli –

 Diritti fondamentali, partecipazione delle comunità locali e Grandi Opere.

In particolare il TPP ricorda che lo spirito capace di dare forza alla lotta della ZAD di NDDL come quella dei NO TAV è lo “spirito di fraternità”: una fraternità tra esseri umani e con la natura che ci ha permesso di ricostruire una collettività capace di resistere al partito trasversale degli affari e di progettare un futuro migliore e più vivibile per tutti.

Siamo e saremo fino in fondo con le donne e con gli uomini che a Notre-Dame-de Landes come in Valle di Susa hanno deciso di riprendersi il proprio destino contro i distruttori della loro terra e del mondo.

Questo è un momento in cui il Governo francese con Holland e quello italiano con Renzi, con gli sgomberi e gli attacchi ai movimenti in lotta vogliono ripristinare regimi chiamati democratici, in Francia armando i poliziotti con strumenti che feriscono accecano e uccidono operai e oppositori, in Italia con arresti e militarizzazione dei territori. Tutti alzano muri e recinti che noi dobbiamo abbattere.

Notre-Dame-de-Landes con la ZAD e le cascine abbattute e la Valsusa con il cantiere continuano da anni con la stessa lotta e non si fermeranno mai. I giovani e i più anziani delle nostre due realtà combattono gli sprechi e la corruzione di queste mostruose opere che distruggono interi territori, essi vogliono un cambiamento ed una vera democrazia dal basso.

Forza NO TAV e AMASSAD;a sarà dura !

I veri servi sciocchi sono da ricercarsi un po’ a Parigi e tanti a Roma, non di certo a Berlino

di Gianni Petrosillo – 22/09/2016
servi
Fonte: Conflitti e strategie
 
Nell’ultimo articolo pubblicato su questo sito, riprendendo un intervento di Becchi-Sacchetti su Libero, ho scritto che l’Ue è un prodotto americano e che l’euro è stata la contropartita da far pagare ai tedeschi per l’unificazione delle due Germanie. E’ una lettura storica ampiamente confermata, sia dai critici dell’Ue che dai suoi sostenitori, come Mario Monti. Becchi-Sacchetti, il giorno seguente, sempre su Libero, hanno persino rovesciato questo dato storico affermando che “l’Ue e l’euro sono stati fondati per affermare la supremazia della Germania sugli altri stati membri”. Questa cosa non sta né in cielo, né in terra. 
 
Successivamente, Sacchetti sulla sua pagina social ha scritto che il sottoscritto non avrebbe capito la portata dello scontro in atto tra Germania ed Usa in Europa. Solo che lo stesso studioso ritiene la Germania… uno dei leader di questo progetto americano di sottomissione dell’Ue. Allora dove sarebbe lo scontro? Secondo Sacchetti nel fatto che i tedeschi “stanno esagerando con la loro intransigenza… mettendo a rischio la prosecuzione” del progetto medesimo. Quindi la Germania ci metterebbe persino troppo zelo nell’esecuzione di questi ordini statunitensi andando oltre la volontà del “padrone” (ammettendo ma non concedendo che l’esagerazione sia una concreta categoria politica) oppure, penso io, coltiva la recondita intenzione di fare effettivamente fallire questo programma di subordinazione. Però Sacchetti afferma anche che il servo zelante può permettersi di respingere il TTIP “perché va contro i suoi interessi commerciali nell’UE”. E torniamo alla mia seconda ipotesi. Dobbiamo deciderci, o il servo serve oppure non serve, almeno non così bene come dovrebbe, con o senza esagerazione. E se non vuol servire si prepara ad un’altra “fase”. 
 
In secondo luogo, la prospettiva di Sacchetti è ciecamente economicistica. Difatti, se casca l’euro che, ricordiamolo fu la contropartita per l’unificazione tedesca, voluta da Usa e Francia, non è detto che caschi l’Ue (ci sono paesi che sono nell’Ue senza avere l’euro) ed anche se implodesse l’Unione per “frammentazione monetaria” (cosa tutta da dimostrare) c’è sempre la Nato (il vero problema di un’Europa potenza geopolitica e non più terreno passivo di scontro dell’era multipolare) a sbarrare il passo alla Russia o ad altri. I tedeschi digerirono l’euro consapevoli del fatto che sarebbe stato usato contro di loro. Senza la moneta unica probabilmente avrebbero corso di più, anche negli intenti egemonici . Purtroppo, chi ragiona economicisticamente perde questi passaggi fondamentali. Termino col dire che, certamente, la Germania è la parte più importante dei piani americani (lo ha detto chiaramente George Friedman di Stratfor) ma è anche la nazione più difficile da sottomettere perché si piega ma fino ad un certo punto alla grammatica unipolare statunitense. La Germania riesce ancora a coltivare i suoi autonomi interessi (purtroppo pure a scapito degli altri membri comunitari) pur evitando attriti diretti con gli Usa dai quali uscirebbe oggi con le ossa rotte. La Francia ne coltiva sempre meno (e quelli che coltiva sono tutti a nostro discapito, come ha scritto giustamente Alvi su Il Foglio: “L’Italia è un paese ricco, con enormi patrimoni e resta una grande potenza manifatturiera. Manca uno stato che coordini i nostri interessi strategici. Almeno dai tempi di Craxi, di cui si può dire tutto tranne che non avesse una sua politica. Non abbiamo multinazionali e non proteggiamo le nostre aziende. In ogni caso, sarei più preoccupato di ciò che fanno in Italia i francesi piuttosto che gli arabi, i cinesi o i russi: sono più ostili anche dei tedeschi….L’Europa ha funzionato finché non è diventata una struttura troppo allargata e complicata. Se vogliamo dirla tutta l’ideale europeo presupporrebbe un approccio non subalterno alla globalizzazione e la fine della dipendenza americana, compresa la Nato. Ma la politica non ha a che fare tanto con gli ideali e chi se ne fa vanto è spesso il più farabutto. L’euro è stato solo un’ipocrisia. Esistono delle nazioni con i loro interessi”). L’Italia ormai non ne coltiva proprio per niente di interessi autonomi. I veri servi sciocchi sono da ricercarsi un po’ a Parigi e tanti a Roma, non di certo a Berlino.

Il piano degli USA per balcanizzare la Siria

di Pepe Escobar – 24/09/2016
balcanizzare siria
Fonte: controinformazione
 
Scordatevi delle riunioni interminabili fra Serguei Lavrov e John Kerry, scordatevi della guida russa per prevenire il caos vigente Siria…..Scordatevi che si possa stabilire una tregua reale e che venga questa ripettato dai gruppi jihadisti alleati degli USA e dell’Arabia Saudita.
 
Scordatevi del Pentagono che possa seriamente  analizzare quello che è accaduto con il suo “errore” di bombardare le truppe siriane a Deir el Zor.
La prova definitiva di quello che è il programma dell’impero del caos in Siria si può trovare in un rapporto della “Defence Intelligence Agency “(DIA) del 2012 in un documento desecretato nel Maggio dell’anno scorso.
 
Nel verificare tale documento, voi troverete alla pagina 291, sezione C, ove si legge (in maiuscolo):
“L’OCCIDENTE, I PAESI DEL GOLFO E LA TURCHIA CHE APPOGGIANO L’OPPOSIZIONE (SIRIA)….ESISTE LA POSSIBILITA’ DI STABILIRE UN PRINCIPATO SALAFITA DICHIARATO O NON DICHIARATO NELLA SIRIA ORIENTALE ((HASAKA Y DER ZOR), E QUESTO E’ESATTAMENTE QUELLO CHE I POTERI IN APPOGGIO ALL’OPPOSIZIONE VOGLIONO, CON IL FINE DI ISOLARE IL REGIME SIRIANO CHE SI CONSIDERA LA PROFONDITA’ STRATEGICA DELL’ESPANSIONE SCIITA (IRAK E IRÁN) “.
 
Il rapporto della DIA è un documento segreto /NO FORN classificato in precedenza, che costituisce il raccordo di tutta la sintesi dell’alfabeto di intelligence degli Stati Uniti, dalla CENTOM, alla CIA, FBI, DHS, NGA e il Dipartimento di Stato.
 
Questo documento stabilisce e prova che, già da oltre quattro anni, l’intelligence USA aveva creato la copertura tra il costituito Al Qaeda (conosciuto come Fronte Al Nusra) in Siria e l’apparizione successiva dell’ISIS (Daesh), conosciuto anche come Stato Islamico.
Già questo è ormai di dominio pubblico, dovuto ad una decisione volontaria, in quanto fu fatto filtrare dall’attuale consigliere di Donald Trump, il tenente generale Michael Flynn, che rivelò come Washington aveva permesso il sorgere dello Stato Islamico – ricordate il luccicante convoglio di Toyota bianche che attraversavano il deserto tra Iraq e Siria  apertamente? – considerato come un attivo strategico più conveniente per gli USA e non come un nemico nella interminabile Guerra Globale scatenata dall’11 S. in poi.
 
road map siria
Road Map USA in Syria
 
Risulta molto chiaro come viene proposto nel documento: un “Principato Salafita” che deve essere alimentato come un mezzo per dividere e governare una Siria frammentata in un perpetuo caos.
 
Se si stabilisce tale mezzo attraverso lo Jabhat al-Nusra – riconosciuti anche come “ribelli moderati” – nel gergo utilizzato dal Beltway o come “Califfato di Baghdadi”  è un dettaglio molesto ed insignificante.
 
Curiosamente si evidenzia che Hasaka e Deir Ezzor sono nominate nel rapporto della DIA e contro queste località  è stato diretto esattamente il bombardamento del Pentagono che ha preso di mira, per “uno sbaglio” la base siriana (80 morti e cento feriti fra i soldati siriani).
 
Non bisogna meravigliarsi che il capo del Pentagono, l’imperatore dei “piagnistei”, Asthon Carter, non ha dovuto prendere alcun prigioniero per sabotare direttamente l’accordo che Kerry aveva preso con Lavrov.
Nessuno potrà vedere e capire di  questi collegamenti stabiliti attraverso i media del sistema pilotati dagli USA, per esempio, la Cupola dei neocons che sentenzia attraverso le pagine di editoriali del Washington Post. Tutavia il meglio della controinformazione attraverso il Web riesce a far trapelare qualche informazione.
 
Quali sono le opzioni della Russia?
 
La domanda cruciale è, naturalmente, che farà la Russia circa questo programma – oltre quanto dica Vitaly Churkin, il rappresentante russo all’ONU, che è rimasto del tutto costernato davanti allo sproloquio di falsità pronunciate dalla regina del dramma, la “mezza pazza”, Samantha Power (rappresentante USA all’ONU).
 
Che farà Mosca circa il fatto che l’intera nebulosa descritta da Beltway come “ribelli moderati” , tutti loro di matrice ideologica wahabita, gode e continuerà a usufruire, soprattutto sotto Hillary Clinton (regina della guerra) di una CIA o del Pentagono strettamente collegati?
 
Il documento della DIA lo sillaba verso l’esterno, in un collegamento marcato da tutti i precedenti schemi del “Divide et Impera”, dal piano israelino Yinon ed il progetto per il delirio di un nuovo secolo americano (PNAC).
In termini di gasdotti, questo continua ad essere conforme  ai piani del Qatar e della Turchia, attraverso la Siria – un gasdotto di gas naturale diretto contro il proposto gasdotto dell’Iran-Iraq.Siria di 10 bilioni di dollari per cui esiste già un accordo di intesa. (il motivo del gasdotto, rifiutato da Assad, fu all’origine dell’ostilità degli USA al regime siriano).
 
Lavrov è troppo diplomatico per rompere ed andarsene in malo modo ma, dopo gli avvenimenti di Deir Al Zor, Mosca dispone della prova definitiva che qualsiasi tregua o alt al fuoco accordato con Washington è stato interrotto e non ha più senso.
 
Le guerre USA tanto interminabili, una volta di più si estendono per metastasi dalla lotta contro al-Qaeda ,”il male”, fino a permettere che al Qaeda in Siria ed il suo spin-off Califfato salafita trovi il suo spazio privilegiato.
 
Niente di sostanziale accadrà prima delle elezioni presidenziali di Novembre – a parte episodi simili agli “errori” di tiro di Deir al Zor per essere subito ordinati dal “non occupato” Ash Carter.
Quindi tutte le scommesse sono appagate. Per i contrattisti che alimentano il complesso militare- industriale di sicurezza e vigilanza, la demonizzazione della Russia continua ad essere una storica opportunità di affari”. Rimane soltanto da aspettare che le tre arpie ottengano di mettere le loro mani tentacolari sull’impero del caos.
 
Traduzione: Luciano Lago

Lettera Ibanez a Sivardière 21-SET-2016

Monsieur Sivardière

La question est : 15 millions de tonnes de marchandises sur la ligne historique Suisse du Gothard en 2013, 3,2 millions de tonnes sur la ligne du Mont Cenis qui est identique.

Que proposez vous pour que l’on utilise la ligne du Mont Cenis comme celle du Brenner ou celle du Simplon (1905) ou celle du Gothard. Vos propositions concrètes.

L’autre question est pourquoi le fret ferroviaire décline là où il n’y a pas de montagne avec des engagements pris le 9 juillet 2013 a minima qui ne sont pas tenu par ceux que vous soutenez.

Par ailleurs, puisque vous m’en donnez l’occasion, je vous remercie de me donner les paramètres qui vous permettent de déclarer que le tunnel de base permettrait d’économiser 40% par rapport à la ligne existante.
Vous ne m’avez pas répondu lors de notre débat à Grenoble, vous avez maintenant eu le temps de compulser votre documentation et me répondre par retour sur les paramètres qui vous conduisent à ce résultat, votre ami Gérard Mathieu n’ayant visiblement pas envie de répondre ni sur les 19 millions de passagers ni sur les 40% allégués. Vous avez ici mon engagement que je publierai votre réponse.

Pendant que j’y suis j’en profite pour vous redemander ce qui vous a conduit à changer la position que vous avez écrite en 1999 considérant que faire le tunnel avant de traiter les accès serait “mettre la charrue avant les bœufs”. Je publierai également votre réponse.

Pour répondre à votre question Monsieur Sivardière, nous condamnons une taxe cadeau pour les autoroutes que vient d’octroyer Alain Vidalies et nous condamnons la sous-utilisation de la voie ferrée existante entre France et Italie, nous condamnons le fait que les subventions qui auraient pu être versées pour des matériels intermodaux par l’ADEME
n’ont pas été utilisées, nous condamnons le fait que l’ADEME ne dispose plus d’un centime pour l’intermodalité.

Nous exigeons l’utilisation de la ligne ferroviaire existante au départ de Ambérieu en Bugey comme vous le défendiez avec tous les syndicats cheminots et les élus communistes à la région. (l’équivalent de 1200 camions par jour) (pièce jointe)

Là encore vous aurez à cœur de nous expliquer pourquoi vous ne le défendez plus. Syez certain que je publierai votre réponse.

Nous ne faisons qu’exiger le report des camions de la route vers le rail dans les conditions exactes que vous défendiez et ne défendez plus aujourd’hui sans que personne ne sache pourquoi.

Alors je vous prie de vous abstenir de tenter de nous faire passer pour des partisans du routier car nous ne le sommes pas et expliquez vous sur vos revirements ce qui aidera à un débat serein documentation à l’appui.
Je reste donc dans l’attente de vos documents que je publierai également.

Bien à vous

Daniel Ibanez

TRADUZIONE

Signor Sivardière

La domanda è : 15 milioni di tonnellate di merci sulla linea  storica Svizzera del Gottardo nel 2013, 3,2 milioni di tonnellate sulla  linea del Moncenisio che è identica.

Cosa propone perché si utilizzi la linea del Moncenisio come  quella del Brennero o quella del Sempione (1905) o quella del Gottardo ?

Quali sono le sue  proposte concrete?

L’altra domanda è perché il merci ferroviario declinato là dove non c’è montagna con impegni presi il 9 luglio 2013 ha dei  minimi che  non sono considerati da quelli che Lei sostiene.

Inoltre, dato che mi ha dato l’opportunità, ringrazio di avermi dato i parametri che Le consentono di dichiarare che il tunnel base permetterebbe di risparmiare il 40% rispetto alla linea esistente.

Lei non mi ha risposto nel corso del dibattito a Grenoble, Lei ora ha avuto il tempo per consultare la sua documentazione e rispondermi proprio sui parametri che portano a questo risultato, il Suo amico Gérard Mathieu non aveva ovviamente voglia di rispondere nè sui 19 milioni di passeggeri  nè sui presunto 40% inclusi. 

Qui ha il mio impegno che pubblicherò la Sua risposta.

Con l’occasione vorrei chiedere ancora una volta ciò che l’ha portata a modificare la posizione che aveva scritto nel 1999, considerando che fare  il tunnel prima di trattare gli accessi sarebbe stato “mettere il carro davanti ai buoi”. Pubblicherò anche la Sua risposta.

Per rispondere alla Sua domanda, Signor Sivardière, condanniamo il regalo di una tassa per le strade principali concessa da Alain Vidalies e condanniamo il sottoutilizzo della  linea esistente tra Francia e Italia, condanniamo il fatto che le sovvenzioni che avrebbero dovuto essere pagate per attrezzature  intermodali da l’ADEME non sono stati utilizzati, condanniamo il fatto che l’ADEME non ha più di un centesimo per l’intermodalità.

Esigiamo l’utilizzo della linea ferroviaria esistente alla partenza  da Ambérieu en Bugey come Lei l’ha difesa con tutti i sindacati dei lavoratori delle ferrovie e politici comunisti della regione. (equivalente a 1200 camion al giorno) (allegato)

Là ancora Lei abbia a cuore di spiegarci perché Lei non lo  difende più.

Sia certo che  pubblicherò la Sua risposta.

Noi richiediamo l’invio dei camion dalla strada alla ferrovia nelle esatte condizioni che Lei difendeva e che oggi non difende più, anche se nessuno sa perché.

Allora La prego di astenersi di tentare di farci passare per quelli   che preferiscono il traffico stradale perché noi non lo siamo e spieghi circa  i Suoi ripensamenti, il che aiuterà a un dibattito sereno con supporto di documentazione. 

Resto dunque in attesa di Suoi documenti che pubblicherò comunque.

Cordiali Saluti  Daniel Ibanez

LUC MICHEL ANALYSE LES TRAITES TRANSATLANTIQUES

CE DIMANCHE 25 SEPTEMBRE 2016

SUR AFRIQUE MEDIA DANS‘LE DEBAT PANAFRICAIN’

EN ‘SUJET D’ACCEUIL’ DE LUC MICHEL …

U7I

Au moment où des centaines de milliers d’Européens, en Allemagne, à Bruxelles, en France, manifestent contre la signature de ces deux traités par l’UE en dehors de toute consultation populaire, le géopoliticien analyse leur impact :

* Les traités TAFTA/TTIP (UE-USA) et CETA (UE-Canada) ne sont pas seulement une menance pour les peuples européens, mais aussi pour toute l’Afrique.

* Il s’agit de l’avalement du marché de l’UE (premier marché mondial) par l’économie US (qui a déjà des accords avec le Canada et le Mexique), un marché de près d’un milliard d’hommes, qu fera la Loi face à la Chine, l’Eurasie et l’Afrique.

Quelle réalité géopolitique derrière ces traités ?

PCN - Bruxelles ctre le TTIP (2016 09 20) FR

Il y a une CONTRADICTION INTERNE FONDAMENTALE entre l’Union Européenne et les USA :

Les USA ont vassalisé depuis 1944 l’Europe occidentale. La CEE, devenue l’UE, est la principale colonie politico-militaire des USA via l’OTAN (qui n’est pas un bouclier mais un harnais pour les européens). La diplomatie de l’UE (souvent aux mains d’ex dirigeants de l’OTAN) est alignée sur Washington, la défense européenne repose sur l’OTAN et les armées de l’UE servent d’auxilliaire au Pentagone (c’est la nouvelle infanterie sénégalaise des USA).

MAIS sur le plan économique, l’UE et les USA sont rivales : une guerre économique UE vs USA est en cours depuis la fin des Années ’70 et se double d’une guerre des monnaies Euro vs Dollar.

Les traités transatlantiques visent à résoudre cette contradiction en la supprimant au profit des USA. Et les politiciens de l’UE et de Bruxelles en les signant sont des traîtres à l’Europe …

LM

CE DIMANCHE 25 SEPTEMBRE 2016 SUR AFRIQUE MEDIA/

‘LE DEBAT PANAFRICAIN’

Vers 14h30 (Douala/Ndjaména/Malabo)/

Ou 15h30 (Bruxelles/Paris/Berlin)

Multiplex de Douala – Yaoundé – Ndjaména – Malabo

avec tous les panelistes des plateaux

Luc Michel en multiplex EODE-TV (depuis Bruxelles)

Rediffusion ce lundi…

AFRIQUE MEDIA

* en STREAMING sur http://lb.streamakaci.com/afm/

* sur SATELLITE sur http://www.lyngsat.com/Eutelsat-9B.html

* WebTV sur http://www.afriquemedia-webtv.org/

SYRIA: ‘WHITE HELMETS’ (NATO AND SORÖS FUNDED) STAGED ‘RUSSIAN BOMBING’ SCENE NEAR ALEPPO, LAPPED-UP BY MAINSTREAM MEDIA !

# SYRIA COMMITTEES/ 

 SYRIA COMMITTEES WEBSITE/ 2016 09 18/

With 21st Century Wire – PCN-SPO/

http://www.syria-committees.org/

https://www.facebook.com/syria.committees/

Syria: White Helmets (western-backed pseudo NGO the ‘White Helmets’ are NATO and Georges Sorös funded) Staged ‘Russian Bombing’ Scene Near Aleppo, Lapped-up By Mainstream Media, said a ‘21st Century Wire’ stuning report!

 SYRIA - white helmets false flag (2016 09 25) FR (1)

Pics:

* Image of one of the burned out SARC trucks in Urm-Al-Kubra, West Aleppo (Image Source: Reuters).

* One of the burned out SARC humanitarian aid trucks, despite claims of an air-strike, the surrounding countryside, road and electrical pylons are undamaged (Image Soure: Reuters)

SYRIA - white helmets false flag (2016 09 25) FR (2)

US-LED ONE HOUR-LONG AIRSTRIKE

WHICH MASSACRED MORE THAN 60 SYRIAN ARMY SOLDIERS …

Saturday 17 September saw one of the most shocking and incendiary international incidents of this NATO war against Syria – a US-led, one hour-long airstrike which massacred more than 60 Syrian Army soldiers and wounded at least 100 others near the city of Deir al-Zour. The US claimed they were targeting ISIS. However, the US brutal attack on the Syrian Army provided cover for an ISIS advance into Syrian Army held territory.

SYRIA - white helmets false flag (2016 09 25) FR (3)

… JUST 48 HOURS LATER, NEW REPORTS THEN BEGAN TO CIRCULATE THROUGH THE WESTERN MEDIA ABOUT AN ATTACK ON A UN-SPONSORED AID CONVO

Just 48 hours later, new reports then began to circulate through the western media about an attack on a UN-sponsored Aid Convoy. It is alleged that 18 of the 31 reported trucks were bringing “food relief ” from UN stores, said to be managed by Syrian Arab Red Crescent (SARC),to the town of Urm al-Kubra, west of Aleppo. This is an area controlled by one terrorist group, US backed Nour al-din al-Zenki and surrounded by US/NATO supported Al Nusra Front (al Qaeda in Syria)…

The UN and international groups were immediately up in arms: “Yesterday’s attack is a flagrant violation of international humanitarian law and it is unacceptable,” Peter Maurer, president of the International Committee of the Red Cross (ICRC) said in a statement. The only problem is: the NATO backed terrorists occupying areas (such as this area in East Aleppo have never recognized international humanitarian law. That lawlessness applies universally across the spectrum of terrorist entities, including Nusra Front, ISIS and the myriad of US/NATO funded and armed terrorist brigades without exception.

Naturally, the US immediately labeled the attack, “a bombing” and proceeded to accuse both Russia and Syria’s Airforce. The US claimed it had reached a “preliminary conclusion” that indicates two Russian Su-24 jets were responsible, although unnamed ‘intelligence sources‘ have told media operative Barbara Star from CNN and other media outlets, that their intelligence “is classified and so they can’t actually show it to anyone” …

WOULD COUNTRIES LIKE THE US AND UK LIE AND FABRICATE INTELLIGENCE OR EVIDENCE , IN ORDER TO ACCELERATE A CASE FOR ESCALATING MILITARY INTERVENTION?

Q: would countries like the US and UK lie and fabricate intelligence or evidence , in order to accelerate a case for escalating military intervention? The answer is a resounding ‘yes’. They’ve done it before, and they most certainly will go with what works in terms of advancing their geopolitical agenda. In the words of Donald Rumsfeld, this is one of those “known knowns.”

Unfortunately, the evidence doesn’t support US claims that a combined Russian/Syrian airstrike hit this Aid Convoy.  The evidence points more towards a ground attack, one most likely carried out by Nusra Front terrorists, with the aftermath filmed and media-managed as a false flag attack by the western-backed pseudo NGO the ‘White Helmets.’ Here’s why…

The UN, itself,  almost immediately began back-tracking on the initial US-backed conspiracy theory of a ‘Russian airstrike.’ Regardless of this obviously questionable and uninvestigated conjecture,  John Kerry and the west doubled-down on their initial, knee-jerk accusation fingering Russia and Syria.

A website called BELLINGCAT, run by Eliot Higgins, immediate produced ‘a report’ entitled, “Confirmed : Russian Bomb Remains Recovered from Syrian Red Crescent Aid Convoy Attack”. This was meant to implicate Russia in the said airstrike, or “bombing” incident. ‘Bellingcat’ claims to be an independent ‘open source‘ intelligence website run “by and for citizen investigative journalists“, but in reality, it exists in order to support the narratives that serve NATO, and more specifically – the British Foreign Office or the US State Dept narratives. Producing flimsy and unsubstantiated evidence to support accusations against Russia, especially with regards to the Ukraine and the MH17 event, and now with Syria – seems to be Belingcat’s primary function. One clear indicator that Bellingcat is probably working on behalf of the British Foreign Office is that Eliot Higgins has a direct line of communication with the Foreign Office construct, embedded exclusively in and alongside Nusra Front & ISIS terrorist forces in Syria, none other than the ‘White Helmets’. This connection was openly admitted by Bellingcat: “Since the post was published the Bellingcat team has been in touch with the Syrian Civil Defence unit closest to the attacked site, who recovered and photographed two pieces of debris, including the object featured above.”

THE REAL SYRIA CIVIL DEFENCE EXPOSE

NATO’S ‘WHITE HELMETS’ AS TERRORIST-LINKED IMPOSTERS

It’s worth noting here that the ‘White Helmets’ plagiarized the “Syria Civil Defence” name,  after stealing ambulances and fire engines, kidnapping and even murdering real rescue volunteer workers, according to members of the REAL Syria Civil Defense shortly after this western creation was launched in 2013 by high ranking British and NATO military intelligence operative James Le Mesurier: “They came in and they drove us out of our homes and they came to the Syria Civil Defence yard and they killed some of my comrades, they kidnapped others.  They wanted to force me to work with them.  I escaped at night.  I was forced to leave my teenage sons behind. They burned my house to the ground and they put my name on all the terrorist checkpoints so if I go back, they will kill me.” ~ ‘Khaled’ (REAL Syria Civil Defense survivor, recounting 2012 terrorist takeover, Aleppo).

Note also that the ‘White Helmets’ are drawing finance of at least $60 million primarily from NATO members states, including at $23 million from US AID (US State Dept), $25 million (£19.7 million) from British Foreign Office, $4.5 million (€4 million) Netherlands, and other funding directly from the EU supposedly for ‘assistance and training,’. Initial investigations into the extent of the EU funding and equipping of this deceitfully self-proclaimed “independent first-responder” is still ongoing but has already demonstrated that the EU is also heavily  invested in this fifth column, terrorist support ‘NGO. ’It was announced, just today, that the German Foreign Office is officially funding the White Helmets with $7.86 million (7 million Euros).

Also, the recent awarding of the “Alternative Nobel Peace Prize” to the White Helmets seems to be another conveniently-timed PR device designed to further legitimize additional public funding for what can rightly be described as a terrorist-linked criminal entity. This funding is concealed behind the generic heading of  “Emergency Health and Relief Support to the Population Affected by the Crisis in Syria”, through the Directorate-General for European Civil Protection and Humanitarian Aid Operations (DG-ECHO), formerly known as the European Community Humanitarian Aid Office.

“PROOF” OF A RUSSIAN BOMB LANDING???

This latest media stunt essentially amounts to heavily politicized ‘gotcha’ blogging by Bellingcat. In this instance it appears that Bellingcat is attempting to amplify a fraudulent, and poorly staged “Russian bombing” of a “UN supply warehouse” supposedly run by the Syrian Arab Red Crescent in the ‘rebel’ terrorist-held town of Urm al-Kubra. Here, Bellingcat’s director, Higgins posts a colourful array of images, diagrams and “proof” of a Russian bomb landing. The only problem with Higgins’ elaborate “open source” trove is that he is much more likely to be analysing a staged photo-op, a set-dressing job courtesy of the White Helmets media team. Put simply, the narrative that’s been contrived by Belingcat and the White Helmets is an impossibility, based on image scenes provided by the White Helmets.

According to independent analyst, Petri Krohn:

“This really looks like something considerably smaller, mortar shell sized, did explode there, and this fin is thrown into the crater, and all converted into this photo-op scene.” “I don’t think anything exploded here, just hit the ground with force to make that crater, or it was already there. The shredding of the boxes to me suggests shrapnel, small, anti-personnel fletchettes.”

Krohn outlines a more likely sequence of events, and suggests the following possible scenario:

“Three things happened:

1) In August or July a small rocket or bomb came through the roof and left the burn marks seen on the walls.

2) On September 19 boxes of medical aid from the SARC convoy were placed next to the old crater, right under the hole in the roof. A small hand explosive was detonated in the old crater.

3) A OFAB-250 tail section was placed in the crater by White Helmets and partly covered with some boxes.

“Bellingcat obtained its photos directly from the White Helmets that show that the object is not a dud OFAB-250, as previously assumed, but a crushed OFAB-250 tail section from a bomb that exploded somewhere else.”

The idea of the damage having been done prior to the alleged Russian/Syrian airstrike is more than plausible, as Urm al Kubra is a Nour al Din Zenki held area, an island in amongst Nusra Front held areas. 21WIRE has also learned that heavy inter-gang warfare had been going on since the 17th of September according to multiple sources on the ground in Syria. The following facts also further demonstrates the invalidity of the White Helmet reports. Indeed, how could the “witness” know for certain that it was Russian and Syrian planes, at night and in the dark, and in the midst of a supposed strike? Equally, why cant we hear and jets and helicopters?

The ground conflict in Syria is being perpetuated by western terrorist brigades under a variety of names , but perhaps the greatest damage to  Syria and the Syrian people has been inflicted upon them by the propaganda merchants, a compliant western media, ‘humanitarian’ NGOs, US/NATO think-tanks, and all manner of NATO-biased, ‘Leftist’ peace activists or anti-war protesters in the west calling for another ‘war to end a war’ – when this present war was started by their  own governments who are still determined to escalate this war against Syria to effect their “regime change” policy targets.

This latest media incident once more demonstrates the size and power of the apparatus driving this propaganda – with a full compliment of ancillary crisis actors and extras.

From the reactions of Kerry and the West, it is hard not to conclude that we are being propelled closer to the abyss of a dangerous geopolitical standoff, or a World War.

SYRIA COMMITTEES WEBSITE

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APRES LA RDC, LA FRANCAFRIQUE S’INGERE DANS LES AFFAIRES INTERIEURES GABONAISES !

# PANAFRICOM/ 

PANAF - VISUALS gabon paris s'ingère (2016 09 25) FR

Dans un communiqué publié sur le site internet du Ministère des Affaires étrangères, le gouvernement français désavoue la Cour Constituionnelle (la plus haute instance judiciaire gabonaise, souveraine) estime que « l’examen des recours n’ont pas permis de lever les doutes sur la sincérité de l’élection » et donne des instructons aux autorités gabonaises. Pour la Françafrique, décidément pas morte, le temps des oukases du « bon vieux temps des colonies » n’est pas fini …

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RDC. LE MINISTRE MENDE : ‘HOLLANDE A PASSE SOUS SILENCE LES MEURTRES, LES VOLS, LES VIOLS, LES SACCAGES INTERVENUS LA VEILLE DANS LES QUARTIERS GENERAUX DES PARTIS DE LA MAJORITE OU DE CEUX DE L’OPPOSITION PRENANT PART AU DIALOGUE NATIONAL’

# PANAFRICOM/ 

PANAF - VISUALS pillage pprd (2016 09 25) FR

Le porte-parole du gouvernement congolais qui s’exprimait en conférence de presse a également reproché au président français d’avoir fait « une lecture sélective des actes de violence survenus à Kinshasa en condamnant uniquement l’incendie du siège de l’UDPS » et d’avoir «  passé sous silence les meurtres, les vols, les viols, les saccages intervenus la veille dans les quartiers généraux des partis de la majorité ou de ceux de l’opposition prenant part au dialogue national ainsi que la mise à sac des écoles et le pillage des commerces ».

Lambert Mende a aussi rappelé que la RDC n’était pas un « territoire français d’outre-mer », expliquant la sortie médiatique du président français par « un besoin de repositionnement au sein de l’opinion publique française dans la perspective de la prochaine présidentielle en France » …

 

Photos : Pillages ciblés et incendies ciblés, notamment des quartiers généraux des partis de la majorité – dont celui du PPRD – et de ceux de l’opposition prenant part au dialogue national, ainsi que la mise à sac des écoles et le pillage des commerces.

Avec PPRD/ 2016 09 25/

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RDC/ POURQUOI LES VIOLENCES DE KANANGA ?

# PANAFRICOM/

DESTABILISATION DE LA RDC : POURQUOI LES VIOLENCES A KANANGA ?

 PANFRICOM/ 2016 09 24/

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PANAF - Pourquoi kananga en rdc (2016 09 24) FR

« Le centre de la RDC plonge dans la violence » titrait hier La Libre Belgique (Bruxelles) …

De nombreuses personnes ont été tuées jeudi et vendredi dans des troubles ayant éclaté à Kananga, dans le centre de la République démocratique du Congo, où des partisans d’un chef coutumier tué en août par les forces de l’ordre ont attaqué l’aéroport, selon des sources concordantes. “Il y a eu du grabuge à Kananga, mais le calme est revenu en fin d’après-midi”, a assuré à l’AFP le ministre Lambert Mende, porte-parole du gouvernement congolais.

Selon des bilans contradictoires compilés par l’AFP, les heurts ont fait au moins dix morts et peut-être plusieurs dizaines. “Nous avons enregistré sept morts du côté de l’armée et 40 dans les rangs des assaillants, miliciens du chef Kamwena Nsapu”, a déclaré sous le couvert de l’anonymat un membre du cabinet du gouverneur de la province du Kasaï-Central, dont Kananga est la capitale.

Interrogé sur ce bilan de plusieurs dizaines de morts, M. Mende a déclaré: “le calme est revenu, peut-être à ce prix-là”. “Nous sommes en réunion d’évaluation” pour faire toute la lumière sur cette affaire, a-t-il ajouté.

La question véritable n’est pas là :

Elle est dans la concordance de cet assaut avec les émeutes de Kinshasa et d’autres événements similaires en province !

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RDC/ LE MINISTRE MENDE CLASHE HOLLANDE !

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LAMBERT MENDE (MINISTRE DE RDC) REMET LE PRESIDENT HOLLANDE A SA PLACE ET DENONCE LE NEOCOLONIALISME FRANÇAIS !

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PANAF - Mende vs hollande (2016 09 24) FR

« C’est à se demander si la RDC (est) devenue un nouveau département d’outre-mer issu de nouvelles conquêtes de l’Hexagone »

– Lambert Mende.

Le gouvernement congolais a assuré jeudi avoir été “choqué” par l’accusation d'”exactions” contre son peuple lancée par le président français François Hollande à propos des violences de lundi et mardi à Kinshasa. Plusieurs dizaines de personnes ont été tuées lundi et mardi à Kinshasa. Les violences ont commencé en marge d’une manifestation insurrectionnelle d’opposition pour demander le départ du président Joseph Kabila. Elles ont rapidement dégénéré en émeutes et en pillages ciblés, réprimés par la police et l’armée. L. Mende, panafricaniste dans la ligne de Lumumba, a vu dans ces événements avec raison “un schéma de coup d’État”.

QUE DIT LE MINISTRE MENDE ?

« Comme à l’accoutumée, nous avons eu droit à des injonctions comminatoires », a déclaré le porte-parole du gouvernement congolais Lambert Mende à propos des propos tenus par M. Hollande mardi à New York. « C’est à se demander si la RDC (est) devenue un nouveau département d’outre-mer issu de nouvelles conquêtes de l’Hexagone », a ajouté L. Mende, reprochant au président français de s’être « permis de tirer à boulets rouges sur le gouvernement congolais avec des accents de maître d’école ».

COMPASSION SELECTIVE DE HOLLANDE

L. Mende a estimé que M. Hollande « avait fait preuve d’une compassion sélective » vis-à-vis des victimes de violences ayant fait plusieurs dizaines de morts. Le président français, a-t-il ajouté, « n’a retenu que l’incendie d’un parti d’opposition, passant sous silence les incendies de partis de la majorité et les victimes des émeutiers, allant jusqu’à faire grief à nos forces de l’ordre et de sécurité de réprimer ms criminels ».

“Il s’est produit des violences en République démocratique du Congo qui sont inadmissibles, insupportables”, avait déclaré mardi à New York M. Hollande”. “Ce qui est incontestable, c’est qu’il y a des victimes et qu’elles ont été provoquées par des exactions venant de l’État congolais lui-même”, avait ajouté le président français.

Photo : Le ministre Mende avec Luc Michel (Panafricom)

à Kishasa en mai dernier.

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